Silen
Get a life
La Guerra Goblin
L'anno 3649 vede succedersi tutta una serie di colpi di scena che rimescolano notevolmente una situazione già di per sè stessa confusa. Apre le danze lo Tsar nanico delKay che, avendo subito l'anno precedente delle scorrerie in alcuni villaggi ai confini col Regno Goblin proclama con grande indignazione che i Goblin hanno tradito i patti stipulati e dichiara nuovamente guerra ai goblin.
Un folto esercito nanico, forte di oltre 40.000 guerrieri, avanza verso la regione montuosa delle Montagne Alte, nonostante il Sultanato di Ashran, mediatore nella precedente Tregua fra il Kay e i Goblin, abbia inviato proprio in quei giorni una commissione per stabilire la verità.
I soldati del Kay peraltro si trovano terribilmente impacciati da una pioggia battente, iniziata poco dopo l'attraversamente del confine, che rende il terreno un vero e proprio mare di fango: in queste condizioni, di per sè proibitive, le truppe del Kay si trovano di fronte un esercito goblin di circa 35.000 soldati, rafforzati da un possente esercito drow di circa 60.000 unità. Le cose sembrano mettersi male per le truppe del Kay colte alla sprovvista e in palese inferiorità numerica, quando all'improvviso compare sul campo di battaglia un esercito di Ashran forte di 47.000 guerrieri.
Più tardi, l'amasciatore di Ashran si giustificheà proclamando che la commissione di indagine ha trovato i goblin colpevoli di aggressione e che la dichiarazione di guerra è stata consegnata immediatamente dopo, ma la prontezza dell'assalto e la tattica utilizzata lasciano capire chiaramente che l'attacco è stato predisposto con ogni cura. La pioggia ed il fango d'altro canto, rallentando le truppe di Ashran e dello Tsarato hanno quasi rovinato l'effetto sorpresa permettendo all'esercito drow-goblin di districarsi in qualche modo dalla trappola anche se l'attacco alle spalle dei valorosi fanti di Ashran ha inflitto gravi perdite alla retroguardia drow.
La battaglia, vista la consistenza quasi pari dei due contendenti, prosegue accanitamente: i mostruosi Drider dei Drow sembrano trovarsi perfettamente a loro agio in questo inferno fangoso e le loro armi avvelenate fanno strage fra il nemico: i maghi di Ashran d'altro canto ribattono evocando una sorta di Guerrieri Ombra la cui presenza sparge il panico fra i goblin, i cui sciamani dal canto loro materializzano non si sa come sul campo di battaglia sciami e sciami di insetti velenosi che però attaccano esclusivamente nani e guerrieri del sultanato, tormentandoli con le loro punture e in generale diminuendone l'efficacia.
La battaglia sembra volgere in favore degli attaccanti, soprattutto grazie ai Giannizzeri e ai Guerrieri Ombra di Ashran che sembrano in grado alla lunga di sfondare la linea nemica, quando all'improvviso la catastrofe colpisce il centro nanico sul lato opposto dello schieramento. Qui fin dall'inizio della bttaglia i valorosi Dragonslayer nanici si sono trovati in forte disparità numerica, ed anche quando le truppe goblin-drow sono state forzate a dividersi praticamente in due per affrontare gli attaccanti provenienti da due diverse direzioni, 3000 Dragonslayer sono rimasti soli contro 10000 fanti pesanti drow mentre la forte ala sinistra nanica, che nei progetti avrebbe dovuto richiudersi sui nemici, si è trovata invischiata nello scontro con un contingente di lancieri nemici. Nel momento più dramamtico della battaglia, i valorosi dragonslayer vengono infine sopraffatti e fra alte urla di gioia di drow spaccano in due lo schieramento annico: la sola scelta rimasta a Krastan l'Invitto è di affrontare il disonore e ordinare la ritirata prima che le ali spezzate dell'esercito del Kay vengano annientate separatamente.
La ritirata precipitosa dei nani del Kay decide le'sito dello scontro: il generale del Sultanato infatti, decide che sarebbe follia continuare la battaglia contro l'intero esercito nemico, Sebbene i suoi giannizzeri e i guerrieri ombra si siano comportati molto bene, lo scontro con i Drider e la fanteria pesante goblin non è stato senza perdite.
Le truppe di Omar Al-Husayni riescono peraltro a ritirarsi senza perdite, anche grazie all'improvvisa e provvidenziale morte del generale comandante dell'esercito Drow. La confusione seguita nel campo nemico infatti permette agevolmente ai soldati del sultanato di sganciarsi e ritornare dietro i propri confini.
Gli eserciti di Ashran e dello tsarato lasciano sul campo ventimila morti, più o meno equamente distribuiti, grossomodo pari all'ammontare delle perdite drow sulle quali è andato a cadere il maggior peso della battaglia. Le truppe di Gnak dal canto loro lamentano circa ottomila caduti.
Non si registrano invece scontri di rilievo sul fronte del regno di Uzkul, dove i goblin si sono limitati a sorvegliare i rimasugli dell'esercito nemico, senza prendere ulteriori iniziative. I riflettori si spostano quindi sulle vicende interne del maggiore regno nanico...qui la ribellione scoppiata lo scorso anno dilaga come un incendio fra le affamate classi inferiori come anche fra le file di una nobiltà ormai disillusa sull'esito della guerra come anche dalla politica interna dello stato...l'irrisolto problema della successione a Ugrim è un vero e proprio cuneo piantato profondamente nell'istituzione della monarchia nanica e il fatto che il governo non prenda posizione su questo e su altri pressanti problemi aggrava una situazione già critica.
I ribelli dal canto loro vedono le loro file accresciute da numerose compagnie mercenarie accorse sotto la loro bandiera, oltre che arricchiti da veri e propri fiumi di denaro la cui provenienza è un vero e proprio mistero. Così rafforzate le truppe ribelli iniziano una marcia triofale verso Barak Drazh mentre le truppe lealiste inviate contro di loro disertano o vengono rapidamente spazzate via: gli stessi cittadini aprono le porte della città ai ribelli rendendo impossibile qualsiasi resistenza.
Con una cerimonia spartana eppure solenne il capo dei rivoltosi Sturmir Frantumaincudini viene proclamato Re di tutti i Clan di Uzkul ponendo termine alla crisi interna. Primo atto del nuovo sovrano è mandare dei messaggeri ai goblin allo scopo di negoziare la fine delle ostilità.
L'anno 3649 vede succedersi tutta una serie di colpi di scena che rimescolano notevolmente una situazione già di per sè stessa confusa. Apre le danze lo Tsar nanico delKay che, avendo subito l'anno precedente delle scorrerie in alcuni villaggi ai confini col Regno Goblin proclama con grande indignazione che i Goblin hanno tradito i patti stipulati e dichiara nuovamente guerra ai goblin.
Un folto esercito nanico, forte di oltre 40.000 guerrieri, avanza verso la regione montuosa delle Montagne Alte, nonostante il Sultanato di Ashran, mediatore nella precedente Tregua fra il Kay e i Goblin, abbia inviato proprio in quei giorni una commissione per stabilire la verità.
I soldati del Kay peraltro si trovano terribilmente impacciati da una pioggia battente, iniziata poco dopo l'attraversamente del confine, che rende il terreno un vero e proprio mare di fango: in queste condizioni, di per sè proibitive, le truppe del Kay si trovano di fronte un esercito goblin di circa 35.000 soldati, rafforzati da un possente esercito drow di circa 60.000 unità. Le cose sembrano mettersi male per le truppe del Kay colte alla sprovvista e in palese inferiorità numerica, quando all'improvviso compare sul campo di battaglia un esercito di Ashran forte di 47.000 guerrieri.
Più tardi, l'amasciatore di Ashran si giustificheà proclamando che la commissione di indagine ha trovato i goblin colpevoli di aggressione e che la dichiarazione di guerra è stata consegnata immediatamente dopo, ma la prontezza dell'assalto e la tattica utilizzata lasciano capire chiaramente che l'attacco è stato predisposto con ogni cura. La pioggia ed il fango d'altro canto, rallentando le truppe di Ashran e dello Tsarato hanno quasi rovinato l'effetto sorpresa permettendo all'esercito drow-goblin di districarsi in qualche modo dalla trappola anche se l'attacco alle spalle dei valorosi fanti di Ashran ha inflitto gravi perdite alla retroguardia drow.
La battaglia, vista la consistenza quasi pari dei due contendenti, prosegue accanitamente: i mostruosi Drider dei Drow sembrano trovarsi perfettamente a loro agio in questo inferno fangoso e le loro armi avvelenate fanno strage fra il nemico: i maghi di Ashran d'altro canto ribattono evocando una sorta di Guerrieri Ombra la cui presenza sparge il panico fra i goblin, i cui sciamani dal canto loro materializzano non si sa come sul campo di battaglia sciami e sciami di insetti velenosi che però attaccano esclusivamente nani e guerrieri del sultanato, tormentandoli con le loro punture e in generale diminuendone l'efficacia.
La battaglia sembra volgere in favore degli attaccanti, soprattutto grazie ai Giannizzeri e ai Guerrieri Ombra di Ashran che sembrano in grado alla lunga di sfondare la linea nemica, quando all'improvviso la catastrofe colpisce il centro nanico sul lato opposto dello schieramento. Qui fin dall'inizio della bttaglia i valorosi Dragonslayer nanici si sono trovati in forte disparità numerica, ed anche quando le truppe goblin-drow sono state forzate a dividersi praticamente in due per affrontare gli attaccanti provenienti da due diverse direzioni, 3000 Dragonslayer sono rimasti soli contro 10000 fanti pesanti drow mentre la forte ala sinistra nanica, che nei progetti avrebbe dovuto richiudersi sui nemici, si è trovata invischiata nello scontro con un contingente di lancieri nemici. Nel momento più dramamtico della battaglia, i valorosi dragonslayer vengono infine sopraffatti e fra alte urla di gioia di drow spaccano in due lo schieramento annico: la sola scelta rimasta a Krastan l'Invitto è di affrontare il disonore e ordinare la ritirata prima che le ali spezzate dell'esercito del Kay vengano annientate separatamente.
La ritirata precipitosa dei nani del Kay decide le'sito dello scontro: il generale del Sultanato infatti, decide che sarebbe follia continuare la battaglia contro l'intero esercito nemico, Sebbene i suoi giannizzeri e i guerrieri ombra si siano comportati molto bene, lo scontro con i Drider e la fanteria pesante goblin non è stato senza perdite.
Le truppe di Omar Al-Husayni riescono peraltro a ritirarsi senza perdite, anche grazie all'improvvisa e provvidenziale morte del generale comandante dell'esercito Drow. La confusione seguita nel campo nemico infatti permette agevolmente ai soldati del sultanato di sganciarsi e ritornare dietro i propri confini.
Gli eserciti di Ashran e dello tsarato lasciano sul campo ventimila morti, più o meno equamente distribuiti, grossomodo pari all'ammontare delle perdite drow sulle quali è andato a cadere il maggior peso della battaglia. Le truppe di Gnak dal canto loro lamentano circa ottomila caduti.
Non si registrano invece scontri di rilievo sul fronte del regno di Uzkul, dove i goblin si sono limitati a sorvegliare i rimasugli dell'esercito nemico, senza prendere ulteriori iniziative. I riflettori si spostano quindi sulle vicende interne del maggiore regno nanico...qui la ribellione scoppiata lo scorso anno dilaga come un incendio fra le affamate classi inferiori come anche fra le file di una nobiltà ormai disillusa sull'esito della guerra come anche dalla politica interna dello stato...l'irrisolto problema della successione a Ugrim è un vero e proprio cuneo piantato profondamente nell'istituzione della monarchia nanica e il fatto che il governo non prenda posizione su questo e su altri pressanti problemi aggrava una situazione già critica.
I ribelli dal canto loro vedono le loro file accresciute da numerose compagnie mercenarie accorse sotto la loro bandiera, oltre che arricchiti da veri e propri fiumi di denaro la cui provenienza è un vero e proprio mistero. Così rafforzate le truppe ribelli iniziano una marcia triofale verso Barak Drazh mentre le truppe lealiste inviate contro di loro disertano o vengono rapidamente spazzate via: gli stessi cittadini aprono le porte della città ai ribelli rendendo impossibile qualsiasi resistenza.
Con una cerimonia spartana eppure solenne il capo dei rivoltosi Sturmir Frantumaincudini viene proclamato Re di tutti i Clan di Uzkul ponendo termine alla crisi interna. Primo atto del nuovo sovrano è mandare dei messaggeri ai goblin allo scopo di negoziare la fine delle ostilità.