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IL PARTITO TI OSSERVA
La Turchia a lungo è stato un paese sostanzialmente povero e arretrato. Dopo una strepitosa crescita nei primi anni 2000 l'economia ha subito un forte rallentamento nel periodo 2014-2017 sopratutto a causa della corruzione endemica e dell'inefficienza tecnologica di molti settori.
Nel 2018 il paese ha conosciuto una rivoluzione interna strepitosa. Buruk viene eletto primo ministro che riesce a rimettere in carreggiata il paese combattendo la corruzione e facendo tornare a crescere l'economia in modo decisamente socialmente più sostenibile rispetto al passato.
La posizione geopolitica turca è insidiosa e favorevole allo stesso tempo. Al centro dei principali crocevia euroasiatici, ha accesso a mercati ricchi ed eterogenei. Ai suoi confini però l'instabilità mediorientale è ancora grande ed ora rischia di perdere sempre più le relazioni favorevoli con l'Europa.
Ankara potrà sicuramente giocare bene le proprie carte. La sua cultura islamica, il passato di califfato, una democrazia funzionale, le sue forze armate vastissime e sopratutto un'economia in crescita la rendono la migliore candidata come stabilizzatrice del Mediterraneo orientale. Solo il tempo potrà dire se la Turchia sarà all'altezza del compito.
La Turchia riuscirà a sfruttare il suo potenziale e tornare ad essere una grande potenza?
Il caos in medioriente sarà un'opportunità o un problema?
Iran, Egitto, Israele e Arabia Saudita accetteranno il ruolo turco?
Sarà possibile essere partner di Russia ed occidente allo stesso tempo?
Nel 2018 il paese ha conosciuto una rivoluzione interna strepitosa. Buruk viene eletto primo ministro che riesce a rimettere in carreggiata il paese combattendo la corruzione e facendo tornare a crescere l'economia in modo decisamente socialmente più sostenibile rispetto al passato.
La posizione geopolitica turca è insidiosa e favorevole allo stesso tempo. Al centro dei principali crocevia euroasiatici, ha accesso a mercati ricchi ed eterogenei. Ai suoi confini però l'instabilità mediorientale è ancora grande ed ora rischia di perdere sempre più le relazioni favorevoli con l'Europa.
Ankara potrà sicuramente giocare bene le proprie carte. La sua cultura islamica, il passato di califfato, una democrazia funzionale, le sue forze armate vastissime e sopratutto un'economia in crescita la rendono la migliore candidata come stabilizzatrice del Mediterraneo orientale. Solo il tempo potrà dire se la Turchia sarà all'altezza del compito.
La Turchia riuscirà a sfruttare il suo potenziale e tornare ad essere una grande potenza?
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