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La fine della Guerra Britannica

Dopo lunghe settimane di trattative dietro le quinte, viene concluso il trattato di pace fra il Sacro Impero di Britannia e la coalizione formata dal Principato di Minnonar, il Ducato di Sylvania e l'Impero dell'Arpia. La pace, in considerazione delle intenzioni ritenute criminali in maniera unanime, del defunto Lelouch sono molto dure.
Il Sacro Impero salva la propria indipendenza ma conserva praticamente solo il nucleo del proprio territorio: le terre che un tempo erano della Waaagh più la città di Aquigraine passano all'Impero meridionale mentre le terre che un tempo erano del formicaio passano quasi tutte al Ducato di Sylvania. Minnonar dal canto suo annette Volskygge e ottiene dalle Arpie la cessione delle province della Enclave in compenso del proprio aiuto nel svelare le intenzioni di Lelouch.
A ulteriore umiliazione per la corona britannica il corpo di Lelouch viene esumato e la testa, spiccata dal busto, mandata a Kyrne Lamiya per essere piantata su una picca accanto a quella di tutti i re e regine che hanno sfidato la Prima e hanno fallito. Un pò a sorpresa il trattato non viene ratificato da Cristopher bensì dalla sorella, la Principessa Marianne; solamente alcuen settimane dopo diverrà noto che Cristpher ha radunato i resti del suo seguito e dell'esercito britannico ed ha abbandonato il Sacro Impero via mare verso una destinazione ignota lasciando uno scritto in cui rifiuta di associare il suo nome a una pace tanto ignomigniosa e scaglia maledizioni assortite su tutti i regnanti della coalizione che ha abbattuto il Sacro Impero. Pur in assenza di una abdicazione la sua fuga viene vista come una rinuncia al trono che viene quindi offerto alla ultima discendente vivente di Clovis, Marianne.
Le perdite subite durante la guerra e il durissimo trattato di pace hanno abbattuto probabilmente per sempre Britannia come grande potenza, anche se la prosperità delle città e dei porti delle sue regioni interne gli lasciano la possibilità di mettere in piedi un commercio proficuo e ricostituire almeno in parte la sua forza.
Si vocifera che la Prima avrebbe volentieri aggiunto la testa di Cristopher a quella del suo illustre fratello ma che Marianne abbia messo sull'avviso Cristopher in modod a permettere la sua fuga; quale che sia la verità del re di un solo anno vengono perse le tracce.
Poco dopo la fine delle ostilità mentre Britannia cerca di ripopolare la capitale, vengono accolte delegazioni di ispettori da Minnonar alle quali viene concesso di esaminare le torri di magia e le biblitoeche reali per accertare che Britannia non sia in possesso di una delle Lacrime nè di incantesimi di controllo mentale, condizione questa espressamente richiesta dal principe Carnil durante i negoziati.
 

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La Grande Crociata

Dopo la grande battaglia di antarion le forze congiunte dell'Impero Rahonavide e del Trollheim penetrano profondamente nelle Wastelands senza incontrare niente più della resistenza sporadica dei non morti vaganti nelle regioni devastate sotto il controllo del Consiglio del Giudizio. Ceyandev resta irreperibile: l'Erede della Tenebra evidentemente non è intenzionata a combattere una altra battaglia campale e preferisce ritirarsi nel profondo delle terre desolate lasciando gli alleati a vedersela con i non morti vaganti e la mancanza di cibo e acqua.
 

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L'eterna guerra dei Nani contro gli Orchi

Si stanno appena spegnendo i fuochi ad ovest quando una nuovo conflitto scoppia nelle estreme propaggini del Mondo Conosciuto. La Teocrazia di Agharti e i nani del Regno di Nagrond decidono infatti di coalizzarsi per assalire la Grande Orda vista da entrambi come una minaccia, approfittando che il grosso del suo esercito è stato impegnato ad invadere i territori britannici dall'altro capo del suo territorio.
Aprono le ostilità le forze di Agharti che immediatamente dopo la dichiarazione di guerra irrompono nelle steppe orientali occupando rapidamente le regioni bagnate dal fiume sul confine puntando poi decisamente sulla città di Oshu'gun attorno alla quale trova accampato l'esercito di Nagrond.
Non appena congiunti i due eserciti uniti danno l'assalto alla città prendendola dopo alcuni giorni di duri scontri. I nani poi abbandonano la città a un feroce saccheggio (i cui proventi servono fra l'altro a compensare la compagnia mercenaria dei Figli del Fabbro assunti per la bisogna) dopodichè scatenano un sanguinoso massacro sterminando interamente la popolazione pelleverde eccetto quei pochi che riescono a fuggire dalla carneficina rifugiandosi nei territori ancora in mano all'Orda.
La guerra e il massacrov engono giustificati da Nagrond come la giusta vendetta per la guerra combattuta vent'anni prima e debitamente registrata nel Libro dei Rancori sebbene i saggi scuotano ilc apo chiedendosi se c'era proprio bisogno di rinfocolare l'antico odio fra nani e pellerverde con tanta insensata ferocia. Il kapoguerra Ugluk proclama a gran voce la Waaaaaagh contro gli aggressori e intraprende immediatamente una marcia forzata verso est radunando al tempo stesso tutti i guerrieri su cui riesce a mettere le mani.
 

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La Guerra contro Lady Vashti

Le truppe unite del Dominio, del Regno della Tempesta e di Carandor proseguono la loro marcia verso nord. I tre eserciti riuniti arrivano sotto le mura di Adunakhur che viene assediata dalle truppe dell'Unione mentre le forze del Dominio e del Regno della Tempesta continuano ad avanzare. Visto che Lady Vashti e i suoi alleati rifiutano ancora did are battaglia il Dominio chiede ufficialmente alle driadi di rpendersi cura dell'assedio di Solvermiath ma le Spriggan rifiutano. Come la Regina Eterna risponde sprezzantemente "Il nostro compito è distruggere l'Albero della Morte o morire nelt entativo, non sprecare quel poco che resta delle nostre vite per conquistare una città per i Frostlings."
L'esercito riunito del dominio e del Regno riescono comunque ad arrivare fino alla regione 3 a ridosso della necropoli di Evernight. Qui però gli esploratori reali portano notizie terribili: sotto le mura di Evernight si è accampato un esercito enorme. Lady Vashti, Diksha, Selvana e Melchior coi rispettivi eserciti e la gabbia magica che trattiene "Lord" Smurgh sono ivi insieme a una marea di cadaveri rianimati che si stima almeno a duecentomila unità. Vashti stà schierando tutte le sue forze.
Nel frattempo dall'altra parte del mare le forze di Carnival, pari a circa 40mila cadaveri rianimati, completano la conquista della penisola: non possono nulla le truppe di guarnigione del Dominio che, terribilmente inferiori di numero, vengono schiacciate in una battaglia campale. Le città di Perla Bianca e Nuovo Gelo, poco più che cittadine di piccole dimensioni, non sono in grado dir esistere alle armate della Caduta e vengono rapidamente prese di assalto.
 

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La Guerra della Tempesta

A seguito degli avvenimenti dellos corso anno la tensione fra Regno della Tempesta e il Principato di Minnonar e i suoi alleati è altissima: purtroppo sul finire dell'anno la situazione degenera e poco dopo la stipula della pace con Britannia un nuovo conflitto erompe nel nord. Le danze, per così dire, vengono aperte dal lancio di un nuovo incantesimo di distruzione di massa su Bastiglia di Ishitara: la guarnigione locale viene completamente annientata, ne rimangono soltanto i cadaveri dissanguati come già veduto nelle città britanniche. Al tempo stesso l'esercito di Minnonar si muvoe su due fronti assalendo ir esidui territori ex-dragonici a sud e portando una incursione di cavalleria nelle regioni settentrionali.
A sud l'esercito eldar si trova di fronte, almeno inizialmente, una forte resistenza e sono necessari alcuni feroci scontri prima di riuscire a sopraffare la resistenza del presidio dragonide. D'altro canto l'assalto a Dragonreach vede la dragonessa bianca Kimdissi affiancare gli eldar nella loro battaglia: oltre alla possanza del drago del gelo, il morale delle truppe dragonidi crolla di fronte al fatto che uno degli Antichi Draghi si sia schierato contro di loro. A nord un contingente di cavalleria eldar cammina fra le mura deserte della capitale del Regno della Tempesta...il colpo però anche se devastante è meno terribile di quanto possa apparire. Il sovrano del regno, Dedric Stormborn e suo padre Stannis sono a nord als eguito dell'esercito e sfuggono così alla magia nemica.
Poco dopo una serie di eventi catastrofici di evidente natura magica colpiscono i territori del Principato: un incessante diluvio colpisce la regione di Almarillan dove le puoggie durano ininterrottamente per settimane e settimane....il fiume straripa, smottamenti e frane provocano crolli e valanghe di fango. Chi può ed è fortunato fugge dalla furia degli elementi ma moltissimi muoiono per le alluvioni o la fame e la mallattie. Quando la furia degli elementi finalmente si placa, Almarillan è scomparsa, sommersa da un lago di acqua e fango e la regione trasformata in un unica immensa palude. A peggiroare le cose una serie di violenti maremoti infuria sulle coste del principato: innumerevoli i morti fra i civili, praticamente cancellata la produzione delle reginoi coinvolte, ingentissimi i danni a città e strutture.
 

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La Guerra dei Draghi

Falliti i tentativi di mediare una pace la guerra riprende: ora che l'esercito delle Felidi è giunto sul campo di battaglia gli alleati riprendono ad avanzare per riconquistare le regioni di Monteferreo e Picco Profondo ai dragonidi che per parte loro preferiscono ritirarsi di fronte alla preponderanza dei tre eserciti riuniti per evitare una battaglia in cui sarebbero in minoranza nonsotante i rinforzi appena pervenuti dalla capitale.
Senza incontrare l'opposizione del grosso delle forze dei Figli così vengono riconquistate le regioni di Monteferreo, Picco Profondo e Picco dei Tempi, per quella che tutto considerato è una campagna estremamente positiva per gli alleati.
Proprio sul finrie dell'anno, il disastro: le truppe Felidi si stccano infatti dagli alleati ed entrano da sole nella Piana Dorata, dove è accampato l'intero esercito dragonide: ne scaturisce una battaglia, imprevista da entrambe le parti, ma dove i dragonidi si trovano ad affrontare il solo esercito felide, trovandosi per di più in condizioni di relativa parità scheirando poco meno di 30mila soldati (dragondii e mercenari) contro circa 35mila felidi e mercenari. La battaglia è subito accanitissima e le felidi si battono come demoni tanto più che anch'esse ricorrono alla magia per rendere lance e dardi più efficaci, sfortunatamente però il grosso del loro esercito è costituito da combattenti armati alla leggera: la milizia viene spazzata via dai dragonidi come neanche esistesse e le terribili Panthera si trovano di fronte un fiume di guerrieri corazzati decisi e potenziatid alla magia. Come se non bastasse quando la ala sinsitra felide inevitabilmente cede, i mercenari rompono la formazione e se la danno a gambe decisi prima di tutto a salvare la propria pelle. Il risultato è una dura sconfitta: le felidi perdono quasi 6000 fra soldatesse e mercenari contro meno di 2000 dragonidi e il generale mercenario Lucon Spdaferro viene fatto prigioniero. Battute e malconce le felidi debbono ripiegare sul Picco dei Tempi per riunrisi ai loro alleati.
 
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