Report turno 5

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Regno del Portogallo:


Il mercato degli schiavi:


In questi anni il Portogallo attiva un fortissimo commercio con i regni di Woloof e Siline e importa una grossa quantità di schiavi neri da usare come manodopera a basso costo.
Questo e l'apertura di una serie di posti commerciali nelle colonie assicurano una buona entrata ai portoghesi che possono così uscire dalla terribile spirale dei prestiti in cui erano incappati da quasi 50 anni.
La principessa Isabella si sposa con un nobile minore.


L'esplorazione:


Fernando da Po viene incaricato di continuare l'opera esplorativa portoghese. Con una piccolissima flotta l'esploratore va verso sudest e scopre un arcipelago di isole disabitate che chiama Capo Verde.
Successivamente scende a sud costeggiando la costa africana fino ad un'isola a cui da il proprio nome.
Da allora non giungono più notizie dell'esploratore. Secondo alcuni le sue inadatte galee si sarebbero arenate e distrutte, secondo altri sarebbe rimasto sull'isola di Fernando Po per dei danni agli scafi provocati da una tempesta tropicale.




L'Emirato delle Azzorre:


Un nuovo e pacifico tentativo di conversione delle Azzorre non da i risultati sperati.
Il popolino musulmano, già sofferente per essere stato obbligato ad andarsene dall'Europa, decide che ne ha abbastanza degli inquisitori portoghesi e prende le armi.
Un tale di nome Muhammud si fa incoronare Emiro delle Azzorre e chiede immediatamente la protezione del Marocco.

 

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Regno di Islanda e ducato di Norvegia:


La guerra commerciale:


Ferocissima per tutto il quinquiennio la guerra, fatta comunque senza imbrogli, fra i mercanti norvegesi e danesi per contendersi il fondo di Oslo.
Alla fine sono i norvegesi a scamparla e i danesi perdono tutte le piazze di favore della zona, ridando fra l'altro un'ulteriore boccata d'ossigeno alle casse del ducato.
Per il resto tutto procede tranquillamente. La principessina Jutta si sposa con Aakon Sigmundson, principale oppositore allo spostamento della capitale in Islanda e non si verificano ulteriori problemi.

 

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Ducato di Svezia:


Turbini economici:


In questo periodo viene contratto un forte prestito dalla Danimarca che permette alla Svezia di saldare i precedenti prestiti richiesti per la perdente Guerra Scandinava.
Vengono abbassati i dazi, rimanendo comunque ancora alti e si segnalano le aperture di diversi posti commerciali ducali per supportare i mercanti in viaggio verso nord.


Altri fatti:


Una piccola somma viene stanziata per creare il primo nucleo dell'Accademia Militare di Stoccolma. Inoltre assistiamo ad una vendita del ferro dello Jamtland verso est, in cambio di carichi di prezioso grano.
Il duca Ivar diventa padre di Erik Ivarson.

 

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[size=1.45em]Regno di Georgia:[/size]


Risollevare l'economia:


Per dare una spinta all'economia il sovrano georgiano contrae una serie di forti prestiti che vengono solo parzialmente spesi creare una università a Tbilisi. I restanti fondi sono utilizzati per incentivare ulteriormente la produzione vinicola e per costruire una serie di strate in tutta la Georgia.


Politiche di vicinato:


Un'alleanza con l'emirato Saffavide assicura il confine ovest, rendendo più tranquillo il regno. Il piccolo Alessandro viene posto come erede.
Si segnala inoltre l'apertura di una rotta commerciale che porta il famoso vino georgiano in Austria, passando per la Moldavia.

 

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Ducato di Milano:

Italia!:

Il duca Galeazzo Maria prende onore ai suoi impegni e abbandona una Genova ridata agli aristocratici locali. Si scaglia però brutalmente contro i Savoia, dichiarandoli usurpatori sul suolo italiano e servi dello stranieri re di Francia.
Ottiene quindi la creazione di una lega antifrancese nominata Patto del Nord, nella quale entrano Saluzzo, Monferrato e Genova.
La Lega raduna quindi un esercito e marcia su Torino per scongiurare una presunta invazione francese e porre fine alla guerra.

I Leoni di Milano:

Dopo la sconfitta dell'esercito sabaudo i Milanesi occuparono torino, nominando al governo alcuni conti particolarmente compiacenti. Saluzzo, invece, si mosse ad occupare una Nizza difesa solamente da alcune decine di soldati della marina sabauda.
L'esercito sabaudo si ritirava sulle montagne della Savoia, dove veniva incalzato da forti raid dei milanesi.
Si segnala inoltre un forte aumento delle tasse in tutto il Ducato a causa della guerra, cosa che fa infuriare più di un popolano.

 

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Serenissima Repubblica di Genova:

Stabilizzarsi:

Milano mantiene la promessa e riconsegna i poteri alla nobiltà genovese che si appresta a nominare un nuovo Doge. La decisione papale di appoggiare i lealisti di fatto stronca le gambe ai ribelli che si vedono togliere l'appoggio del popolino, nonostante le concessioni fatte.
Diverse città corse giurano lealtà nuovamente a Genova, sperando di trovarsi dalla parte giusta della barricata.
I ribelli si rintanano quindi nei monti dell'isola e li cercano di comprendere il da farsi.
Anche dell'isola di Chios il governatore locale si schiera con i lealisti.
In ogni l'entrata nella Lega del Nord fa tornare Genova nel pieno degli eventi.

 

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Signoria di Siena:

Il tentato colpo di Stato:

Viene in questi anni smascherato un colpo di stato finanziato da Firenze, volto a detronizzare Pandolfo Petrucci, signore di Siena.
Benchè Firenze abbia tutte le colpe e una sua spia venga catturata, Siena non ha le forze fisiche per farsi valere e decide di chiudersi in un silenzio totale.
Un tentativo di alleanza con Lucca in funzione antifiorentina fallisce dopo il crollo della Lega italica.

 

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Repubblica di Novgorod:

Bunga Bunga presidente:

La fine del mandato di Basilio di Trebisonda è un momento triste per Novgorod. Un uomo carismatico, che ha fatto prosperare la Repubblica ora la lascia verso un futuro incerto. Per dargli un caloroso saluto i nobili e i ricchi mercanti organizzano un banchetto dove sono presenti le più alte cariche del mondo ortodosso novgorodiano.
Il banchetto si trasforma in una raccolta fondi a favore dei mercanti di Novgorod, con un discreto successo.
Finita la parentesi di Basilio viene eletto Teodoro il Goto, dall'omonimo principato, che rimane in carica 4 anni, dopodichè si decide per un nuovo presidente, sempre di Teodoro, Giovanni di Kaffa.

La migrazione continua:

Sempre per incrementare il mercato delle pelli si inviano nuovi coloni ad Oriente. La Veposkava diventa la regione più popolosa, cominciando ad eclissare il prestigio di Novgorod, non senza qualche lamentela.
Si segnala inoltre l'ennesimo raid ai danni della finlandia.
I fatti di Moscovia lasciano un futuro incerto per la Repubblica.

 

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Regno di Inghilterra:

La questione irlandese:

Una nuova ondata di coloni inglesi viene inviata nella contea York del Leinster insieme ad un esercito di circa 7000 uomini. Questi espropriano con forza le terre della popolazione irlandese e la costringono di fatto a fuggire ad ovest, vano è ogni tentativo dei patrioti irlandesi di creare una qualche forma di resistenza.
Il Leinster diviene a tutti gli effetti una contea inglese, primo passo per la conquista di tutta l'isola a detta del sovrano.

L'ascesa dei Tudor:

Edoardo Lancaster, forse per controbilanciare il peso della famiglia York, accetta l'ingresso a corte di molti nobili della famiglia Tudor, in particolare del rampollo Enrico, in cambio di una forte somma di denaro da parte della famiglia stessa.
Si assiste anche ad un continuare della politica di distensione nei confronti della Francia.
Di fatto la guerra è ancora in corso ma nessuna delle due parti sta più combattendo da anni e voci di corridoio parlano di una tregua ufficiosa che dovrebbe, forse, sfociare nella tanto agoniata pace.

 

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Regno di Lorena:

Screzi con Lussemburgo:

Profondo sgomento colpisce il re Carlo I quando una carovana mercantile lorenese viene assalita da una banda di banditi in territorio lussemburghese. Il duca accusa il Lussemburgo non solo di applicare dazi iniqui alle sue merci ma addirittura di sabotarle per trarne vantaggio.
Invia quindi un ultimatum al piccolo ducato, o si sottometterà alla corona di Lorena o sarà la guerra.
Il Duca di Lussemburgo per tutta risposta raduna il suo esercito e chiede l'intervento dell'Austria.

Il torneo:

Evento importantissimo per il regno è il grande torneo dove viene concessa la mano di Maria, figlia del re. In questo modo il figlio di Maria si troverà ad essere il re di Lorena.
Partecipano 500 cadetti da tutta Europa, oltre 200 nobili fra conti e simili e anche dei sovrani di tutto rispetto.
Alla fine del torneo gli sposi possono finalmente convolare a nozze, nonostante l'idea di lasciare la Lorena ad un principe straniero crei immensa inquietudine nella nobiltà.
I nobili, infatti, esortano il sovrano lorenese a darsi da fare sfornare un bel maschietto.

 

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Granducato di Moscovia:

Ivan il guerrafondaio:

Il Granduca Ivan III si dedica totalmente ad una cosa sola: la guerra.
Radunato un enorme esercito marcia su Ryazan e ne assedia la capitale in modo totalmente inaspettato, non dando il tempo di reagire ai soldati locali. Il piccolo ducato decide di capitolare prima che l'assedio abbia termine e viene a tutti gli effetti inglobato nel Granducato.
Segue poi un'altra improvvisa e inaspettata invasione delle terre del khanato Quasim.
Sudzal e Murom vengono annesse e lo stesso esercito del khanato pesantemente sconfitto, costretto a fuggire.

Le reazioni estere:

L'aver invaso ben due Stati senza dichiarazione di guerra, senza casus belli e in violazione dei patti con Novgorod desta incredibile sdegno in tutte le russie.
Pskov chiede immediatamente l'alleanza con Novgorod in funzione antimoscovita, chiedendo che venga rigettato il precedente trattato.
I Khanati vicini, come quello di Crimea, il Khazan e il Sibir si dichiarano pronti ad intervenire in difesa dei propri fratelli massacrati dai russi.
A Sudzal, lasciata peraltro sguarnita, comincia una guerriglia intensissima che porta in breve tempo la regione nelle mani dei vecchi proprietari.
Si segnala inoltre l'apertura di una duplice rotta commerciale.

 

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Regno di Castiglia:

Gli ultimi passi di Enrico il Coraggioso:

Enrico si dedica ad iniziare la costruzione di un'università di Giurisprudenza a Toledo. Inoltre crea una rotta commerciale con Venezia, iniziando intensi rapporti.
Uno dei suoi cugini, Fernando, viene inviato a prendere la corona di Navarra su richiesta dei navarrini e un ramo cadetto dei Trastàmara si insedia nel piccolo regno pirenaico.
Si segnala inoltre, per la prima volta, un tentativo di conversione pacifica dei musulmani, mediante incentivi sulle tasse. A riprova del cambio di rotta l'inqusitore Torquemada viene congedato dalla corte e inviato in un monastero a Guadalajara.

La guerra civile castigliana:

La morte di Enrico, fra l'altro non troppo vecchio, lascia il Paese nella paura più totale. L'arrivo degli inquisitori papalini si trasforma in tragedia quando questi stabliscono l'illegittimità del principe Giovanni e lasciano le porte aperte ad Isabella, sposata con il principe ed erede di Aragona-Napoli.
Non sono in molti però a gradire la cosa. I juanisti accusano Isabella di essersi venduta agli aragonesi e di voler creare un unico regno iberico dove la Castiglia sarà una parte sfavorita.
Ci si mette pure il Marocco, che tenta uno sbarco sfotunatissimo a Granada ed accusa pubblicamente l'Aragona di non aver rispettato i patti presi.
Isabella e i suoi seguaci si insediano a Toledo e la proclamano regina di Castiglia ma i juanisti non ci stanno.
Si organizzano nelle Asturie ed eleggono re Giovanni III nella città di Bilbao, che pongono come loro capitale provvisoria.
Il grosso degli eserciti e i capitani di ventura seguono i juanisiti. La guerra civile era appena cominciata.
Il comando generale degli insorti è di Beltràn de la Cueva, recentemente promosso generalissimo di Castiglia.
Gli isabelinos chiamano il capitano di ventura toscano Antonio Bianco

 

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Il torneo di Lorena:

Le prime fasi:

L'inizio del torneo va in maniera abbastanza prevedibile. I delegati delle varie nazioni sbaragliano molto facilmente i cadetti o i piccoli rampolli delle varie famiglie.
Fra i più meritevoli si distinguono gli inviati del conte di Arras e di Piccardia, nonchè una dozzina di cadetti in prevalenza germanici che si mostrano molto agguerriti.
La parte più interessante è sicuramente la giostra ma si vedono ottimi numeri anche nel torneo di spada, mentre il tiro con l'arco si rivela un po' noioso.
Alla fine i pochi scontri rimasti si configurano in questo modo:

Campione portoghese contro campione di Arras
Campione francese contro un cadetto tedesco
Campione veneto contro campione d'Assia
Giorgio il Ricco di Baviera contro campione asburgico
Campione ungherese contro campione inglese
Campione bizantino contro cadetto del duca di piccardia.

Scontro fra regni:

Lo scontro fra i portoghesi e Arras si rivela ricco di colpi di scena. Inizialmente il campione portoghese vince senza troppa difficoltà il tiro con l'arco, facendo 7 centri in più del suo avversario.
Nel duello con la spada la cosa invece va malissimo. Il portoghese inciampa e cade a terra dopo pochi secondi, venendo sconfitto dal suo avversario.
Tutto si decide con la giostra, dove il contendente portoghese se la vede malissimo. Il suo cavallo si imbizzarrisce durante la prima carica e perde in velocità, il legato di Arras ha vita facile e colpisce il suo avversario in pieno petto, disarcionandolo e vincendo la competizione.

Segue lo scontro fra il campione di Francia e un giovanissimo cadetto tedesco. Il tiro con l'arco vede i due contendenti alla pari fino all'ultimo, ma alla fine il francese riesce a piazzare una freccia in più dell'avversario e a guadagnarsi la gloria.
Il duello di spada finisce dopo una manciata di secondi, con il cadetto tedesco che subisce un colpo di controtaglio e viene sconfitto.
Situazione simile anche nella giostra, il francese riesce a colpire per primo il suo avversario, disarcionandolo e mettendolo fuori gioco.

Spettacolare la sfida fra Venezia e l'Assia. Il tiro con l'arco è alla pari fino all'ultimo ma in conclusione una freccia ben piazzata da la vittoria a Venezia. Il duello di spada continua per dieci minuti buoni e i due contendenti sono totalmente alla pari, alla fine una finta con affondo sulla spalla porta a vincere l'assiano.
Si decide tutto con la giostra. I due contendenti si colpiscono a vicenda e cadono da cavallo, continuando però lo scontro a terra. Per 5 minuti si assiste a colpi spettacolari ma alla fine il campione veneto perde totalmente il fiato e viene colto alla sprovvista, perdendo.

Giorgio il Ricco combatte contro il campione asburgico. Il Ricco vince abbastanza facilmente il tiro con l'arco ma perde per un soffio il duello di spada. Nella giostra l'asburgico carica immediatamente con una velocità del destriero sorprendente. Il Ricco tenta una controcarica per disarcionare l'avversario ma l'austriaco riesce a parare con lo scudo e ribattere il colpo, portando a casa la vittoria.

Lo scontro fra inglese e ungherese non è particolarmente eclatante. L'ungherese vince il tiro con l'arco per due punti e perde con onore il duello di spada. La giostra si conclude in un modo molto classico, carica doppia con doppio colpo, alla fine l'ungherese cade e l'inglese rimane a cavallo.

Il candidato bizantino vince facilmente il tiro e il duello di spada. Peggio nella giostra, dove viene disarcionato dopo pochi istanti. Ma nel complesso porta a casa un due su tre e passa al livello successivo.

Lo scontro fra Arras e la Francia si rivela assolutamente inaspettato. Il francese infatti si rifiuta di combattere e accusa Arrass di aver manomesso il suo arco per la competizione di tiro. Una commissione di giudici ispezione l'arma e lo conferma. Arras viene bandito dal torneo e il campione francese vince a tavolino.

Segue Assia contro Asburgo. Contro ogni pronostico il candidato assiano sbaraglia il suo avversario al tiro con l'arco e vince con una carica laterale nel duello di spada. La giostra si conclude, anchessa, a favore degli assiani che sbaragliano gli asburgo con una carica alternata.

Estremamente particolare anche la performance dei bizantini. Il legato inglese, forse colto da un malore, sbaglia terribilmente nel tiro con l'arco e combatte malaccio con la spada. Se la cava meglio nelle giostra, dove colpisce il suo avversario ma non riesce a disarcionarlo, cosa che invece riesce a fare il bizantino.


Finalissima:

La finalissima vede il campione francese, quello bizantino e quello assiano contendersi in un match a tre il trono della bellissima Maria.

Il tiro con l'arco vede una performance ottima dei francesi, che fanno 9 centri su dieci. Molto peggio per i bizantini che se la cavano con 4 su dieci. Gli assiani salvano la bandiera con un 6 su dieci. Il punto va al francese.

Nel duello di spada il candidato assiano e quello bizantino si lanciano contro quello francese, mettendolo fuori combattimento e poi continuano fra loro. Dopo qualche minuto la vittoria va all'assiano con un colpo di controtaglio.

Infine la giostra. Una stupenda carica incrociata si conclude in un turbinio di polvere e fumo dalla quale esce a cavallo solamente il contendente bizantino.

Si decide di concludere il tutto con un ultima giostra 3 contro 3, chi vince si aggiudica tutto quanto.

Il candidato francese si sbilancia dopo poco e cade da cavallo alla prima spinta del legato assiano. Disgraziatamente questi a sua volta viene fatto sbilanciare dal candidato bizantino che quindi si aggiudica tutto quanto.

La mano di Maria di Lorena va a Andrea I Paleologo

 

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Serenissima repubblica di Venezia:

La Crociata veneta:

Grandissimo impegno in questi anni a promuovere una crociata "tutta veneta" contro i turchi, nemici di sempre. I Cavalieri di Rodi si uniscono dopo un forte pagamento insieme all'impero bizantino, mentre la Valacchia accetta alleanza senza però entrare in guerra.
La flotta veneta si dirige nuovamente nello stretto dei Dardanelli e pone blocco a Costantinopoli, Galata e Pera devastandone le coste e causando gravi danni al commercio delle spezie locali.

L'espansione territoriale:

In questi anni la Serenissima assiste ad una fortissima espansione territoriale che la porta a diventare di fatto la "signora d'Oriente" in contrapposizione ai turchi.
Cipro acetta l'annessione dopo pagamento di una forte dote alla sua regina. Il Montenegro accetta di entrare nella Liga veneta e di diventare un protettorato veneziano in cambio della cessione delle piazzeforti di Cattaro e Perasto.
Un po' peggio nelle isole egee, dove il Doge tenta di espropriare dell'ereditarietà del titolo i signori locali.
La popolazione locale approfitta della guerra per prendere d'assalto i palazzi ducali e chiedere la formale annessione a Bisanzio, riallocato ora a Creta.

Pacificazione interna:

All'età di 90 anni il doge Mocenico lascia questa terra. Lo sostituisce Agostino Barbagio, nobile e generale molto stimato. Sue sono delle leggi per popolare l'entroterra veneto ma soprattutto, una legge che dona totale libertà civile alle minoranze greche, equiparandole ai veneti nonostante non venga concessa ancora una tanto sperata tolleranza religiosa ma è comunque un primo passo.
I greci sono integrati nel sistema militare veneto nel corpo paramilitare degli Stradiotti (o Stratioti).

 

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Impero romano d'Oriente:

Il matrimonio:

Inaspettata è la vittoria di Andrea I che si trova sposato con Maria di Lorena. Il loro primogenito sarà, senza dubbio, erede di due realtà molto diverse. Forse questo convincerà i lorenesi ad aiutare i nuovi fratelli bizantini nella loro lotta.

Creta e le Cicladi:

Bisanzio si schiera con i Veneti ma la cosa gli costa cara. Costanza e le terre ricevute solamente 5 anni prima vengono rapidamente occupate dai turchi.
Tuttavia Andrea I e molti dei suoi si erano per tempo rifugiati a Creta, dove il Doge veneto gli aveva concesso una certa dose di autonomia.
La ribellione delle isole egee porta Bisanzio a riconquistare un certo potere nel mediterraneo orientale. Anche Corfù e Cipro diventano molto inquiete mentre a Rodi una rivolta dei greci è sedata nel sangue.
Andrea I denuncia la cosa a Venezia e chiede un intervento contro Rodi.

 

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Sultanato ottomano:

L'annessione del Karaman e del Dulquadir:

Nell'ottica di difesa dalla crociata veneta Maometto II riuscì a convincere i suoi due alleati storici, Dulquadir e Karaman, a lasciare il comando delle proprie armate a favore degli ottomani e a far convogliare le tasse locali alla corte di Istambul. Di fatto i due Paesi venivano annessi, seppur mantenevano governatori locali e diverse autonomie.

Un erede al trono:

Dopo anni di tentativi finalmente il sultano riesce ad avere due figli maschi a distanza di un paio d'anni. Il maggiore viene immediatamente associato al trono per creare maggiore stabilità nel dominio turco.

Il blocco veneto:

Gli ottomani sono vittoriosi contro i bizantini a nord ma non possono fare nulla contro un gigantesco blocco navale a Costantinopoli. Maometto II rassicura i suoi che fra breve incrementerà moltissimo la marina e spazzerà via gli infedeli.

 

[TFT]

Regno di Danimarca:

Re Hans:

La morte di Cristiano I porta al potere il giovane Hans. I suoi primi anni sono molto tranquilli, dati principalmente da una guerra commerciale contro la Norvegia e dall'inserimento pacifico dei vassalli dell'Holstein nel quadro dell'amministrazione danese.
Continua l'intesa con la Lega e Novgorod.

 

[TFT]

Stato Pontificio:

L'assedio di Ferrara:


Mentre la Lega Italica affonda il Papa decide di approfittarne per invadere Bologna. Al comando del capitano tedesco Konrad quasi 15.000 papalini assediano la città che capitola dopo una brevissima resistenza. Il suo signore fugge ancora una volta a Firenze dove chiede l'aiuto dei principali potentati tedeschi e italiani per tornare sul trono.


Habemus Papam:


Alla morte di Sisto IV sale al soglio pontificio il Genovese Giovanni Cybo, con il nome di Innocenzo VIII. La sua prima legge è di stabilire un indice dei libri proibiti per ogni buon cristiano, cosa che porta al rogo moltissime opere filosofiche e anche ad un certo allontanamento dei filosofi non ecclesiastici da Roma.
Vengono inoltre stabiliti dei limiti alle corporazioni e si tenta di popolare il retroterra anconetano con sgravi fiscali per le famiglie numerose.


Lo scandalo:


Sicuramente le scoperte del Papa non saranno destinate a rimanere nell'indifferenza di tutti. La spia Luigi Colonnelli, già famosa per le sue opere nel controspionaggio, riesce ad avere alcuni testimoni diretti o indiretti che svelano chi ha tradito l'armata crociata. L'accusa ricade sul re Ferrante I di Aragona.
Certamente i prossimi anni saranno molto interessanti.

 

[TFT]

Lega Anseatica:


Incursione a Danzica:


Per vendicare i radi contro i suoi alleati di Curlandia e Livonia la Lega attua un forte blocco a Danzica che culmina con uno sbarco di 600 uomini che ne devastano la zona del porto.
L'alleanza con la Polonia di fatto viene interrotta e nel nord si palesano venti di guerra fra la coalizione Novgorod-Danimarca-Lega e Curlandia dopo l'invasione polacca della Livonia.

 

[TFT]

Arciducato d'Austria:


La sicurezza nell'elezione:


Dopo diverse ambascerie, alcune certamente ricche di doni, Federico III riesce ad ottenere anche il voto del Conte Palatino, indispensabile per assicurare la successione asburgica al trono imperiale.
Di fatto attualmente gli austriaci detengono la maggioranza netta dei voti. Il giovane Massimiliano viene associato al contro del padre come erede e candidato per la successione all'Arciducato e all'Impero.
Forse anche per garantire una successione tranquilla vengono inviate rassicurazioni sull'indipendenza di Baviera e Palatinato.


Appalti pubblici:


Molto importante è una legge che concede appalti pubblici per la costruzione degli edifici. La cosa piace e diversi mercanti italiani si gettano nel mercato austriaco decrementando moltissimo il costo delle opere pubbliche e private.
Si segnalano inoltre due rotte commerciali verso gli angoli del mondo conosciuto: Georgia e Moscovia che portano in Austria del ricco vino e le pelli di Russia.


Una nave:


Le relazioni con Venezia vanno ai ferri corti quando gli austriaci accusano i veneti di aver violato lo spazio marittimo austriaco a Fiume con la galea da guerra "San Marco".
L'esercito austriaco si ammassa sul confine ma non giunge alcuna dichiarazione di guerra, per ora.