Diplomazia La Schiusa

Silen

Get a life
In primavera la notizia, proclamata al mondo durante il Trionfo di Kyrne Lamiya, si diffonde in tutto il mondo conosciuto. La Prima del Territorio di Caccia ha deposto il suo primo uovo; una notizia che viene accolta in modi diversi dai vari popoli di Ea, chi con disinteresse, chi con curiosità, chi con apprensione. E' piuttosto difficile dire infatti quale significato abbia un simile evento dato che per le arpie il concetto di sovrano ereditario è completamente sconosciuto e che quindi ogni discorso di "erede" in questo caso è del tutto antropomorfo e probabilmente privo di reale significato.
Di certo c'è che le arpie appaiono insolitamente propense ad assumere un atteggiamento più disteso o almeno meno truculento, tanto è vero che le corti dei vari sovrani ricevono persino degli inviti a presenziare alla festa che si terrà nella capitale in occasione della Schiusa con tanto di intervallo di tempo previsto per il lieto evento.

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In calce all'invito pervenuto alla Contea, è presente una breve nota in cui si ordina, in termini perentori, al cuoco Brigillo di presenziare alla festa e di inventare un dolce adatto all'occasione, secondo la sua ben nota abilità come pasticcere. Ad addolcire la missiva, scritta nel solito tono aspro tipico delle arpie, la promessa di una ricompensa nel caso in cui Silene dovesse essere soddisfatta dell'opera del mezzuomo.

@Ostrègone
 

Guy_Montag

Chosen one
La Repubblica invierà una delegazione diplomatica capeggiata da uno dei consoli vista l'importanza dell'evento
 

The Pony Killer

Spam Master
Il re Gid Lucione trottava nervosamente in una sala del castello di Centaurestria pensando a come comportarsi riguardo l'invito arrivatogli dall'Impero dell'Arpia, quando arrivarono i due centauri che aveva da poco convocato con estrema urgenza. I due centauri avevano circa cinque anni di differenza ed entrambi erano Discendenti. Quello dall'aspetto più maturo, dal manto color nero, cominciò: "Mio re, ci avete convocato d'urgenza al vostro cospetto, come possiamo aiutarvi?"
"Avete saputo della notizia riguardante l'Impero dell'Arpia?"
"Abbiamo sentito che la loro "prima" ha deposto un uovo, ma sono solo dicerie" disse quindi lo stallone dal manto nero
"Effettivamente Sabrina, la maga umana che incontrammo durante il nostro viaggio diplomatico, ci disse che aveva intuito qualcosa del genere, non sarà mica vero..." Disse il centauro dall'aspetto più giovane e dal manto marrone chiaro

"Aveva ragione, eccome se aveva ragione; mi è da poco arrivato un invito da parte delle arpie e ci chiedono formalmente di partecipare alla cerimonia di schiusa, per questo vi ho chiamati: voi avete già avuto a che fare direttamente con le arpie, inoltre sapete anche orientarvi nei loro territori, quindi vorrei essere accompagnato da uno di voi in questa visita."

I due centauri si guardarono indecisi negli occhi restando in silenzio, quando quello dal manto nero esordì "Penso che lascerò il posto al mio amico qui presente, tra i due lui è quello che è rimasto più affascinato dall'Impero e quindi ritengo sia giusto che sia lui ad accompagnarvi"
"Basilius, sei sicuro di ciò?" rispose il centauro dal manto marrone chiaro
"Si Abyen, il posto è tuo"

"Bene, quindi è deciso, Abyen verrà con me e Stefy"
"Siete sicuro di voler portare Stefy con noi? Da quello che ho sentito al matrimonio del Duca i goblin hanno combinato un po' di casini, quindi forse un goblintauro non sarebbe visto di buon occhio... considerando poi l'amore di Stefy verso le uova, non vorrei ci fosse un incidente diplomatico moolto grave..." Disse Abyen in tono insicuro ed inquieto
"Sono conscio dei rischi, ma le arpie sono il nostro vicino più potente, magari mostrando la presenza di entrambi i re attireremo le loro simpatie... poi se dobbiamo parlare con qualcuno di importante lo faremo allontanare con qualche scusa, nulla di ingestibile penso"
Abyen ebbe una'espressione più rassicurata, ma comunque indecisa dopo la risposta del re.

Dopo qualche attimo di silenzio prese parola Basilius "Ma mio re, chi prenderà le redini del governo mentre voi siete via? Quando andaste nel territorio Sylvania il senato fu leggermente disorientato, ma per fortuna non successe nulla di grave, adesso però vi vorrei suggerire di eleggere qualcuno che prenda le redini del regno durante la vostra assenza..."

"Hai ragione, a dire il vero avevo già pensato di far si che uno di voi venga con me nel territorio delle arpie, mentre l'altro rimanga qui a governare in mia assenza. Non vivrò per sempre ed è molto probabile che il mio successore sarà uno di voi due. Entrambi farete un'esperienza importante che vi servirà in futuro, spero che ne facciate tesoro." Disse quindi Gid Lucione in tono pacato e gentile ai due centauri, i quali furono colpiti da quelle parole.
"La ringrazio mio re, farò in modo di non deluderla" Disse Basilius inchinandosi.

"Bene, vi contatterò in futuro per maggiori informazioni, potete tornare a fare quello che stavate facendo" Disse Gid Lucione per concludere l'incontro.



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I due re di Centaurestria informano l'Impero dell'Arpia che i re parteciperanno alla cerimonia insieme ad un'altro centauro di fiducia e che per assicurare l'incolumità dei partecipanti, i centauri verranno scortati da un manipolo di soldati che faranno loro da guardie del corpo durante il viaggio.




[Qualsiasi possibile citazione contenuta all'interno del messaggio è da considerarsi puramente casuale]
 

Basileus

Ninja Skilled!
Le trombe del Tempio, di lucido corno di drago, annunciarono l'arrivo della sesta ora con note profonde mentre le taverne in ogni dove iniziavano a servire i pasti ai clienti. Tepoc, appoggiato alla ricca portantina smaltata di bianco e rosso, fremette annusando nell'aria i profumi delle prelibatezze appena cotte ed alzò lo sguardo verso la scalinata del Senato, in attesa.

Pochi minuti dopo le porte bronzee si aprirono ed i senatori, nelle candide vesti bianche listate di porpora, si affrettarono ad uscire alla luce del sole dividendosi in gruppetti mano a mano che si allontanavano dalla curia. Da uno di essi si separò Tleitzin, il padrone di Tepoc. Facendo un cenno al servo il senatore salì sulla portantina "a casa Tepoc" si limitò a dire mentre sei nana dai poderosi muscoli trasportavano il mezzo con movimenti sinuosi, facendosi strada lungo le vie della capitale.

In silenzio Tepoc si affiancò al padrone, in attesa dei commenti riguardanti la seduta "La Regina Alata ha deposto il suo primo uovo" disse questi, confermando le chiacchiere che giravano da qualche ora.
"Cosa ne pensa il Senato?"
"Stanno valutando. Tutti hanno sempre creduto che l'Impero dell'Arpia sarebbe durato il tempo della vita della sua sovrana. Ora la possibilità che esso perduri li ha spiazzati" sbuffò "sono stato nominato capo della missione diplomatica. Partiremo entro qualche giorno. Voglio essere sicuro di essere tra i primi ad arrivare"

pochi giorni dopo

"Mia signora Silenetzin l'Unione ha indetto tre giorni di festa per festeggiare il lieto evento" disse il senatore rivolto alla figura seduta sul Trono Alato "Che il vostro sogno possa durare mille e mille anni"
 

Silen

Get a life
"Accolgo con piacere i vostri sinceri auguri" rispose Silene con lieve enfasi. L'arpia era assisa come sempre sul suo trono nella sala delle udienze, circondata da una folla eterogenea delle sue parirazza, ma c'erano stati alcuni cambiamenti rispetto alla norma. Il cambiamento più vistoso era certamente il grosso pilastro eretto al fianco del trono dove un grosso uovo giallastro riposava su soffici cuscini. La stessa Silene in realtà appariva cambiata, il suo fisico si era leggermente arrotondato in un modo tale che, se fosse stata presente, Sabrina Glessivig avrebbe probabilmente commentato che la sua teoria sul fatto che le arpie allattassero i loro piccoli alla maniera degli umani poteva dirsi provata.
L'arpia allungò una mano ad accarezzare delicatamente la superficie liscia del suo uovo "Un attendente umano vi mostrerà i vostri alloggi. Siete la prima delegazione a giungere in città, ma ne aspettiamo altre entro breve tempo. Sarete nostri ospiti per tutto il tempo che ci separa dalla schiusa e dall'imposizione del nome" l'arpia accarezzò nuovamente l'uovo "Questione di qualche giorno ormai."
 

Arminio

Ninja Skilled!
La Delegazione del Formicaio era guidata da Kar'Ashlak, comandante dell'Armata Reale Formian, accompagnato dal solito gruppo di ricercatori e linguisti, oltre ad alcuni amministratori del Formicaio, in rappresentanza della Regina.

 

The Pony Killer

Spam Master
La modesta comitiva di centauri era vicina alla città di Kyrne Lamiya, tutti i centauri erano dotati di armatura tranne un gruppetto di tre centauri al centro che nel frattempo discutevano...
"Quindi Stefy, hai capito?"
"Zi Giddy, ze rimango buono e tranquillo quando torniamo a caza mi fai una bella frittata. Ma ze siamo venuti a vedere un ovo nazere, perché non pozzo mangiare quello?"
Gid Lucione e Abyen si guardarono negli occhi con sconforto, quindi il re disse "Te l'ho già spiegato, le uova delle arpie non sono buone da mangiare! Sarebbe come mangiare pietre e, come ben sai, non è buono. Tienilo bene a mente"
"Ah, capito" Disse Stefy in tono di leggera rassegnazione

Passò un po' di tempo dal discorso a Stefy quando i centauri arrivarono davanti la sala delle udienze, i due re avevano un aspetto piuttosto disinvolto e rilassato, mentre Abyen era tutto un tremitio "Ok, eccoci qui finalmente, è questo il palazzo giusto?" Gli altri annuirono "Bene, quindi possiamo entrar... dov'è il regalo?"
"E' qui Abyen" Fece Gid Lucione indicando una scatola con un telo sopra "Non devi preoccuparti, andrà tutto bene. Adesso entriamo." Poi si rivolse ai soldati "Voi potete andare a visitare la città, ma non allontanatevi troppo. Voi invece" Si rivolse ora ai tre soldati che custodivano il dono "verrete con noi a consegnare il regalo, poi resterete fuori a controllare vada tutto a posto."

Il gruppo di centauri entrò senza difficoltà nella sala e ne rimase stupefatto. Appena videro la Prima Abyen e le guardie si inginocchiarono, mentre Gid Lucione fece un cenno con la testa in segno di rispetto.
"Salve, o Prima, siamo oggi venuti in risposta al vostro invito. Auguriamo sia voi che alla nascitura una vita molto lunga e gloriosa. Vi abbiamo portato un dono, qualcosa che cresce solo nelle nostre terre di origine e spero apprezziate" Fece quindi un cenno alle guardie, che portarono il dono.
Arrivò la "scatola" con il telo sopra, il quale venne subito tolto per mostrare l'interno: non era una scatola, ma un gabbia, e al suo interno c'era quello che sembrava un guscio di una piccola tartaruga. "Questo animale è un tartalco, un misto tra tartaruga e falco." L'essere cacciò quindi dal guscio due ali, una testa con becco e due zampe posteriori dotate di artigli. "Nonostante il suo aspetto è capace di volare a grandi distanze, ed è un animale molto resistente e longevo, ma anche molto forte, proprio come il regno che voi avete creato, così potente da esser temuto da tutti, ma anche così resistente da non dover temere sconfitta. Gli esemplari di questa specie sono molto leali con gli esseri che li crescono, quindi abbiamo deciso di regalarvi un esemplare ancora cucciolo. Nonostante la sua tenera età può però già volare e cacciare, però attaccherà solo i roditori."
 

Abyssius

Spam Master
Quando la notizia giunse, la Confederazione fece in modo da farsi trovare pronta: l’anno precedente Silene aveva annunciato di essere incinta, dunque la Confederazione aveva avuto circa dodici mesi per preparare un regalo che fosse adatto al ruolo. Il generale Ajarin, residente nell’Impero da ormai tre anni, aveva fatto in modo di inviare tutte le sue osservazioni sui costumi e sulle usanze delle Arpie che aveva avuto modo di osservare in quegli anni. Per questa ragione, l’ambasciata Naga si mise in marcia non appena ricevette l’annuncio della schiusa, consapevole che sarebbe arrivata in ritardo data la propria lentezza negli spostamenti (l’incapacità di avere cavalli e carrozze rendeva i trasporti molto lenti).

Non appena giunsero davanti la Prima, si inchinarono tutti: l’Arbitro Ashil, il Generale Ajarin e tutti gli altri Naga li presenti. –Saluti a voi, Prima della Caccia. Che la benedizione di Krietiva possa scendere su di voi e su vostra figlia, in modo che possa diventare come la madre. Come è usanza tra noi Naga, abbiamo portato un regalo che speriamo apprezziate.- Fece cenno alle persone dietro di se, che trasportavano due bauli. Fece aprire il primo, che conteneva una spada, un arco e una lancia finemente decorati. Tutte e tre le armi erano preziose, ma restavano comunque mortali attrezzi da combattimento, adatte al gusto delle Arpie che probabilmente non avrebbero apprezzato delle armi da parata. Mesi di lavoro e una cospicua spesa avevano portato a quel risultato, che la Confederazione sperava potesse piacere alla Prima. –Questo è un regalo per lei, per la grande condottiera che ha sconfitto i Justiani e ha celebrato un trionfo, confermando il proprio titolo.- Fece aprire il secondo baule, che aveva un contenuto identico al precedente. –Queste sono per vostra figlia, come auspicio per un futuro glorioso come quello della Madre.-

[Grosso modo, ho investito tre monete per ognuno dei bauli. Mi sembrava brutto fare un regalo senza GDR, in questo caso.]
 

Silen

Get a life
Man mano che passavano i giorni, le delegazioni cominciarono ad arrivare a intervalli regolari. Dopo i Formian fu il turno delle delegazioni di Centauri e Naga, con i rispettivi doni.
"Una interessante curiosità" commentò la Prima nell'osservare l'animaletto presentato dai Centauri. Un maggiore interesse sembrarono riscuotere le armi rpesentate dai Naga, almeno a giudicare dal fatto che Silene di alzò questa volta dal trono per andare ad esaminare da vicino i due bauli ed il loro contenuto. L'arpia dedicò la sua attenzione dapprima all'arco, soppensandolo nelle mani per poi tendere al massimo la corda prima di riporlo. Poi fu il turno della spada che fu a sua volta sottoposta ad un accurato esame al termine del quale Silene ne saggiò il filo e mimò un paio di fendenti, per verificare il bilanciamento. A mò di conclusione, Silene fece roteare la spada e sferrò un fendente che fece penetrare prfondamente la lama nel legno del baule in cui era stata contenuta fino a poco prima.
"Una buona lama" commentò nuovamente con un sogghigno zannuto, prima di tornare a sedere sul trono, accarenzando l'uovo nel passargli accanto.
 

Ostrègone

GIF MASTER
Fantacalciaro
Diverso tempo prima, durante una lieta mattinata trascorsa nella sua amata casetta, Brigillo si era seduto tutto contento nella sua nuova poltrona dopo le faccende domestiche, godendosi un po' della pace tanto agognata. Si era guardato intorno nel salottino, assai compiaciuto del suo nuovo arredamento, offerto dal Conte dopo lo sfortunato malinteso che s'era verificato col catasto. Aveva annuitì fra sé tutto tronfio, e mentre stava per decidere se mangiucchiare qualcosa o bere qualche bevanda fresca...svariati colpi alla porta lo riportarono dalle sue dolci fantasticherie alla realtà!
Tremò, scosso per l'interruzione, e, girandosi verso lo schienale della poltrona, guardò smarrito quanto riusciva a vedere del corridoio che portava alla porta di casa. "Chi può essere?" rifletté, deglutendo con leggera preoccupazione. Seguirono altri colpi, più decisi, finché si udì dall'esterno "Posta, signor Larghebretelle! Aprite!". Per Brigillo non furono così rassicuranti quelle parole e anzi, imprecò un poco, mentre pensava velocemente a chi potesse essere. "Mh...le tasse le ho anche pagate da poco...mia mamma l'ho sentita l'altro giorno...i cugini? nah, quelli si son mossi solo per l'asta dei miei beni, pff... a meno che....!" e subito il terrore si palesò sul suo volto. La mente riandò al congedo delle Arpie e alle parole con cui fu lasciato andare via "puoi andare, finché non ci servirai di nuovo". Ancora una volta, furono i colpi del pugno del postino alla porta a farlo ridestare dai suoi pensieri.
"Dannazione, dannazione", in tal modo Brigillo imprecava sommesso mentre andava alla porta. La aprì piuttosto malvolentieri e salutò il postino, Tano Saltinmente. Questo lo rimbrottò un poco per il fatto che non aveva tutto il giorno per attendere che lui venisse ad aprire la porta. "Comunque..." proseguì Tano, con un tono più mite, "devo assolutamente consegnarvi di persona questo messaggio, per ordine del Conte. Gli è stato recapitato un messaggio personale per voi, insieme a un qualcosa arrivato dalle Arpie, sì, quelle dove eravate..." e Tano poté vedere Brigillo afflosciarsi di fronte alla realizzazione di quanto, in precedenza, aveva temuto solo potenzialmente. Tano gli diede il foglietto di carta e lo salutò. Brigillo stette per un po' lì, sulla soglia di casa, con questo messaggio in mano, finché non si decise a leggerlo. All'ultima riga sospirò e con la mano libera accarezzò il battente della porta, "pare non possa ancora riposarmi come si deve, qui...mannaggia, e non solo devo andare lì...dovrei anche mettermi a lavoro". Borbottò frasi confuse richiudendo la porta.

Qualche giorno dopo aver ricevuto quella missiva, Brigillo aveva parlato col Conte e si erano accordati per il viaggio. Al momento si trovava in una delle rinomate pasticcerie di Solesplendente, gestita da un suo caro amico, Uderzo Maninpasta. Mentre gli altri si affaccendavano nelle vendite quotidiani di dolciumi e altro, lui se ne stava fermo a un tavolo, ragionando sul da farsi. "Vogliono un nuovo dolce...e lo avranno!" disse battendo un pugno sul tavolo, "ma cosa posso fare per sorprenderli? Qualcosa al limone? No, quello già lo conoscono..." Si spostò all'altro capo del tavolo per consultare un ricettario che s'era portato da casa; sussurrava fra sé "certo, posso unirlo a questo...mh sì". Esclamò allora: "D'accordo, sarà pesantino, ma l'hanno voluto loro" asserì, con un ghigno in volto. Si sfregò le mani e iniziò a lavorare, mentre gli altri della pasticceria lo guardavano perplessi. Lui gli restituì un'occhiata un po' severa e disse loro "Be', che fate lì impalati? Qualcuno mi aiuti!". Un garzone appena assunto gli rispose "Ma il signor Maninpasta non ce l'ha mica detto di..." "Silenzio e al lavoro!" li zittì Brigillo, che tornò alla sua preparazione.
"La farina ce l'ho...portatemi le ciliegie, subito! Zucchero qui... ottimo. Servirà un po' di liquore, ne avete? Portate degli stampi, dovrò fare più dischi...presto!".

[Silen, scusa pr il ritardo. Proseguo poi con il post d'arrivo del Conte e di Brigillo col dolce. : P ]
 

Monitor_Dundee

Spam Master
Il messaggero era in piedi di fronte al Trono dell'Imperatrice. Mai aveva avuto simile onore, e mai aveva percorso tanta strada in così poco tempo per consegnare un messaggio.
Il plico era giunto al confine meridionale pochi giorni prima, con la dicitura "Imperatrice Athoxa II - Urgente"
Ed ora, allo stremo delle forze, il messo guardava perplesso l'imperatrice leggere il messaggio e ridere di gusto.
...
Athoxa congedò il messo con un gesto sbrigativo e l'ordine di consegnargli una lauta mancia, e inviò vari attendenti con richieste di convocazione.
...
Kairos apparve in uno sbuffo di fumo azzurrino, mandato a chiamare d'urgenza, e non gli piacque affatto ciò che vide.
Le sue quattro sorelle, prima tra tutte Athoxa, parevano ritornate a un tempo più prossimo alla schiusa. Alcune tra le più alte cariche dello Stato perse in risate e commenti salaci. Le stesse alte cariche che, molti anni prima, si divertivano a dargli tormento con la stessa complicità e divertimento.
"Ah, fratellino, sei arrivato! Puoi riferire alle Arpie nostre onorate ospiti che sono convocate nuovamente in madrepatria. Si celebra un lieto evento. Un Giorno della Schiusa Reale."
In ogni regno di Ea si celebrava la nascita di uno degli eredi della famiglia reale, ma, ovviamente, non erano molte le Nazioni a celebrare la deposizione di una covata di uova.
"Vedete sorella, come vi dicevo abbiamo molto in comune con le genti alate del Meridione."
"Molto in comune, sì, ma avvertire tutta Ea per un solo uovo mi pare... esagerato. Vorrei vederla alla seconda covata, la feroce Silene, se ancora entrerà nell'armatura!"
Seguirono risate dalle astanti, tranne uno sbuffo stizzito da Zenobia, la più in carne della famiglia e già madre di tre covate.
"Amestrys, ricordo ancora le celebrazioni per la schiusa tua e di Kairos. Zenobia, Soraya, certamente le ricordate anche voi. Sorelle mie, rispetteremo la tradizione Rahonavide. Farò commissionare un Nido Cerimoniale, e voglio che siate voi a portarlo a Silene"
Kairos, stupito nel non sentire il suo nome, decise saggiamente di tacere fino a quando il resto della famiglia si fu congedato da lui e da Athoxa.
"Non ti preoccupare, fratellino, non ti costringerò a partecipare ad un'occasione così vuotamente mondana"
Un ghigno si disegnò sul muso dell'imperatrice mentre questa sollevava una seconda pergamena.
"Per te è in serbo un altro tipo di missione"


....

Come da tradizione nell'impero Rahonavide, ad ogni covata (o uovo in questo caso) viene fatto dono di un nido cerimoniale, che spesso è passato di madre in figlia ed è considerato di buon auspicio per il nascituro.
Come ogni nido Rahonavide quello commissionato per Silene ed il suo uovo era una specie di coppa di metallo prezioso, foderato di un cuscino di piume e finemente decorato. In armonia con il gusto spartano delle Arpie erano state scelte stoffe pregiate ma non tinte, sete e lini bianchi perfetti per il caldo del meridione, e i soli preziosi nelle decorazioni erano argento brunito e piccole gemme viola e rosso sangue. Molti monili di osso intagliato completavano l'insieme.
 
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Silen

Get a life
I delegati provenienti dalle varie nazioni di Ea vennero alloggiati in alcune dependance, costruite però più a misura d'uomo, della grande torre-palazzo di Silene a Kyrne Lamiya, serviti e riveriti da tutta una serie di attendenti schiavarazza prevalentemente umani con la presenza occasionale di elfi e uomini lucertola. A ogni delegazione venne assicurato che avrebbe avuto a disposizione comodità e divertimenti "per tutto il tempo necessario" fino al momento della schiusa.

In effetti, i delegati si trattennero nella capitale delle arpie per diversi giorni durante i quali si sprecarono le parate militari e le visite alla città, che ormai si avviava a diventare una delle metropoli più imponenti di Ea, con tanto di tappa all'immensa Accademia di Studio Miltiare della Magia (un nome che di per sè era tutto un programma) e ad altri luoghi scelti con altrettanta cura e il cui scopo bellico era altrettanto scoperto. Tanta ostentazione di potenza e bellicosità in effetti fece nascere in alcuni il sospetto che la schiusa in sè, per quanto le arpie dessero evidenti segni di considerarla un evento piuttosto importante, fosse in realtà un motivo secondario, quasi un pretesto e che Silene e la sua cerchia avessero invitato le delegazioni degli stati di Ea per uno scopo recondito e ben differente.

Più di una volta delle arpie vennero viste parlottare ridacchiando nella propria lingua mentre osservavano i membri di questa o quella delegazione ed era difficile non notare una certa divertita malizia negli occhi violetti della Prima nel Territorio di Caccia durante le udienze, come se le arpie stessero ridendo per un qualche scherzo noto soltanto a loro.

Arrivò infine il giorno in cui tutti i delegati vennero convocati d'urgenza a palazzo. Una volta giunti nella grande sala del trono, trovarono Silene in piedi accanto alla predella su cui il suo uovo ondeggiava a ritmo coi colpetti che la nuova vita contenuta all'interno rivolgeva contro la superficie del guscio per aprirsi una strada. L'uovo era già pieno di crepe ed era evidente che mancava ben poco ormai al momento in cui la nuova nata sarebbe emersa da esso.

"Ah, benvenuti cari ospiti" disse l'arpia con uno dei suoi inquietanti sogghigni "Il momento tanto atteso è giunto".
 

Arminio

Ninja Skilled!
La delegazione formian giunse per prima nella sala del trono, guidata dal comandante Kar'Ashlak. In questi giorni più volte i formian avevano discusso tra di loro per quanto riguarda il comportamento delle arpie, per la gioia degli studiosi della delegazione. Erano giunti a conclusione che le arpie erano incomprensibili.
 

The Pony Killer

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Abyen aveva sfruttato la situazione per cercare di comprendere di più delle arpie, cercando di seguire le linee guida dategli in passato da Sabrina. C'è da dire che di nuovo ci aveva capito ben poco, più che altro gli erano sorte altre domande riguardo quel popolo. Una cosa certa però c'era: se fosse scoppiata una guerra, le arpie erano ben pronte.

Una volta entrati nella sala del trono i centauri non poterono nascondere una faccia accigliata nel vedere i formian, ma andarono comunque a salutarli per cortesia... anche se poi presero postazioni lontane dalle loro. Una volta preso posto guardarono, con sguardo felice l'uovo, poi Silene diritta negli occhi; il suo sguardo era leggermente inquietante ma nulla di straordinario, pensarono i due re. Abyen invece aveva un brutto presentimento, cosa comune per lui, ma questa volta era più inquietato del solito.
 

Silen

Get a life
Passarono ancora uno o due minuti prima che l'esserino contenuto all'interno dell'uovo riuscisse a rompere il guscio esterno ed emergesse nel primo giorno della sua vita. Implume, ancora priva di artigli e di zanne, le ali appena abbozzate, l'arpia neonata non era poi tanto dissimile da un neonato umano, per quanto apparisse nettamente più sviluppata. Una volta uscita dall'uovo la piccola si allontanò di qualche centimetro dal guscio infranto, gattonando sul cuscino, poi si fermò ed emise alcuni versi stridenti, curiosamente simili ad un richiamo. Solo allora Silene si avvicinò alla piccola, rispondendo ai suoi richiami nell'aspra lingua della sua razza; la nuova nata sembrò peraltro subito tranquillizzarsi e poco dopo Silene la prese in braccio.
"Sia noto che impongo il nome di Sylis alla mia prima nata" annunciò la Prima apprestandosi ad allattare la piccola, dopodichè la sala fu piena dei commenti e dei mormorii delle numerose arpie presenti, i cui sguardi sembravano ignorare totalmente le "prede" presenti nella sala, fissi com'erano sulla Prima e sulla sua figlia.

In un angolo, Rayla, giunta appositamente da Sylvania per essere presente alla schiusa, si era trovata al fianco di Francesca Findabair, l'elfa dagli occhi di ghiaccio. La mercenaria a dire il vero non aveva particolarmente legato con l'elfa nemmeno al tempo in cui entrambe servivano Silene e potendo avrebbe preferito di gran lunga la compagnia della sua amica Shani o anche quella di Sabrina Glessivig, ma per quanto poco incline fosse ai formalismi e agli inutili salamelecchi persino Rayla riteneva che sarebbe stato offensivo congedarsi da Francesca Findabair senza una parola dopo che il caso le aveva fatte reincontrare dopo tanto tempo.
"Le arpie sembrano particolarmente eccitate" azzardò, a mò di tentativo di conversazione.
"Lo sono" confermò l'elfa in tono quieto, senza voltarsi "non fanno altro che parlare della nuova nata"
Rayla inarcò un sopracciglio "Comprendi la loro lingua?" chiese ora genuinamente interessata.
L'elfa si voltò e rivolse alla mercenaria un sorriso, che comunque non si estese ai freddi occhi azzurri "Un poco" rispose "non posso dire di comprendere ogni parola, solamente il senso dei loro discorsi e solamente in parte." Francesca si voltò nuovamente verso le arpie "Tutti i discorsi di oggi però hanno lo stesso soggetto; la prima nata di Silene. Sembra che la trovino eccezionalmente forte, sana, ben fatta. Alcune dicono che tutte le nuove nate nelle terre verdi sono ugualmente forti e sane e lodano la Prima per averle condotte in queste nuove, ricche terre. Altre affermano che Sheika è soddisfatta delle sue figlie e che ha loro concesso la sua benedizione come ricompensa della conquista delle terre verdi e della sottomissione delle prede, e lodano la Prima per avere iniziato e condottto un'impresa così evidentemente bene accetta alla dea." l'elfa rivolse a Rayla uno sguardo in cui si intravedeva un certo freddo divertimento.
"Capisco" annuì Rayla guardando in direzione di Silene "questo raduno, gli inviti rivolti alle altre nazioni...non sono quelle ad essere importanti. L'obiettivo di Silene era soprattutto di attirare qui le sue consorelle, mostrare loro una volta di più i risultati del suo trionfo"
L'elfa annuì "La presenza di tante prede differenti è servita a dare un tocco di colore, un motivo di curiosità. Per quale motivo le arpie dovrebbero ritrovarsi per assistere ad una nascita, sia pure quella della figlia della loro Prima? Una schiusa come tante altre, dopotutto. Ma ora che sono qui, le arpie osservano e quanto vedono è una dimostrazione concreta del trionfo di Silene. Una dimostrazione molto concreta. La prosperità ottenuta occupando le terre verdi e sfruttando il lavoro degli schiavarazza è importante, certo, ma non è nulla in confronto ad una figlia sana e forte, che promette di diventare una grande cacciatrice. Comodità e prosperità sono importanti, certo, ma non così importanti di per sè. Ma se comodità e prosperità portano ad avere figlie sane e forti...ecco, questo è importante, per un'arpia." Francesca Findabair rivolse uno sguardo malizioso a Rayla "Tuttavia non temere, c'è anche un altro motivo per cui Silene ha invitato tanti rappresentanti delle altre razze di Ea, qui, oggi."
"E sarebbe?" chiese Rayla con militaresca impazienza per il lungo giro di parole dell'interlocutrice.
"Oh, lo vedrai." ribattè l'elfa con un altro pallido sorriso.
 
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The Pony Killer

Spam Master
I tre centauri trovarono la scena commovente, tant'è vero che a Stefy parve scendere una lacrimuccia al vedere quella piccola e gracile creatura. Gid Lucione pensò quindi che, sotto sotto, anche Stefy avesse un lato tenero e sensibile, però in realtà Stefy stava piangendo perché quel bell'uovo si era rotto e quindi non poteva essere più mangiato. Abyen pure si commosse, tornando quindi rilassato e con un sorriso sereno in volto.
La visione della nascita di quella creatura fece pensare sia a Gid Lucione che ad Abyen se non fosse tempo di metter su famiglia, nonostante i continui impegni a cui erano sottoposti.

Intanto, appena dopo la schiusa dell'uovo, arrivò un messaggero centauro fuori all'edificio in cui la cerimonia si stava tenendo, cercò quindi qualcuno con cui parlare per poter convocare i tre rappresentanti di Centaurestria, dicendo anche di avere per loro un messaggio di estrema importanza ed urgenza. Insieme a lui era anche arrivato un manipolo di soldati centauri, i quali però rimasero fuori dall'edificio. Qualora qualcuno avesse chiesto perché il messaggero si fosse portato dietro un manipolo, la sua risposta sarebbe sempre stata "Perché devono fungere da scorta".

Il messaggero fece inoltre una seconda richiesta, ossia quella di sapere dove si trovasse Sabrina Glessivig e, nel caso in cui si trovasse anch'essa li, di convocarla.
[ @Silen ]
 
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Basileus

Ninja Skilled!
Tleitzin osservò la nuova nata con curiosità. Piccola, gracile ed indifesa. Pareva impossibile che quella creatura fosse l'erede del più potente impero al mondo. Nella confusione generale il senatore notò la nuova duchessa di Sylvania e vi si avvicinò, facendo un sorriso molto forzato all'elfa al suo fianco "Raylatzin il matrimonio vi si addice, ogni volta che vi vedo diventate sempre più splendida" disse avvicinandosi, quindi quasi senza dare il tempo alla duchessa di rispondere "impressionante vero? Nazioni intere nelle vesti dei loro ambasciatori pronti ad ammirare la schiusa di un uovo, neanche fosse il primo pulcino che vedono" disse con voce ironica, quindi si fece immediatamente più serio "ma d'altronde la nascita di un erede merita di essere festeggiata, specie la probabile futura sovrana delle Arpie, nostre alleate e temibili vicine".
Mentre Rayla dava la sua risposta cercò con lo sguardo l'ambasciatore naga, trovatolo attirò discretamente la sua attenzione facendo segno di avvicinarsi @Abyssien
quindi si rivolse all'elfa "Tzitzimime voi siete vicina alla Regina Alata, non siate avida di notizie. Cosa accadrà ora?"
 

Arminio

Ninja Skilled!
La piccola compagnia di studiosi formian prendeva mentalmente nota di tutto ciò che accadeva nella stanza, memorizzando versi, suoni, espressioni e rituali della nascita. Si, un rituale, ecco cosa era.
 

Silen

Get a life
Sabrina si trovava nella sala intenta ad osservare tutto quanto accadeva con la sua solita attenta curiosità, così tesa a cogliere ogni possibile sfumatura in effetti che quasi andò a sbattere contro il centauro che la stava cercando.

Rayla squadrò l'uomo lucertola per un istante per poi guardarlo con le mani sui fianchi in un atteggiamento assai poco da cortigiana, ma del resto l'ex mercenaria era famosa per i suoi modi disinvolti "Bene, che mi venga un colpo se dietro quella tua pelle scagliosa non batte il cuore di un vero galantuomo! Vi ringrazio molto, anche se continuo a preferire abiti meno complicati". Rayla vestiva interamente di nero, come sua abitudine, quel giorno in particolare indossava calzoni di velluto e un farsetto di taglio piuttosto severo le cui uniche concessioni alla vivacità erano maniche a sbuffo e bottoni argentati ma evidentemente per il soldato che era in lei anche quella severa eleganza era troppo "complicata".
"Non sono comunque certa che abbiate veramente compreso il modo di pensare delle arpie" proseguì "Prima di tutto non a tutti i pulcini crescono simili artigli...." Rayla strizzò l'occhio al senatore dell'Unione "...e poi Silene è la loro Prima per...elezione, potremmo dire. Perchè loro la riconoscono come guida. Se la giovane Sylis vorrà divenire Prima dopo sua madre dovrà darsi molto da fare." Rayla rivolse poi all'elfa un'occhiata di rimprovero "Inutile che perdiate tempo a interrogare Francesca. Se ha deciso di non dirci nulla, non ci dirà nulla...".
Francesca Findabair era rimasta indifferente al dialogo fra Rayla e il senatore Tleitzin, limitandosi a ricambiare il saluto del lucertoloide con un aggraziato cenno del capo.
"Silene non sarebbe soddisfatta di me se rovinassi la sua sorpresa" disse in tono di scusa "quello che posso dire è che si tratta di una cosa piuttosto...ah, grossa. Sono certa che apprezzerete lo spettacolo."
 
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