A reghed giunsero queste voci, che circolavano ormai da giorni. Sapeva che in un momento di tensione come quello bastava poco per gettare sconforto o portare l'aumento della grinta.
Ruarhid per lui era stato un meraviglioso amico e un'uomo d'onore, poteva tenere il posto che aveva e avrebbe avuto i vecchi nobili dalla sua parte.
Una mattina, mentre gli uomini iniziavano gli allenamenti della legione romana(che ormai oltre ad essere rimpolpata iniziava ad aumentare di numero)fermò gli uomini.
"Uomini, voi siete il fiore all'occhiello dell'esercito Caledone, i più valorosi e i più esposti al pericolo. Siete destinati ad essere sempre la prima linea, forgiati da innumerevoli battaglie. Ma oltre che nelle braccia la vostra forza deve partire anche dal cuore. Ho sentito che circolano voci su una fuga di Ruarhid, qullo stesso uomo che vi ha guidati in battaglia in situazioni ben più disperate di questa. Abbiam appena vinto il nostro nemico di sempre ma ora ci serve un'alleato prezioso, che a nessuno di voi posso svelare. State tranquilli che Ruarhid tornerà in tempo per decidere le sorti della battaglia come ha fatto parecchie volte, e il regalo che porterà con se farà tremare di paura i nostri nemici e riempire il cuore di coraggio a noi tutti!Quindi uomini, quando qualcuno infanga il nome di un grande come Ruarhid sarà vostro dovere zittirlo con la verità, che la grande Madre odia l'infamia!"