salvor_hardin
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INGHILTERRA:
Indipendenza americana:
Mente il governo di Lord North procede senza avvenimenti degli di nota in Patria, mentre nelle colonie americane viene vissuto con risentimento per le misure da lui varate, tanto da portare nel 1773 all'assalto di una nave carica di the nel porto di Boston da parte di coloni americani. A seguito di ciò il Governo decide di varare l'Intolerable Act che prevede la chiusura del porto di Boston, nonchè la Costituzione del Massachussetts profondamente modificata da membri eletti direttamente dalla Corona e dalla Camera dei Lord, al posto che da quella dei Comuni.
In tutto questo, Giorgio III, veniva visto dai coloni americani come un tiranno, anche se, in realtà, non fece altro che comportarsi come un monarca costituzionalista, visto che appoggiava le iniziative dei suoi ministri.
La rivoluzione americana iniziò quando il conflitto armato tra le milizie inglesi e i gruppi armati dei coloni divenne pesante nel New England, . Dopo un anno di combattimenti, le colonie dichiararono la loro indipendenza dalla corona inglese e si costituirono nel luglio del 1776 come una confederazione di stati indipendenti che fu alla base della fondazione dei moderni Stati Uniti, rifiutando al Re d'Inghilterra alcun tipo di legislazione sui territori americani. Tra le offese che vennero imputate a Giorgio III vi fu anche quella di aver saccheggiato le coste americane e di aver bruciato interi villaggi opposti al governo inglese, distruggendo le vite di molte persone: la rabbia fu tale che la statua di Giorgio III che si trovava a New York venne abbattuta. Gli inglesi ripresero possesso della città nel 1776, ma il grande ed ambizioso piano di invadere il Canada fallì e si concluse con la resa del Luogotenente Generale inglese John Burgoyne nella Battaglia di Saratoga.
Dopo Saratoga, il parlamento e la popolazione inglese erano entrambi favorevoli alla prosecuzione della guerra. Con il fallimento delle operazioni americane, Lord North chiese di trasferire i poteri a Lord Chatham, che era reputato maggiormente capace, ma Giorgio III si rifiutò di approvare tale scelta, suggerendo che Chatham prestasse invece servizio come ministro subordinato all'amministrazione di Lord North. Chatham, appena dopo aver rifiutato, viene trovato morto in circostante quantomeno sospette. Nel 1778, a seguito di un accordo tra Francia e i coloni americani, il Regno si trovò a dover aprire un altro fronte. Lord North, a seguito delle dimissioni di Granville Leveson-Gower, fece nuovamente richiesta di potersi dimettere, ma l'insistenza di Giorgio III lo riconfermò alla sua carica. Nel frattempo la popolazione si dimostrava sempre più opposta ai crescenti costi della guerra ed a Londra scoppiarono alcune piccole rivolte.
Nel 1781, la notizia che Charles Cornwallis aveva dovuto arrendersi all'assedio di Yorktown raggiunse Londra; Lord North pretese a questo punto di dimettersi e l'anno successivo uscì dalla scena politica in maniera definitiva. Infine il Re si risolse a dover accettare la sconfitta in Nord America ed autorizzò i negoziati di pace. La Pace di Parigi che venne siglata nel 1783 stabilì che l'Inghilterra riconoscesse ufficialmente l'indipendenza degli Stati Uniti d'America e che cedesse la Florida alla Spagna. John Adams venne nominato ambasciatore in Inghilterra nel 1785, Giorgio III si oppose a nuove relazioni con il nuovo stato sorto sulle sue ex colonie.
Politica interna:
Con il collasso del ministero di Lord North nel 1782, il Whig Lord Rockingham divenne Primo Ministro per la seconda volta, ma morì quello stesso mese. Il Re quindi nominò William Petty. Charles James Fox, ad ogni modo, si rifiutò di servire sotto Shelburne, e propose la nomina di William Henry Cavendish-Bentinck. Nel 1783, la Camera dei Comuni forzò Lord Shelburne a dimettersi dal suo incarico promuovendo la coalizione Fox-North. Il Duca di Portland divenne quindi Primo Ministro, con Fox e Lord North nelle cariche di Segretario degli Esteri e Segretario di Partito rispettivamente. Giorgio III supportò l'operato del Duca di Portland il quale costituì presto una solida maggioranza alla Camera dei Comuni, guadagnandosi stima presso la corte. Successivamente il governo introdusse nuove riforme per l'India che concernevano essenzialmente nel trasferire il potere politico dalla Compagnia delle Indie Orientali nelle mani dei commissari parlamentari. Anche se il Re parteggiava apertamente nella Compagnia nella quale aveva profuso ricchezze e fiducia, i commissari proposti era tutti alleati di Fox. Immediatamente dopo l'approvazione dell'atto da parte della Camera dei Comuni, Giorgio III autorizzò George Nugent-Temple-Grenville, ad informare la Camera dei Lords che egli avrebbe punito severamente quanti avrebbero votato a favore dei suoi personali nemici politici e così facendo la Camera superiore rigettò il decreto; tre giorni più tardi il ministro Duca di Portland venne dimesso e William Pitt il Giovane venne nominato Primo Ministro con Lord Nugent-Temple-Grenville quale suo Segretario di Stato. Il 17 dicembre 1783 il parlamento votò a favore di una mozione per condannare l'influenza del monarca sulle votazioni parlamentari come "alto crimine" e Lord Temple venne costretto a dimettersi. La partenza di Temple destabilizzò il governo e tre mesi dopo la coalizione perse la sua maggioranza ed il parlamento si dissolse, portando alle elezioni del 1784 che confermarono Pitt quale detentore del mandato.
Indipendenza americana:
Mente il governo di Lord North procede senza avvenimenti degli di nota in Patria, mentre nelle colonie americane viene vissuto con risentimento per le misure da lui varate, tanto da portare nel 1773 all'assalto di una nave carica di the nel porto di Boston da parte di coloni americani. A seguito di ciò il Governo decide di varare l'Intolerable Act che prevede la chiusura del porto di Boston, nonchè la Costituzione del Massachussetts profondamente modificata da membri eletti direttamente dalla Corona e dalla Camera dei Lord, al posto che da quella dei Comuni.
In tutto questo, Giorgio III, veniva visto dai coloni americani come un tiranno, anche se, in realtà, non fece altro che comportarsi come un monarca costituzionalista, visto che appoggiava le iniziative dei suoi ministri.
La rivoluzione americana iniziò quando il conflitto armato tra le milizie inglesi e i gruppi armati dei coloni divenne pesante nel New England, . Dopo un anno di combattimenti, le colonie dichiararono la loro indipendenza dalla corona inglese e si costituirono nel luglio del 1776 come una confederazione di stati indipendenti che fu alla base della fondazione dei moderni Stati Uniti, rifiutando al Re d'Inghilterra alcun tipo di legislazione sui territori americani. Tra le offese che vennero imputate a Giorgio III vi fu anche quella di aver saccheggiato le coste americane e di aver bruciato interi villaggi opposti al governo inglese, distruggendo le vite di molte persone: la rabbia fu tale che la statua di Giorgio III che si trovava a New York venne abbattuta. Gli inglesi ripresero possesso della città nel 1776, ma il grande ed ambizioso piano di invadere il Canada fallì e si concluse con la resa del Luogotenente Generale inglese John Burgoyne nella Battaglia di Saratoga.
Dopo Saratoga, il parlamento e la popolazione inglese erano entrambi favorevoli alla prosecuzione della guerra. Con il fallimento delle operazioni americane, Lord North chiese di trasferire i poteri a Lord Chatham, che era reputato maggiormente capace, ma Giorgio III si rifiutò di approvare tale scelta, suggerendo che Chatham prestasse invece servizio come ministro subordinato all'amministrazione di Lord North. Chatham, appena dopo aver rifiutato, viene trovato morto in circostante quantomeno sospette. Nel 1778, a seguito di un accordo tra Francia e i coloni americani, il Regno si trovò a dover aprire un altro fronte. Lord North, a seguito delle dimissioni di Granville Leveson-Gower, fece nuovamente richiesta di potersi dimettere, ma l'insistenza di Giorgio III lo riconfermò alla sua carica. Nel frattempo la popolazione si dimostrava sempre più opposta ai crescenti costi della guerra ed a Londra scoppiarono alcune piccole rivolte.
Nel 1781, la notizia che Charles Cornwallis aveva dovuto arrendersi all'assedio di Yorktown raggiunse Londra; Lord North pretese a questo punto di dimettersi e l'anno successivo uscì dalla scena politica in maniera definitiva. Infine il Re si risolse a dover accettare la sconfitta in Nord America ed autorizzò i negoziati di pace. La Pace di Parigi che venne siglata nel 1783 stabilì che l'Inghilterra riconoscesse ufficialmente l'indipendenza degli Stati Uniti d'America e che cedesse la Florida alla Spagna. John Adams venne nominato ambasciatore in Inghilterra nel 1785, Giorgio III si oppose a nuove relazioni con il nuovo stato sorto sulle sue ex colonie.
Politica interna:
Con il collasso del ministero di Lord North nel 1782, il Whig Lord Rockingham divenne Primo Ministro per la seconda volta, ma morì quello stesso mese. Il Re quindi nominò William Petty. Charles James Fox, ad ogni modo, si rifiutò di servire sotto Shelburne, e propose la nomina di William Henry Cavendish-Bentinck. Nel 1783, la Camera dei Comuni forzò Lord Shelburne a dimettersi dal suo incarico promuovendo la coalizione Fox-North. Il Duca di Portland divenne quindi Primo Ministro, con Fox e Lord North nelle cariche di Segretario degli Esteri e Segretario di Partito rispettivamente. Giorgio III supportò l'operato del Duca di Portland il quale costituì presto una solida maggioranza alla Camera dei Comuni, guadagnandosi stima presso la corte. Successivamente il governo introdusse nuove riforme per l'India che concernevano essenzialmente nel trasferire il potere politico dalla Compagnia delle Indie Orientali nelle mani dei commissari parlamentari. Anche se il Re parteggiava apertamente nella Compagnia nella quale aveva profuso ricchezze e fiducia, i commissari proposti era tutti alleati di Fox. Immediatamente dopo l'approvazione dell'atto da parte della Camera dei Comuni, Giorgio III autorizzò George Nugent-Temple-Grenville, ad informare la Camera dei Lords che egli avrebbe punito severamente quanti avrebbero votato a favore dei suoi personali nemici politici e così facendo la Camera superiore rigettò il decreto; tre giorni più tardi il ministro Duca di Portland venne dimesso e William Pitt il Giovane venne nominato Primo Ministro con Lord Nugent-Temple-Grenville quale suo Segretario di Stato. Il 17 dicembre 1783 il parlamento votò a favore di una mozione per condannare l'influenza del monarca sulle votazioni parlamentari come "alto crimine" e Lord Temple venne costretto a dimettersi. La partenza di Temple destabilizzò il governo e tre mesi dopo la coalizione perse la sua maggioranza ed il parlamento si dissolse, portando alle elezioni del 1784 che confermarono Pitt quale detentore del mandato.
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