Silen
Get a life
La Guerra del Lupo
Il conflitto che vede Britannia e Ambir opporsi alla Waaaagh Goblin prosegue stancamente. L'esercito congiunto che assedia la capitale dei pelleverde riceve alcuni rinforzi dragonidi ma gli invasori sembrano assai riluttanti ad attaccare i massicci bastioni di Khas Goblinahalt nonostante i soldati goblin sugli spalti abbiano ormai preso l'abitudine di deridere gli assedianti in tutti i modi possibili, dal gridare insulti dalle mura al denudare chiappe verdi inf accia alla tenda di comando Britannica.
Dal riparo delle mura catapulte improvvisate scagliano nel campo britannico e in quello dragonide mucchi di sterco, pitali pieni e ogni altro genere di schifezza, rifiuto e sozzeria. Un bel giorno le catapulte lanciano anche una spia goblin per campo con l'intento di avvelenare le sorgenti: il sicario lanciato nel campod ragonide riesce a prendere di sorpresa i grossi rettiloidi di Ambir e diverse centinaia di guerrieri muoiono; meno fortunato il goblin lanciato nell'accampamento britannico: dopo gli ultimi brutti scherzi tirati loro i soldati umani sono sul chi vive e il sicaro viene scoperto e spacciato senza troppi complimenti dai soldati di guardia. Nonostante questo piccolo successo il morale dei soldati è piuttosto basso: la città è ben guarnita ed è evidente che i goblin sono in grado di resistere ancora a lungo.
Più fortunato l'assedio di Khaz Bozcoza nella regione di Valdhaz: anche qui la Repubblica ha mantenuto i suoi guerrieri sulla difensiva ma la cittadina goblin non ha nè le fortificazioni nè la guarnigione nè le scorte di Goblinahalt e dopo 20 mesi di assedio i difensori sono allo stremo e preferiscono arrendersi.
Lo scarso numero di eventi bellici e le perdite, davvero molto ridotte, di questi due anni oltre al fatto che praticamente nessuno dei caduti sia morto di spada fa si che nelle cronache molti comincino a chiamare il conflitto "La Guerra in Attesa" o a volte persino "La Guerra per Finta".
Il conflitto che vede Britannia e Ambir opporsi alla Waaaagh Goblin prosegue stancamente. L'esercito congiunto che assedia la capitale dei pelleverde riceve alcuni rinforzi dragonidi ma gli invasori sembrano assai riluttanti ad attaccare i massicci bastioni di Khas Goblinahalt nonostante i soldati goblin sugli spalti abbiano ormai preso l'abitudine di deridere gli assedianti in tutti i modi possibili, dal gridare insulti dalle mura al denudare chiappe verdi inf accia alla tenda di comando Britannica.
Dal riparo delle mura catapulte improvvisate scagliano nel campo britannico e in quello dragonide mucchi di sterco, pitali pieni e ogni altro genere di schifezza, rifiuto e sozzeria. Un bel giorno le catapulte lanciano anche una spia goblin per campo con l'intento di avvelenare le sorgenti: il sicario lanciato nel campod ragonide riesce a prendere di sorpresa i grossi rettiloidi di Ambir e diverse centinaia di guerrieri muoiono; meno fortunato il goblin lanciato nell'accampamento britannico: dopo gli ultimi brutti scherzi tirati loro i soldati umani sono sul chi vive e il sicaro viene scoperto e spacciato senza troppi complimenti dai soldati di guardia. Nonostante questo piccolo successo il morale dei soldati è piuttosto basso: la città è ben guarnita ed è evidente che i goblin sono in grado di resistere ancora a lungo.
Più fortunato l'assedio di Khaz Bozcoza nella regione di Valdhaz: anche qui la Repubblica ha mantenuto i suoi guerrieri sulla difensiva ma la cittadina goblin non ha nè le fortificazioni nè la guarnigione nè le scorte di Goblinahalt e dopo 20 mesi di assedio i difensori sono allo stremo e preferiscono arrendersi.
Lo scarso numero di eventi bellici e le perdite, davvero molto ridotte, di questi due anni oltre al fatto che praticamente nessuno dei caduti sia morto di spada fa si che nelle cronache molti comincino a chiamare il conflitto "La Guerra in Attesa" o a volte persino "La Guerra per Finta".