Falciatore
Ninja Skilled!
Ho fatto fare la prima serie di vaccinazioni a mia figlia,quella che si fa a 3 mesi, ora a 5 mesi dovrebbe fare il secondo richiamo insieme a quella che il mio pediatra spinge, cioè il vaccino antipneumococco.
Mi son un pò informato, su internet,per capire i reali benefici di questa vaccinazione(non obbligatoria) e mi son iniziati a venire dubbi pure su quelle obbligatorie.
Si leggono in giro opinioni, alcune anche "autorevoli" che parlano diversamente dei vaccini da come mi ero aspettato, evidenziano l'inutilità di alcuni(tra cui per dire epatite B, sostenendo che dura pochi anni e che dunque in età infantile è inutile).
Tra le mie innumerevoli mancanze è presente una forte ignoranza medica, ma ricordo che alcuni membri del forum, tipo Viconia, pepper e qualcun'altro bazzicano nell'ambiente, quindi volevo sapere da qualcuno di più informato se, per esempio, questo stralcio contiene errori nei fatti che riporta o meno.
Preferirei tenere lontane le polemiche tra naturalisti e no, farsi domande penso sia comunque più sano che non farsele.
ecco uno stralcio da esempio:
"Egr. Direttore del quotidiano Alto Adige,
sono un farmacologo di Padova e ho letto larticolo (Senza vaccino,
bimba muore) che lei ha pubblicato nella prima pagina del suo giornale
lo scorso 29 ottobre e inerente una bambina di cinque mesi deceduta per
sepsi da pneumococco.
Larticolo commentava il fatto sostenendo che la bambina avrebbe potuto
salvarsi, se solo fosse stata sottoposta a vaccinazione
antipneumococcica. Siccome è costosa, e per questo poco diffusa, il
Ministero della Salute ha invitato le regioni a somministrarla gratis,
ma lAlto Adige non si è mai adeguato.
Capisco benissimo la sofferenza dei genitori, la paura della gente e
lindignazione del giornalista, ma forse il problema va impostato in
modo diverso, altrimenti creiamo allarmismi inutili e facciamo il gioco
dellIndustria Farmaceutica che in questi ultimi anni fa abilmente leva
proprio su questo.
Molto sinteticamente vorrei darle qualche informazione un po più corretta.
Lo Streptococcus pneumoniae (o Pneumococco) è un batterio molto comune e
diffuso che si trova nella gola e nel naso nel 40-60% dei bambini sani
senza dare alcun segno di sé. Il bambino si ammala (in genere con otiti
o sinusiti) solo quando, per svariati motivi, ha un abbassamento delle
difese immunitarie. La patologia pu diventare generalizzata e causare
in rari casi anche una meningite, solo quando per motivi genetici o per
uso di farmaci immunosoppressori (antibiotici e cortisonici) o per altri
fattori le difese immunitarie sono particolarmente alterate.
Secondo i dati del nostro Ministero della Salute, la meningite da
pneumococco è in crescita indipendentemente dalla vaccinazione (iniziata
nel 2002-03). Infatti, nel 1994 ci sono stati 108 casi di meningite in
Italia, nel 2002 ci sono stati 228 casi e nel 2005 ben 291 casi. Si
ritiene che questa crescita sia causata dal sempre maggior indebolimento
dei nostri bambini per vari motivi, non per ultimo luso troppo esteso
di farmaci che alterano il sistema immunitario e sicuramente anche la
tendenza a somministrare contemporaneamente troppi vaccini in bambini
troppo piccoli e troppo immunolabili. Se poi consideriamo quante di
queste meningiti avvengono nei primi 12 mesi di vita, il nostro
Ministero della Salute parla di soli 18-20 casi allanno in tuttItalia
(letà più a rischio di meningite da pneumococco è quella adulta, non
quella pediatrica).
In questi ultimi anni il vaccino antipneumococcico è stato molto
pubblicizzato grazie alle pressioni dellIndustria Farmaceutica, che
per si è scordata di ricordare anche i suoi effetti indesiderati che
sono tuttaltro che irrilevanti.
Infatti, considerando i danni del vaccino antipneumococcico rilevati dal
VAERS (il noto sistema di vaccinovigilanza americano), essi sono di 1
caso ogni 7.575 dosi somministrate e riguardano patologie neurologiche
(specialmente convulsioni), patologie immunologiche (anafilassi,
vasculiti, trombocitopenie, ecc.), molte reazioni allergiche, agitazione
psicomotoria, patologie respiratorie e addominali e non pochi casi di
morte (in genere morti improvvise o morti per infezioni invasive da
Pneumococco). Per quanto riguarda questultimo punto, va detto che
alcuni studi parlano di 2 morti da vaccino antipneumococcico ogni 10.000
vaccinati. Quindi, se consideriamo solo la mortalità, mentre la
meningite da pneumococco causa circa 3,7 morti/anno (19% dei casi di
meningite), se vaccinassimo tutti i nuovi nati avremmo circa 110
morti/anno (circa il 300% in più). A tale proposito ricordo che nella
sola provincia di Padova, nei primi 6 mesi del 2007 ci sono stati 2
ricorsi in tribunale per due bambini sani di 3 mesi morti poco dopo la
somministrazione dei vaccini esavalente + antipneumococcico. Io non so
quanti siano i bambini morti in tutto il padovano o in tuttItalia nello
stesso periodo, sia perché questi dati non vengono diffusi sia perché di
solito i genitori e i medici accettano la morte del neonato come evento
inspiegabile e quindi la morte non viene imputata alla vaccinazione.
Infatti, in questi due casi in cui sono stato interpellato come tecnico
medico di parte, le morti erano state etichettate come eventi casuali
dai medici legali, ma i genitori non hanno accettato che il loro
piccolo, che fino al giorno prima della vaccinazione stava bene, sia
morto 26 ore o pochi giorni dopo il vaccino per una sfortunata fatalità.
Circa lefficacia del vaccino antipneumococcico nella prevenzione della
sepsi pneumococcica, i dati ministeriali parlano di una protezione che
va dal 30% al 47% ed è proprio per tutto questo insieme di motivi che il
nostro Ministero della Salute raccomanda questa vaccinazione solo nei
soggetti considerati ad alto rischio di avere malattie gravi da
Pneumococco e non certo in tutti i bambini come ha scritto nel suo
articolo il giornalista.
In conclusione, dato che questo tipo di infezione è molto poco frequente
nei bambini piccoli, dato che il vaccino evita solo il 30-47% delle
meningiti, mentre pu causare danni gravi e addirittura la morte in
percentuali ben maggiori a quelle causate dalla malattia naturale, la
letteratura specializzata ritiene che estendere a tappeto la
vaccinazione nei neonati sia molto più pericoloso e controproducente
rispetto a non eseguirla affatto.
La vera protezione verso la meningite e verso tutte le altre malattie
infettive pediatriche non è la vaccinazione, come invece lIndustria
Farmaceutica vuole indurci a pensare, ma lidentificazione dei soggetti
gravemente immunodepressi (basterebbe un semplice esame del sangue) e il
loro trattamento per irrobustire il sistema immunitario con
alimentazione e norme igieniche adeguate e con specifici interventi
medici, quasi mai di tipo farmacologico.
Illustre Direttore, le ho scritto solo per aiutarla a continuare a
svolgere, come ha fatto in questi anni, un importante lavoro di corretto
informatore dellopinione pubblica.
Dr. Roberto Gava
Mi son un pò informato, su internet,per capire i reali benefici di questa vaccinazione(non obbligatoria) e mi son iniziati a venire dubbi pure su quelle obbligatorie.
Si leggono in giro opinioni, alcune anche "autorevoli" che parlano diversamente dei vaccini da come mi ero aspettato, evidenziano l'inutilità di alcuni(tra cui per dire epatite B, sostenendo che dura pochi anni e che dunque in età infantile è inutile).
Tra le mie innumerevoli mancanze è presente una forte ignoranza medica, ma ricordo che alcuni membri del forum, tipo Viconia, pepper e qualcun'altro bazzicano nell'ambiente, quindi volevo sapere da qualcuno di più informato se, per esempio, questo stralcio contiene errori nei fatti che riporta o meno.
Preferirei tenere lontane le polemiche tra naturalisti e no, farsi domande penso sia comunque più sano che non farsele.
ecco uno stralcio da esempio:
"Egr. Direttore del quotidiano Alto Adige,
sono un farmacologo di Padova e ho letto larticolo (Senza vaccino,
bimba muore) che lei ha pubblicato nella prima pagina del suo giornale
lo scorso 29 ottobre e inerente una bambina di cinque mesi deceduta per
sepsi da pneumococco.
Larticolo commentava il fatto sostenendo che la bambina avrebbe potuto
salvarsi, se solo fosse stata sottoposta a vaccinazione
antipneumococcica. Siccome è costosa, e per questo poco diffusa, il
Ministero della Salute ha invitato le regioni a somministrarla gratis,
ma lAlto Adige non si è mai adeguato.
Capisco benissimo la sofferenza dei genitori, la paura della gente e
lindignazione del giornalista, ma forse il problema va impostato in
modo diverso, altrimenti creiamo allarmismi inutili e facciamo il gioco
dellIndustria Farmaceutica che in questi ultimi anni fa abilmente leva
proprio su questo.
Molto sinteticamente vorrei darle qualche informazione un po più corretta.
Lo Streptococcus pneumoniae (o Pneumococco) è un batterio molto comune e
diffuso che si trova nella gola e nel naso nel 40-60% dei bambini sani
senza dare alcun segno di sé. Il bambino si ammala (in genere con otiti
o sinusiti) solo quando, per svariati motivi, ha un abbassamento delle
difese immunitarie. La patologia pu diventare generalizzata e causare
in rari casi anche una meningite, solo quando per motivi genetici o per
uso di farmaci immunosoppressori (antibiotici e cortisonici) o per altri
fattori le difese immunitarie sono particolarmente alterate.
Secondo i dati del nostro Ministero della Salute, la meningite da
pneumococco è in crescita indipendentemente dalla vaccinazione (iniziata
nel 2002-03). Infatti, nel 1994 ci sono stati 108 casi di meningite in
Italia, nel 2002 ci sono stati 228 casi e nel 2005 ben 291 casi. Si
ritiene che questa crescita sia causata dal sempre maggior indebolimento
dei nostri bambini per vari motivi, non per ultimo luso troppo esteso
di farmaci che alterano il sistema immunitario e sicuramente anche la
tendenza a somministrare contemporaneamente troppi vaccini in bambini
troppo piccoli e troppo immunolabili. Se poi consideriamo quante di
queste meningiti avvengono nei primi 12 mesi di vita, il nostro
Ministero della Salute parla di soli 18-20 casi allanno in tuttItalia
(letà più a rischio di meningite da pneumococco è quella adulta, non
quella pediatrica).
In questi ultimi anni il vaccino antipneumococcico è stato molto
pubblicizzato grazie alle pressioni dellIndustria Farmaceutica, che
per si è scordata di ricordare anche i suoi effetti indesiderati che
sono tuttaltro che irrilevanti.
Infatti, considerando i danni del vaccino antipneumococcico rilevati dal
VAERS (il noto sistema di vaccinovigilanza americano), essi sono di 1
caso ogni 7.575 dosi somministrate e riguardano patologie neurologiche
(specialmente convulsioni), patologie immunologiche (anafilassi,
vasculiti, trombocitopenie, ecc.), molte reazioni allergiche, agitazione
psicomotoria, patologie respiratorie e addominali e non pochi casi di
morte (in genere morti improvvise o morti per infezioni invasive da
Pneumococco). Per quanto riguarda questultimo punto, va detto che
alcuni studi parlano di 2 morti da vaccino antipneumococcico ogni 10.000
vaccinati. Quindi, se consideriamo solo la mortalità, mentre la
meningite da pneumococco causa circa 3,7 morti/anno (19% dei casi di
meningite), se vaccinassimo tutti i nuovi nati avremmo circa 110
morti/anno (circa il 300% in più). A tale proposito ricordo che nella
sola provincia di Padova, nei primi 6 mesi del 2007 ci sono stati 2
ricorsi in tribunale per due bambini sani di 3 mesi morti poco dopo la
somministrazione dei vaccini esavalente + antipneumococcico. Io non so
quanti siano i bambini morti in tutto il padovano o in tuttItalia nello
stesso periodo, sia perché questi dati non vengono diffusi sia perché di
solito i genitori e i medici accettano la morte del neonato come evento
inspiegabile e quindi la morte non viene imputata alla vaccinazione.
Infatti, in questi due casi in cui sono stato interpellato come tecnico
medico di parte, le morti erano state etichettate come eventi casuali
dai medici legali, ma i genitori non hanno accettato che il loro
piccolo, che fino al giorno prima della vaccinazione stava bene, sia
morto 26 ore o pochi giorni dopo il vaccino per una sfortunata fatalità.
Circa lefficacia del vaccino antipneumococcico nella prevenzione della
sepsi pneumococcica, i dati ministeriali parlano di una protezione che
va dal 30% al 47% ed è proprio per tutto questo insieme di motivi che il
nostro Ministero della Salute raccomanda questa vaccinazione solo nei
soggetti considerati ad alto rischio di avere malattie gravi da
Pneumococco e non certo in tutti i bambini come ha scritto nel suo
articolo il giornalista.
In conclusione, dato che questo tipo di infezione è molto poco frequente
nei bambini piccoli, dato che il vaccino evita solo il 30-47% delle
meningiti, mentre pu causare danni gravi e addirittura la morte in
percentuali ben maggiori a quelle causate dalla malattia naturale, la
letteratura specializzata ritiene che estendere a tappeto la
vaccinazione nei neonati sia molto più pericoloso e controproducente
rispetto a non eseguirla affatto.
La vera protezione verso la meningite e verso tutte le altre malattie
infettive pediatriche non è la vaccinazione, come invece lIndustria
Farmaceutica vuole indurci a pensare, ma lidentificazione dei soggetti
gravemente immunodepressi (basterebbe un semplice esame del sangue) e il
loro trattamento per irrobustire il sistema immunitario con
alimentazione e norme igieniche adeguate e con specifici interventi
medici, quasi mai di tipo farmacologico.
Illustre Direttore, le ho scritto solo per aiutarla a continuare a
svolgere, come ha fatto in questi anni, un importante lavoro di corretto
informatore dellopinione pubblica.
Dr. Roberto Gava