Report turno 11

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Signoria di Siena:

Commercialmente competitivi:

Gli ultimi anni sono dominati dalla tranquillità all'interno della Signoria. Ciò che preoccupa i Petrucci è senza dubbio la fortissima concorrenza commerciale dei tessuti della sua antica rivale, Firenze. Per ovviare al problema si importanto grosse quantità di lana grezza dalla Germania e si inseriscono sgravi fiscali per aumentare la produzione tessile.
La cosa da discreti risultati e il commercio senese riesce quantomeno a restare a galla nonostante la forza preponderante dei vicini.

 

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Signoria di Firenze:

La Signoria e i suoi mercanti:

Nonostante gli sforzi di Siena la Repubblica Fiorentina riesce ad esportare i propri tessuti in maniera sempre crescente, sfruttando le agevolazioni della Liga veneta e la sua familiarità con il territorio spagnolo.
Giovanni de Medici si sposa inoltre con la giovane Caterina Pitti e abolisce a tutti gli effetti la Repubblica, rimasta solamente di nome, per creare una propria signoria.

L'alleanza con Milano:

L'avvicinarsi di Firenze a Milano crea non solo un nuovo partner commerciale ma anche un amico contro i ribelli corsi e i possibili screzi futuri in seno alla Signoria.

La fine della Pax Italica:

Dopo decenni di pace ininterrotta la guerra torna sul suolo italico quando l'esercito fiorentino, comandato dal capitano di ventura Prospero Colonna, invade Modena e, nonostante la promessa di non saccheggiare la città, le truppe si abbandonano alle devastazioni annettendo la piccola signoria. Gli eserciti medicei si spostano poi contro Ferrara che però furbescamente accetta la richiesta di sottomissione da parte di Venezia.
La cosa però non parve infastidire più di tanto il Signore di Firenze che occupò la città, scarseamente difesa.
Con sacche degli eserciti occupati ad infastidire i dominatori e una guerra aperta con Venezia ora la situazione della Signoria si faceva quantomeno complessa.

 

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Ducato di Milano:

La fine della ribellione corsa:

Una flotta congiunta milanese-fiorentina inizialmente pone un forte blocco ai principali porto corsi, dopodichè inizia lo sbarco delle truppe milanesi e degli ausiliari, in massima parte ex detenuti, fanatici religiosi, poveri nullatenenti che cercano fortuna nell'avventura contro gli infedeli.
Le truppe milanesi schiacciano facilmente le poche resistenze locali e aboliscono la "repubblica popolare corsa".

Luca Sforza e la rivalsa della nobiltà:

La morte dell'erede al trono Ludovico fa si che venga sostituito da Luca, figlio del duca. Il giovane erede si sposa con una nobildonna corsa e di fatto le antiche gerarchie sono ristabilite, il culto eretico messo fuori legge e molte zone sono saccheggiate.
Il ducato eredita un'isola martoriata dalla guerra e politicamente instabile, perciò decide di lascarvi una piccola guarnigione mentre il grosso dell'esercito è rimpatriato.

Potenza commerciale:

Per la prima volta si assiste alla penetrazione dei mercati milanesi sul suolo ottomano con la cessione di un fondo proprietario ad Arta, in Epiro. I mercanti milanesi sembrano proprio voler rivaleggiare con Venezia.

 

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Repubblica di Pskov:

Intesa polacca:

Uscendo dalla consolidata orbita di Novgorod, la piccola Repubblica per la prima volta cerca nuovi alleati e ne trova nel Regno di Polonia, con il quale entra formalmente in alleanza, forse temendo di perdere la propria libertà visti i recenti fatti ad est.
Alcune brigate sono inviate a supporto dell'esercito polacco.
Per il resto l'area rimane estremamente tranquilla, il presidente Ivan non viene rieletto e al suo posto sale l'aristocratico fondiario Vasili IV

 

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Regno di Francia:

Un cambio di rotta improvviso:

Dopo decenni di forti tensioni fra Impero e Francia il nuovo sovrano Francesco I decide per una politica di distensione che porta alla formazione di un'alleanza con l'Austria, non specificando però se tale accordo comprenda una guerra con le parti già coinvolte nel conflitto austriaco.

Passaggi e transiti:

Un imponente esercito francese si muove verso oriente per prestare soccorso all'Ungheria. Tuttavia non appena varcato il confine svizzero gli elvetici si mettono in allarme e bloccano l'avanzata dei loro alleati minacciandoli di guerra.
La cosa crea un certo scompiglio anche a nord, quando il Palatinato minaccia di intervenire a difesa dei suoi vicini. Nascono delle contrattazioni che vedono impegnate le tre parti, senza che i francesi giungano in tempo per la guerra.

 

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Repubblica sociale di Novgorod:

La Confederazione Rus:

Facendosi promotrice di una nuova epoca la Repubblica di Novgorod riesce nell'intento di creare una repubblica unita con Moscovia e Ryazan, unendo formalmente gli Stati anche se questi mantengono una politica interna separata ed un governo autonomo.
Ci sarà da vedere se Novgorod riuscirà ad imporsi come Stato egemone della nuova Confederazione.

Alleanza del Baltico e disastro marittimo:

Continuando la politica di distensione con la Svezia si riesce ad ottenere un'alleanza e la creazione di una sorta di Lega Baltica che pare destinata ad assicurare pace e amicizia fra i vari appartenenti. Viene invece rigettata l'alleanza con il Khanato Sibir, che si sente preso ingiro dai fatti recenti.
Successivamente la piccola flotta di Novgorod imbarca alcuni gruppi di fanteria e fa vela verso la Pomerania. Disgraziatamente la flottiglia è intercettata alla Marina Repubblicana di Lubecca che, nonostante non vi sia ancora una dichiarazione di guerra formale, teme che quelle navi siano dirette contro il Brandeburgo o Lubecca stessa.
Dopo alcuni tiri di cannone i russi se arrendono e i trasporti sono scortati, almeno inizialmente, verso il quartiere anseatico delle Oesel.

Una Confederazione fragile:

Dopo dopo aver siglato l'unione formale la Confederazione rivela già le sue intrinseche debolezze. La Moscovia non riesce a saldare i propri esorbitanti debiti e, nonostante un piccolo aiuto da parte di Novgorod, è costretta a dichiarare bancarotta, facendo infuriare i polacchi, suoi maggiori creditori.
Novgorod è trascinata nella spirale, non riuscendo a saldare il suo di debito e dovendo contrarne uno nuovo ad un tasso di interesse elevato. Ryazan rimane immobile di fronte agli eventi, mentre gli eserciti moscoviti insorgono ed assediano la capitale, spodestando il Granduca e sostituendolo con il giovanissimo figlio Ivan IV

 

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Regno di Svezia e Finlandia:

Gustavo Erikson:

Dopo anni vacanti il seggio dell'erede viene ottenuto dal giovane Gustavo Eirkson, figlio del re, che ufficializza la cerimonia sposando una nobildonna portoghese e siglando personalmente la triplice alleanza del Baltico con la nascente confederazione Rus.
La Svezia sembra proprio volersi imporre come superpotenza dell'area.

Guerra commerciale:

Il periodo è segnata dalla volontà di potenza della Svezia non solo in politica estera ma anche in campo commerciale. Dopo aver ampliato il porto di Koppaborg viene intrapresa una guerra a colpi di pergamena e monete sonanti contro i mercanti rivali per dominare il Baltico, in particolare contro i mercanti anseatici.
La cosa porta discreti risultati e le entrate, specialmente della Svezia storica, aumentano ma l'azione contro la Lega non da i risultati sperati. I mercanti anseatici sono ben radicati sul territorio e nonostante in alcuni campi mostrino segni di cedimento riescono a mantenere il monopolio del commercio del ferro oltre che ad essere i tramiti del 75% delle merci per la zona tedesca.

 

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Regno di Norvegia e Islanda:

Il trionfo della Regina di Ferro:

Durante il Concilio di Vienna la Norvegia difende accanitamente le proprie posizioni, senza però dimostrarsi ottusa. Alla fine ottiene ciò che aveva patteggiato, la creazione di una chiesa Sui Iuris e la separazione effettiva da Roma, pur continuando a condividerne i dogmi.
A Oslo viene incoronato Arn Ivarson come Arcivescovo e Patriarca di Scandinavia, così come le altre cariche minori.
Il grosso della popolazione vede in questa decisione una sfolgorante vittoria e condivide il parere della regina. Grosse sacche però continuano a professare la religione "norvegiana", chiedendo alla Regina stessa di tornare a capo della Chiesa.
Si verificano ancora razzie ai danni di alcune chiese sparse.

Politche varie:

Oltre a siglare l'alleanza del Baltico la Norvegia rivede la sua legge sulla gestione del legname e tenta di ampliare i propri scali commerciali ad Oslo. Il piccolo Sven, erede al trono, ottiene una promessa di matrimonio dalla figlia del re di Danimarca, distendendo di fatto una tensione iniziata quasi un secolo prima.
Questo fa sperare ai danesi anche una riappacificazione a livello commerciale.

 

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Serenissima Repubblica di Venezia:

Le riforme sul dogato:

Il Gritti cerca di dare maggiore stabilità e significato alla carica di Doge trasformandola in elettiva ogni 7 anni e stabilendo la successione automatica tramite una votazione nel Senato. Da poi il buon esempio dimettendosi e lasciando il posto al ricchissimo aristocratico Piero Lando Foscari.
Si cerca di stabilire maggior controllo sul territorio creando le Cernie, una sorte di milizia locale, inoltre si tenta l'ennesima riforma della marina militare suddividendone gli effettivi e i compiti.
Vengono poi concessi sgravi fiscali nella regione di Bergamo, sperando di renderla maggiormente produttiva.

Trovarsi in guerra senza saperlo:

L'invio di mercanti in suolo fiorentino fallisce una volta che la Signoria invade Modena e Ferrara, protette della Repubblica. Stessa sorte anche per Ragusa, che viene invasa dall'Ungheria. Formalmente ora Venezia si ritrova in guerra con le due potenze.

 

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Regno di Inghilterra:

Investimenti in marina:

In questi anni il vecchio sovrano si dedica principalmente al mare. I five ports vengono dotati di maggiori poteri a patto che forniscano navi in caso di guerra, mentre la stessa marina viene riformata ed ingrandita.
Anche l'esercito regolare viene riformato con l'introduzione delle riserve, tutte mosse che fanno presagire un futuro di peso per il regno.

La guerra mercantile:

Inaspettatamente il Regno trova un accordo con il ducato delle Fiandre, rendendolo il suo principale partner commerciale a scapito dell'Hansa. Il fondo anseatico di Londra viene chiuso e le due potenze aprono un embargo su tutti i prodotti anseatici. La Lega minaccia ritorsioni ma è troppo occupata ad oriente per aprire una guerra.
Chi beneficia maggiormente dell'embargo sono ovviamente le Fiandre, che riescono ad ottenere il monopolio mercantile al di que e al di la della Manica.

Enrico VIII:

Alla morte del padre sale al trono Enrico VIII. Immediatamente il sovrano tiene un bando interno per prender moglie, che vede la partecipazione della grossa nobiltà inglese.

 

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Ducato delle Fiandre:

La testa si alza:

Roberto III ottiene un importantissimo accordo commerciale con l'Inghilterra dal quale scaturiscono una serie di eventi. Per prima cosa i fiandrini chedono che il fondo di Lubecca su Londra venga trasferito a loro, mentre si assiste all'ampliamento generale della flotta.
La cosa è direttamente legata al comportamento fiandrino verso la Francia, vista come un potere estraneo e vessatore. I Fiandrini infatti chedono che siano abbassati i tributi verso Parigi

 

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Regno di Spagna:

I re cattolici:

Il matrimonio fra Giovanna di Castiglia e Enrico di Navarra decreta l'unione formale fra i due regni, inglobati nella corona di Spagna. L'abdicazione dei precedenti sovrani da spazio all'energica coppia di sposi.
Per garantire il benestare dei navarrini vengono preservate tutte le leggi locali e il basco viene ufficializzato come lingua accettata e usata burocraticamente (ma solo in terra basca). L'inglobamento delle ricche terre navarrine e dell'esercito regio da un nuovo impulso ai sovrani spagnoli, anche dopo la disastrosa sconfitta ad opera delle truppe mamelucche a Fez.

L'esplorazione:

L'arrivo di alcune, rattoppate caravelle portoghesi, da la possibilità alla Spagna di essere la prima potenza dopo il Portogallo a tentare un'esplorazione verso occidente. La piccola flotta si muove lungo sentieri già battuti e vira poi verso nord ovest. Una tempesta improvvisa costringe i navigli ad approdare in una terra sconosciuta che i gli spagnoli battezzano "la Tortuga".
Nulla di particolare da dichiarare, le terre sono selvagge e povere, i nativi primitivi.

Dazi:

Consapevoli dell'importanza di Gibilterra gli spagnoli ne aumentano fortemente i dazi di passaggio, esclusione per gli amici portoghesi. La cosa non porte però i risultati sperati visto che il commercio atlantico è ancora irrisorio. L'effetto principale è quello di rendere estremamente difficoltosa la colonizzazione austriaca.

 

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Stato Pontificio:

Habemus Papam:

Quando il Concilio di Vienna era già inoltrato si assiste all'improvvisa morte di Papa Leone X, probabilmente per un attacco cardiaco. In tutta fretta il collegio straordinario elegge in pochi giorni il cardinale e vescovo di Utrech Adriaan d'Edel, braccio destro di Leone X, con il nome di Adriano VI. Costui continua le opere del suo predecessore e porta alla conclusione del Concilio.
Si segnala inoltre un censimento.

Un inaspettato ritiro:

Nonostante la guerra fosse ancora aperta contro i Turchi, l'alto comando pontificio decise per il rimpatrio delle truppe, che furono portate a Bologna, lasciando gli austriaci soli di fronte alla marea turca.

Situazione globale:

Nel complesso il Concilio di Bari e di Vienna diedero un'impressione favorevole dell'Ecumene, che forse si stava davvero rinnovando ed adeguando ai tempi.
La concessione della Chiesa Sui Iuris placò gli animi di molti dissidenti, mentre la chiusra della questione genovese eliminò un pericolo vicinissimo a casa.
Tuttavia non tutti furono soddisfatti. I cattolici ed i protestanti più conservatori videro questo compromesso come un tradimento, mentre alcuni Stati pensarono bene di imitare il successo della Norvegia.
La Sassonia nominò il proprio Patriarca di Germania, cosa che fece anche la Lega Anseatica. Anche in Lussemburgo e nelle Fiandre si diffusero voci riguardo una possibile elezione in tal senso.
Nessun accordo invece con i fedeli di Zwingli, che però rimanevano confinati nella Svizzera occidentale e in poche contee francesi.

 

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Regno di Ungheria:

Tregua:

Dopo enormi fatiche e sacrifici finalmente Ungheria e Ottomani raggiungono una tregua e cessano il fuoco. L'Ungheria riceve indietro Alfold sotto pagamento di una forte somma, mentre si vede costretta a riconoscere la cessione della Transilvania e la pedita della sfera di influenza su Serbia e Valacchia. Tutto sommato la pace è gravosa ma almeno consente al regno di mantenersi integro e prospero.
La corte annuncia inoltre con letizia la nascita del piccolo Ladislao, nipote dell'attualre re Ladislao II e l'abbassamento del carico fiscale ai livello pre guerra.


Invasione di Ragusa:

Per riscattarsi dalla sconfitta o forse per chiudere un fronte debole a sud, il forte esercito ungherese invase la piccola repubblica di Ragusa con un futile pretesto. Le armate locali non seppero opporre una resistenza valida e l'aiuto richiesto a Venezia arrivò troppo tardi. La repubblica fu abolita e il territorio inglobato nel regno ungarico.

 

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Sublime sultanato ottomano:

Vittoria:

Dopo alcuni anni di guerra si raggiunge una pace separata fra il sultanato e l'Ungheria. Il Sultano ottiene il dominio sulla Serbia e crea una Grande Valacchia che diventa sua tributaria, diventando di fatto lo stato egemone dei Balcani, rosicchiando parte del potere magiaro. La vittoria è ben vista dalla popolazione, che elogia i propri governanti per il futuro radioso a cui stanno portando l'Impero.

La scimitarra del Devleti:

Una volta pacificato il fronte nord, le truppe del Sultanato si diressero contro i "traditori" della Pecora Bianca. Dopo aver creato un'alleanza vasta comprendente Safavidi, Mamelucchi, Hejadz e i Khanati del nord, le truppe unite travolsero le poche resistenze rimaste del Quaid, di fatto spartendosi i suoi dominii.
La Georgia pareva essere rimasta fuori grazie al pagamento di una forte somma, ma alla fine il Sultano ci ripensò, prese il denaro e poi lanciò un attacco congiunto con Astrakhan sul piccolo regno.
Il Sultanato preso il grosso dell'Armenia e la Georgia, il Khanto Astrakhan la Lazica, i Sfavidi il grosso dell'Iraq e una piccola fetta i Mamelucchi.

L'erede al trono e i matrimoni:

Solimano diviene l'erede ufficiale del Sultanato.Avendo solo un fratello giovanissimo si presume che la sua successione sarà molto tranquilla. Voci di corridoio parlano di un possibile avvicinamento ai Safavidi tramite matrimonio.

 

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Arciducato d'Austria:

Amici e nemici nell'Impero:

Con la rivalità aperta fra l'Austria e il Brandeburgo, l'Arciduca e Imperatore cercò di portare più Stati possibili sotto alla propria influenza, comprendendo quanto il suo trono fosse a rischio per la prossima elezione. Fra le varie ambascerie ed accordi, quello maggiormente importante fu certamente con il piccolo ducato d'Assia, la cui duchessa si sposò con l'Imperatore e gli diede due figli, Filippo e Ferdinando.
Nonostante la pace ungherese l'Arciducato rimaneva formalmente in guerra con i Turchi, pur non compiendo azioni in tal senso.

Una difficile politica coloniale:

I piccoli avamposti commerciali nel nuovo e nel vecchio mondo furono ampliati con l'istituzione di colonie penali e l'invio di missionari per convertire i nativi. Disgraziatamente l'inasprirsi dei dazi sullo stretto di Gibilterra resero le manovre austriche estremamente complicate, tanto che alla fine le embrionali colonie furono lasciate a sè stesse in una sorta di autogoverno, non potendo permettersi di ricevere ulteriori aiuti da casa.

 

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Regno del Portogallo:

Disastro in Africa:

Totalmente inaspettato, l'arrivo delle armate musulmane getta a mare il forte esercito portoghese e sconfigge anche la sua flotta. Per la prima volta viene messa in discussione la superiorità cristiana nel mediterraneo occidentale.
L'eco della sconfitta attanaglia di terrore la popolazione portoghese ma fortunatamente la situazione rimane ancora sotto controllo.

Colonie e prole:

Fortunatamente la sconfitta non pregiudica l'andamento generico dello Stato Portoghese, che continua ad arricchirsi con la tratta degli schiavi africani e sfruttando con grande maestria la colonia del Capo, usandola come scalo per i commerci con le Indie. La colonia è inoltre migliorata con la costruzione di uno scalo commerciale.
La corte diventa ancora più numerosa con la nascita di Giovanni, terzo nel suo nome, associato al trono del padre e della piccola Maria.

Papa Leone e il suo Concilio:

Prima della sua morte Papa Leone X riuscì a far approvare tutte le mozioni proposte per la riforma della cristianità, togliendo grandissima forza alla spinta protestante. Nonostante questo rimanevano ancora alcuni punti di domanda sulla questione Iuris delle Chiese Germaniche.
Molto importante anche una scomunica lanciata contro il sovrano del Brandeburgo per non aver interrotto l'azione ostile verso la Polonia. Nel complesso il Concilio si rivela un successo e le possibilità di una crepa definitiva nella cristianità svaniscono.

 

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Margiavirato del Brandeburgo:

La guerra e le scomuniche:

Alberto III riesce ad ottenere la fedeltà della Lega Anseatica e si lancia in un attacco aggressivo contro la Polonia, già provata dalla precedente sconfitta. Nonostante l'intervento di Pskov le truppe germaniche vincono e occupano Varsavia. Il Maragiavirato si fa inoltre garante dell'indipendenza danese.
Papa Leone X lancia una scomunica sul Margiaviro, che fa tremare l'area germanica. Tuttavia gli effetti sono limitati visto che solamente 3 anni dopo il Margaviro muore e gli succede il figlio Gioacchino I.
Un tentativo di sobillare la popolazione polacca contro i suoi governanti ha risultati modesti, anche a causa della scomunica. Inoltre due spie del Brandeburgo sono catturate a Varsavia e impiccate.