Patriarcato Goblin
La nazione goblin prosegue il suo fiorente sviluppo interno creando nuove opere di irrigazione nelle regioni di Troshk (tramite acquedotto) e Gurukhal coadiuvate dalla costruzione di due nuove fattorie; ci si aspetta per il prossimo anno un forte aumento della produzione di derrate alimentari. L'esercito viene rafforzato colr eclutamento di diversi nuovir eggimenti mentre un nuovo generale viene addestrato al comando ed entra a far parte della corte del Patriarcato; sis egnalano anche forti investimenti soprattutto nell'ambito della tecnologia sociale.
La vera bomba arriva però sul finrie dell'anno: con grande coraggio ma anche con una certa avventatezza l''sercito goblin, forte di 19mila guerrieri lancia una temeraria invasione del territorio di Vashti entrando così in conflitto con la Marea. Al comando della stessa Aebinn una forza pari a circa 20mila cadaveri ambulanti giunge in soccorso della regione e subito la battaglia ha inizio.
La battaglia inizialmente è equilibrata: sulla destra la cavalleria goblin nota per la sua ferocia si apre un varco fra la prima linea dei guerrieri scheletrici della Marea (nota:la faneria leggera non morta) mentre sull'altra ala la milizia è in difficoltà contro i guerrieri non morti. Il centro della truppa invece viene bersagliato daglia rcieri non morti ma meno di quanto si sarebbe potuto temere grazie ai maghi pellverde che ebrsagliano il nemico con magie di debolezza. Purtroppo le perdite si fanno subito molto elevate e alla lunga questo fattore gioca contro i piccoli pelleverde, famosi per il loro scarso coraggio ancora più basso per ilf atto di affrontare delle orrende creature non morte e una terrificante Banshee. Quando i guerrieri scheletrici sopraffanno la milizia, la fanteria epsante al centro si ritira nonostante gli appelli del comandante, trascinando nella ritirata anche il resto dell'esercito. I goblin riescono però a mantenere un assetto ordinato e le truppe della Marea, paghe di aver sventato l'invasione, non li inseguono. I goblin lasciano sul terreno oltre 9mila soldati, mentre le truppe della Marea hanno perduto circa 7mila guerrieri.
L'anno si chiude piuttosto male per il Patriarcato: il finrie dell'anno vede infatti lo scoppio di una ribellione fra gli schiavi elfi di Grand Kollina e delle regioni adiacenti che fomano un piccolo, ma agguerrito esercito e tentano addirittura un attacco alle mura di Gnakkia inneggiando alla rivoluzione e alla fine del governo dei pelleverde. L'attacco viene respinto dlla guarnigione ma il commerciod a e per la capitale ne esce sconvolto. Rimane un mistero il come gli schiavi elfi maltrattati da molti anni dai pelleverde e tenuti in stato di assoluto degrado abbiano potuto coordinarsi e trovare le armi per una rivolta in così grande stile; circola voce che un misterioso patrono avrebbe armato e sobillato i ribelli promettendo loro un futuro migliore.