Diplomazia Aggiungi un posto a tavola

Adamantio

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Erano passati quasi due lustri da quando la Ierocrazia Vatis aveva fatto la sua comparsa, in maniera organizzata ed organica, nel mondo che era stato.
Il Vatis era una nazione giovane, aveva mosso i suoi primi passi incerti sulla nuova Ea e nel farlo, era scivolata e caduta, ma sempre si era alzata ogni volta più forte di prima.
10 anni, o quasi, avevano mutato profondamente la conoscenza del mondo che era attorno a loro e questo senza contare i 2 secoli di isolamento forzato per via degli eventi. Il fatto che molte regioni tornavano ad essere colonizzate e percorribili, il solo fatto di non essere "soli", apriva vere e proprie prateria all' instancabile, lenta ma costante, azione della diplomazia Vatis.
I rapporti con i vicini a nord, strutturati ed amichevoli avevano concesso al Vatis l'agognata pace ed assieme la prosperità che una nazione sempre ricerca. I risultati erano stati incoraggianti per l'una e per l'altra parte e questo era.. buono. L'amicizia con i regni del nord, nanico e drow avevano addirittura concesso ad un mezz'uomo di giungere a quello che poteva definirsi "confine del mondo", un nord cosi rigido e violento oltre il quale vi era il nulla : un nulla da esplorare e riempire a suon di coraggio e sangue. Non vennero trascurate neanche le amicizie al sud, le arpie del Clan dell'artiglio erano guerriere formidabili ed ad una prima occhiata, spigolosi vicini eppure anche li, nel caldo sud Ea superato quello che poteva essere un preconcetto atavico, avevano attecchito valori condivisi e condivisibili come lealtà, onore e rispetto. Anche a sud i traffici commerciali erano stata la scusa per fare da breccia, ora era giunto il momento per il Vatis di alzare l'asticella e porre in contatto quello che per la Ierocrazia rappresentavano il nord ed il sud di Ea.

Il Vatis era nel mezzo con tutte le sue problematiche che ciò comportava.. poteva rappresentare il territorio di passaggio e commistione di culture.. oppure terreno di scontro e guerra fra poli opposti.. La Ierocrazia Vatis aveva iniziato a giocare ad un gioco pericoloso e si stava apprestando a tirare un dado molto pesante e pericoloso.

I buoni uffici fra la diplomazia Vatis ed il Clan dell'Artiglio erano stati propedeutici alla richiesta, dietro personale rassicurazione niente di meno che da Tenet, la sacerdotessa del culto di un incontro in territorio Vatis fra Clan dell'Artiglio ed i 2 regni del Nord, Dawi-Drakkal ed Ordine della Rosa per stabilire un primo contatto direttamente fra loro in una cornice di sicurezza riconosciuta come "amichevole" da parte di tutti i regni coinvolti.
Il Vatis aveva messo in gioco tutta la sua reputazione diplomatica e l'incontro sarebbe stato portato avanti dal "padrone di casa", Idorin legato della diplomazia Ierocratica, le date sarebbero state concordate dal protocollo Vatis in un ampio giro di consultazioni, staffette e scorte fra i tre regni che sarebbe durato più o meno 3/4 mesi.
Quando tutto fu pronto e le delegazioni iniziavano ad affluire nella regione capitale dell'Estonshire....

........i cuochi dei mezz'uomini si misero a lavoro.

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L'intera regione dell'Estonshire era stata tirata a lucido per l'evento e se purtroppo il Vatis non era ancora stato del tutto viatificato la regione capitale era, da questo punto di vista, un felice oasi in cui le strade ed i commerci fluviali iniziavano ad essere razionalizzati in maniera intelligente.
Il livello di sicurezza che si respirava nell'aria era massimo e le milizie di guarnigione alla citta capitale erano fresche, ben addestrate ed attente.
Tutto doveva avvenire in maniera coordinata e nulla era lasciato al caso.
Le delegazioni che risiedevano in 3 quartieri diversi di Resilience, avevano avuto già contatti di basso/medio livello fra di loro resi più facili dalla presenza pressochè costante di rappresentanti del Vatis che garantivano con la loro semplice presenza, per il Clan.
Solo per questioni di garbo istituzionale, i rapporti specificatamente fra Dawi e Ordine, non venivano presieduti da delegati del Vatis ed anzi, qualora si svolgevano a porte chiuse, la scorta di rappresentanza concessa dalla Ierocrazia scivolava in un secondo anello di sicurezza, attorno alla residenza scelta per la riunione, demandando di fatto la vera e propria protezione personale alla scorta dell'uno e dell'altro rappresentante in un vero e proprio, passaggio di consegne.
Quando tutto fu pronto ed i tempi erano maturi, i rappresentanti del Vatis chiamarono a sedersi attorno al desco i tre regni.

La stanza era.. enorme. Ricca e preziosamente decorata da strutture di marmo abilmente lavorate. Enormi quadri ed arazzi impreziositi di filigrana d'oro erano appesi alle pareti.. L'ambiente era riscaldato da quattro enormi camini ed il fuoco era vivace e ben avviato. Mazzieri precedevano le delegazioni, annunciando per nome e status i vari commensali che si sarebbero seduti attorno al tavolo, mentre camerieri in livrea accoglievano gli ospiti con garbo indicando posti a loro assegnati dal protocollo, già condiviso.
Una menzione particolare doveva essere rivolta al tavolo.
Il tavolo era... enorme ed ovale. Nessuno quest'oggi si sarebbe posto a capo tavola, ma non solo..
Era un tavolo che "stonava" con la magnificenza della stanza..
Era un tavolo di legno, sapientemente lavorato, lucido e senza alcuna imperfezione.. ma pur sempre di legno. Un enorme tronco di almeno 10 braccia di diametro, nodoso al punto giusto sembrava affondare il suo apparato radicale direttamente nel pavimento e con la sua mole, sorreggeva un piano ovale perfettamente levigato in cui vi erano nodi di legni diversi (e molto pregiati) in un mix ben assortito che poteva essere facilmente riconosciuto, vi era la quercia, la noce, castagno ed olmo, mogano e larice, faggio e rovere, in una mescolanza e lavorazione che rendeva di fatto il manufatto unico e ricco di significato per coloro che intendevano comprendere.
Le varie pietanze sul tavolo erano.. un mix sapientemente studiato per i palati, cosi diversi, di tutti i commensali.
Carne rossa e cacciagione per i rappresentanti del Clan, birra scura con retrogusto vagamente di bruciato in enormi boccali da pinta per i rappresentanti del Dawi, Vino di uva spina per i rappresentanti dell'Ordine, zuppe sia calde che fredde e poi ogni sorta di ortaggio, patate, verdura, di stagione che la buona terra della Ierocrazia riusciva a dare, assieme ad un vasto assortimento di formaggi a pasta filata e dura ed alcune delizie pasticcere

Inutile dire che era "rinomata" la predilezione dei mezz'uomini per il buon cibo e la pancia piena era decisamente un toccasana per dissipare ogni forma di... diffidenza, qualora ve ne fosse stata.

Idorin si alzò dal tavolo e riempito un bicchiere con della semplice acqua di fonte, lo alzò davanti a tutti i commensali in quello che potremmo definire un brindisi.. <.. Onorati ospiti, è un sincero privilegio per la Ierocrazia Vatis aver avuto la possibilità, con il vostro assenso, di riunire attorno a questo tavolo tutti i regni che il Vatis reputa.. amici. Prima di brindare, mangiare.. parlare.. il Vatis intende onorare coloro che non ci sono più, ai gloriosi e sconosciuti eroi che ci precedono nell'aldilà, alle guerriere arpie, ai grandi nani ed ai difensori guardiani drow del nord, agli impavidi mezz'uomini..> e mentre tutti bevevano al ricordo di questo o quell'evento, Idorin versò sulla sedia, curiosamente vuota al suo fianco qualche goccio d'acqua del bicchiere in quello che chiaramente era un "onorare" tutti i morti un gesto che non aveva motivo di essere dichiarato, ma profondamente radicato nella cultura e mentalità Vatis. L'acqua si sarebbe semplicemente asciugata senza l'ausilio di nessuno, nel corso della cena, e significativamente, anche "loro", cosi facendo avrebbero in un qualche modo.. partecipato al brindisi.

@Silen , primo contatto del Clan dell'Artiglio @Abyssius , con Dawi @EuanIronfist e Ordine @Last Century . Main sponsor del contatto Ierocrazia Vatis, che mette casa e libagione. :asd:
 
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Last Century

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Celebrian aveva avuto da sempre un occhio di riguardo per i mezz'uomini sin dal suo incontro con Radwise e forse proprio per quello, o magari per tenerla solo impegnata, sua sorella - la Gran Maestra - l'aveva fatta ripartire per il Vatis in vista dei nuovi colloqui diplomatici. Lei, tra tutti, era forse la meno indicata possibile per un lavoro di fina diplomazia ma non c'era bisogno che facesse granché se non prendere visione della cosa sotto l'egida della Ierocrazia. Celebrian stessa era assai consapevole di questo suo "ruolo da fantoccio" ma dato che l'alternativa era guardare letteralmente cantieri edili tirare su nuovi quartieri e piazze, non oppose alcuna resistenza all'ordine impartitole, presentandosi quando dovuto nel territori halfling scortata da un manipolo di soldati. Più che altro un harem, a giudicare dal fatto che fossero tutte donne e tutte drow, ma quelli erano affari privati che non riguardavano l'occhio critico delle genti di fuori.

Al tavolo delle trattative, tra l'altro, non mancò di farsi riconoscere andando a prendere un pezzo di carne accompagnato con del vino, ignorando quasi del tutto frutta, verdura e qualsiasi cosa che, a suo dire, dormisse all'esterno. Vederla mangiare era un pochino peculiare, visto che azzannava il cibo nemmeno fosse una bestia famelica, ma a parte quello non dette particolari problemi e salutò decorosamente. Il che era più di quanto ci sia potesse aspettare da una come lei e dalle sue Sorelle del Crepuscolo.

Quando Idorin esordì con il discorso di apertura lei quasi si strozzò, comprendendo di aver iniziato a banchettare un pochino troppo presto. Disinvolta come poche cose nella vita fece finta di niente e prese parola.
«Portiamo notizia lieta, miei signori. Zanji, recentemente rinominata nella nostra lingua "Piana della Vittoria" è stata purgata dai suoi scomodi inquilini sperimentali e oggi sta venendo edificata a nostro uso e costume.» alzò il bicchiere, facendo un piccolo brindisi. «Che la Rosa Purpurea possa guidare le anime dei caduti nella prossima vita.» buttò giù tutto quello che c'era nel calice per poi riempirlo e capovolgerlo - rovesciandolo a terra - e macchiando il pavimento. «Uno per i vivi, uno per i morti.»
 

Abyssius

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La delegazione del Clan che giunse nel Vatis era ... piuttosto inusuale. Giunse insieme ad una delle carovane commerciali, riconoscibile soltanto dal nutrito gruppo di Artigli che si stacco dai carri, facendo andare avanti un'Arpia e un Dragonide.
L'Arpia era accompagnata da una scrivana, che recava con se un kit da scrittura, che prendeva rapidamente appunti dettati nella lingua aliena tipica delle alate, piena di quei suoni che soltanto le loro bocche riuscivano a vocalizzare.
Il Dragonide al suo fianco aveva ricevuto un aspetto taciturno, indossando una tunica sotto un decorato mantello che spiccava visibilmente in contrasto ai vestiti spartani tipici del Clan.
Il mantello era tessuto con estrema cura, con una tecnica che faceva pensare ad un antico retaggio risalente alla Ea prima della Catastrofe. Quando era in movimento, le varie piccole falde, simili a piume, si aprivano come un'ala. Questo era un chiaro segno che quel Dragonide era uno degli Alati, i membri più alti del Clan, con autorità quasi simile a quella di un'Arpia. Quasi, perché il Dragonide restava rispettosamente dietro l'Arpia.

Arrivati al banchetto, il Dragonide presentò entrambi, con voce tonante e autorevole: -L'Alata Xiraphine, dello Stormo della Memoria, e l'Alato Nauteus, dello Stormo d'Argento. Siamo qui in veste di rappresentanti del Clan per incontrare gli amici della Teocrazia. Speriamo che, una volta mostrato il vostro valore, anche voi possiate figurare tra gli amici degli Stormi.-

I membri della delegazione sembravano apparentemente in difficoltà con il banchetto: per quanto celassero, era evidente che osservavano come si comportavano gli altri, per poi imitarne i modi. Sembrava quasi che non avessero mai visto un banchetto negli ultimi due secoli.

Atteso l'inizio, Nauteus preparò il piatto prima a Xiraphine, per poi prepararsi il proprio, con una ovvia preferenza per le portate di carne.

In risposta al rituale funebre, entrambi si accigliarono leggermente nel vedere acqua potabile versata, ma fu soltanto un momento. Si unirono comunque a modo loro in risposta, con l'Alato che sollevò la sua coppa: -Che i caduti possano essere ritenuti degni da Sheika di unirsi alle Alate nella loro prossima vita. Che i vivi possano seguire il Vento della Caccia fino alla vittoria.- Tuttavia, non versò il bicchiere.

L'Alata si girò verso la delegata della Rosa: - Ci piacerebbe conoscere di più di questi inquilini sperimentali. Le esplorazioni del Clan si sono concentrate su terreni più tranquilli, anche se abbiamo incontrato un notevole Predatore in una terra che ci aspettavamo tranquilla. Si è fatto chiamare "Apoptosi". Una creatura intrigante.-
 

Adamantio

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Idorin sorrise ai presenti riuniti attorno allo stesso desco, li osservava riuniti e "vide oltre".. non solo Nazioni amiche, bensì il Nord ed il Sud di Ea. Culture e lingue diverse, eppure accomunati tutti dal medesimo desiderio : prosperità.
Si stava concretizzando, con alti e bassi, quello che faticosamente la diplomazia Vatis ricercava da quando aveva stabilito rapporti pacifici con entrambi quelli che dichiarava essere i pilastri della sua difesa. Rosa ed Artiglio, senza ovviamente trascurare il Dawi.
Certo, non potè definirsi pienamente soddisfatto..
Un occhiata genuinamente sorpresa alla scarsa caratura della delegazione nanica fu sufficiente.. Il regno sotto la montagna, non avevano mandato di fatto nessuno a "prender decisioni", più che altro si poteva dire che avevano mandato qualcuno ad "ascoltare" :.. La porta per loro sarebbe comunque rimasta aperta per tutta la durata del concilio, sospettando difficoltà interne, a quanto pare difficilmente sanabili, rifiutandosi di credere ad un vero e proprio disinteresse (//@EuanIronfist ti odio! :asd::sad:)

Ancora in piedi, Idorin venne subito stuzzicato dalla delegazione del Clan e per nulla dispiaciuto.. <..Vi salutiamo, Alata Xiraphine dello stormo della memoria ed Alato Nauteus dello stormo d'argento.. Non con la voce o con i buoni propositi possiamo dimostrare il nostro valore, ma..> si fece vagamente pessimista.. <..Ho valide motivazioni per credere che non passerà troppo tempo, prima che le qualità che ricercate nella Ierocrazia Vatis, siano dimostrate... e dimostrate sul campo, intendo..> indicò i posti a sedere e dando per primo l'esempio.. <.. Certo, è nostro interesse approfondire ulteriormente l'amicizia che ci lega. Siete qui, non solo per ricevere "assicurazioni", quanto anche per ricevere tangibile supporto, quale che sia il vostro desiderio.> poi guardò anche i rappresentanti dell'ordine della rosa.. <.. Alla fine è questo ciò che.. ricerchiamo. La sicurezza fra noi si costruisce ed il tempo è nostro amico : Mercanteggiare ad esempio è un utile trampolino di lancio necessario per tessere fra loro i nostri interessi.. la sicurezza, nei confronti dell'ignoto, oltre le vostre gelide distese a Nord, cosi come i vostri caldi deserti del Sud o le nostre brulle pianure dell'Est deve essere uno sforzo corale portato avanti.. collettivamente.>
Tacque, forse aveva parlato troppo?.. Come era nella cultura halfling, dopotutto..
<Abbiamo cosi tanti interessi convergenti che sembra quasi sia.. necessario ed a tratti urgente.. instaurare nei nostri rispettivi regni, missioni diplomatiche permanenti.. Ambasciate..> lanciò l'amo, sperando in cuor suo che non passasse inosservato quel desiderio..
Poi alle ultime parole del Clan, Idorin tradì con un tic dell'occhio il suo disappunto..
<Intrigante.. di certo, ma dannatamente blasfema ai nostri occhi..> si ricompose, lanciò un occhiata ai rappresentanti dell'ordine della Rosa <.. L'ordine della Rosa, cosi come i rappresentanti del Dawi-Drakkal sono consapevoli della nostra, avversione.. Non sarà un segreto neanche per voi, nobili rappresentanti del Clan. La minaccia portata dalle creature conosciute come "Apoptosi" è più sottile e pericolosa, perfino da quella portata dall'altrove. Sono esseri intelligenti e la loro condotta potrebbe risultare.. contagiosa perfino per interi regni che non ripongono la nostra comune fiducia nell'operato della magia e dell'incanto. Le loro lusinghe sono velenose al pari della loro indiscussa perseveranza.>
 
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La drow si grattò un attimo la testa in mezzo a tutti quei formalismi, e anche se era stata preparata a dovere non riuscì comunque a celare la sua anima decisamente meno pomposa e altisonante di quanto fosse d'uopo. «Ah sì... a proposito delle Apoptosi, Vinkle ha preso fissa dimora da noi dopo che è venuta via da qui. Volron, che è un'altra Apoptosi, che a quanto mi hanno detto somiglia ad un calabrone alto due metri, è ad Halektrosia, le abbiamo dato una mano a ripulire la regione.» si morse il labbro inferiore. «Sì se la cosa vi sembra strana abbiamo dalle due alle quattro Apoptosi che circolano con una discreta libertà nei nostri territori... mia sorella ha optato per evitare tagli netti con loro, per adesso. Ma beh, a parte bisticciare tutto il giorno le due metà di Vinkle non si sono dimostrate particolarmente ostili. Vi faremo sapere che ne verrà fuori.» si strinse nelle spalle.

«Per il resto è piacevole vedere che altre nazioni e regni sono sopravvissuti. Tra le altre cose, Xiraphine, è molto possibile che una vostra simile arrivi - presto o tardi - a farvi visita. Si chiama Ashura, l'abbiamo aiutata col suo problemino... diciamo che è una situazione troppo lunga da spiegare ma credo che quando si farà viva saprà dirvi perfettamente il problema. Sappiate solo che l'abbiamo mandata noi, sapendo dalla Ierocrazia che esistevate, immaginando le avrebbe fatto piacere incontrare facce amiche.» raccontò, onde evitare spiacevoli incomprensioni future. «Un'asse dal nord fino al deserto rientra nell'interesse comune di tutti, credo. Anche se siamo troppo distanti per fornirci aiuto militare e logistico, commerci e sicurezza continentale ne gioverebbero. A tal proposito, Isilwen mi manda a dire che potrebbe essere il caso di pensare ad una strada maestra che colleghi Galvorn con Spring. E ora anche le nostre nuove amiche alate potrebbero unirsi al progetto...»
 

Abyssius

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Il tic all'occhio non sfuggì a Xiraphine: -Chiedo scusa per le zelanti parole del nostro sacerdote. Il Clan non ha alcuna intenzione di osteggiare il vostro culto, ma la religione è stato un collante notevole tanto per le Alate che per i Senzali che fanno parte degli Stormi e pertanto la nostra religione è, per l'appunto, la nostra. Noi siamo le figlie e i seguaci di Sheika, ma dimostriamo tolleranza per altre confessioni al di fuori della nostra, purché tale tolleranza sia ricambiata.-
Nauteus, accigliato, sembrava voler dire qualcos'altro, ma l'occhiata dell'Arpia lo rimise al suo posto.
- E' nostra intenzione forgiare legami solidi come l'acciaio tra i nostri popoli, in modo tale che possano resistere alle molteplici minacce esterne. Siamo convinte che possiamo coesistere, nonostante le nostre differenze culturali.-
-Supporto reciproco in caso di minacce provenienti dalla Catastrofe o dall'Altrove sono un ottimo punto di inizio, così come il commercio. La vecchia Regina si è poco curata di questi aspetti, ma gli Stormi credono in legami molto più saldi.-


Nauteus rimase sorpreso alle parole della Drow: -La vostra sovrana ha permesso ad una di loro di stare da voi? Suppongo che sia un altro modo per cercare di eliminarle: farle fidare di voi in modo che abbassi la guardia. Ingegnoso.-
Forse non era quella l'idea della Rosa, ma per la mentalità del Clan, quella sembrava la motivazione più sensata. La parola sovrana era stata poi pronunciata in modo incerto, come se non fosse sicuro del significato del termine.
-Lo scontro con le Apoptosi non è questione di Se, ma di Quando. Sono un frutto della Catastrofe e prima o poi troveranno i nostri maghi come bersagli ideali. Gli Stormi hanno intenzione di proteggerli, per cui è nel nostro interesse trovare un modo per eliminare questi Predatori appena possibile.-

Xeraphine tirò la questione sulla sfera economica: -Gli Stormi sarebbero sicuramente interessati alla creazione di una strada maestra. Semplificherebbe sia il commercio che gli spostamenti militari, riducendo significativamente il tempo di risposta per i Senzali. E accoglieremo la nostra sorella perduta con acqua e carne, come si confà ad un'ospite. Starà a lei decidere se diventare una parte degli Stormi.-
 

Adamantio

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Ascoltò il dire dell'inviata dell'ordine della rosa con un vago senso di disagio che tentò di non dare a vedere. <.. L'approccio diametralmente opposto rispetto al nostro, purtroppo mi limito a constatare che non risolve il problema posto dalla loro semplice presenza. Siamo consapevoli che la loro forza è di gran lunga superiore alla nostra magia ed attualmente non abbiamo mezzi per opporci in maniera seria.. Riconosciamo, tuttavia che il vostro approccio vi renderà più "longevi" di noi, ma non immuni. La nostra premura nel consigliare prudenza, non è mancanza di rispetto nei vostri riguardi, leggetela come un sincero desiderio di mettervi in guardia. La fiducia che ora state iniziando a dare loro è un arma.. un sapore troppo pericoloso da fargli assaggiare. Levare, o peggio, tradire un qualcosa di concesso, non solo le renderà più assertive, ma anche più vendicative.. E ne sappiamo cosi tremendamente poco.> si fece pensoso e guardò negli occhi tutti i presenti a quel tavolo, delegati dell'Ordine, del Dawi e del Clan.. <.. Istituiamo un gruppo di studio, mettiamo a conoscenza della nostra collettività ciò che sappiamo di loro ed affrontiamo coralmente questo "problema" che, purtroppo sarà di tutti.. Tutti coloro che usano la magia. A questo tavolo, nessuno dei nostri stati penserà seriamente a privarsi di un cosi valido.. aiuto.> era un progetto ambizioso, ed avere un comune centro di ricerca sarebbe stato un boost fondamentale alla ricerca della soluzione alla minaccia, poi tacque e le parole dell'inviata del clan lo sorpresero non poco. Si alzò in piedi e si pose una mano sul cuore per poi portarsela alla fronte ed inchinarsi appena con il busto in avanti.. <.. Non era nostra intenzione, criticare la vostra fede e se l'impressione che abbiamo dato è stata quella ce ne dispiace, enormemente. Blasfema non è la religione, bensì parlavamo dell'apoptosi..> poi continuò <.. Per sgomberare il tavolo da ogni equivoco, qui dichiariamo solennemente che ogni religione del credente che rispetti la dignità della vita di un nativo e non contravvenga alle regole che ci siamo imposti di seguire, è la benvenuta e rispettata all'interno del regno Vatis.. Sia dunque benedetta Sheika, come sia benedetta Arilma ed il Padre Celeste. Le minoranze religiose sono protette e tollerate.> sorrise, sinceramente, continuando <I nostri interessi combaciano. L'Estonshire sarà totalmente viatificato quest'anno e l'anno prossimo ci impegneremo a viatificare la via d'acqua che passa Oriden ed il Letorym affinchè i passi montani della regione siano valicabili anche durante la stagione invernale.> sorrise <Siamo sicuri che gli inviati del Dawi - Drakkal siano concordi con noi. I commerci sono la linfa vitale per le nostre economie, sopratutto se affamate come le nostre..>
 
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Last Century

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«Si è... una cosa ancestrale, credo. Noi drow siamo solito cercare opportunità in vari modi prima di prendere decisioni drastiche o di chiudere usci troppo duramente.» rispose a Nauteus, anche se era chiaro che il sottotesto non riguardasse solo opportunità lavorative. Ma nemmeno Celebrian era così sfacciata da andare a raccontare le abitudini della sua stirpe in giro per i salotti di Ea. Non ancora, perlomeno.
«Ma no, perché tradirle? Con Vinkle mia sorella è abbastanza onesta, sappiamo di essere due lupi affamati chiusi in una stanza, e sappiamo altrettanto che noi studiamo loro come loro studiano noi. Se... anzi, quando dovessero essere nostre nemiche, se non ne sapessimo nulla verremmo comunque schiacciati. Informazioni e vulnerabilità sono fondamentali in un conflitto come questo, senza contare che loro possono vedere le nostre, noi siamo ciechi alle loro. Poi condivideremo tutto il possibile con voi, quando ci saranno buone nuove.» confermò, molto cordialmente.

Non si espresse particolarmente sul problema religioso, dopotutto lei per credente che fosse rimaneva comunque nello spettro tiepido dei credenti. Era più secolare di molti nell'ordine, essendo stata allevata non per comandare ma per obbedire. «Volendo potremo preparare le vie di Minardil quest'anno, pronta per essere collegata a Zarkhana e da lì verso Sud. Stiamo, a titolo informativo, anche esplorando a ovest. Sappiamo per certo che c'è un altro agglomerato di sopravvissuti lì, abbiamo in programma una missione diplomatica. A tal proposito, lo stormo ha avuto contatti con un gruppo noto come Coro Astrale? O qualcosa di simile. Le Apoptosi di hanno messo in guardia contro di loro, il che significa che possono essere un grande aiuto... o un grande nemico nei tempi a venire.» poi aggiunse. «Mi piacerebbe scambiare le mappe di quello che abbiamo esplorato in questi quasi dieci anni di riapertura, non sappiamo nulla del meridione di Ea.»
 

Abyssius

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- L'idea di questo centro di ricerca ci interessa molto: comprendere le minacce dell'Altrove e dell'Ea del passato sarà costruttivo e fino a quando non avremo eliminato o imparato a convivere con esse, sarà necessario. Credo che la Ierocrazia sia la posizione migliore per stabilire tale centro, vista la sua posizione centrale tra i nostri stati. - Approvò Xeraphine.
Alle scuse del rappresentante di Vatis, Xeraphine inclinò il capo in quello che doveva essere, secondo le usanze delle Arpie, la massima manifestazione di scuse: -Il fraintendimento è nostro, non vostro. Tuttavia, sentire il modo in cui trattate le altre religioni ci rassicura.-

Nauteus ripensò alle parole della Drow: -Non abbiamo sentito notizie di alcun Coro, in tutta onestà. Il Vatis è l'unico stato con cui abbiamo avuto contatti fino ad adesso, prima di incontrare il vostro. Anticipando la vostra richiesta, dovremmo aver portato delle carte da poter condividere.-
-Ad eccezione dell'Apoptosi trovata nella Piana dell'Erba Rossa, abbiamo trovato dei briganti in una regione di cui anche il nome si è perso nel tempo. Abbiamo un paio di situazione particolari in alcune nostre regioni, come la presenza di alcuni Demoni che continuano a vagare senza un tragitto preciso all'interno della regione di Kamram. Incombenze più importanti hanno avuto la priorità, ma il prossimo anno confidiamo di poter tentare di comunicare con loro. Gli Stormi preferirebbero evitare di sprecare risorse se c'è un altro modo di risolvere la questione, ma nel caso continuassero a causare problemi ... la soluzione militare diventerebbe l'unica opzione.-
 

Last Century

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«La situazione vedo che anche presso il deserto resta grossomodo problematica, nelle regioni perdute nell'apocalisse.» commentò la drow. «Ammetto che abbiamo avuto contatti positivi con alcuni elementi dell'altrove, non è del tutto impossibile averci a che fare. Noi abbiamo una efreeti, una specie di... non ho idea di come definirla, ma è una creatura assai particolare che ha deciso spontaneamente di vivere con noialtri. Credo si sia innamorata di una delle nostre sorelle del crepuscolo.» poi ci rifletté. «Innamorata è una parola grossa. Ma ecco, diciamo che la cosa l'aggrada e a noi sta bene. Dopotutto se abbiamo dato una possibilità alle Apoptosi dovremo darla anche alla loro controparte, mentre analizziamo che strategia intraprendere per ottenere i nostri vantaggi.»

«Ah, questo non l'ho chiesto subito ma mia sorella sarebbe sicuramente interessata a sapere se lo Stormo è uno stato che ammette la schiavitù e la servitù coatta. Siamo un reame piuttosto restio a scendere a compromessi con chi pratica ancora questo genere di barbarie.» specificò. Effettivamente la questione non era salita subito nell'ordine d'importanza, ma era comunque fondamentale per la buona riuscita di quell'amicizia in essere. L'Ordine avrebbe potuto chiudere gli occhi su tanto, forse persino troppo, ma non sulla schiavitù.
 

Adamantio

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Alzò un calice per un attimo <.. La vostra amicizia è una benedizione..> disse al replicare la prima parte del discorso sulle apoptosi dell'inviata dell'ordine, poi tacque ed ascoltò attentamente < Avrete accesso illimitato alle nostre mappe ed esplorazioni..> poi allungando un occhio sui delegati del clan <.. sempre che anche loro vogliano, nel caso.. potremmo cedere anche a voi le nostre conoscenze.. Soprattutto per quel che riguarda il grande mare che si apre...> e di colpo un inviato entrò di straforo, venne appena annunciato.. Non madito di sudore, ma era ovvio che la staffetta avesse percorso qualche miglio di corsa. Si avvicinò all'orecchio del delegato Vatis e prima che questo potesse fermarla con un gesto della mano, la staffetta aveva già riferito il messaggio. Era... sconveniente parlare all'orecchio, soprattutto davanti una riunione di pari, ma la questione era della massima importanza e di certo, lo sconosciuto non poteva sapere i "rapporti" a quel tavolo. Tacque, si voltò a guardare negli occhi la staffetta, quasi a chiedere se avesse capito bene, poi con un colpetto di tosse, rese partecipi anche i delegati del Clan, del Dawi e dell'Ordine. <.. Abbiamo appena stabilito rapporti con la nazione che si fà chiamare "Coro Astrale".. Alcuni delegati sono penetrati nei nostri confini da Ovest, alcune settimane fà e per ora non si sono rivelati una minaccia.. Sappiamo attualmente molto poco di loro, ma la questione sarà ancor più chiara con i giorni.. Verrete prontamente avvertiti con un rapporto dettagliato prima della partenza e con staffette appena le notizie saranno confermate..> tacque, dubbioso.. <.. Minaccia?.. Alleati?.. E' una nazione sconosciuta, mossa da desideri sconosciuti, ma il primo contatto è stato diplomatico e la Ierocrazia accetta i contatti diplomatici con speranza.. C'è sempre speranza.. Il tempo saprà dire se questa è stata mal riposta..> sospirò <La vostra religione, come quella del Dawi e quella dell'Ordine sarà rispettata e tollerata. I mercanti che la professano non avranno nulla da temere, perchè da quanto ci risulta è una religione che non contrasta con le nostre leggi.> poi si fece vagamente più attento.. <.. Ci fate un grande onore a proporre la nostra nazione come sede del Centro di ricerca, ciò porrà ancora più inimicizia fra noi e loro e questo è un peso che siamo pronti a pagare, ma ad una condizione : Le ricerche saranno portate avanti costantemente da tutti i membri dell'alleanza di ricerca e un ammontare di fondi fisso minimo dovrà essere devoluto allo scopo prioritario.. Abbiamo individuato nella regione dello Zoram'Gar una sede appropriata, lontano dagli effluvi nocivi di regioni caotiche e sede di una popolazione guerriera che ha poca dimistichezza con la magia. Ci aspettiamo anche che un eventuale attacco ai nostri danni sia... seguito da una comune risposta militare, è per questo che vi chiedo di sottoscrivere un alleanza militare..> c'era decisamente troppa carne al fuoco, poi l'intervento quasi a gamba tesa del delegato dell'ordine della rosa sulla schiavitù, zitti totalmente anche il delegato del Vatis.... <..>
Tutti pendevano dalle labbra dei due delegati del Clan..

Perdonate il ritardo nella risposta.
Non posso essere scusato ç_ç..
Beh, diciamo che ho però piazzato un paio di importanti questioni :

- Vogliamo veramente fare un centro di ricerca congiunto? Ottimo! *_* Come ci smezziamo le spese?.. Ovviamente "stecca pari" per quanto riguarda le scoperte.
- Come ci rapportiamo nel caso di un eventuale attacco ai miei danni da parte delle apoptosi? xD
 

Abyssius

Spam Master
-Schiavitù? Intendete il possesso di un altro essere senziente?- Chiese Xeraphine, inclinando la testa di lato. -Confesso che noi Alate non ne abbiamo mai capito il senso: un pezzo di carta o una legge ti rende in grado di decidere della vita di un'altra persona? - Scosse la testa con disprezzo all'idea. -Dopo la fine della Vecchia Ea, la nostra priorità è stata la sopravvivenza e ci siamo riusciti con la cooperazione, lancia al fianco di artiglio, sfruttando ognuno le proprie capacità. Ognuno di noi si è guadagnato il diritto a vivere grazie al proprio contributo al Clan e della propria vita può, pertanto, fare quello che vuole, nel rispetto dei suoi superiori.-
-La società del Clan è, però, una società stratificata: noi Alate ne siamo tanto la guida quanto le prime a combattere per difenderlo, seguiti poi dagli Alati, i senzali che grazie ai loro contributi sono considerati quasi al pari di noi Arpie. Ad offrire il loro supporto, gli Artigli, tra i quali figurano ogni senzali abbastanza vecchio da poter combattere e, in fondo, gli Implumi, comprendente le Arpie troppo giovani per la caccia, i vecchi e i bambini. Ognuno ha il posto che si è guadagnato da noi. Spero che questo non rappresenti un problema, per voi.-

-Credo che questioni di denaro possano essere discusse in maniera più dettagliata alla fine del banchetto, Idorin. -
Confermò Xeraphine. -Quando invece vi possiamo promettere pieno sostegno militare reciproco. Il Clan sa che la base della sopravvivenza è la collaborazione e sfide grandi richiedono grandi Stormi per poterle affrontare. Qualora qualcosa minacci il Vatis, Apoptosi, Demone o mortale che sia, noi saremmo pronti a sfoderare i nostri artigli in vostra difesa. E qualora il Vatis o il Clan decidesse che una minaccia al di fuori delle nostre frontiere richieda di essere eliminata preventivamente, anche allora saremo presenti.-

I soldi li discutiamo fuori, Alleanza fino ad Offensiva senza problemi.
 

Last Century

Ninja Skilled!
«Mi raccomando di non farlo sapere in alcun modo a vinkle, Volron o qualsiasi altra amica Apoptosi nei paraggi.» si raccomandò, nei riguardi del Coro, Celebrian. «Mi sono sembrate piuttosto indisposte sulla cosa, e visti i vostri attuali attriti è meglio tenere un profilo basso sotto quel punto di vista, almeno finché questi nostri progetti non inizieranno a fare qualche frutto sensato. Se ho capito bene come funziona questo Collezionista, tra l'altro, con tutta probabilità la gente che avete incontrato non è altro che un'appendice della sua volontà. Sostanzialmente sono droni di un favo senza raziocinio, il che è peggio che essere in schiavitù.» la drow tamburellò con le dita sul tavolo. «Lungi da me dirvi come comportarvi, però agite con prudenza, prevenite e non curate se possibile. Al momento opportuno colpiremo in ogni caso... vedetelo come un pragmatismo necessario - ma sgradevole - che serve a noi poveri sopravvissuti per vedere il domani. Capite, molte città hanno appena un lustro di vita, alcune si sono appena scrollate di dosso mura di paglia e fango, non ci possiamo perfette un conflitto.» fece una breve pausa. «Né una infiltrazione demoniaca da parte del Collezionista.» increspò le labbra, chiaramente pensierosa. L'idea che il Vatis potesse in qualche modo cadere nel tranello della "bontà apparente" la sdubbiava, rendendola assai poco serena nel contesto politico e diplomatico del futuro della grande alleanza a quattro. Avrebbe voluto sapere cosa ne pensassero i Dawi, ma sarebbe stato argomento per un'altra seduta.

«Raccomandazioni inutili a parte, direi che il nostro tavolo ha ampiamente bisogno di un posto in più e che qualsiasi accordo ci trova favorevoli. Nei prossimi mesi manderemo qualche delegato nel meridione, ora che c'è un corridoio sicuro, inizieremo a conoscerci meglio anche a titolo personale, fuori da questo conclave. E ovviamente l'invito è anche viceversa, nel caso qualche arpia volesse venire a godersi i cieli freddi del nord.»
 
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