Verso l'ora di pranzo al centro "Amsicora" il mister Amarolla comanda con un bel fischio la fine dell'allenamento mattutino. Se i volti dei giocatori non fanno trasparire una grande tranquillità, invece Efisio mostra un'espressione abbastanza allegra nel consueto volto rubizzo. Qualche giornalista attende il gruppo in questo momento di pausa e riescono a fermare proprio Amarolla e Bombarda per qualche domanda.
Amarolla sorride e con calma sorseggia dalla fiaschetta metallica mentre ascolta le prime domande. Infine risponde "Mah, certamente ammetto la delusione negli istanti successivi al fischio finale. Volevamo fare una bella figura per la prima partita allo stadio Lussu, ma ho sbagliato io qualcosa nell'approccio alla gara. I giocatori non c'entrano nulla, anzi hanno dato tutto e i tifosi dovrebbero riconoscerlo. E inoltre ribadisco i miei complimenti alla squadra di Zamato. Adesso abbiamo altre difficili e decisive partite, non deve mancare la concentrazione! Andare in trasferta alla Hell's Arena non sarà facile, ma d'altronde prima o poi ci finiremo tutti all'Inferno..." e ridacchia da solo con una faccia un po' da beota. E i giornalisti, capendo lo stato attuale del navigato allenatore sardo, preferiscono ora concentrarsi su Bombarda, che sta rispondendo con felicità alle domande.
"Sì, è stato un esordio bellissimo, in parte non me l'aspettavo proprio, dall'altra sì perché la scorsa stagione non era andata male e ho dei compagni fantastici che mi aiutano tanto, e poi perché davanti ai nostri tifosi tutto diventa più facile! Il loro coro 'Bombarda, Bombarda, con te il gol non tarda' è una bella spinta a fare bene in ogni occasione. Se credo nella salvezza? Io sì... e anzi, voi lo sapete come esulto no? quando imito uno che suona le launeddas? Ecco se ci salviamo faccio la promessa che imparo veramente a suonarle, col maestro Luigi Lai!" e con un sorriso Bombarda si dirige coi compagni e il mister un po' intontito verso la mensa.
Amarolla sorride e con calma sorseggia dalla fiaschetta metallica mentre ascolta le prime domande. Infine risponde "Mah, certamente ammetto la delusione negli istanti successivi al fischio finale. Volevamo fare una bella figura per la prima partita allo stadio Lussu, ma ho sbagliato io qualcosa nell'approccio alla gara. I giocatori non c'entrano nulla, anzi hanno dato tutto e i tifosi dovrebbero riconoscerlo. E inoltre ribadisco i miei complimenti alla squadra di Zamato. Adesso abbiamo altre difficili e decisive partite, non deve mancare la concentrazione! Andare in trasferta alla Hell's Arena non sarà facile, ma d'altronde prima o poi ci finiremo tutti all'Inferno..." e ridacchia da solo con una faccia un po' da beota. E i giornalisti, capendo lo stato attuale del navigato allenatore sardo, preferiscono ora concentrarsi su Bombarda, che sta rispondendo con felicità alle domande.
"Sì, è stato un esordio bellissimo, in parte non me l'aspettavo proprio, dall'altra sì perché la scorsa stagione non era andata male e ho dei compagni fantastici che mi aiutano tanto, e poi perché davanti ai nostri tifosi tutto diventa più facile! Il loro coro 'Bombarda, Bombarda, con te il gol non tarda' è una bella spinta a fare bene in ogni occasione. Se credo nella salvezza? Io sì... e anzi, voi lo sapete come esulto no? quando imito uno che suona le launeddas? Ecco se ci salviamo faccio la promessa che imparo veramente a suonarle, col maestro Luigi Lai!" e con un sorriso Bombarda si dirige coi compagni e il mister un po' intontito verso la mensa.