Una breve storia della Galassia.

Silen

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PARTE PRIMA: I PRIMORDI.

“Non molti si rendono conto della difficoltà del compito di chi si dedica allo studi della storia della galassia. Pensate a un pianeta...un mondo con tutte la sua infinita varietà e complessità. Innumerevoli civiltà sono nate, sono cresciute, hanno raggiunto la piena maturità e infine sono scomparse nell'oscurità lasciando dietro di loro soltanto rovine e documenti frammentari, a volte indecifrabili. Molto è andato perduto e di molto altro non rimane che qualche roccia consunta dagli eoni....la verità è che non riusciremo mai a ricostruire completamente nemmeno la storia del nostro pianeta natio.
Ora pensate a centomila pianeti.”


Prefazione di Victor DeVries a “Storia delle civiltà galattiche” Volume primo.

La scoperta del volo interstellare e la susseguente spinta alla colonizzazione di sempre nuovi sistemi planetari ha costituito una rivoluzione di portata per tutte le civiltà giunte a tale cruciale fase della propria evoluzione in quanto specie. Le problematiche nascenti dalla necessità di adattarsi ad ambienti non sempre ideali, l'incontro con altre specie intelligenti, le mille e mille sorprese che l'universo riserva agli incauti, tutto questo ha posto per lungo tempo in secondo piano scienze come la storia e l'archeologia in favore di quelle branche del pensiero che promettevano risultati più proficui e più immediati.

Il periodo di pacifico consolidamento e crescita fu poi sconvolto dal caos portato nella galassia dalle terribili Guerre di Espansione e dall'età oscura ad esse seguita. Né la cosiddetta “Caduta”, per quanto sia universalmente considerata l'inizio di un età di rinascita, ha portato alle scienze storiche quell'impulso che ci si sarebbe potuto aspettare.
Nonostante tutte queste difficoltà, la ricerca è andata avanti, spinta dall'insaziabile curiosità di tutte le razze senzienti degne di questo nome e sono i risultati di tutti questi sforzi che andremo a presentare in quest'opera.

E' risaputo che la storia delle razze che attualmente si contendono, a volte tramite guerre sanguinose, la sovranità su pianeti e sistemi solari, rappresenta un piccolo granello di sabbia nello sconfinato oceano degli eoni ma non tutti sono a conoscenza del fatto che il remotissimo passato ha visto nascere, espandersi e morire imperi interstellari la cui grandezza, seppur testimoniata solo in maniera vaga ed indistinta dai ritrovamenti archeologici, è tale da eclissare le nazioni odierne allo stesso modo in cui la luce del Sole eclissa la fiamma di una candela.
Le rovine scoperte su dozzine di pianeti, distanti fra loro decine e anche centinaia di anni luce e risalenti a un periodo situato approssimativamente fra trentamila e cinquantamila anni terrestri or sono presentano infatti troppe similarità fra loro per essere state costruite da molte razze diverse come era stato inizialmente supposto. Lo studio assiduo dello stile architettonico e di quei frammenti di tecnologie e registrazioni sopravvissuti fino ad oggi ha portato all'identificazione di due specie distinte a cui gli scienziati hanno dato il nome di Orioni e Antariani.

Sappiamo pochissimo di queste due “razze delle origini” eppure quel poco è fulgida testimonianza della loro passata grandezza. I domini di Orioni e Antariani si stendevano su centinaia di sistemi solari e quel poco della loro tecnologia che è giunto fino a noi lascia stupefatti i nostri scienziati tanto che nemmeno la più arrogante delle razze galattiche nega che Orioni e Antariani dovevano essere in possesso di una scienza molto più avanzata di quella di cui oggi andiamo tanto orgogliosi.
Da quanto è stato possibile accertare sembra che la nazione degli Orioni fosse una sorta di confederazione a larghe maglie, sostanzialmente pacifica e illuminata.
Più fosco appare l'Impero creato dagli Antariani, una civiltà che doveva essere fondamentalmente bellicosa e conquistatrice se le rovine delle imponenti fortificazioni ritrovate sui pianeti identificati come colonie Antariane vogliono dire qualcosa.
Se il periodo della gloria di queste due possenti civiltà è oscuro, ancora più fitta è la tenebra che avvolge la loro scomparsa: varie teorie sono state proposte dagli scienziati ma la mente non riesce a comprendere quale terrificante cataclisma abbia provocato la scomparsa di due imperi tanto estesi ed avanzati. Un ipotesi plausibile, per quanto raccapricciante, è che fra le due potenze sia scoppiata una terribile guerra e che questa abbia portato al loro crollo contemporaneo.
I ritrovamenti portati alle luce dal governo Asari nel sistema di Fennec, e che provano oltre ogni dubbio il lento decadere ed estinguersi di quella che era stata una fiorente colonia di Orion, sembrano confermare questa ipotesi, ma se questo può essere vero per la confederazione di Orion, cosa ne è stato invece dei loro antagonisti? L'Impero di Antares sembra essere scomparso nel nulla da un giorno all'altro senza lasciare traccia, come se non fosse mai esistito.

Probabilmente non riusciremo mai a trovare una risposta a tutte queste domande, almeno non fino a quando una delle missioni esploratrici che vengono lanciate dalle razze galattiche si imbatterà nei pianeti natali di Orion e Antares. Forse nei luoghi che furono la culla delle antiche razze sarà possibile trovare una risposta alle molteplici domande che assillano gli storici.
 

Silen

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PARTE SECONDA: NASCITA E SVILUPPO DELLE CIVILTA’ GALATTICHE

Un velo di fitta oscurità separa l’era degli Orioni e degli Antariani dalla nostra epoca. Sebbene gli archeologi abbiano la certezza che in questo lasso di tempo sia nata e morta più di una civiltà potenzialmente in grado di viaggiare fra le stelle sembra che nessuna di queste abbia mai sviluppato il volo interstellare nel corso della sua storia.
Questo fatto, sommato alla sparizione degli Antariani e alla lenta estinzione degli Orioni ha dato origine a una ridda di ipotesi, alcuni scienziati hanno ipotizzato che la navigazione stellare sia stata resa impossibile dalle conseguenze dell’uso di una qualche superarma nella supposta guerra fra Orioni ed Antariani, altri hanno parlato di apocalittiche tempeste warp che avrebbero aperto una spaccatura nel tessuto iperspaziale e di cui le tempeste magnetiche che hanno isolato per così tanto tempo l’Impero Tau dal resto della galassia sarebbero l’ultimo residuo, altri ancora hanno avanzato ipotesi ancora più strane e bizzarre.

Quello che sappiamo per certo è col lento passare dei millenni nuove razze senzienti intrapresero il lungo cammino dell’evoluzione e come i loro illustri predecessori avevano fatto prima di loro anch’esse presero ad alzare lo sguardo verso il cielo stellato e a porsi goffe domande.
In base alle cronache in nostro possesso furono le Asari a lasciare per prime la superficie del pianeta natio. Già nell’anno 1780, tempo terrestre, le Asari avevano iniziato a stabilire colonie sui pianeti del loro sistema natale e iniziato a spedire sonde, attraverso lo spazio normale, verso i sistemi vicini e non molto tempo più tardi anche i Valkari e gli acquatici Trilariani iniziarono programmi analoghi, anche se ci vorranno ancora diversi secoli prima che la navigazione tramite wormhole venga scoperta.
Gli Umani furono tra le ultime razze ad avventurarsi nello spazio. Essi stabilirono colonie sui pianeti del loro sistema solare soltanto attorno all’anno 2300 mentre la prima nave interstellare umana venne varata soltanto nell’anno 2589. Pure la razza umana recuperò molto in fretta il terreno perduto, tanto da espandersi in una sfera che finì per superare in ampiezza persino la Democrazia Asari per quanto queste fossero nello spazio da molto più tempo. Varie ipotesi sono state fatte per spiegare la rapida espansione della Confederazione Terrestre ma la più plausibile consiste sicuramente nello stato di estrema necessità in cui erano gli umani al momento del loro ingresso nello spazio. A differenza delle Asari, esseri dalla vita millenaria, abituati a pensare sul lungo termine e a pianificare la propria espansione con preveggenza gli umani finirono per divorare letteralmente il proprio pianeta natale...il Sistema Solare al momento della scoperta del viaggio tramite wormhole contava oltre venti miliardi di persone di cui 14 si affollavano sulla Vecchia Terra.

Mentre gli umani iniziavano a colonizzare nuovi mondi a ritmo forsennato avvenivano i primi contatti fra le razze galattiche. Il primo contatto in assoluto avvenne nel 2478 quando una missione esplorativa Valkari raggiunse Kaalan. I contatti fra razze in grado di viaggiare fra le stelle si intensificarono negli anni successivi: Klatan e Trilariani si incontrarono nell’anno 2497 su Kalgan mentre le Asari scoprirono l’Egemonia Aprahanti nel 2514. Non tutti i primi contatti purtroppo, furono pacifici...gli Aprahanti in particolare non esitarono un istante a lanciare missili a testata nucleare sulle navi Asari entrate nella regione di spazio reclamata dall’Egemonia e solo con fatica si evitò lo scoppio di una guerra interstellare già in queste primi anni.

Gli stessi umani del resto non si distinsero certo fra le razze più pacifiche: l’incontro con gli Ussurash, avvenuto nell’anno terrestre 2694, diede origine al breve conflitto noto come “Guerra del Primo Contatto” e che vide i terrestri assalire lo stesso sistema di Ussurijsk.

Comunemente si ritiene che i contatti fra razze e culture così diverse non sia sfociato in una serie di devastanti conflitti il merito non fu tanto dello spirito di pacifica convivenza innato quanto aa semplici considerazioni pratiche: nessuno dei contendenti sapeva di che cosa fosse in possesso l’altro nè le risorse a cui era in grado di attingere.
I brevi conflitti scoppiati in questi anni inoltre avevano dimostrato quanto potesse essere devastante(e dispendiosa) una guerra su scala interstellare.
D’altro canto la diplomazia si trovava di fronte a difficoltà enormi quali la necessità di avere una comprensione, almeno basilare, di tutta una serie di civiltà e culture aliene: pensate solo al problema basilare del comprendere anche solo la lingua dell’interlocutore!

Per tutte queste ragioni gli anni fra il 2700 e il 2900 le razze galattiche attuarono politiche molto simili in una sorta di involontario “concerto” fatto di esplorazioni prudenti e di graduale intensificazione dei contatti. In questi stessi anni avvenne la cosiddetta “diaspora” umana: forti gruppi di dissidenti abbandonarono la Confederazione lanciandosi verso l’ignoto alla ricerca di una nuova vita. Alcuni di questi “coloni perduti” ritorneranno alla ribalta secoli più tardi col nome di “Fremen” e “Confederazione delle Accompagnatrici” .

Nell’anno 2911 le Asari proposero a tutte le razze con le quali intrattenevano rapporti diplomatici di riunirsi in una sorta di parlamento detto “Concilio Galattico”. Lo scopo di questo organismo sarebbe stato quello di promuovere gli interscambi culturali, favorire accordi commerciali e comporre conflitti locali tramite arbitrato. Nel giro di pochi anni la maggior parte delle razze capaci di volo interstellare finirono per aderire (con alcune eccezioni di cui la più notevole fu l’Egemonia Aprahanti). Il concilio riportò qualche successo, come quando riuscì a mediare la fine del conflitto fra Keelan e Trilariani causato da una contesa sui diritti di sfruttamento del planetoide vagante x-225, ma per tutta la sua esistenza rimase un organo a base volontaria privo di mezzi di coercizione per far rispettare le proprie decisioni.
L’Egemonia Aprahanti anche prima delle Guerre di Espansione mantenne sempre un atteggiamento ostile verso il concilio, sfidandone apertamente le decisioni con l’annessione del sistema di Macragge(anno 2971 tempo terrestre) e rifiutando sistematicamente di adeguarsi alle leggi sugli scambi commerciali e culturali interspecie.
Il caso volle che di tutte le razze galattiche toccasse proprio ai bellicosi e xenofobi Aprahanti, nell’anno 3008, una delle più grandi scoperte scientifiche mai realizzate, scoperta che nelle loro mani precipitò la galassia nel periodo più oscuro della sua storia moderna.
 

Silen

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PARTE TERZA: LE GUERRE DI ESPANSIONE

Come spesso accade per le scoperte che hanno cambiato la storia anche questa venne effetuata per puro caso. Una sonda Aprahanti inviata a scopo scientifico verso una cometa prossima(in termini astronomici) al sistema di Smyrno andò letteralmente a sbattere contro il relitto di un’astronave successivamente identificata come un incrociatore Antariano, presumibilmente messo fuori uso durante la guerra fra Orion e Antares e andato alla deriva nello spazio per più di trentamila anni.
Il recupero del relitto presentava grandi difficoltà trovandosi lo stesso nello spazio profondo ben lontano dal più vicino wormhole ma il governo dell’Egemonia decise di tentarlo comunque, senza badare al costo in risorse o vite che sarebbe stato necessario.
Furono necessari dieci anni terrestri per trasportare il relitto nel territorio Aprahanti e altri dieci anni di studi ma i risultati superarono le più rosee aspettative della casta militare. Il vuoto dello spazio infatti aveva preservato tutto ciò che non era stato danneggiato o distrutto e sebbene l’Egemonia non fosse in grado di replicare le armi particellari antariane il solo fatto di venire a conoscenza che fosse possibile costruirne portò a progressi spaventosi. Progressi analoghi vennero effettuati in tutti i campi e nel breve volgere di cinquant’anni gli Aprahanti si trovarono ad avere un vantaggio tecnologico di secoli sui propri vicini.

Una specie più pacifica si sarebbe probabilmente accontentata di utilizzare questo vantaggio per aumentare la prosperità della propria nazione e deifenderla da eventuali attacchi esterni ma gli Aprahanti non sono mai stati quel tipo di specie. La loro razza infatti ha sempre creduto che il “Destino Manifesto” dell’Egemonia fosse di conquistare la galassia ed ora che avevano i mezzi per raggiungere questo scopo non esitarono ad utilizzarli.

Prima vittima dell’Egemonia fu la Confederazione Terrestre. Vari motivi portavano gli Aprahanti a scegliere la Confederazione come primo obiettivo...era uno degli stati più vasti della galassia, possedeva una delle flotte più potenti, infine c’era il pretesto di alcune rivendicazioni sul sistema di Santanni e alcune schermaglie di frontiera che potevano servire come casus belli.
Gli Aprahanti precipitarono deliberatamente la crisi con la Confederazione dichiarando guerra nell’anno 3074. Nel breve volgere di un anno l’Egemonia colse due clamorose vittorie prima nello stesso sistema di Santanni e successivamente a Lavi’r dove la flotta confederata venne pressochè interamente distrutta.
La Confederazione Terrestre a questo punto chiese la pace ma per tutta risposta gli Aprahanti pretesero una resa incondizionata. Posti di fronte a un simile aut-aut gli umani decisero di continuare a combattere con quell’ostinazione che è propria della razza, nonostante non ci fosse alcuna speranza di poter resistere. L’Egemonia conquistò Siwenna nel 3075 e raggiunse Armavir nel 3076 nonostante la disperata resistenza dei coloni, resistenza piegata spietatamente con bombardamenti orbitali che provocarono milioni di vittime.

La resa del pianeta Terra, avvenuto nell’anno 3079 dopo un’ultima, aspra battaglia, nell’orbita di Marte segnò la fine della Confederazione: in cinque anni di guerra gli Aprahanti avevano conquistato una delle più forti nazioni galattiche e più che raddoppiato i propri territori.
Lo scalpore provocato da questa guerra fu enorme: vennero formate alleanze difensive ma tutti i tentativi di formare una grande coalizione di tutte le razze in grado di viaggiare fra le stelle fallì nonostante gli sforzi per mettere da parte le dispute locali su pianeti di frontiera e diritti di colonizzazione e sfruttamento.
Non sapremo mai se una simile coalizione sarebbe riuscita a fermare gli Aprahanti...quando essi nel 3085 dichiararono guerra alle Asari queste si trovarono a combattere col solo supporto di Vakari e Keelan e nonostante questo costringesse l’Egemonia a combattere su due fronti le battaglie di Fedora e Kaalan decisero le sorti della guerra e fu solo grazie alle perdite causate dietro le linee del fronte dai loro commando che alle Asari fu concesso di mantenere un governo indipendente nel sistema di Nermenia, accettando in cambio di diventare un protettorato dell’Egemonia e rinunciare quindi ad avere un esercito e una flotta militare. Gli altri sistemi Asari vennero annessi come anche tutti i territori Keelan.
I Valkari, forse in virtù della loro lontanaza dal centro di potere dell’Egemonia furono più fortunati e sebbene perdessero due terzi dei prori sistemi solari anche essi riuscirono almeno a mantenere libero il proprio pianeta natio, sia pure accettando di diventare in pratica uno stato vassallo obbligato a fornire navi e truppe nel caso in cui l’Egemonia ne facesse espressa richiesta oltre a pagare un tributo.

Alla seconda guerra di espansione, come venne denominato il conflitto contro la coalizione Asari-Keelan-Valkari, seguì un lungo periodo di pace. L’Egemonia aveva quadruplicato i propri territori e per parecchi decenni impegnò tutte le sue forze nel compito di erigere un sistema amministrativo di tipo imperiale oltre che ricostruire economia e industria dei pianeti conquistati in modo che servisse i propri scopi e le altre nazioni si auguravano soltanto che fosse qualcun altro ad essere la prossima vittima degli Aprahanti con l'eccezione dei Tau che, isolati dalle tempeste che rendevano impraticabili i wormhole che conducevano da e per il loro territorio, rimasero ignari di quanto accadeva nel resto della galassia.
Nessun altro sembrava poter essere in grado di opporsi.

Nel 3201 fu sufficiente che una enorme flotta Aprahanti si presentasse di fronte al sistema di Udùn perchè gli udunaic si arrendessero senza combattere. I Vayyal al tempo ancora in uno stato primitivo, vennero invece ignorati e poterono continuare ad evolversi pacificamente.
Il 3248 vide l’assoggettamento del pianeta Matar anche se i minmatar non si rassegnarono mai al dominio Aprahanti conducendo una guerra di liberazione che fra aperte ribellioni e atti di guerriglia sarebbe durata per tutto il tempo dell’occupazione.

Nel 3276 la flotta Ussurash, nonostante una valorosa resistenza fu totalmente distrutta nella battaglia di Uransk a causa dell’immensa superiorità numerica Aprahanti: il sistema venne annesso ma agli Ussurash, periferici e considerati tecnologicamente arretrati fu concesso di mantenere il resto dei propri domini a condizione di accettare un trattato simile a quello imposto ai Valkari e diventare così uno stato vassallo.
I sistemi di Miranda e Istar vennero invasi pochi anni dopo, praticamente senza resistenza da parte dei coloni umani, troppo deboli per poter resistere alle preponderanti forze nemiche.

Presentendo che il loro turno sarebbe giunto molto presto e non volendo subire i risultati di una guerra devastatrice i Trilariani non attesero l’inevitabile invasione Aprahanti ma una loro delegazione presentò la resa volontaria del loro popolo all’Egemonia nell’anno terrestre 3316. Il gesto di sottomissione volontaria compiacque l’Egemone Astartes X e visto lo scarso interesse (per non dire ripugnanza) che gli Aprahanti provavano per gli habitat subacquei dei Trilariani, questi ultimi furono forse quelli che sentirono di meno il peso del dominio dell’Egemonia che nel loro caso si traduceva semplicemente in un tributo, sia pur pesante, oltre a un atto di vassallaggio.

L’Egemonia Aprahanti era giunta a dominare, direttamente o indirettamente, i quattro quinti della galassia conosciuta. Oltre agli isolati Tau soltanto i Klatan, giudicati per il momento troppo lontani perchè valesse la pena conquistarli, rimasero fuori dal sistema dell’Egemonia mentre i Fremen erano ancora confinati su Arrakis e al momento la loro esistenza era ignota ai dinasti Aprahanti.
All’altro estremo della galassia l’Egemonia scoprì i Meklar nell’anno terrestre 3348 ma le condizioni disastrose del loro mondo, che ancora scontava le conseguenze del Cataclisma, li persuase del fatto che non valeva la pena di invaderli.

Per quasi cinque secoli l’Egemonia Aprahanti dominò la galassia senza avere rivali, eppure gli Aprahanti non riuscirono mai a conquistare la lealtà dei popoli soggetti a causa del loro governo che sebbene promuovesse lo sviluppo economico e industriale dei pianeti sudditi lo faceva esclusivamente per il proprio tornaconto: gli Aprahanti non fecero mai mistero di considerare i popoli dominati come schiavi, sia pure in un modo adeguato ai tempi.
Ai sudditi non-Aprahanti infatti era interdetta ogni posizione amministrativa, era loro fatto divieto di possedere una astromarina civile(trasporti merci e persone erano interamente controllati dagli Aprahanti) e financo di viaggiare da un pianeta all’altro dell’Egemonia!
I programmi di istruzione erano a loro volta regolamentati e stabiliti rigidamente e pensati allo scopo di incoraggiare tendenze isolazioniste...le carte stellari, locali e galattiche, furono rimosse da registrazioni e biblioteche pubbliche nel tentativo di restringere la visuale dei soggetti al proprio pianeta, o meglio ancora alla propria città, il tutto per rendere l’individuo controllabile ed impedire il formarsi di organizzazioni ribelli che si estendessero fra le stelle.

Era inevitabile che tutte queste misure discriminatorie alimentassero un sordo rancore in coloro che vivevano sotto il giogo dell’Egemonia, rancore testimoniato dalla lunga serie di manifestazioni di scontento e di piccole rivolte che gli Aprahanti finirono per considerare alla stregua di ordinaria amministrazione. Praticamente ogni pianeta aveva una organizzazione clandestina di resistenza e coloro che avevano mantenuto una sembianza di indipendenza (Asari, Valkari, Ussurash e Trilariani) tentavano strenuamente di infiltrare agenti fra le fitte maglie della sorveglianza Aprahanti: per lungo tempo le razze galattiche furono troppo deboli per poter abbattere il dominio dell’Egemonia, ciononostante il suo destino era segnato in partenza dalla stessa natura del suo dominio.
 

Silen

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PARTE QUARTA: LA CADUTA

Conquistare un impero è più facile che non mantenerlo: una massima questa valida per tutte le epoche, dall’Impero Romano all’Egemonia Aprahanti.
Nell’anno 3500, al vertice del suo splendore, il governo dei pianeti soggetti all’Egemonia era strutturato sul concetto di economia di guerra.. Ogni pianeta era posto sotto la giurisdizione di un Governatore Militare e presidiato da un contingente solitamente nell’ordine dei 100,000 soldati Aprahanti di cui 20-30,000 concentrati nella città scelta come residenza del governatore.
L’acquiescenza degli indigeni non era assicurata tanto da questo esiguo presidio quanto alla costante minaccia di un bombardamento orbitale da parte delle astronavi poste in orbita geostazionaria attorno al pianeta.

Nel campo dell’amministrazione locale gli Aprahanti si limitarono ad ereditare i sistemi in uso presso i popoli conquistati sostituendo ai governi locali dei “Direttori Generali” che facevano capo al governatore. Questo però non significa che agli autoctoni fosse concesso un qualche grado di autogoverno: come ha dimostrato il Mommsen nel suo studio sui sistemi di amministrazione e governo dell’Egemonia i quadri locali erano ridotti al rango di semplici esecutori di ordini, privi di qualunque potere decisionale.
La dominazione Aprahanti infatti era strutturata secondo un sistema gerarchico e piramidale: il governatore, con l’assistenza di uno staff misto civile e militare(composto da xenologi, economisti e altre figure, per così dire, “tecniche”) riceveva i rapporti dai direttori generali e gli ordini dai Coordinatori(la cui giurisdizione si estendeva ad un intero sistema solare e che a loro volta erano responsabili di fronte all’Egemone) e in base ad essi diramava le direttive da seguire in materia economica, politica e sociale.

Un sistema così accentrato era per forza di cose inefficiente ma rispondeva all’esigenza che gli Aprahanti consideravano prioritaria, ovvero la mobilitazione della più grande quantità di risorse col minimo sforzo.
Bisogna dire che i contributi in risorse e forza lavoro dei pianeti soggetti oltre che alimentare l’ipertrofico apparato militare Aprahanti servirono anche allo sviluppo di pianeti che in precedenza avevano costituito delle vere e proprie aree depresse anche se l’Egemonia si aspettava di ottenere un tornaconto da simili operazioni.

Dopo l’anno 3500 sebbene l’Egemonia continuasse a proiettare un’aura di invincibile superiorità militare cominciarono a manifestarsi i sintomi del declino. Nel corso delle Guerre di Espansione l’Egemonia si era strutturata essenzialmente come stato militare: come si è visto l’economia e la società erano modellate per espandersi indefinitamente. D’altro canto gli Aprahanti avevano ormai superato ampiamente il limite dei territori che erano in grado di governare da soli e di anno in anno si rendeva sempre più evidente la necessità di una profonda ristrutturazione dello stato, ed è nell’incapacità di adempiere a questa necessità che risiedono le ragioni ultime del crollo dell’Egemonia.

Questi anni sono contraddistinti da un costante braccio di ferro fra il governo civile e l’onnipotente casta militare Aprahanti che aveva per oggetto la giurisdizione sui pianeti occupati. Durante i lunghi anni di pace infatti gli Egemoni cercarono di attuare una politica atta a limitare il potere dei generali, tendenzialmente sostituendo i governatori militari con funzionari civili e favorendo lo sviluppo di colonie Aprahanti (non soggette al regime dei governatori militari imposto alle razze conquistate) nel nucleo del loro dominio.
I militari oltre a manifestare una crescente opposizione a queste misure iniziarono ad effettuare pressioni per riprendere e completare la conquista della galassia.
Nel 3644 parve che i militari avessero riportato un successo quando persuasero infine il governo a preparare una spedizione contro i Klatan ma questi ultimi scongiurarono il pericolo inviando un’ambasciata che offrì la resa volontaria della propria nazione ottenendo di mantenere la propria autonomia alle stesse condizioni dei propri vicini.
Questo successo in realtà fu solo apparenza...negli archivi resi pubblici solo di recente dal governo Klatan vi sono le prove che essi e i Trilariani avevano concertato questa manovra per stornare i sospetti dell’Egemonia e che negli anni successivi le ambasciate Klatan coprirono tutta una serie di operazioni di spionaggio finanziate dai loro alleati acquatici.

Nel 3691 fece la sua comparsa nella galassia la razza degli Hrang. Ad oggi non si possiede ancora un’idea precisa delle origini e dello scopo dei Hrangani, e la loro cultura e società rappresenta per noi un completo mistero. In effetti nessun tentativo di comunicazione coi Hrangani andò mai a buon fine.
Tutto quello che sappiamo è che una flotta sterminata apparve nel settore Limnobium, una flotta della quale facevano parte parecchie centinaia di navi disposte a protezione di enormi navi-colonia, grandi come piccole lune. La flotta Hrangana attraversò diversi sistemi solari fino a varcare i confini dell’Egemonia sopraffacendo le forze di confine e dirigendosi verso il centro della galassia.
Gli Aprahanti reagirono mobilitando il grosso della loro flotta per sbarrare la strada agli invasori e ne seguì una serie di cruente battaglie. Le forze dell’Egemonia riuscirono a sbarrare la strada agli invasori nel sistema di Miranda ma Istar venne sopraffatto dai Hrangani.
Ne seguì una logorante guerra che proseguì per sei anni col l’Egemonia, una volta tanto, sulla difensiva, impegnata a sbarrare il passo ai continui assalti degli invasori al sistema Miranda (i continui scontri nel sistema contribuirono probabilmente a formare la ripugnanza della guerra che sarà propria della cultura delle Accompagnatrici).
Nel 3694 una flotta Hrangana sfondò le difese dei Trilariani (Trilaxia stesso soffrì gravi danni anche se gli habitat sottomarini si dimostrarono particolarmente resistenti ai bombardamenti orbitali) e ne attraversò i territori probabilmente in cerca di un modo per aggirare lo sbarramento costituito dall’Egemonia ma si videro la strada sbarrata dai Klatan le cui forze si erano radunate in difesa di Kalgan e dopo una dura battaglia dall’esito incerto finirono per ritirarsi.
Nel 3697 finalmente una poderosa flotta al comando del generale Traxas mosse alla volta del sistema di Istar allo scopo di farla finita una volta per tutte coi Hrangani. Gli scontri furono terribili ma infine nei primi mesi del 3698 la flotta Hrangana fu totalmente annichilita. Gli Aprahanti inviarono numerose missioni di esplorazione nei sistemi circostanti senza rinvenire alcuna base o volonia...apparentemente la flotta Hrang aveva stabilito delle basi esclusivamente nel sistema di Istar e soltanto perchè ne aveva bisogno per combattere l’Egemonia.
Da dove venissero gli Hrangani e per quale motivo puntassero verso il centro della galassia è a tutt’oggi materia di speculazione come anche se l’intera razza sia stata sterminata o no nella battaglia di Istar.

La battaglia di Istar viene oggi ricordata come un punto di svolta della storia della galassia: essa segnò infatti a un tempo la vittoria contro i Hrangani e la fine del predominio dell’Egemonia Aprahanti.
Subito dopo la fine della battaglia il generale Traxas ricevette l’ordine di abbandonare il comando supremo della flotta e di ritornare sul pianeta natale degli Aprahanti per ricevere il trionfo pubblico per la vittoria riportata ma il generale rifiutò sospettando, forse non del tutto a torto, che si trattasse di un pretesto per privarlo del comando e farlo sparire senza fare troppo chiasso. Il rifiuto del generale ad obbedire agli ordini venne considerato dall’Egemone Alto Tradimento e ne seguì un ordine di arresto immediato e questo a sua volta provocò l’ammutinamento del generale vittorioso. Le tensioni fra governo civile e governo militare esplodevano infine in una guerra civile.

I fatti successivi mostrarono quanto fosse grande la sfiducia dei generali nel governo centrale: la maggior parte dei comandanti di settore infatti ignorarono gli appelli alla lealtà dell’Egemone mentre la flotta che aveva combattuto i Hrangani seguì nella sua totalità al comando del suo generale. Le forze lealiste vennero così facilmente sopraffatte e l’Egemone fu costretto a cercar scampo nella fuga mentre Traxas si installava sul trono dei mondi con l’appoggio dei militari.
Il passaggio di poteri tuttavia era stato rapido e facile solo in apparenza: la deposizione della dinastia legittima, che aveva regnato fin da quando gli Aprahanti si erano uniti sotto un solo governo, fece un grandissimo scalpore e il nuovo governo fu generalmente considerato illegittimo dalla popolazione. Nè il nuovo Egemone poteva contare sulla malevola neutralità degli altri generali i quali presero a considerarsi veri e propri signori indipendenti all’interno dei propri territori. Quando Traxas tentò di imporsi ad uno dei comandi di settore ottenne solo di far scoppiare una nuova guerra civile (anno 3701).

Un fremito di ribellione percorse l’Egemonia in tutta la sua estensione: man mano che i comandanti di settore ritiravano o riducevano all’osso le astronavi dislocate in orbita ai pianeti sottomessi questi si ribellavano. I primi a dare il segnale della rivolta furono gli umani che da un capo all’altro dei territori della ex-confederazione diedero inizio a una serie di ribellioni spontanee e scollegate fra loro ma che misero subito in difficoltà gli Aprahanti.
Un’azione più concertata fu invece la Rivolta Asari: queste ultime non avevano mai smesso di inviare agenti sui mondi caduti sotto la dominazione Aprahanti...la lor rivolta era stata studiata e preparata per più di duecento anni terrestri.
L’assassinio di Traxas nel 3703 non fece che aumentare la confusione: ebbe inizio il periodo caotico che gli Aprahanti chiamano la Caduta.
Nel giro di pochi anni l’Egemonia cadde in frantumi: Klatan e Trilariani denunciarono unilateralmente il proprio legame di vassallaggio nello stesso anno dell’assassinio di Traxas, gli Ussurash l’anno successivo fecero lo stesso inviando la propria flotta a riprendere Urask(3704).

I Valkari si proclamarono indipendenti nel 3706, i pianeti Keelan insorsero nel 3709, gli Udunaic nel 3711 il tutto mentre vari signori della guerra Aprahanti si combattevano fra di loro e occupavano per brevissimi periodi il seggio dell’Egemone.
E’ da notare come gli Aprahanti , nonostante la situazione disperata in cui si trovavano rifiutarono ostinatamente di trattare coi ribelli cercando invece di sopprimere le ribellioni in maniera spietata, distruggendo tutto quello che poteva essere utile ai ribelli quando erano costretti a ritirarsi.
Alcune colonie vennero interamente distrutte nel grande conflitto, altre vennero evacuate dagli Aprahanti dopo aver distrutto astroporti e carte stellari e a tutt’oggi non sono ancora state riscoperte: l’esempio più notevole è la Vecchia Terra, abbandonata dall’Egemonia attorno all’anno 3722 e la cui posizione nella galassia è a tutt’oggi ignota eccetto forse per gli Aprahanti stessi.

Nel 3725 il signore della guerra Praxis riuscì per un breve tempo a tenere uniti i resti della grande flotta stellare dell’Egemonia e a prendere il potere. La situazione interna dovette sembrargli tanto disperata da indurlo a cercare un accordo almeno con quelli che sembravano essere le minacce più grandi al suo potere.
Nel 3726 l’Egemonia riconobbe l’indipendenza delle nazioni Trilariana, Klatan, Asari, Valkari, Ussurash e Keelan restituendo loro buona parte dei pianeti che erano stati conquistati durante le Guerre di Espansione.
Nel 3729 venne evacuato Matar dove la posizione degli Aprahanti era ormai insostenibile dopo la perdita di Urask e dei sistemi limitrofi abbandonati uno dopo l’altro sotto la duplice pressione della ribellione e della guerra civile. Nel 3750 il successore di Praxis acconsentì ad evacuare il sistema di Udùn in cambio di un trattato di non aggressione che gli permettesse di disimpegnare le truppe che presidiavano quel settore.
La galassia si apprestava ad entrare in una nuova era.
 

Silen

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PARTE QUINTA: GLI STATI SUCCESSORI

L’Egemonia Aprahanti non si riprese più dal caos seguito alla Caduta. Il governo civile era uscito disfatto dallo scontro col potere militare ma quest’ultimo si era dimostrato incapace di dare un governo stabile alla nazione e la repentina perdita di tanti fra i suoi possedimenti ne aveva prostrato l’economia e decimato la flotta.
Un altro grave problema era costituito dallo stato endemico di rivolta dei pianeti colonizzati da specie aliene e non ancora liberati oltre all’irredentismo dei suoi vicini. L’unico modo di tagliare il nodo gordiano sarebbe stato di abbandonare i pianeti che ancora governava o integrarli nella propria cultura concedendogli gli stessi diritti della razza dominante. Non potendo risolversi a fare nè l’una nè l’altra cosa gli Aprahanti continuarono a gettare in un pozzo senza fondo uomini e risorse che avrebbero potuto permettere una ripresa senza peraltro riuscire a risolvere alcuno dei propri problemi.
In un simile stato di esaurimento e sotto un governo che si reggeva in maniera precaria nel migliore dei casi l’Egemonia iniziò un lungo periodo di decadenza che l’avrebbe portata a perdere via via tutti i suoi possedimenti fuori dal nucleo del loro impero.

I tre secoli dal 3750 al 4050 furono un periodo di lenta crescita e ricostruzione. I Trilariani ricostruirono le loro colonie devastate dal passaggio della flotta Hrang e rafforzò le amichevoli relazioni coi propri vicini Klatan preferendo dedicare le proprie energie a sviluppare i mondi già sotto il proprio dominio piuttosto che cercarne di nuovi da colonizzare. In questi anni la scoperta di un antichissimo relitto su una delle rare superfici emerse del loro mondo natale su Trilaxia portò all’avanzamento della teoria seondo la quale i Trilariani non sono altro che i lontanissimi discendenti di una colonia perduta Antariana, cosa apparentemente difficile da credere vista l’indole pacifica e portata all’introspezione di questa specie acquatica.

Nel 4211 i Klatan, più portati all’esplorazione, presero contatto coi Fremen di Arrakis sottovalutandone peraltro di molto sia nel numero sia nelle capacità: a dispetto delle dure condizioni del sistema di Arrakis i fremen erano già giunti al viaggio interstellare come dimostrarono non molto tempo dopo colonizzando Usul, azione questa che ancora oggi è fonte di dissensi fra le due nazioni poichè i Klatan rivendicano sui pianeti del sistema un “diritto di scoperta” che i Fremen rifiutano sistematicamente di riconoscere ribattendo che “senza possesso effettivo non esiste diritto”.

Nel 3996 una spedizione di esplorazione Asari riscoprì una colonia perduta nel sistema di Kinzoa: abbandonata nel periodo oscuro seguito alla Caduta il sistema di Kinzoa era rimasto isolato dal mainstream galattico per più di 250 anni regredendo a un livello tecnologico pre-spaziale, sviluppando in compenso un curioso esperimento sociale, una vera e propria società mista che pur essendo regredita tecnologicamente appariva molto evoluta sul piano sociale.
Con un grande atto di altruismo la democrazia Asari intraprese un piano di aiuto della Repubblica di Kinzoa riuscendo nell’arco di duecento anni a portare Kinzoa nella comunità galattica.

Nel 3998 le esploratrici Asari ristabilirono i contatti con i Kobaia, anch'essi rimasti a lungo isolati dopo la vittoriosa rivolta che aveva obbligato l'Egemonia ad abbandonare il loro pianeta natale. A differenza di Kinzoa i Kobaia si erano rapidamente ripresi dopo aver riconquistato la libertà ma i cinque secoli di dominio Aprahanti avevano segnato profondamente la loro società provocando una reazione isolazionista. Ci vorranno due secoli prima che i Kobaia inviino un ambasciatore a Nermenia e molto altro tempo prima che decidano di allacciare rapporti con le altre razze galattiche o di permettere ad “alieni” di superare il cerchio difensivo esterno e porre piede sui “mondi patrii”.

Il 4113 fu l’anno del primo contatto fra Vayyal e Udunaic, contatto questo non dei più amichevoli dato che questi ultimi stavano progettando di colonizzare il sistema di Audage e la scoperta che questo era invece sede di una razza in grado di viaggiare nello spazio fu un duro colpo. La poszione del sistema di audage peraltro penalizzò molto i Vayyal...situati in fondo a un corridoio e con la via bloccata dagli Udunaic dietro ai quali si trovava l’Egemonia questi dovettero abbandonare l’idea di un programma di colonizzazione, limite che cercarono di compensare sviluppando un intenso commercio coi propri vicini.

Lontano dal centro della galassia anche i Tau e i dionedei stavano affacciandosi sul panorama galattico, i primi colonizzando i pianeti limitrofi al riparo delle tempeste magnetiche che li isolavano, i secondi dopo aver eliminato dal proprio pianeta natale i coloni che erano giunti sul pianeta durante la Diaspora umana. Perso ogni contatto con il resto della galassia, destino questo comune a molte colonie durante le Guerre di Espansione, i coloni avevano scoperto troppo tardi di essersi imbattuti in una razza di piante senzienti le quali erano tutto fuorchè contente della loro presenza.
Ora, diversi secoli dopo l’estinzione di ogni vita animale sgradita i dionedei cominciarono a loro volta a spingersi fra le stelle.

Nel frattempo l’Egemonia continuava il suo graduale sfaldamento: nel 3880 prendendo a pretesto una rivolta nel sistema Crenshin i Valkari dichiararono guerra, seguiti da Keelan e Asari.. Nel breve arco di due anni l’Egemonia incassò una disfatta completa e gli Aprahanti furono costretti ad abbandonare gli ultimi sistemi colonizzati dai popoli della coalizione che vendicava così la sconfitta di otto secoli prima. Rimasto isolato dal resto dei sistemi sotto il controllo Aprahanti il sistema di Miranda continuò nominalmente a far parte dell’Egemonia ancora per altri sei secoli ma in realtà gli esarchi si resero molto presto indipendenti limitandosi a un vago atto di vassallaggio che venne rotto soltanto nel 4442 quando l’Egemonia rinunciò pacificamente a qualsiasi diritto sui sistemi di Miranda ed Istar in cambio dei servigi resi dalle Accompagnatrici come mediatori in un nuovo conflitto con la Democrazia Asari avente per oggetto il sistema di Aramyya.

Nel 3977 scoppiò la grande ribellione umana nel sistema di Siwenna che presto si trascinò dietro anche i sistemi di Lavi’r e Quorpqrmooth. Per dieci anni gli Aprahanti tentarono invano di reprimer la ribellione infine quando Asari e Valkari minacciarono un intervento armato a causa dei numerosi crimini di guerra compiuti dai comandanti Aprahanti, l’Egemone Dashirr acconsentì a liberare i tre sistemi stellari sperando che ciascun movimento insurrezionalista avrebbe creato il suo proprio governo, speranza delusa quando i governi provvisori dei tre pianeti formarono l’alleanza Anti-Egemonia.

Nel 4312 la galassia venne scossa dal dramma dell'Esilio Vayyal. Questi avevano sviluppatoda tempo delle intelligenze artificiali alle quali affidavano regolarmente compiti troppo pericolosi per forme di vita organica e financo forse di difesa che avrebbero affiancato i Vayyal per difendere Audage da invasioni aliene. Nel 4310 però le intelligenze artificiali andarono completamente fuori controllo e nella guerra che ne seguì i Vayyal superstiti furono costretti ad abbandonare il pianeta e a intraprendere un'esistenza da profugh.
Quanto accaduto ai Vayyal suscitò reazioni discordi fra le civiltà galattiche: alcuni commiserarono la sorte del popolo esule m altri, fra cui gli udunaic in particolare biasimarono aspramente i Vayyal per aver creato le intelligenze artificiali ora note come Andirno.

Nel 4615 facevano la loro comparsa sulla scena i Meklar giunti finalmente a sviluppare una civiltà interstellare dopo essere rimasti per così tanto tempo confinati al loro devastato pianeta natale dalla conseguenze del Cataclisma. Finora l'impero Meklar ha mostrato scarso intersse negli schieramenti politici della Galassia, la loro civiltà sembra soprattutto essere orientata verso la ricerca tecno-mistica di una perfetta integrazione fra carne e metallo con una una numerosa fazione che si pone come fine ultimo la cosiddetta “Purificazione”, da ottenersi trasmigrando la propria vera essenza in un corpo interamente meccanico, libero dalla “schiavitù della carne”.

Pressappoco nello stesso periodo lo Sciame Zerg si levò dalle lande desolate del vulcanico pianeta Char occupando nello spazio di pochi secoli tre interi sistemi stellari. Le sonde Klatan(prime ad accorgersi della nascita di questa nuova, terribile razza) hanno diffuso per la galassia inquietanti immagini di pianeti interamente coperti da una massa gelatinosa fremente sopra la quale crescono enormi masse di carne vivente grandi come edifici. E in mezzo ad essi le brulicanti orde dello Sciame.
Allo stato attuale delle cose si sa pochissimo sugli Zerg ma è stato ipotizzato che essi possiedano una mente-alveare. Non possiedono tecnologi, non come noi la intendiamo, eppure sono capaci di viaggiare nello spazio e di utilizzare i wormhole. Le loro colonie, le loro astronavi, tutto è composto di materia vivente.
Quali sono le intenzioni dello Sciame? E' possibile comunicare con la Mente Alveare, supposto che questa esista? Questi sono gli interrogativi che le razze galattiche si pongono, in modo particolare quelle più vicine ai territori attualmente invasi dagli Zerg.

In mezzo a questi eventi, è forse comprensibile che l'apparizione dei Silacoidi nel 4804 sia passata quasi inosservata. Queste creature, la prima e unica razza cristallina mai scoperta, rappresentano un caso unico probabilmente non solo della nostra galassia ma dell'intero universo...tuttavia quale dialogo può esistere fra le razze la cui biologia si basa sul carbonio e i Silacoidi? Essi sono Alieni, nel vero senso del termine. Imperscrutabili. Incomprensibili.

Cosa ci riserva il futuro? Svanito il sogno imperiale degli Aprahanti finora nulla sembra essere stato in grado di colmare il vuoto creatosi dopo il crollo dell'Egemonia. Le Asari recentemente hanno proposto nuovamente di costituire un Concilio Galattico che possa servire da organo di pace galattica. Correnti sotterranee alimentano tensioni vecchie e nuove e la galassia per quanto grande, sembra non abbia abbastanza spazio per l'Alleanza e l'Egemonia.
Recentemente l'Alleanza ha proclamato a gran voce che l'Egemonia ha scoperto l'ubicazione del pianeta natale degli Orioni e che ha tenuto per sé questa informazione nella speranza di riuscire a ricostituire il vantaggio tecnologico che millecinquecento anni fa permise loro di iniziare la Conquista. Circolano voci di un nuovo cambiamento al vertice dell'Egemonia. Siamo all'alba di una nuova era di guerra?
Cosa sono veramente gli Zerg e quali sono le loro intenzioni?
Vent'anni fa le tempeste magnetiche che isolavano un vasto settore della galassia sono improvvisamente cessate e da essi è emerso l'Impero Tau con la sua organizzazione militare e la sua strana filosofia e vi è chi teme che i Tau possano rivelarsi persino peggiori degli Aprahanti. Inizieranno forse una guerra santa nel nome del Bene Superiore?

Soltanto il tempo potrà dirlo.
 
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