Silen
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Ducato di Sylvania
Il Ducato prosegue con grande impegno ed energia la politica mercantile che lo stà rendendo uno degli stati più ricchi di Ea. Vengono reclutati numerosi mercanti da mandare nelle città per cui sono già stati contrattati gli accordi relativi ai rispettivi monopoli mentre quelli ritenuti pronti lasciano (con gran sollievo) la compagnia del Duca per prendere domicilio in prosperose città straniere. I migliori clienti di Sylvania comunque sembrano continuare ad essere gli stati nanici con i quali vengono stabilite nuove rotte commerciali, oltre all'acquisto una tantum di risorse: il Duca Konrad sembra aver sviluppato una particolare passione per i cristalli di mana.
Vengono inoltre acquistate numerose unità di schiavi dal neonato stato dei minotauri, una azione win-win che porta il Ducato ad acquistare manodopera umana e i minotauri a liberarsi di schiavi che comunque avrebbero avuto difficoltà a mantenere vista la povertà delle regioni di steppa dove si stende il loro Khanato.
In politica estera, il Duca richiama in patria l'esercito che supportava i Rahonavidi ritenerndo ormai di aver raggiunto gli obiettivi della campagna, e ordina l'investimento di una grande quantità di fondi in ricerca, per lo più militare anche se, soprattutto per quella che sembra essere una fissazione personale del Duca, viene dato inizio agli studi per un progetto grandioso, ovvvero la creazione di un canale e di un bacino il cui fine deve essere, alla lunga, quello di fornire Sylvania di una vera e propria marina, sia pure fluviale. Che utilità possa avere questo per lo stato, rimane tutto da scoprire.
A dispetto di proclami e piani di battaglia e riunioni con gli alleati, rimane del tutto tranquillo il fronte con le wastelands in mano ai Caduti. Il 3925 vede peraltro il rapido diffondersi di un romanzo drammatico dal titolo "Il Deserto dei Non Morti" in cui si descrive con grande pathos la storia di un plotone di soldati accampati in una fortezza al confine delle wastelands in attesa di un attacco che non arriva mai. Nei teatri della capitale inoltre fa la sua comparsa una commedia brillante intitolata "Aspettando Konrot" la cui trama tratta di un gruppo di soldati che si preparano ad una azione dietro le linee nemiche e che attendono un ufficiale comandante che non arriva mai. Entrambe le opere sono rigorosamente anonime.
Il Ducato prosegue con grande impegno ed energia la politica mercantile che lo stà rendendo uno degli stati più ricchi di Ea. Vengono reclutati numerosi mercanti da mandare nelle città per cui sono già stati contrattati gli accordi relativi ai rispettivi monopoli mentre quelli ritenuti pronti lasciano (con gran sollievo) la compagnia del Duca per prendere domicilio in prosperose città straniere. I migliori clienti di Sylvania comunque sembrano continuare ad essere gli stati nanici con i quali vengono stabilite nuove rotte commerciali, oltre all'acquisto una tantum di risorse: il Duca Konrad sembra aver sviluppato una particolare passione per i cristalli di mana.
Vengono inoltre acquistate numerose unità di schiavi dal neonato stato dei minotauri, una azione win-win che porta il Ducato ad acquistare manodopera umana e i minotauri a liberarsi di schiavi che comunque avrebbero avuto difficoltà a mantenere vista la povertà delle regioni di steppa dove si stende il loro Khanato.
In politica estera, il Duca richiama in patria l'esercito che supportava i Rahonavidi ritenerndo ormai di aver raggiunto gli obiettivi della campagna, e ordina l'investimento di una grande quantità di fondi in ricerca, per lo più militare anche se, soprattutto per quella che sembra essere una fissazione personale del Duca, viene dato inizio agli studi per un progetto grandioso, ovvvero la creazione di un canale e di un bacino il cui fine deve essere, alla lunga, quello di fornire Sylvania di una vera e propria marina, sia pure fluviale. Che utilità possa avere questo per lo stato, rimane tutto da scoprire.
A dispetto di proclami e piani di battaglia e riunioni con gli alleati, rimane del tutto tranquillo il fronte con le wastelands in mano ai Caduti. Il 3925 vede peraltro il rapido diffondersi di un romanzo drammatico dal titolo "Il Deserto dei Non Morti" in cui si descrive con grande pathos la storia di un plotone di soldati accampati in una fortezza al confine delle wastelands in attesa di un attacco che non arriva mai. Nei teatri della capitale inoltre fa la sua comparsa una commedia brillante intitolata "Aspettando Konrot" la cui trama tratta di un gruppo di soldati che si preparano ad una azione dietro le linee nemiche e che attendono un ufficiale comandante che non arriva mai. Entrambe le opere sono rigorosamente anonime.