Silen
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La Guerra del Lupo
Dopo i fuochi artificiali dello scorso anno la guerra si fa più statica. Britannia e Ambir decidono di coordinare le proprie azioni belliche muovendo a tenaglia sulla capitale goblin di Khas Goblinahalt; la mossa però era stata evidentemente prevista dalla Waaagh che dopo la sconfitta dello scorso anno ha ritirato qui il suo esercito insieme a tutte le truppe che i goblin sono riusciti a reclutare. Una battaglia avrebbe probabilmente un esito decisivo ma i goblin non sono intenzionati a dare battaglia e quando i due alleati si presentano sotto le mura l'esercito della waaagh è piazzato in una solida posizione difensiva sugli spalti.
A loro volta Ambir e Britannia non paiono intenzionati ad assaltare le massicce fortificazioni della capitale goblin e decidono invece di dare inizio ad un assedio, assedio che rischia di diventare parecchio lungo.
Un secondo assedio ha luogo nella regione di Valdhaz dove per la seconda volta un esercito di Ambir pone l'assedio alla città di Khaz Bozcoza dopo il fallimentare tentativo dell'anno passato, interrotto per una serie di difficoltà logistiche e di ordini male interpretati dal comandante della legione assegnata al compito di assediare la città. Anche in questo caso i goblin mantengono una posizione prettamente difensiva limitandosi a difendere il forte attendendo le mosse del nemico.
Le novità maggiori si hanno invece sul fronte orientale: grazie anche alla mediazione offerta dal Trollheim viene raggiunto un accordo fra la Waaaagh e la Nuova Orda per porre fine alle ostilità fra i due stati. Secondo l'accordo la Waaaagh rinuncia a tutte le sue pretese sui territori del Clan del Lupo Bianco e ritira le sue forze dalla provincia di Zul'jin che viene restituita ai Lupi. I capi clan che avevano giurato fedeltà alla waaagh vengono naturalmente deposti ma viene garantita loro una specie di amnistia che salva loro vita e beni.
A seguito di questo accordo la Nuova Orda conclude una pace separata con la Waaaagh ritirandosi dalla guerra. La stipula del trattato ha come effetto collaterale il mettere in imbarazzo il Senato della Repubblica dato che il casus belli dei dragonidi, dato dal loro impegno di difendere la neutralità e l'integrità del Lupo Bianco, è in pratica venuto a cadere.
Dopo i fuochi artificiali dello scorso anno la guerra si fa più statica. Britannia e Ambir decidono di coordinare le proprie azioni belliche muovendo a tenaglia sulla capitale goblin di Khas Goblinahalt; la mossa però era stata evidentemente prevista dalla Waaagh che dopo la sconfitta dello scorso anno ha ritirato qui il suo esercito insieme a tutte le truppe che i goblin sono riusciti a reclutare. Una battaglia avrebbe probabilmente un esito decisivo ma i goblin non sono intenzionati a dare battaglia e quando i due alleati si presentano sotto le mura l'esercito della waaagh è piazzato in una solida posizione difensiva sugli spalti.
A loro volta Ambir e Britannia non paiono intenzionati ad assaltare le massicce fortificazioni della capitale goblin e decidono invece di dare inizio ad un assedio, assedio che rischia di diventare parecchio lungo.
Un secondo assedio ha luogo nella regione di Valdhaz dove per la seconda volta un esercito di Ambir pone l'assedio alla città di Khaz Bozcoza dopo il fallimentare tentativo dell'anno passato, interrotto per una serie di difficoltà logistiche e di ordini male interpretati dal comandante della legione assegnata al compito di assediare la città. Anche in questo caso i goblin mantengono una posizione prettamente difensiva limitandosi a difendere il forte attendendo le mosse del nemico.
Le novità maggiori si hanno invece sul fronte orientale: grazie anche alla mediazione offerta dal Trollheim viene raggiunto un accordo fra la Waaaagh e la Nuova Orda per porre fine alle ostilità fra i due stati. Secondo l'accordo la Waaaagh rinuncia a tutte le sue pretese sui territori del Clan del Lupo Bianco e ritira le sue forze dalla provincia di Zul'jin che viene restituita ai Lupi. I capi clan che avevano giurato fedeltà alla waaagh vengono naturalmente deposti ma viene garantita loro una specie di amnistia che salva loro vita e beni.
A seguito di questo accordo la Nuova Orda conclude una pace separata con la Waaaagh ritirandosi dalla guerra. La stipula del trattato ha come effetto collaterale il mettere in imbarazzo il Senato della Repubblica dato che il casus belli dei dragonidi, dato dal loro impegno di difendere la neutralità e l'integrità del Lupo Bianco, è in pratica venuto a cadere.