Silen
Get a life
PARTE PRIMA: I PRIMORDI.
“Non molti si rendono conto della difficoltà del compito di chi si dedica allo studi della storia della galassia. Pensate a un pianeta...un mondo con tutte la sua infinita varietà e complessità. Innumerevoli civiltà sono nate, sono cresciute, hanno raggiunto la piena maturità e infine sono scomparse nell'oscurità lasciando dietro di loro soltanto rovine e documenti frammentari, a volte indecifrabili. Molto è andato perduto e di molto altro non rimane che qualche roccia consunta dagli eoni....la verità è che non riusciremo mai a ricostruire completamente nemmeno la storia del nostro pianeta natio.
Ora pensate a centomila pianeti.”
Prefazione di Victor DeVries a “Storia delle civiltà galattiche” Volume primo.
La scoperta del volo interstellare e la susseguente spinta alla colonizzazione di sempre nuovi sistemi planetari ha costituito una rivoluzione di portata per tutte le civiltà giunte a tale cruciale fase della propria evoluzione in quanto specie. Le problematiche nascenti dalla necessità di adattarsi ad ambienti non sempre ideali, l'incontro con altre specie intelligenti, le mille e mille sorprese che l'universo riserva agli incauti, tutto questo ha posto per lungo tempo in secondo piano scienze come la storia e l'archeologia in favore di quelle branche del pensiero che promettevano risultati più proficui e più immediati.
Il periodo di pacifico consolidamento e crescita fu poi sconvolto dal caos portato nella galassia dalle terribili Guerre di Espansione e dall'età oscura ad esse seguita. Né la cosiddetta “Caduta”, per quanto sia universalmente considerata l'inizio di un età di rinascita, ha portato alle scienze storiche quell'impulso che ci si sarebbe potuto aspettare.
Nonostante tutte queste difficoltà, la ricerca è andata avanti, spinta dall'insaziabile curiosità di tutte le razze senzienti degne di questo nome e sono i risultati di tutti questi sforzi che andremo a presentare in quest'opera.
E' risaputo che la storia delle razze che attualmente si contendono, a volte tramite guerre sanguinose, la sovranità su pianeti e sistemi solari, rappresenta un piccolo granello di sabbia nello sconfinato oceano degli eoni ma non tutti sono a conoscenza del fatto che il remotissimo passato ha visto nascere, espandersi e morire imperi interstellari la cui grandezza, seppur testimoniata solo in maniera vaga ed indistinta dai ritrovamenti archeologici, è tale da eclissare le nazioni odierne allo stesso modo in cui la luce del Sole eclissa la fiamma di una candela.
Le rovine scoperte su dozzine di pianeti, distanti fra loro decine e anche centinaia di anni luce e risalenti a un periodo situato approssimativamente fra trentamila e cinquantamila anni terrestri or sono presentano infatti troppe similarità fra loro per essere state costruite da molte razze diverse come era stato inizialmente supposto. Lo studio assiduo dello stile architettonico e di quei frammenti di tecnologie e registrazioni sopravvissuti fino ad oggi ha portato all'identificazione di due specie distinte a cui gli scienziati hanno dato il nome di Orioni e Antariani.
Sappiamo pochissimo di queste due “razze delle origini” eppure quel poco è fulgida testimonianza della loro passata grandezza. I domini di Orioni e Antariani si stendevano su centinaia di sistemi solari e quel poco della loro tecnologia che è giunto fino a noi lascia stupefatti i nostri scienziati tanto che nemmeno la più arrogante delle razze galattiche nega che Orioni e Antariani dovevano essere in possesso di una scienza molto più avanzata di quella di cui oggi andiamo tanto orgogliosi.
Da quanto è stato possibile accertare sembra che la nazione degli Orioni fosse una sorta di confederazione a larghe maglie, sostanzialmente pacifica e illuminata.
Più fosco appare l'Impero creato dagli Antariani, una civiltà che doveva essere fondamentalmente bellicosa e conquistatrice se le rovine delle imponenti fortificazioni ritrovate sui pianeti identificati come colonie Antariane vogliono dire qualcosa.
Se il periodo della gloria di queste due possenti civiltà è oscuro, ancora più fitta è la tenebra che avvolge la loro scomparsa: varie teorie sono state proposte dagli scienziati ma la mente non riesce a comprendere quale terrificante cataclisma abbia provocato la scomparsa di due imperi tanto estesi ed avanzati. Un ipotesi plausibile, per quanto raccapricciante, è che fra le due potenze sia scoppiata una terribile guerra e che questa abbia portato al loro crollo contemporaneo.
I ritrovamenti portati alle luce dal governo Asari nel sistema di Fennec, e che provano oltre ogni dubbio il lento decadere ed estinguersi di quella che era stata una fiorente colonia di Orion, sembrano confermare questa ipotesi, ma se questo può essere vero per la confederazione di Orion, cosa ne è stato invece dei loro antagonisti? L'Impero di Antares sembra essere scomparso nel nulla da un giorno all'altro senza lasciare traccia, come se non fosse mai esistito.
Probabilmente non riusciremo mai a trovare una risposta a tutte queste domande, almeno non fino a quando una delle missioni esploratrici che vengono lanciate dalle razze galattiche si imbatterà nei pianeti natali di Orion e Antares. Forse nei luoghi che furono la culla delle antiche razze sarà possibile trovare una risposta alle molteplici domande che assillano gli storici.
“Non molti si rendono conto della difficoltà del compito di chi si dedica allo studi della storia della galassia. Pensate a un pianeta...un mondo con tutte la sua infinita varietà e complessità. Innumerevoli civiltà sono nate, sono cresciute, hanno raggiunto la piena maturità e infine sono scomparse nell'oscurità lasciando dietro di loro soltanto rovine e documenti frammentari, a volte indecifrabili. Molto è andato perduto e di molto altro non rimane che qualche roccia consunta dagli eoni....la verità è che non riusciremo mai a ricostruire completamente nemmeno la storia del nostro pianeta natio.
Ora pensate a centomila pianeti.”
Prefazione di Victor DeVries a “Storia delle civiltà galattiche” Volume primo.
La scoperta del volo interstellare e la susseguente spinta alla colonizzazione di sempre nuovi sistemi planetari ha costituito una rivoluzione di portata per tutte le civiltà giunte a tale cruciale fase della propria evoluzione in quanto specie. Le problematiche nascenti dalla necessità di adattarsi ad ambienti non sempre ideali, l'incontro con altre specie intelligenti, le mille e mille sorprese che l'universo riserva agli incauti, tutto questo ha posto per lungo tempo in secondo piano scienze come la storia e l'archeologia in favore di quelle branche del pensiero che promettevano risultati più proficui e più immediati.
Il periodo di pacifico consolidamento e crescita fu poi sconvolto dal caos portato nella galassia dalle terribili Guerre di Espansione e dall'età oscura ad esse seguita. Né la cosiddetta “Caduta”, per quanto sia universalmente considerata l'inizio di un età di rinascita, ha portato alle scienze storiche quell'impulso che ci si sarebbe potuto aspettare.
Nonostante tutte queste difficoltà, la ricerca è andata avanti, spinta dall'insaziabile curiosità di tutte le razze senzienti degne di questo nome e sono i risultati di tutti questi sforzi che andremo a presentare in quest'opera.
E' risaputo che la storia delle razze che attualmente si contendono, a volte tramite guerre sanguinose, la sovranità su pianeti e sistemi solari, rappresenta un piccolo granello di sabbia nello sconfinato oceano degli eoni ma non tutti sono a conoscenza del fatto che il remotissimo passato ha visto nascere, espandersi e morire imperi interstellari la cui grandezza, seppur testimoniata solo in maniera vaga ed indistinta dai ritrovamenti archeologici, è tale da eclissare le nazioni odierne allo stesso modo in cui la luce del Sole eclissa la fiamma di una candela.
Le rovine scoperte su dozzine di pianeti, distanti fra loro decine e anche centinaia di anni luce e risalenti a un periodo situato approssimativamente fra trentamila e cinquantamila anni terrestri or sono presentano infatti troppe similarità fra loro per essere state costruite da molte razze diverse come era stato inizialmente supposto. Lo studio assiduo dello stile architettonico e di quei frammenti di tecnologie e registrazioni sopravvissuti fino ad oggi ha portato all'identificazione di due specie distinte a cui gli scienziati hanno dato il nome di Orioni e Antariani.
Sappiamo pochissimo di queste due “razze delle origini” eppure quel poco è fulgida testimonianza della loro passata grandezza. I domini di Orioni e Antariani si stendevano su centinaia di sistemi solari e quel poco della loro tecnologia che è giunto fino a noi lascia stupefatti i nostri scienziati tanto che nemmeno la più arrogante delle razze galattiche nega che Orioni e Antariani dovevano essere in possesso di una scienza molto più avanzata di quella di cui oggi andiamo tanto orgogliosi.
Da quanto è stato possibile accertare sembra che la nazione degli Orioni fosse una sorta di confederazione a larghe maglie, sostanzialmente pacifica e illuminata.
Più fosco appare l'Impero creato dagli Antariani, una civiltà che doveva essere fondamentalmente bellicosa e conquistatrice se le rovine delle imponenti fortificazioni ritrovate sui pianeti identificati come colonie Antariane vogliono dire qualcosa.
Se il periodo della gloria di queste due possenti civiltà è oscuro, ancora più fitta è la tenebra che avvolge la loro scomparsa: varie teorie sono state proposte dagli scienziati ma la mente non riesce a comprendere quale terrificante cataclisma abbia provocato la scomparsa di due imperi tanto estesi ed avanzati. Un ipotesi plausibile, per quanto raccapricciante, è che fra le due potenze sia scoppiata una terribile guerra e che questa abbia portato al loro crollo contemporaneo.
I ritrovamenti portati alle luce dal governo Asari nel sistema di Fennec, e che provano oltre ogni dubbio il lento decadere ed estinguersi di quella che era stata una fiorente colonia di Orion, sembrano confermare questa ipotesi, ma se questo può essere vero per la confederazione di Orion, cosa ne è stato invece dei loro antagonisti? L'Impero di Antares sembra essere scomparso nel nulla da un giorno all'altro senza lasciare traccia, come se non fosse mai esistito.
Probabilmente non riusciremo mai a trovare una risposta a tutte queste domande, almeno non fino a quando una delle missioni esploratrici che vengono lanciate dalle razze galattiche si imbatterà nei pianeti natali di Orion e Antares. Forse nei luoghi che furono la culla delle antiche razze sarà possibile trovare una risposta alle molteplici domande che assillano gli storici.