[Ashran] Cerimonia di Consacrazione

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
La capitale Umaryya era in festa. La Grande Cerimonia stava per iniziare: il Grande Tempio degli Dei Gemelli (l'unico in tutto il mondo dove le effigi e i chierici di Ormazd e Ahriman erano presenti insieme) era allo stesso tempo addobbato a festa, gremito di sudditi in religioso silenzio e presidiato in forze dai soldati. Nell'intera città erano state attrezzate misure di sicurezza straordinarie, data la presenza di personalità straniere di grande rilevanza, oltre al Sultano stesso al di fuori del Palazzo.

Nelle prime file, infatti, si trovava la famiglia reale dello Sceiccato delle Sabbie Nere, insieme alle massime autorità del Sultanato e della Chiesa degli Dei Gemelli. L'immenso Tempio era tirato a lucido, e la sua imponenza e la ricchezza delle decorazioni erano un fedele specchio della ricchezza e della potenza del Sultanato.

La cerimonia iniziò con la lettura delle conclusioni del Concilio di Sa Nej [ http://forum.sohead.org/gdr-156/il-concilio-delle-sabbie-nere/ ], con grande dispiego di retorica, letture degli Antichi Testi e incenso. A turno, dai rispettivi pulpiti posti ai lati opposti della parte più lontana della navata principale, i due massimi rappresentanti dei Culti Gemelli proferivano le loro battute. Al centro, seduto sul Trono dei Profeti in marmo bianco e nero, sedeva Iyad al Wahab il Grande, Sultano di Ashran.

Da una parte, la voce tonante del Patriarca della Luce, massimo chierico di Ormazd, riempiva l'immenso Tempio con la sua potenza.

Dall'altra, la voce del Custode dell'Ombra, massimo chierico di Ahriman, era quasi un sussurro, ma penetrava nella mente di ognuno pur senza mai alzarsi di tono.

Ad un certo punto, i due si avvicinarono al Sultano, si inginocchiarono ai suoi fianchi e gli porsero i simboli dei loro Dei: lo Scettro di Ormazd e la Spada di Ahriman. Senza toccarli ancora, il Sultano si erse in tutta la sua altezza, annunciando con voce decisa:



"Ashran è grande, e la sua forza risiede in ognuna delle sue parti: i Mercanti, i Nobili e i Nomadi del Deserto. Queste sono le tre colonne sulle quali si poggia il Sultanato.

Ma tre colonne, da sole, non bastano. Se lasciate a se stesse, un lieve terremoto o un uragano possono farle vacillare oppure cadere; questo non succede, tuttavia, se le colonne sono unite da qualcosa. Allo stesso modo, il Sultanato deve trovare un modo per stringere insieme le Colonne, far sì che si supportino a vicenda e che non rimangano tre elementi distinti e separati. L'unione fa la forza, sempre e comunque.

Ebbene, Noi abbiamo riflettuto a lungo su questo, e siamo giunti ad una conclusione.

Tre Catene per tre Colonne. Tre elementi che garantiscono la sicurezza e la stabilità di tutto il Sultanato.


Il primo, la Fede. A lungo il nostro popolo, e quello delle Sabbie Nere, hanno lasciato che la nostra religione scemasse d'importanza di fronte alle rinnovate sfide di una nuova epoca fatta di incertezze e difficoltà. Gli Dei non ci hanno però certo abbandonato, né la loro protezione ha fallito; prova ne è il fatto che continuano a rispondere alle invocazioni dei nostri Chierici, dandogli il potere di abbattere i nostri nemici senza fallire! Quest'oggi noi inauguriamo una nuova fase! Un ritorno alla spiritualità dei tempi che furono, adattata ai tempi che sono. La Fede sia dunque un elemento di unione, che accomuna il nomade del deserto al mercante della costa. Tutti noi siamo sottoposti al giudizio degli Dei, e tutti noi dobbiamo fare il nostro dovere affinché Essi guardino con favore verso di noi. Ashran è un paese benedetto dagli Dei, ma tutti noi dobbiamo continuare a lavorare duramente per mantenerlo tale; sedersi sugli allori, o peggio ancora pensare di potersela "cavare da soli" sono pensieri deleteri! La Fede ci unisce tutti; ci mette tutti sulla stessa barca, e solo remando tutti insieme potremo avanzare senza timori.


Il secondo, le Armi. Ashran ha bisogno di potersi proteggere dalle insidie di un mondo potenzialmente molto pericoloso. Dove la diplomazia non può arrivare, serve una forza armata in grado di proteggere il Sultanato. Ebbene, noi lo stiamo facendo. Le nostre flotte solcano i mari assicurando che il commercio continui a prosperare; i nostri soldati pattugliano i confini assicurando che nessuno possa invaderci impunemente. Tutti noi possiamo dormire sonni tranquilli poiché questi uomini coraggiosi vegliano su di noi, affinché noi ogni giorno possiamo svegliarci e fare il nostro dovere senza timore che qualcuno possa farci del male. Non solo, a fianco delle truppe regolari, abbiamo creato il corpo dei Giannizzeri: guerrieri straordinari, i migliori possibili, fedeli al Sultano e al Sultanato; soldati la cui disciplina e il cui coraggio non hanno pari al mondo. Essi sono i custodi della nazione, la nostra linea di difesa, il bastione all'ombra del quale tutti possiamo ripararci.


Il terzo, la Dinastia. La Dinastia dei Sultani tramanda il suo retaggio dall'alba dei tempi. Per diritto divino e di sangue governiamo questo paese sin dalla sua fondazione; non uno dei Sultani ha mai fallito nel suo compito, né mai fallirà, poiché gli Dei vegliano su di noi. Sotto la nostra guida, il Sultanato ha prosperato senza interruzione, affrontando ogni avversità ed uscendone sempre più forte. Così è, e così continuerà ad essere, poiché la Dinastia è il garante dell'equilibrio fra le diverse anime del Sultanato e il protettore del Sultanato stesso. Per diritto divino e di sangue, continueremo a vegliare sul popolo di Ashran."




Prese quindi lo Scettro nella sinistra, la Spada nella destra, e dichiarò:

"Io, Iyad al Wahab, accetto i simboli del potere divino in quanto Guida Suprema del Culto degli Dei Gemelli.

Prendo così il posto che mi spetta al fianco dei miei antenati in quanto portavoce della volontà degli Dei, promettendo di seguirne le indicazioni e governare con giustizia e fermezza. Di fronte ad Ormazd e Ahriman questo è il mio solenne giuramento in quanto Guida Suprema del Culto degli Dei Gemelli, in quanto comandante supremo delle forze armate, e in quanto membro della Sacra Dinastia.

Che gli Dei veglino attraverso di me sul popolo di Ashran e su tutti coloro che venerano gli Dei Gemelli, come hanno fatto fin dall'antichità, e come continueranno a fare fino alla fine dei tempi!"
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Dopo la fine delle celebrazioni prettamente religiose, il Sultano si alzò nuovamente in piedi e riprese la parola. Con un gesto concordato, invitò Gurèn mes Shatima ad alzarsi ed accompagnare la figlia al fianco del Sultano prima di tornare al suo posto in prima fila.

"Desidero, in questo giorno sacro, fare un altro annuncio.

Io, Iyad al Wahab, Sultano di Ashran, ho deciso di prendere in sposa la qui presente Hadiya, figlia di Gurèn mes Shatima e presentata dal sublime Sceicco Rammul-Jabaal del popolo delle Sabbie Nere, di fronte agli Dei Gemelli e ad Ashran tutta.

I discendenti di questa unione saranno parte della Sacra Dinastia di Ashran.

Questo matrimonio sia il sigillo definitivo sugli accordi di amicizia ed alleanza fra Ashran e le Sabbie Nere, legati insieme dal destino, dalla storia, dalla fede e adesso anche dal sangue.

Rendete omaggio alla nuova Sultana di Ashran!"



PS- esiste davvero Sultana, grazie rebbo http://it.wikipedia.org/wiki/Sultana :zhat:
 
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