Silen
Get a life
Sultanato di Ashran
Il sultano Iyad al-Wahab si dimostra molto attivo varando delle leggi per incentivare uno sfruttamento intensivo dei terreni agricoli del regno e incentivare le attività basate sulla pesca. Le nuove norme provocano dapprima qualche mugugno fra quei nobili che preferivano mantenere delle rendite fisse basate su estesi latifondi ma si dimostra molto popolare in quanto garantisce mezzi di sussistenza a numerosi contadini senza terra, e alla fine l'aumento della produzione ottenuto finisce con l'aumentare l'importanza dell'aristocrazia terriera che finisce col riconciliarsi di conseguenza con le leggi del sultano. Un'altra norma di grande importanza consiste nella protezione ufficiale accordata per decreto ai mercanti del regno, cosa che garantisce ad Iyad l'appoggio delle corporazioni mercantili di Ashran.
In politica estera vengono firmati accordi commerciali con Ishitara e successivamente numerose rotte commerciali vengono stabilite fra i due regni, mentre un patto di non aggressione con la Teocrazia di Astera e un'alleanza difensiva con lo tsarato kay (col quale vengono stipulate anche rotte commerciali) sembrano garantire il sultanato da attacchi esterni.
Garantitesi in questo modo le spalle, il sultanato invia una spedizione sull'isola di Lannach, fino a questo momento non rivendicata, per stabilirvi il proprio dominio. I nativi inizialmente accolgono pacificamente gli uomini di Ashran ma l'intimazione di resa portata dal comandante del sultanato porta ad una levata di scudi generale: ogni singolo uomo abile viene armato e un esercito di circa diecimila guerrieri, per lo più arcieri e miliziani, affronta in battaglia gli invasori cercando di ricacciarli in mare. La tattica del sultanato prevede di tentare lo sfondamento sui fianchi mentre le truppe migliori sono concentrate al centro: proprio il centro però è bersaglio dei nugoli di frecce scagliate dalla gente di Lannach nel tentativo di tagliare in due l'esercito nemico. La battaglia viene decisa dalla resistenza accanita delle truppe del sultanato e dei riservisti che riescono a tenere duro al centro nonostante i ripetuti attacchi fino a quando sull'ala destra i lancieri riescono a mettere in fuga l'ala sinistra nemica operando poi una convergenza al centro che mette in rotta i difensori di Lannach facendo più di mille prigionieri. La vittoria però ha avuto un prezzo: circa tremila sono i soldati del sultanato caduti sul campo. La metà orientale dell'isola di Lannach viene annessa formalmente al sultanato mentre i sopravvissuti allo scontro si ritirano nella metà occidentale per opporre un'ultima resistenza.
Non tutto comunque va per il verso giusto nelle terre di Ashran...le concessioni a mercanti e nobiltà terriera suscitano una certa insoddisfazione nelle tribù del deserto che borbottano contro quella che sembra loro una preferenza indebita del sultano per la "gente delle città." Le rotte commerciali con Ishitara inoltre rendono meno del previsto a causa di una serie di attacchi pirateschi che colpiscono i mercantili che si avvicinano a quei mari. In base alla protezione accordata loro, i mercanti reclamano l'intervento della flotta reale per proteggere i traffici.
Infine un fulmine a ciel sereno colpisce la corte del sultano: i nani del Kay infatti all'ultimo momento rifiutano di ratificare il trattato sottoscritto che quindi risulta essere nullo e privo di valore.
Il sultano Iyad al-Wahab si dimostra molto attivo varando delle leggi per incentivare uno sfruttamento intensivo dei terreni agricoli del regno e incentivare le attività basate sulla pesca. Le nuove norme provocano dapprima qualche mugugno fra quei nobili che preferivano mantenere delle rendite fisse basate su estesi latifondi ma si dimostra molto popolare in quanto garantisce mezzi di sussistenza a numerosi contadini senza terra, e alla fine l'aumento della produzione ottenuto finisce con l'aumentare l'importanza dell'aristocrazia terriera che finisce col riconciliarsi di conseguenza con le leggi del sultano. Un'altra norma di grande importanza consiste nella protezione ufficiale accordata per decreto ai mercanti del regno, cosa che garantisce ad Iyad l'appoggio delle corporazioni mercantili di Ashran.
In politica estera vengono firmati accordi commerciali con Ishitara e successivamente numerose rotte commerciali vengono stabilite fra i due regni, mentre un patto di non aggressione con la Teocrazia di Astera e un'alleanza difensiva con lo tsarato kay (col quale vengono stipulate anche rotte commerciali) sembrano garantire il sultanato da attacchi esterni.
Garantitesi in questo modo le spalle, il sultanato invia una spedizione sull'isola di Lannach, fino a questo momento non rivendicata, per stabilirvi il proprio dominio. I nativi inizialmente accolgono pacificamente gli uomini di Ashran ma l'intimazione di resa portata dal comandante del sultanato porta ad una levata di scudi generale: ogni singolo uomo abile viene armato e un esercito di circa diecimila guerrieri, per lo più arcieri e miliziani, affronta in battaglia gli invasori cercando di ricacciarli in mare. La tattica del sultanato prevede di tentare lo sfondamento sui fianchi mentre le truppe migliori sono concentrate al centro: proprio il centro però è bersaglio dei nugoli di frecce scagliate dalla gente di Lannach nel tentativo di tagliare in due l'esercito nemico. La battaglia viene decisa dalla resistenza accanita delle truppe del sultanato e dei riservisti che riescono a tenere duro al centro nonostante i ripetuti attacchi fino a quando sull'ala destra i lancieri riescono a mettere in fuga l'ala sinistra nemica operando poi una convergenza al centro che mette in rotta i difensori di Lannach facendo più di mille prigionieri. La vittoria però ha avuto un prezzo: circa tremila sono i soldati del sultanato caduti sul campo. La metà orientale dell'isola di Lannach viene annessa formalmente al sultanato mentre i sopravvissuti allo scontro si ritirano nella metà occidentale per opporre un'ultima resistenza.
Non tutto comunque va per il verso giusto nelle terre di Ashran...le concessioni a mercanti e nobiltà terriera suscitano una certa insoddisfazione nelle tribù del deserto che borbottano contro quella che sembra loro una preferenza indebita del sultano per la "gente delle città." Le rotte commerciali con Ishitara inoltre rendono meno del previsto a causa di una serie di attacchi pirateschi che colpiscono i mercantili che si avvicinano a quei mari. In base alla protezione accordata loro, i mercanti reclamano l'intervento della flotta reale per proteggere i traffici.
Infine un fulmine a ciel sereno colpisce la corte del sultano: i nani del Kay infatti all'ultimo momento rifiutano di ratificare il trattato sottoscritto che quindi risulta essere nullo e privo di valore.