[Antico Fuoco-Silvanya] festa danzante

[Basileus]

Alla Duchessa di Silvanya,
Sua Grazia il senatore Tleitzin dell'Antico Fuoco desidera invitarVi assieme al resto della delegazione ducale alla Festa Danzante Mascherata del prossimo sabato. Il tema della serata "le divinità di Ea" è da considerarsi obbligatorio da seguire.

L'invito, su pergamena finissima, viene fatto recapitare negli appartamenti di Rayla da uno dei servi ardenti del Senatore e da lui personalmente firmato

Inviato dal mio SM-J500FN utilizzando Tapatalk

 

[Silen]

L'invito venne recapitato a Rayla mentre stava pettinando Miss Kitty (atto che, se compiuto da qualcun altro, avrebbe contemplato un serio rischio per la vita del temerario).
"Tema curioso, quello delle divinità di Ea" riflettè ad alta voce l'ex-mercenaria mentre con una mano continuava a coccolare la gatta "tu che ne pensi, Kitty?"
"Mau-u-u. Ffffffffffft!"
"Davvero uno strano tema...beh vedremo cosa mettere. Tu! porta l'invito anche a Mannfred e Walach...dopotutto è rivolto a TUTTA la delegazione. No, non me ne frega un cazzo della risposta! Se vengono devi dirlo ai lucertoloni, non a me."

@Balto

 

[Balto]

Un messo informò l'attendente del Senatore dei sentiti ringraziamenti della delegazione di Sylvania, la quale avrebbe partecipato al gran completo alla festa molto gradita.

@Silen @Basileus

 

[Basileus]

La festa, come da tradizione, vedeva riunirsi buona parte dell'alta società della capitale, più qualche arpia e vari invitati stranieri.
Ovunque musica, vino, cibo e balli si univano in una cacofonica e caotica serata di eccessi.
Dall'alto della scalinata il Senatore osservava gli ospiti, l'espressione ed i pensieri celati dietro una maschera.
Il tema della festa era stato un successo: infiniti Mork, grassi, gracili, muscolosi, alti e bassi, piroettavano assieme a Solonielle dalle vesti succinte mentre Grandi Spiriti e Llorath davano fondo alle cantine.
Fatto che sarebbe rimasto negli annali era stata la cacciata degli Enaty, marito e moglie tanto ricchi quanto stupidi e disprezzati dagli altri nobili. Cercando di provocare il padrone di casa, il quale si rifiutava di fare affari con loro, si erano presentati travestiti da Tiamat e Gallean. Si vociferava che questo gesto, grazie all'influenza del senatore, avrebbe presto condotto ad una pericolosa indagine su di loro e sui loro traffici da parte delle Arpie.
Tepoc, travestito da spetto della Fiamma, si avvicinò discretamente al padrone sussurrando qualcosa.
Tleitzin allora batté un piccolo gong d'argento, richiamando l'attenzione di tutti gli ospiti nella sala sottostante "signori e signore permettetemi di introdurre la delegazione silvanyana" disse offrendo il braccio alla duchessa

 

[Balto]

Rayla fece la sua comparsa.
Indossava un abito nero aderente, con ricami e dettagli d’argento, che metteva bene in risalto le sua tonica figura femminile.
Prese il braccio del senatore, e si poté vedere una sorta di ragnatela di fili d’argento dipanarsi dal polso al fianco.
Il volto coperto da una maschera a forma di grosso aracnide.

Subito dietro la Duchessa o Llorath che dir si voglia, apparve Mannfred, vestito da Padre Celeste, colori chiari tonalità pastello con un quantitativo imbarazzante opulento di pietre preziose ricamate nel farsetto che rifrangevano la luce dando l’impressione che fosse circondato da un’aura.

Al suo fianco, Lisbeth, la Regina delle Nevi, con un lungo abito a strascico di un bell’azzurro ghiaccio, un collier di diamanti e zaffiri a fasciarle il collo e una maschera bianca intrecciata a ricordare le trame dei fiocchi di neve.

In coda, Walach Harkon sempre ammantato di nero, cappuccio calato ed una maschera bianca a forma di teschio, bastone a forma di falce alla mano.

Il Tristo Mietitore non era, tecnicamente, una divinità, ma di certo alla sua figura era riservato un posto speciale nell’immaginario silvaniano… inoltre, sicuramente, il lavoro a Nord non gli mancava vista la propensione del Duca alla violenza.

Accompagnati dal loro ospite scesero la scalinata e si mischiarono chi più (Lisbeth) chi meno (Walach) con gli altri invitati.

 

[Silen]

Rayla si trattenne presso il senatore Tleitzin.
"Un tema inusuale, quello delle divinità di Ea" disse guardandosi attorno nel tentativo di riconoscere qualcuno dei presenti dietro le maschere e i costumi che ne nascondevano l'aspetto. La duchessa nonostante l'abito rifinito nei minimi dettagli (fili d'argento collegati dal polso al fianco formavano una delicata ragnatela che si dispiegava quando Rayla allargava il braccio, per poi ripiegarsi quando l'arto tornava in posizione rilassata) non sembrava troppo a suo agio in quell'evento mondano.

 

[Basileus]

"I nostri predicatori hanno riportato in auge la fede apparentemente" disse il senatore con una mezza risata "la nobiltà del Territorio di Caccia ha riscoperto le divinità grazie a noi. Solo uno sciocco non cavalcherebbe l'onda. Le fiamme dell'interesse e della conversione vanno continuamente attizzate... anche con simili trivialità".
Ovunque pannelli dipinti mostravano un aspetto di Apsu o una parte della sua storia. I musici e gli attori, anch'essi travestiti da Primo Padre, declamavano le Sue gesta. L'intento evangelizzatore non era minimamente celato, eppure il Senatore era riuscito a rendere il tutto fruibile all'annoiata e sempre bisognosa di novità alta società imperiale. Molto probabilmente più d'uno dopo quella serata avrebbe abbracciato il Culto della Fiamma.
"Osservate la crema della società imperiale: apostati, bestemmiatori, ladri e assassini. Eppure tutti sentono il richiamo della Fiamma" guardò la maschera dell'ospite "chissà magari prima o poi i miei sacerdoti riusciranno a mondare questo porcile e consegnare a Silene una società più ordinata. Ma ditemi, cosa ne pensate dell'assise? Il Visconte ha mostrato il pensiero ufficiale di Silvanya, a costo di un enorme rischio personale. Qual è il pensiero della Duchessa?"

 

[Silen]

Rayla si strinse nelle spalle "Gli opportunisti sono sempre al seguito delle corti imperiali" disse in tono discorsivo "sono piuttosto certa che nelle vostre città la situazione non sia differente. Ciò di cui non sono altrettanto sicura è la validità delle conversioni ottenute. Le mode, si sa sono passeggere. Quanto all'assise..." l'ex mercenaria sbuffò "...la duchessa pensa che si stanno spendendo molte chiacchere inutili e che sarebbe tempo di prendere una decisione."

 

[Basileus]

"la quasi estinzione del proprio popolo ha la miracolosa capacità di unire le persone. Pochi ardenti prima della Diaspora avrebbero messo il proprio bene personale prima di quello dell'Antico Fuoco, ora il bene personale viene socialmente tollerato solo se al servizio dell'Unione" sorrise "Una donna saggia oltre che bella. Si, le conversioni per moda hanno il difetto di essere poco valide ma il Culto della Fiamma non è come le altre religioni. Vi sono precetti che molti uomini di potere troverebbero... utili. Forse persino il Vostro consorte potrebbe decidere di convertirsi se ne fosse a conoscenza" rise
"Chiacchiere inutili. Il futuro del più potente stato del mondo appeso ad un filo, pronto a spezzarsi. Le decisioni dell'assise decreteranno se il Territorio di Caccia prospererà per i prossimi mille anni o se crollerà miseramente non appena Silene commetterà il primo passo falso"
"Ah visconte! Unitevi a noi!" disse facendo cenno a Manfred "Mi auguro che la guerra di Vostro fratello proceda nel modo sperato. Forse potrete soddisfare la mia curiosità: i miei contatti hanno parlato di una micidiale arma silvanyana, le gattapulte. Magari potreste illuminarmi".
la conversazione durò per circa una ventina di minuti, dopo i quali il senatore lasciò gli ospiti ai divertimenti "Ho sentito della tensione con gli tzitzimime" disse accomiatandosi "l'Antico Fuoco non sarà ricco e potente quanto il Ducato ma se scoppierà una guerra saprà a chi offrire sostegno"

 

[Silen]

Rayla, che fino a quel momento aveva lanciato occhiate distratte tutt'attorno mentre parlava, ora si voltò di scatto assumendo d'istinto una posa da combattente. In effetti la destra della donna accennò a muoversi verso il fianco dove di solito teneva allacciata la spada prima che l'ex-mercenaria si fermasse con un evidente sforzo di volontà.
"Gattapulte???..." mormorò con tono basso e iroso "Qualcuno mi dica che non sono quello che stò pensando che siano. Adesso."
In modo assai curioso, Walach era improvvisamente scomparso e non si vedeva più da nessuna parte.

[GdR off: E mò so cazzi. Basil tu sei un sadico ]
@Balto

 

[Basileus]

 

[Balto]

"Senatore! Complimenti per la festa... sembrerebbe un successo.
Curioso ed ammirevole al contempo come vi siate reinventati dopo la cacciate dalle Vostre terre natìe... i miei complimenti, una mossa politica non da poco.
La guerra? Sì procede molto bene, come previsto del resto.
Un popolo dovrebbe capire quando è sconfitto, eppure i nani si ostinano a non accettare le Nostre richieste a voler cambiare le loro divise... sono un vero pugno nell'occhio... comprendo perchè il Duca abbia insistito per invaderli"
Come sempre impossibile capire se il Visconte dicesse sul serio o fosse sarcastico.

Inarcò un sopracciglio alla seconda parte del discorso
"Gatta...pulte? Siete sicuro? Non intendete CATApulte? Temo siate più informato di me circa le Nostre capacità belliche allora... hahaha... non ne so proprio nulla... ma ci vuole poco del resto, non mi interesso di queste faccende: lascio i bambini giocare con le loro spade per decidere chi brandisce l'arma più lunga.
Ma da che ricordo, le gattapulte sono di pertinenza goblin... come si chiamava quello sgradevole sgorbio, Duchessa? Jenny, credo? Sì... un'invenzione sua... e sì, Duchessa, sono precisamente ciò che pensate.
Ma non mi risulta stiamo utilizzando i gatti come proiettili? Avrei certamente cassato questa stupida idea... ma v'immaginate i costi di gestione per mantenere uno stuolo di gatti di quella dimensione? E per cosa? Spiaccicarli contro le mura senza sortire effetto alcuno? Ora... io non sarò un generale, ma non credo serva un graduato dell'accademia di Viserhad per comprendere che come proiettile sono più utili i macigni... Ma per l'amor del cielo non scherziamo! Questa è una stupidaggine bella e buona... è una scempiaggine troppo grossa persino per..... Hmmm.... no... forse no... bah... visionerò i libri contabili al mio rientro...

Per quanto riguarda gli... tzitzimime, come li chiamate voi... bah non voglio neanche commentare... Chiunque voglia interferire negli affari del Ducato scopre sempre piùttosto in fretta che si tratta di una pessima idea"