Silen
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Teocrazia di Astera
E' un'anno critico per la Teocrazia di astera. Non bastassero la rivolta dei Veri Credenti che infiamma le province orientali e il generale discredito in cui è venuto a cadere il governo del Magister Astrum Dyon Spatzis, il governo deve registrare la ribellione del generale Kasterius Deodatus.
Il concentramento delle truppe nelle regioni occidentali, favorisce la ribellione di quest'ultimo che in poche settimane riesce ad ottenere l'adesione della quasi totalità delle forze armate, alla testa delle quali si mette in marcia verso la capitale.
Sotto le mura della città santa di Astera una battaglia oppone Deodatus alle sparute forze lealiste, battaglia nella quale brillano le qualità guerriere delle Guardie del Tempio lealiste che pur schiacciate dalla superiorità nemica rifiutano di arrendersi, combattendo praticamente fino all'ultimo uomo.
Vista l'impossibilità di resistere oltre e per risparmiare alla città le sofferenze di un assedio il cui esito sembra ormai scontato, il consiglio degli illuminati dopo la fuga di Dyon Spatzis, probabilmente verso Swietegognia, si arrende a Deodatus in cambio della promessa dirisparmiare la città e le vite dei consiglieri.
Conquistato il potere, Kasterius Deodatus si mette alacremente all'opera: il consiglio degli illuminati viene riformato con l'espulsione di gran parte degli elementi conservatori che avevano appoggiato Spatzis. alcuni seggi vengono assegnati alle fazioni che avevano costituito il nerbo dell'opposizione a questi ma la gran parte viene assegnata ai Bellatores che subito eleggono Kasterius Deodaus nuovo Magister Astrum della Teocrazia.
Il nuovo Magister mostra subito di discostarsi molto dal governo del suo predecessore: alle razze non umane vengono riconosciuti tutta una serie di diritti che pur non equiparandoli alla popolazione umana li rende comunque dei cittadini dello stato; vengono rilasciati tutti gli ambasciatori stranieri incarcerati da Spatzis; vengono condannati i massacri compiuti dal vicino regno di Swietegognia; viene asserita la volontà di aprire la Teocrazia al commercio con gli stati non umani; viene abolita la commissione inquisitoria che aveva sparso il terrore fra la popolazione con la sua caccia agli eretici.
Se da un lato questi cambiamenti, epocali per la statica Teocrazia, sembrano poter dare effetti benefici , la guerra civile non è stata senza prezzo: ad oriente i Veri Credenti non hanno incontrato nessuna opposizione col risultato che diverse altre province sono cadute nelle loro mani, compresa la città di Taraska. Enormemente cresciuti in potenza i Veri Credenti minacciano ormai l'esistenza stessa della Teocrazia.
E' un'anno critico per la Teocrazia di astera. Non bastassero la rivolta dei Veri Credenti che infiamma le province orientali e il generale discredito in cui è venuto a cadere il governo del Magister Astrum Dyon Spatzis, il governo deve registrare la ribellione del generale Kasterius Deodatus.
Il concentramento delle truppe nelle regioni occidentali, favorisce la ribellione di quest'ultimo che in poche settimane riesce ad ottenere l'adesione della quasi totalità delle forze armate, alla testa delle quali si mette in marcia verso la capitale.
Sotto le mura della città santa di Astera una battaglia oppone Deodatus alle sparute forze lealiste, battaglia nella quale brillano le qualità guerriere delle Guardie del Tempio lealiste che pur schiacciate dalla superiorità nemica rifiutano di arrendersi, combattendo praticamente fino all'ultimo uomo.
Vista l'impossibilità di resistere oltre e per risparmiare alla città le sofferenze di un assedio il cui esito sembra ormai scontato, il consiglio degli illuminati dopo la fuga di Dyon Spatzis, probabilmente verso Swietegognia, si arrende a Deodatus in cambio della promessa dirisparmiare la città e le vite dei consiglieri.
Conquistato il potere, Kasterius Deodatus si mette alacremente all'opera: il consiglio degli illuminati viene riformato con l'espulsione di gran parte degli elementi conservatori che avevano appoggiato Spatzis. alcuni seggi vengono assegnati alle fazioni che avevano costituito il nerbo dell'opposizione a questi ma la gran parte viene assegnata ai Bellatores che subito eleggono Kasterius Deodaus nuovo Magister Astrum della Teocrazia.
Il nuovo Magister mostra subito di discostarsi molto dal governo del suo predecessore: alle razze non umane vengono riconosciuti tutta una serie di diritti che pur non equiparandoli alla popolazione umana li rende comunque dei cittadini dello stato; vengono rilasciati tutti gli ambasciatori stranieri incarcerati da Spatzis; vengono condannati i massacri compiuti dal vicino regno di Swietegognia; viene asserita la volontà di aprire la Teocrazia al commercio con gli stati non umani; viene abolita la commissione inquisitoria che aveva sparso il terrore fra la popolazione con la sua caccia agli eretici.
Se da un lato questi cambiamenti, epocali per la statica Teocrazia, sembrano poter dare effetti benefici , la guerra civile non è stata senza prezzo: ad oriente i Veri Credenti non hanno incontrato nessuna opposizione col risultato che diverse altre province sono cadute nelle loro mani, compresa la città di Taraska. Enormemente cresciuti in potenza i Veri Credenti minacciano ormai l'esistenza stessa della Teocrazia.