Evento Apoteosi

Last Century

Ninja Skilled!
«Io sono Afya.» rispose la drow, presentandosi a sua volta dopo aver constatato che non ci fossero minacce estemporanee. «Non preoccuparti per Volorn, non ha mangiato abbastanza da andare in catalessi, tuttavia ci è sembrato saggio non indispettirla negandole qualcosa. Non è prudente dire di no immotivatamente ad un calabrone alto quattro metri, quando già quelli lunghi un mignolo possono uccidere.» non lo disse con paura o timore, ma con una fredda e calcolata razionalità. Con tutto quel che aveva visto un calabrone inselvatichito probabilmente non era neppure così strano... né così pericoloso in tutta onestà. «Quello che stai dicendo è che quando tre secoli fa la nostra gente ha abusato della magia questa ha creato una reazione a catena? Immaginatevi una ciotola di vetro rovesciata posta sopra qualcosa su un tavolo. Quella è la nostra biosferma magica, più ne usiamo e maggiore è lo sforzo che questa deve sostenere assottigliandosi di qui e di là. Nel momento in cui una di queste parti crolla si viene a creare uno strappo che rischia di contaminare l'interno della ciotola con l'esterno. L'Altrove, per esempio.» speculò ad alta voce. «Ora questa rottura si è riparata naturalmente, come una ferita su un corpo, ma tutta la tensione strutturale che prima gravava in modo uniforme sulla cupola di vetro adesso si concentra laddove la frattura è più sottile, minacciando un secondo collasso.» guardò Vanya.

«In buona sostanza, se ho capito l'antifona, Collecavo è un punto di demarcazione fondamentale in cui questa rottura è sottile e rischia di collassare. Se così fosse, oltre a impedire a chiunque di abusare ancora della magia, è prudente interdire l'intera zona all'uso delle arti arcane vita natural durante. Non voglio rivivere quell'incubo un'altra volta, grazie.»
 

Adamantio

Spam Master
Ascoltata con estrema attenzione l'apoptosi, Zefris rimase in silenzio quel tanto che bastava per ascoltare anche le parole di Afya.. ció che aveva detto l'apoptosi per la prima volta, forse in seno al Vatis suscitava una certa forma di.. tensione. Del resto a colei che aveva davanti, doveva quantomeno andare il riconoscimento di aver spiegato, in maniera criptica ma abbastanza diretta, le motivazioni fattuali che spingevano le apoptosi a muoversi.

<Il pericolo è mortale.. ed il Vatis era all'oscuro di tutto questo.. non è possibile intervenire in qualche modo.. qualsiasi modo.. per risanare? Se impossibile da riparare, non è possibile stabilizzare per quanto possibile, direttamente la matrice?> Ovviamente si aspettava che l'apoptosi e tutti gli altri le ridessero in faccia.. <intendo.. hai detto che la matrice di questo frammento di infinito sul quale siamo, è compromessa e noi non abbiamo motivo di dubitarne, ma hai anche affermato che essendo essa stessa instabile, questa accumula tensione nel corso degli anni indipendentemente dall'uso di arti magiche o meno..e che poi, tale tensione, in qualche modo deve essere sfogata.. tale valvola di sfogo questa volta è a Collecavo. Perché?
Ció che perseguite, l'annullamento di ogni arte magica, perfino quella di guarigione, sará utile ad alleviare la tensione, ma da quello che le vostre parole affermano, non sará sufficiente a fermare l'agonia... Semplicemente verrá.. allungata? Abbiamo capito bene?>
Guardo negli occhi l'apoptosi, poi si rivolse alle sue spalle, verso le palizzate di legno del piccolo fortino <.. possiamo stabilire un patto fra tutti noi qui presenti, il non uso della magia in determinati settori e regioni come Collecavo ci trova totalmente d'accordo ed è imperativo conservare il continuum.. lì dove la barriera è troppo sottile, ma un domani, altre regioni saranno, contaminate dalla faglia.> Era una costatazione a voce altra, poi tornó sull'apoptosi <..è possibile se non bloccare, direzionare tali linee di forza? In regioni disabitate.. o marine..>
 

cavaliere_nero

Lonely Fapper
anche gli orchi rispondono all'essere che si era palesato in questo modo a loro "noi no maghi, no guerrieri e saggi" dirà nella loro lingua comune "noi no qui per fare danni o problemi, noi qui per capire come non fare problemi" dirà ancora nella lingua comune il grosso generale
 

Silen

Get a life
La Apoptosi scosse il capo "L'energia si è accumulata qui come l'acqua che segue un piano inclinato e ora si stà accumulando; questa è solo la pausa di raccoglimento prima del balzo" Vanya sorrise cinicamente "ma non dovete preoccuparvi di questo, bambini. Quanto accadrà qui non è tanto terribile da distruggere questo mondo. Non questa volta. Ma se vorrete astenervi dal fare sciocchezze fino a quando l'evento sarà compiuto la cosa sarebbe molto apprezzata."
Vanya ascoltò poi il discorso di Zefris e per la prima volta sembrò esitare "Ci sono opinioni divergenti su questo; a nessuna di noi piace l'idea che i nostri sforzi siano inutili" l'attimo passò e Vanya sembrò corazzare sè stessa contro l'idea in questione "ma anche se fosse, avremmo guadagnato tempo, tempo in cui innumerevoli creature native, senzienti o meno, potranno vivere la loro naturale esistenza. E ogni volta che vengono utilizzati poteri distorsivi lo squilibrio aumenta e la matrice viene destabilizzata. No, non c'è spazio per i dubbi, non c'è posto per le esitazioni. La continuità deve essere salvaguardata, a qualsiasi prezzo." Vanya fissò lentamente tutti i presenti "Siete stati avvertiti, bambini. L'evento è prossimo; andatevene e non interferite." ciò detto Vanya si sciolse nuovamente in spire e si allontanò.
 

Adamantio

Spam Master
<.. Fin quando l'evento sarà compiuto..> sussurrò a bassa voce, pensosamente fra se.. Quello che l'apoptosi chiedeva era in realtà quasi un "atto di fede". Un atto di fede che comunque, l'apoptosi a differenza di molte altre prima di lei, aveva quantomeno spiegato, in maniera più o meno comprensibile.. C'era sinceramente da ragionarci sopra. Zefris si voltò verso le merlaure del piccolo fortino e poi nuovamente verso l'apoptosi < Il Vatis non utilizzerà energia magica in ale regione fino a che l'evento non sarà compiuto.. ma non abbandonerà la regione fino a che tale evento non sia giunto a termine, naturalmente.. in effetti sarà forse spettatore passivo, ma tale evento deve essere in qualche modo documentato per essere... studiato dai saggi.> sospirò, alla fine quello ch il vatis cercava era una specie di compromesso con l'apoptosi e di certo il tono incazzoso iniziale dell'essere era sfumato e di molto.. <..> percepì l'incertezza, ma non replicò nulla sul punto, limitandosi ad osservarla. Era del resto destino di tutti, morire prima o poi, quantomeno era una tipa "realista" o forse "pessimista"?.. Il successivo intervento dell'Apoptosi, quasi atto a "giustificare qualche suo pensiero inespresso" forse scoprì i suoi reali timori.. Un tassello grande forse quanto un "granello di polvere" forse era stato inserito nella sua mente?.. Forse la chiave di volta per sconvolgerla era.. "renderla inutile"? Un pensiero che scivolò nella mente di Zefris e si annidò, come un tarlo.. <...> poi quello che fece, ossia andarsene, lasciò Zefris fra tutti con la bocca aperta.. <..> la fece allontanare, poi meditabonda fece retromarcia e voltandosi, tornò sui suoi passi.. <.. Forse l'apoptosi non ha tutti i torti a suggerirci attenzione nell'uso di magia.. ma..> e sospirò <.. il concetto semplificato della cupola che la rappresentante dell'Ordine ha espresso, mi turba. Se le magie di distruzione usate 300 anni or sono hanno indebolito a al punto la barriera, facendo penetrare l'altro luogo nel nostro mondo.. E' possibile che forse alcune magie contrarie, mi riferisco a quelle di guarigione, possano sanare o rafforzare la barriera?..> fece una piccola pausa <.. Prima della grande follia collettiva della grande guerra di distruzione, la magia era usata da secoli se non millenni e mai tale barriera è venuta meno..> si strinse nelle spalle <.. Le mie sono solo speculazioni, ma la natura cerca sempre l'equilibrio. Se c'è stata distruzione tramite la magia, la magia stessa può anche lenire e curare : le magie di distruzione, bandite nel Vatis utilizzano flussi di magia arcana, diverse da quelle usate nella magia di guarigione di cui sono portatrice.> poi dopo un attimo si scoprì un piccolo sigillo sullo sterno.. <.. Tale sigillo che noi nel Vatis ci autoinfliggiamo, riconosce i flussi di magia oscura e non ci permette di accedere a tale linea di forza.> sospirò <.. La pena è la rottura di tale sigillo e dunque la nostra.. morte.>
 

T.k.D

Novice Spammer
Elyannes e il gruppo di frost non era a conoscenza che un dei maghi provenienti da varie parti di EA si fosse accampata per unire le menti e le forze alla compressione dell'evento, lei e il suo gruppo di frost erano passati inosservati o ignorati dalle creature incontrate al loro cammino verso collecavo. La loro ricerca continuò verso la "fonte" di quell'evento, guidati dalla maga del gruppo Elyannes. Durante la ricerca il gruppo rimase un attimo sorpreso, l'attenzione si posò subito sulle ali, ali da drago che volteggiavano nell'aria, socchiuse a portarle sulla schiena una figura umanoide che non le stava usando, ma arrancava per terra trascinandosi con le braccia e una coda di serpente ondeggiava nel terreno per favorire il movimento, "per tutti i fiocchi di neve... che cos'è!?!?!"
La reazione fu istantanea, il gruppo cambiò direzione e cercò di andare nella stessa direzione della creatura, ma l'inseguimento durò poco, "Non la raggiungeremo mai" disse Elyannes tristemente, il gruppo si fermò per capire su come muoversi, i più erano convinti che fosse la creatura la causa dell'evento, gli altri invece sostenevano che nessuna creatura, da sola, poteva fare tanto e mentre ragionavano se continuare la ricerca della fonte o inseguire le tracce della creatura, la videro di nuovo e questa volta che si dirigeva in un'altra direzione. "Svelti svelti, non lasciamo che ci sfugga dal campo visivo, inseghiamola!".
 

Silen

Get a life
Sfortunatamente per loro, la Apoptosi si rivelò troppo veloce per i frostlings che dopo un vano inseguimento la persero di vista nuovamente.
 

Adamantio

Spam Master
Zefris osservò in silenzio l'apoptosi scivolare via. Le sue parole che risuonavano nella sua mente.. Pensosa riguadagnò la sicurezza del piccolo fortino e confabulò in maniera abbastanza plateale con il capitano della sua guardia.
l risultato fu che le truppe della Ierocrazia non abbandonarono più i bastioni di guardia del forte e .. <.. L'apoptosi ci ha messo in guardia, ma solo degli stolti, si fiderebbero ciecamente di una tale mostruosità..> fece una brevissima pausa <.. Come tante cose, verità e menzogna si mischiano in una lingua biforcuta..> e la similitudine per un apoptosi serpentiforme non fu di certo fatta a caso.. <.. La Ierocrazia crede che l'apoptosi ci abbia messo in guardia da un pericolo mortale, di certo, ma abbia nascosto molto del suo sapere. Una nebbia ammanta le sue reali mosse> scosse il capo <.. Usare magia in queste terre risulterà di certo.. avventato, ma credere che qui non "ci sia nulla da scoprire" è altrettanto errato.> sospirò <.. La Ierocrazia crede che un esplorazione di tali lande sia necessaria alla propria sicurezza ed a quella di tutti i regni che hanno a cuore la loro sopravvivenza. Ignorare tale desiderio è.. pericoloso. Offre questo luogo, un luogo sicuro per fare da base all' esplorazione di Collecavo a chiunque desideri, se questi viene in pace ed in armonia, condividendo con lui il suo sapere in merito.. La Ierocrazia per dar prova di sincero "disinteresse", giura davanti a voi tutti di non accampare alcun tipo di volontà su tale regione, ne ora ne in futuro se tale regione non arrecherà pericolo per i suoi domini.. I propositi della Ierocraiza sono solo l'esplorazione e la scoperta di "cosa" avvenga e chiede, qui ed ora la vostra collaborazione.> fece una lunga pausa. guardando negli occhi i vari rappresentanti dei regni.. <..Non mi aspetto una facile esplorazione, ne che la soluzione ai nostri dubbi ci si pari davanti molto presto.. Se il pericolo è nell'uso della magia in queste lande, come suggerito dall'apoptosi, ebbene che tale regione venga mappata e vengano disseminate in luoghi di interesse piccoli ricettacoli di magia pura. Che fungano dunque essi stessi da guardiani passivi per captare alterazioni del campo magico della regione mentre continuiamo ad esplorarla in maniera tradizionale. Possiamo tenerci in contatto e, cosa ancora più saggia, sarebbe quella di suddividerci tale regione in campi di esplorazione per meglio mapparla, in maniera più veloce.> era una proposta, probabilmente come un altra, era comunque un passo avanti rispetto... l'immobilismo.
 

Silen

Get a life
Nella primavera del 4323 si verificò un nuovo scossone, assai meno intenso di quello dell'anno precedente ma nondimeno perfettamente udibile da tutti i maghi che si erano stabiliti nel campo base creato dalla Ierocrazia o negli immediati dintorni. L'emissione di energia magica selvaggia, se da un lato ricordò a tutti i presenti che qualunque cosa stesse accadendo a Colelcavo non sie ra fermata nei mesi di tregua seguiti a quel primo fatidico sommovimento, dall'altro forniva una pista da seguire. Forse seguendo la traccia lasciata dalla seconda emissione sarebbe stato possibile avvicinarsi all'epicentro di...qualunque cosa stesse accadendo.

@Adamantio
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@cavaliere_nero
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@Abyssius
@Dyolance

(ho taggato, in ordine sparso, tutti quelli che avevano partecipato il turno passato ^__^ )
 

Adamantio

Spam Master
Zefris ebbe un brivido. Si fermò dall'analizzare le carte mappate della zona e cercò con urgenza, lo sguardo del suo attendente e, dopo questo, quello del primo mago disponibile, correndo di fatto fuori dalla tenda alcuni istanti dopo.. In quell'accampamento, oramai quasi autosufficiente, vi fu un momento molto lungo di silenzio, un silenzio incerto eppure che odorava di urgenza.. <...> erano passati parecchi mesi e sebbene le forze in gioco erano di inimmaginabile potenza, i progressi erano giunti quasi ad un punto morto. Esploratori andavano e venivano oramai giornalmente, cosi come le informazioni più disparate, ma nessuno sapeva in particolare "cosa" cercare di preciso. L'evento conosciuto come "grande fremito", era qualcosa di perfettamente udibile per i maghi, ma difficilmente conoscibile per loro e del tutto sconosciuto per coloro che non avevano "il dono".. era come se dopo un enorme terremoto si fosse creata una faglia perfettamente visibile nell'immediato, ma dopo pochi giorni, questa faglia si era perfettamente riassorbita, lasciando solo un vago ricordo. Quella regione sembrava essere un vaso di coccio, oramai crepato ma in una qualche maniera misteriosa riunito da forze sconosciute, dal fato o semplicemente dalla fortuna... ora, e di questo Zefris ne fu consapevole, sul punto di ricevere un altra martellata... Da chi?.. Sicuramente non dai maghi presenti in quella regione, se a detta delle apoptosi, i maghi erano l'unico vero male del mondo, questa volta, l'abbaglio era stato clamoroso.. <.. Voglio una scorta pronta e cavalli freschi. Sellate il mio destriero ed informate i diplomatici delle nazioni presenti.. Il Vatis uscirà in cerca.. Partiremo all'alba ora che la traccia è finalmente fresca e posso seguirla..> indicò con lo sguardo una direzione ad Ovest ed assottigliò lo sguardo <...>

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Alle prime luci dell'alba, ancor prima che il sole sbucasse dalla linea dell'orizzonte, la cavalcatura di Zefris nitrì tutto il suo disappunto : la scorta totalmente leggera era formata da 3 cavalieri oltre Zefris, un cavaliere che portava il Vessillo della Ierocrazia e due armati che ne completavano la scorta. Il mago della Ierocrazia si voltò verso l'accampamento sonnecchioso e dopo aver benedetto con una preghiera silenziosa, innalzata al padre celeste i presenti sperando di essere accompagnata anche da altre compagini delle nazioni libere di Ea, si avviò verso la fagli aindicata dall'emissione.
 

Silen

Get a life
Seguire le tracce di energia magica selvaggia era un pò come seguire una pista. Dopo alcuni giorni di viaggia la maga halfling ebbe conferma che alcune delle ipotesi fatte l'anno precedente trovavano un riscontro dato che la pista condusse gli esplroatori della Ierocrazia alle rovine di quella che era stata la città principale dei formian nella regione negli anni precedenti l'Ultima Guerra. Come tutte le più grandi città formian anche questa aveva una parte in superficie, di cui a onor del vero rimaneva ben poco, e una parte sotterranea. La pista sembrava condurre decisamente nelle profondità del suolo.
 

Adamantio

Spam Master
I formian erano una nazione di Ea a quanto pare totalmente "debellata" dai libri di storia... dai pochi libri di storia di Ea rimasti.. si intende.
quando Zefris giunse in prossimità della cittadina formian, li sulle prime non si rese neanche troppo conto di star camminando sui ruderi di una città.. L'ammasso di... mura?.. (Erano muri quei piccoli tumuli che svettavano per alcuni centimetri dal suolo?.) erano talmente mal ridotti che sembrava quasi fosse deflagrato in quel punto, proprio sopra la città, qualcosa di .. brutto.. Rabbrividì e resistette al desiderio di sondare con la sua magia cosa fosse accaduto e se vi fossero mai state tracce di energia arcana.. Le Apoptosi ed i loro avvertimenti, fin troppo espliciti, ammettevano obbedienza. Lo sentiva nelle viscere. La maga della Ierocrazia si fermò dando modo alle guide che aveva di esplorare cunicoli formian decisamente intricati. Le ore passarono e Zefris percepì distintamente che "tutto ciò che cercavano" non era sopra, quanto... sotto. Diede ordine di montare un piccolo campo, nell'attesa, speranzosa, che qualcuna delle nazioni che avevano condiviso il campo Vatis per un intero anno.. si facesse viva.. Speranze che si affievolivano ora dopo ora. Non che la traccia stava svanendo, almeno non lo avrebbe fatto nell'immediato.. era sempre li, vivida e molto forte ma, come i primi esploratori riportarono, i cunicoli del sottosuolo erano ben più lunghi e profondi di qualsiasi cosa mai vista prima, un vero e proprio labirinto in cui perdersi e.. soprattutto, mai nessun filo o corda, sarebbe stato lungo a sufficienza per essere dipanao li sotto. Zefris avrebbe potuto ben inteso usare la magia per cercare una strada diretta nel labirinto, ma nel medesimo attimo in cui pensò questa mal sana idea, la cestinò reputandola una follia.
Le ore passarono e con esse giunse la notte.
Fu una notte fra il sonno e la veglia, Zefris si riposò, riprendendo le forze, scervellandosi tuttavia sul come affrontare un labirinto veramente arduo.
Alle prime luci dell'alba, una sorridente Zefris radunò attorno a se gli uomini della sua scorta ed i vari esploratori. <.. Siamo troppo pochi per esplorare alla cieca un labirinto e non credo sia saggio sfruttare le mie doti in questa regione.. doti magice intendo..> scosse il capo.. <.. Due uomini restino di vedetta nella speranza che qualcun'altro giunga.. Credo sia saggio affrontare con intelligenza il labirinto : Se altri giungeranno, raccontate di come lo stiamo affrontando noi della Ierocrazia : E' saggio mantenere la mano destra sempre contro il medesimo muro di destra, lo seguiremo sempre più in profondità verso il centro del labirinto. Credo che le risposte alle nostre domande, le troveremo li..> poi si fece pensosa.. <.. Ci serviranno svariate torce, drappi e pece..> fece una breve pausa <.. Avete fino allo zenit per preparare ciò che chiedo, dopodichè.. partiremo.>

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In tarda mattinata, dopo un breve pranzo, Zefris e la sua scorta preceduta e succedua da esploratori si addentrò nel labirinto formian. La direzione era palesemente da quella parte, sperava di arrivare in tempo.. utile per assistere a ciò che stava accadendo..
 

Last Century

Ninja Skilled!
Afya aveva seguito perlopiù da sola la delegazione del Vatis, tenendosi un poco in disparte e stando molto attenta a non esporsi troppo. Una volta raggiunta l'antica città s'affiancò a Zefris e ai suoi uomini per dare una mano. Aiutò a preparare quel che sarebbe servito ma non volle usare la sua magia nel timore, fondato, di attirare sgradite attenzioni da parte delle Apoptosi. Quando venne il momento di scendere all'interno del dedalo ch'era stata la città di Collecavo, si fece vicina a Zefris e di disse concorde nell'incedere tenendo la destra. L'unica cosa che fece con la sua magia fu, di fatto, lasciarsi guidare verso la fonte del potere avvertito poc'anzi.
 
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