Report turno 15

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Regno di Svezia:

Rinnovamento della Triplice:

La triplice alleanza Svezia-Norvegia-Novgorod (ora Russia) viene rinnovata dal vecchio sovrano svedese tramite gli accordi di Halden con la Norvegia, che sfiorano anche gli ambiti commerciali. Con la Russia viene clusa la contesa di Mikkeli con l'acquisto svedese per una fortissima somma di denaro. La popolazione locale fa immediatamente i conti con l'arrivo di centinaia di coloni svedesi, iniziando forti screzi.

Il massacro di Leskoskova:

Seguendo una direttiva non esattamente chiara l'esercito regio si muove fino a Leskoskova e li comincia a massacrarne la popolazione. I finni e i rus della zona fuggono verso est terrorizzati mentre l'eco di tale evento fa guadagnare al re svedese il soprannome di "il terribile".

Pacificazione religiosa:

Dopo anni di sangue e indecisioni il sovrano decise di porre fine alla faida religiosa stabilendo definitivamente la priorità della religione cattolica, restituendo alla Chiesa proprietà e beni confiscati. Non era comunque chiara la sorte dei protestanti.
In onore di tale decisione, il nipote del sovrano venne chiamato Cristiano.

 

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Serenissima repubblica di Venezia:

Aiuto ai poveri:

Il vecchissimo doge veneto decide di puntare sugli strati bassi della popolazione per alzare l'economia. Vengono bonificate le paludi venete e rese abitabili, i fondi per le costruzioni in loco vengono elargiti dai Monti di Pietà, nuova istituzione con tassi agevolati per i poveri sotto al 30%, iniziativa che ottiene un forte successo.

I nodi commerciali:

Si fa sempre più forte la dominazione nella bassa Germania, dove i veneti ormai sono i padroni. Una marcia indietro invece nella zona senese con l'arrivo dei potentissimi anseatici. Nel complesso, comunque, sono anni positivi.

Romani e Latini:

Le armate e la flotta veneta, al comando del Grande Ammiraglio Tommaseo, continuano la lotta con i crociati. Un piccolo distaccamento viene inviato a conquistare l'Epiro ma li si ritrova contro circa 10.000 soldati bizantini, inviati con beneplacito spagnolo. I 4.000 soldati veneti abbandonano scoraggiati il campo ma l'eco della mossa giunge a Venezia dove la classe dirigente comincia ad essere stanca dell'ingerenza spagnola nella "loro" area.
Peggio ancora quando i bizantini rifiutano un accordo commerciale con Venezia, paventando di essere sufficientemente protetti dalla Spagna.

 

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Regno di Norvegia:

Il duro colpo inglese:

Conscia di non potere vincere contro la superpotenza inglese, anzichè chiedere aiuto agli alleati concorda una pace durissima. La corona scozzese viene ceduta agli inglesi mentre le isole shetland vengono vendute per una forte somma. Non chiara la situazione nelle orcadi ribelli. è la fine del sogno norvegese di dominazione nel Mare del Nord che si chiude con la morte naturale della regina Klara I.

Gustavo Ivarson e la scelta religiosa:

Riprendendo il solco lasciato dalla madre il nuovo sovrano ristabilisce il culto norvegiano come ufficiale, iniziando una massiccia opera di diffusione della bibbia norvegiana. I cattolici resistono soprattutto al sud mentre il grosso della popolazione approva la riforma che sancisce una definitiva rottura con l'odiatissimo pontefice.

Il Vinland:

Dopo lunghe ricerche i norvegesi decidono di inviare una piccola flotta nell'Oceano, seguendo le rotte delle antiche saghe norrene. Con alterne fortune e alcune perdite i norvegi giungono in un'isola (Terranova) che chiamano Vinland. La nuova terra viene immediatamente dichiarata colonia di popolamento e li vengono inviati diversi gruppi di galeotti, cui è concessa l'amnistia.

 

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Stato Pontificio:

Crociata e nobili:

Le armate papaline vengono direttamente passate sotto il controllo spagnolo per continuare la crociata. Frattanto in patria si cerca di limitare l'ingerenza dei nobili nell'esercito con un editto volto a spezzettare la fedeltà dei vari plotoni in gruppi più piccoli. La cosa funziona ma crea degli ovvi problemi logistici che imbottigliano il sistema di combattimento dei papalini.

Habemus Papam:

Con stupore generale il nuovo papa eletto è l'arcivescovo di Magonza che prende il nome di Marcello II. Il suo pontificato però dura solamente 1 anno e viene seguito dall'elezione di un secondo arcivescovo di Magonza, con il nome di Paolo IV. Il nuovo papa si dimostra filorusso fin dall'inizio, sostenendo la campagna per l'evangelizzazione dei tartari.
La vendetta siciliana:

Non è chiaro se la mossa fosse stata prevista, fatto sta che un esercito di circa 10.000 siciliani invase la calabria trovandosi però a dover assediare una serie di piazzeforti ben progettate, che ne rallentarono moltissimo l'avanzata. L'esercito siculo si fermò a Napoli stremato, non riuscendo a conquistare Roma, tuttavia il sovrano della Sicilia lo interpetò come un successo e dichiarò la rinascita del Regno di Aragona-Napoli.
Frattanto in puglia i greci locali, supportati da 5.000 siciliani, massacrarono un gruppo di coloni papalini e occuparono la regione, spingendosi poi in abruzzo. Alcune diatribe interne fecero scindere la Puglia dai territori siciliani, facendo nascere il Regnp Greco di Puglia.

 

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Regno di Inghilterra:

Vittoria totale:

Dopo aver ottenuto una pace vantaggiosissima contro la Norvegia, gli inglesi mossero le truppe nel Galles dove ottennero la resa dei ribelli in cambio di una riduzione delle tasse molto forte per alcuni anni. Le orcadi ribelli furono investite dalla furia della marina militare britannica che le convinse a tornare nei ranghi, temendo una distruzione elevata. Con la cessione del porto di Calais alla Francia gli inglesi aprivano una nuova pagina della loro storia, quella di potenza marittima incontrastata nel nord.

Le difficoltà nell'avere un erede:

Il sovrnao si sforzò ancora per avere un figlio maschio ma la cosa non diede il risultato sperato. Dopo un aborto spontaneo, la giovane Dorothea di Danimarca morì dando alla luce un bambino senza vita. Rimasto ora senza una moglie Enrico potrebbe puntare su nuovi vertici strategici.

La Unione Jack sui cieli di Londra:

Con solenne cerimonia a Londra Enrico VIII venne proclamato Re di Gran Bretagna, mentre la nuova bandiera diventava la Union Jack. I festeggiamenti furono molto attivi e generali per tutta la popolazione. Furbamento il re britannico lasciò tutti i titoli alle popolazioni conquistate e mantenne gli sgravi fiscali e le autonomie in Irlanda, Scozia e ora Galles. In questo modo si assicurò molte meno entrate statali ma una fedeltà maggiore dai suoi sudditi, che con la loro autonomia potevano sentirsi maggiormente parte del nuovo Stato.

 

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Signoria di Siena:

La famiglia si allarga:

Filippo Strozzi-Petrucci si sposò con Luisa di Montepulciano, con la quale ebbe una figlia, Maria. Nel frattempo il giovane principe divenne l'erede ufficiale della Signoria.
La guerra italica:

Il tentativo di creare una Lega italica fallì con le dichiarazioni papali e la guerra aperta con la potenza milanese. Siena però non si fece intimidire e arroccò in punti strategici le sue truppe e quelle degli alleati, anche se alla fine il nemico non giunse all'attacco. Nel frattempo la Linguadoca veniva ufficialmente annessa alla Signoria.

Intesa anseatica:

Siena trovò un nuovo amico e protettore nella Lega Anseatica. Cedendogli un tratto di costa di 3 km adatti a costruire uno scalo, i senesi ottennero la protezione degli anseatici a livello pratico e nominale.

 

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Signoria di Firenze:

La nuova asse Papa-Firenze:

Trovatisi sorprendentemente d'accordo, il Papa e i fiorentini mostrarono ostilità aperta a Siena e progettarono un attacco in grande stile, tuttavia questo fu rimandato a causa delle truppe impegnate in Oriente.

La rivolta pisana:

Forse a causa della distanza delle truppe fiorentine, la città di Pisa si ribellò al domincio dei Medici e restaurò la repubblica marinara senza incontrare resistenza alcuna. La cosa fu un doppio danno sia per la perdita della flotta commerciale sia per l'impossibilità di ricevere i preziosi carichi di lana che diedero una spinta enorme all'economia senese.

 

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Repubblica Russa:

Debiti e controdebiti:

Grazie a ingenti finanziamente esteri i Rus riescono a allentare la morsa del potentissimo debito interno che si trovavano, senza riuscire a colmarlo in toto ma quantomeno a guadagnare più tempo. Alcuni editti volti a cambi di forme nel Parlamento pare fossero stati introdotti per dare maggior sicurezza ai debitori stessi. Infatti il Presidente riprese il suo antico titolo, abbandonando quello di Dux e la Camicie nere della Repubblica Popolare di Novgorod furono sciolte e convertite in guardie palatine.

Esploratori e coloni:

Non fu certo un periodo fortunato per l'esplorazione. Un doppio tentativo di mappare le terre oltre Arcangelo finì in un totale fallimento e nessuno tornò. Anche la colonizzazione della siberia andò molto male; fra condizioni climatiche terrificanti e un suolo avaro i coloni morirono o tornarono a casa, decimati.

Il martello dei tartari:

Nonostante il protettorato effettivo della Polonia sul Murom, l'esercito russo varcò la frontiera e in brevissimo tempo sbaragliò il piccolo e leggero esercito dei tartari, conquistandone le terre. Resta ora da vedere come reagirà il gigante polacco di fronte alla snella e aggressiva repubblica.

 

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Ducato di Milano:

Questione torinese:

Per la prima volta il Duca tenta una politica di distensione verso la Provenza (ora Savoia) sposandosi personalmente con la figlia del Duca-Conte. Nonostante la fazione filomilanese cresca in Provenza, l'attrito per la questione del Piemonte rimane ancora altissimo e diversi vertici provenzali ne domandano la restituzione

Guerra vera e guerra finta:

Milano dichiara formale guerra a Siena, embargandola. Di fatto però le truppe rimangono impegnate per la crociata e nessun senese subisce danno.
Inizia anche la guerra dei prezzi con Siena. Infatti Milano decide di svendere i propri prodotti tessili per aumentare quote di mercato. Il costo iniziale è stratosferico e si perdono moltissimi clienti di alto rango ma l'area tessile italiana acquista diversi mercati, specialmente in Spagna, grazie anche ad un trattato che riconosce ufficialmente il colonialismo milanese (partito da una piazza commerciale ad Akan).

Monferrato:

Milano acquista i diritti sul trono del Monferrato e lo trasforma in protettorato in cambio di un accordo commerciale e di scambio tecnologico molto vantaggioso per entrambe le parti, il tutto poi va anche a coincidere nel periodo aureo dei filosofi milanesi grazie al recente editto. Tuttavia i monferratini non sembrano intenzionati, per ora, a lasciarsi dominare.

 

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Impero bizantino:

La bassa Grecia è presa:

Imbaldanzati dal successo degli anni precedenti i bizantini marciarono trionfalmente in Attica ed Epiro, dove vennero accolti dalla popolazione con una certa felicità generale. La vittoria contro i veneti diede grande lustro all'Imperatore Manuele III che spostò la capitale ad Atene con una grande cerimonia.

La Donazione spagnola e il nemico al confine:

L'amicizia fra Impero e Spagna culminò con il trattato di Candia che cedeva all'Impero tutte le terre ottomane occupate dai crociati. Bulgaria, Tracia e Serbia vennero date in amministrazione ai bizantini che tuttavia non riuscirono mai ad inviare truppe per occupare a causa del contrattacco ottomano ma senza dubbio apprezzarono molto il gesto.

 

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Regno di Portogallo:

Esploratori e conquistatori:

In questo periodo il Portogallo tenta una fortissima espansione coloniale nel Nuovo Mondo. Una prima spedizione viene effettuata nella zona di Bahia e, dopo alterne fortune, si riesce a mappare l'area a prenderne possesso. Scontri con i selvaggi locali, malaria un equipaggiamento inadatto per il territorio locale logorano il morale delle truppe. Gli archibugi funzionano poco e male a causa dell'umidità, i cavalli non riescono a passare fra le fitte giungle e le armature arrugginiscono.
La decisione regia di far proseguire l'esercito causò l'ammutinamento delle truppe che presero il possesso di Bahia e chiesero di essere rimpatriati da quella "terra maledetta".

La guerra in Tunisia:

Con grande spiegamento di forse la flotta portoghese vessò duramente la Tunisia e i suoi commerci per alcuni anni, dopodichè si lanciò in un assalto vero e proprio con il supporto degli Ospitalieri. I tunisini, impegnati in Oriente furono colti di sorpresa e velocemente schiacciati.
Nel sud però iniziò da subito una fortissima guerriglia che divenne una rivolta vera e propria, con ampie zone nelle mani dei lealisti.

Accordi, patti e altri ancora:

In questi anni assistiamo alla nascita della principessa Luisa. Il Portogallo è direttamente involto nel disastro navale di Gallipoli. Infine, vediamo come un importante accordo con Milano ne aumenti la flotta nelle dimensioni

 

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Regno di Spagna:

Vittorie e sconfitte della crociata:

Con grandissima fatica gli spagnoli tentano di far arrivare rinforzi tramite un astuto ponte navale. Vengono inoltre incaricati di comandare le truppe francesi ad oltranza, segnandosi anche il loro mantenimento.
Nonostante una netta vittoria in Dalmazia che vede sconfitti circa 70.000 soldati fra turchi e alleati, nel complesso l'esercito cristiano subisce una pesante sconfitta data dalla difficoltà di approvigionamento, dalla stanchezza e dai migliori armamenti dei turchi. Se la crociata continuerà sarà sicuramente da rivedere in alcuni punti.
Anche i pesantissimi danni alla flotta crociata rendono difficoltoso il dominio dei mari.

Una spedizione un po' così:

Altro momento molto critico quello di una spedizione nelle Americhe. Non viene infatti specificato il luogo e nemmeno chi debba prendere parte alla spedizione di Juand de Tordesillas, pertanto la cosa rimane puramente sulla carta.

Donazioni e punto della situazione:

L'amicizia con l'Impero bizantino culmina con la cessione dei territori occupati e, naturalmente, i bizantini concedono alle truppe crociate sconfitte la possibilità di sostare ad Atene.
Nel complesso l'esercito e la flotta non sono più in grado di combattere e gli alleati ottomani si sono messi in posizione agressiva.

 

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Regno di Polonia Lituania:

La rivolta di Galazia:

Il grande esercito polacco aveva radunato le forze per un assalto in Valacchia a supporto dell'alleato ungherese. Di fronte però ad una moltitudine si nemici, i polacchi decisero di fare dietro front. La mossa si rivelò azzeccata visto che la lontananza del generale Sobelsky aveva causato la bandanza della nobiltà di Galazia, che aveva dichiarato guerra alla corona. I ribelli furono sconfitti dopo una breve battaglia.

Situazione russa:

In questo periodo i moscoviti comunicarono di aver saldato il loro debito e si dichiararono pacificamente indipendenti. La nobiltà ritornò ai suoi antichi troni e possedimenti, tutto pareva essersi concluso per il meglio.
L'attacco russo al protettorato di Murom senza dubbio però rischiava di destabilizzare la precaria pace fra Russia e Polonia.

Distensione anseatica:

Forse a causa della nascente ostilità con la Russia i polacchi decisero di puntare sulla Lega come partner e non come nemico. Il nuovo erede alla federazione, Luigi Iangellone, insieme al padre decise di restituire la città di Danzica agli anseatici, occupata dalla Polonia un cinquantennio prima. Seguì l'entrata nella Lega Portoghese-Anseatica.

 

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Sublime Sultanato Ottomano:

Prevenzione interna:

Con la guerra direttamente in casa Solimano I decise di rivedere la legge di successione assicurando il trono ad un figlio, togliendo il diritto di usurpazione ai fratelli i quali comunque ricevettero supporti molto attivi per avviarsi alla carriera religiosa. In questo modo il piccolo Murad poteva diventare erede senza temere congiure dei fratelli...forse.

La guerra totale:

Il richiamo alla guerra difensiva è totale. Da ogni angolo del mondo musulmano giungono volontari e truppe regolari: mamelucchi, saffavidi, tartari, africani, arabi, indiani, tutti uniti per difendere la Porta del Sultano. Ma non solo, anche la comunità ebraica e i greci ortodossi, che avevano goduto di una certa autonomia, schierarono finanziamenti e mezzi per tenere calme le popolazioni locali ed impedire il collasso del sistema stale.
Nonostante una durissima sconfitta in Dalmazia, l'esercito ottomano ottenne la vittoria finale sui crociati in Tessaglia, recuperando nel frattempo tutti i territori occupati a nord con piccoli gruppi d'assalto.

Trappola marittima:

Ma la vittoria più grande fu per mare. Dopo alcuni anni tranquilli i crociati decisero di bombardare ancora Costantinopoli. Una volta passati per lo stretto di Gallipoli però, forze ottomane si prestarono a tapparlo con catene, funi e fortificazioni. La flotta crociata si trovò la via di casa sbarrata e subì il fuoco ottomano dalle colline. Per miracolo e per la rapidità dell'azione gli ottomani non avevano avuto il tempo di consolidare lo Stretto, complici fortissime correnti che di fatto rendevano impossibile l'instaurarsi di una barriera inamovibile. Sicchè i crociati riuscirono a scappare ma ad un prezzo altissimo. La grosse caravelle furono quasi interamente distrutte, le galee subirono perdite molto consistenti e l'onore dei cavalieri cristiani fu violato.
Dopo questa mossa Solimano I ottenne il titolo di "il Magnifico".

 

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Regno di Ungheria:

Famiglia reale e ribelli:

Dopo immensi sforzi finalmente l'ormai anziano re riesce ad avere una figlia, la piccola Elisa. Se non ci sarà un maschio in breve tempo pare scontato cambiare la legge di successione.
Luigi I inoltre abbandona la Prussia per meglio concentrare le forze a sud e per bilanciare la questione Boema. Frattanto, imbaldanzati dal successo ottomano, l'elite veneta a Corfù si dichiara indipendente e fonda la Repubblica Veneta di Corfù con un vago appoggio della popolazione locale.

I Lican:

Notizie dell'avvistamento di licantropi in Dalmazia spargono il terrore fra le fila ottomane, ancora maggiore quando vengono trovate dozzine ti teste turche mozzate. Il sovrano cavalca la propaganda antiottomana con la storia dei licantropi e alza il morale delle truppe contro gli infedeli.

Doppia corona:

Dopo essere sceso a patti con i boemi il re ottiene la doppia corona di Boemia. Di fatto le terre boeme sono ancora indipendenti ma adesso maggiormente legate a Budapest. Anche l'elettorato di fatto è ora nelle mani dei magiari.
Con un così grande successo le truppe ungheresi possono cavalcare senza paura ad oriente e, dopo una dura battaglia, conquistare la Transilvania all'orda tartara.

 

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Lega Anseatica:

Un quinquiennio prospero:

Dopo un periodo di stagnazione economica l'alleanza con la Lega Portoghese fa schizzare in avanti il commercio anseatico, specialmente fuori dal Baltico. Si uniscono, inoltre, la ritrovata intesa con la Polonia grazie alla restituzione di Danzica, la resurrezione dell'antico alleato prussiano e maggior preminenza mercantile anche a causa di un calo dei commerci danesi nel mar Baltico.

Distruzione totale:

Nonostante promesse e riparazioni la Francia conduce ancora un raida a danno dei mercantili anseatici. è la goccia che fa traboccare il vaso. L'ammiraglio Von Lindemburg si mette al comando di una flotta imponente di quasi 200 navi, pesantemente armate. Con una forza così possente gli anseatici bombardano il porto di Rennes riducendo la città stessa ad un cumulo di macerie. Poco tempo dopo segue una consegna di dichiarazione di guerra ufficiale alla Francia "fino l'onore non sarà ristabilito".

 

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Ducato delle Fiandre:

Anna di Fiandre:

La morte di Roberto III non lascia un vuoto di potere. La giovane figlia Anna prende il comando e inizia immediatamente un'opera di conversione dei nativi locali. Alcune volte la situazione degenera in scontri aperti che però vengono sempre vinti dalle truppe fiandrine. In pochi anni l'intera costa cubana è sotto il comando della regina-duchessa.

Reti e pesca:

La flotta fiandrina dimostra di avere ancora i denti affilati lanciando un piccolo ma velocissimo raid contro alcuni cargo mercantili francesi. Anche le reti di contatti non vanno certo male, infatti la popolazione di Fiandre e degli altri possedimenti sul continente viene abilmente comandata in una larga rivolta generale comandata dall'aristocratico olandese Adriaan Spak.

 

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Mamelucchi:

La rivolta siriana:

A seguito della partecipazione alla guerra nei Balcani e quindi all'allontamento delle truppe lealiste, i siriani decisero che i giorni di dominazione mamelucca erano finiti. Un generale locale, Selim, si autoproclamò Selim I di Siria e ripristinò l'antico sultanato. Partendo da Damasco le truppe ribelli riuscirono a conquistare vaste regioni fra cui la ricchissima provincia di Antiochia. Le forze mamelucche riuscirono appena ad avitare un assalto nemico verso Tiro e Gerusalemme arroccandosi nel Golan.

 

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Arciducato d'Austria:

Morte di un Imperatore:

Con immenso cordoglio giunge a palazzo la notizia della morte dell'Imperatore, dopo atroci ed indicibili sofferenze alla corte del Sultano. Viene nominato reggente d'Austria il giovane Filippo, ancora nelle mani ottomane. L'Austria si impegna anche a trovargli una moglie per "corrispondenza" ma con scarso successo.

Il fellone:

In un periodo nerissimo della cristianità l'Austria lancia una bomba ad orologeria. I suoi delegati, infatti, complice la spia del Brandeburgo catturata anni prima, rendono pubbliche alcune missive fra il Brandeburgo e gli Ottomani dai toni decisamente amichevoli.
L'Austria accusa pubblicamente il Margiaviro di fellonia.

Vuoto di potere doppio:

La situazione che si crea è un vuoto di potere doppio. In Austria non c'è più nessuno a comandare e lo Stato non si frantuma solamente perchè ancora unito dal lutto di Vienna. Diverse figure però annunciano di essere pronte a prendere il potere e richiedono legittimazione al trono dell'Arciduca. Fra di essi il Conte di Stiria, il duca di Carinzia, l'Arcivescovo di Trento e i governatori italiani di Fiume e Trento.
Un vuoto i potere si crea ovviamente anche nell'Impero. Senza un imperatore e con il Brandeburgo sfiduciato, il Palatinato cerca di tappare i buchi e dare ancora una parvenza di unità in un momento nerissimo.

 

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Regno di Francia:

Politica di contenimento:

Carlo VIII cerca in ogni modo di tirare su qualche moneta per continuare la guerra. L'80% della flotta viene ceduto al Portogallo mentre grossomodo metà dell'esercito viene dato in gestione alla Spagna. Si cancellano tutti gli investimenti e vengono aboliti i fondi per filosofi ed aristi. Dopo quasi 50 anni di splendore la corte francese diventa un luogo triste e vuoto.

Pressioni nemiche:

L'attacco anseatico a Rennes è un colpo durissimo per il prestigio del re. Viene seguito ad un nuovo attacco sulle coste francesi da parte di alcune flotte tedesche miste che per fortuna non causano gravi danni. In un lungo gioco di spie e spionaggi i tedeschi inviano carichi di merci e vesti putride verso Parigi per far scoppiare un'epidemia ma la legge marziale provoca la distruzione delle suddette prima che vengano distribute nelle strade.
I senesi si stabiliscono definitivamente in Linguadoca.

Asserragliati:

Nonostante vari tentativi la pace non giunge e le truppe tedesche lanciano una doppia offensiva a nord e nel centro della Francia. Prendono inizialmente la Franca contea e la Borgogna, la prima però si ribella rapidamente e torna con i francesi. L'esercito del nord si unisce ad un folto gruppo di ribelli fiamminghi e insieme prendono l'Olanda, il Brabante insorge e ottiene la vittoria. Le truppe francesi, molto inferiori di numero, si ritirano nella fortezza di Gand mentre i tedeschi si danno alla conquista e alla razzia della provincia.