Mabel, tu consideri opinioni quelle che sono falsità dette allo scopo di aggravare tensioni sociali preesistenti che possono portare a nuove violenze. Io le considero un'arma. Lo scopo è quello di fomentare l'odio, non di far ridere. Se per te un personaggio "pubblico" che accusa gli ebrei (indistintamente) di complotto sionista globale mirato alla conquista del mondo e al rendere gli occidentali tutti froci si limita ad esprimere un'opinione, beh. Boh. Non possiamo essere daccordo su questo e quindi neanche sul resto del discorso. Partiamo da presupposti diversi e inconciliabili, inutile scornarci ulteriormente. Se non altro perché alla fine della fiera Dieudonné si prenderà poco più di una bacchettata sulle dita e si godrà un'immeritata fama da martire che decuplicherà la sua notorietà (chi l'aveva mai sentito nominare prima? io no). Tutto sommato ci guadagnerà alla grande.
Riguardo al discorso generale "libertà e democrazia", concettualmente e teoricamente hai ragione tu. Se l'essere umano medio fosse in grado di ragionare razionalmente non ci sarebbe nessun limite alle opinioni e alle idee, perché non ce ne sarebbe il bisogno.
La realtà dei fatti, tuttavia, è che il popolo è in buona parte ignorante ed influenzabile e certe limitazioni esistono per evitare che si impicchi per le palle da solo. Se domani Mussolini rinascesse e tornasse sulla scena politica ci sarebbe la possibilità che venisse eletto a furor di popolo se nessuno alzasse un dito per impedirlo. Sarebbe un bene per l'Italia? No. Oggettivamente no. E' quindi un diritto della democrazia impedire un Mussolini-bis? No, è un DOVERE. Sarebbe un atto democratico nel senso più letterale del termine? No. Volontà popolare volontà di Dio, in teoria. Ma siccome il Mussolini-bis annullerebbe la democrazia come atto numero 1 del proprio governo, è normale e doveroso impedirgli di arrivare ad avere quel potere.
Mi spiace ma deve essere così se vogliamo evitare di ripetere la storia.
Sì, è un discorso paternalistico, ma fino a quando l'elettorato non sarà in grado di capire da solo che un mussolini bis sarebbe un disastro è -necessario- impedire che si arrivi al punto in cui questo diventi possibile. Nota bene che nonostante questo è possibile che domani Forza Nuova vinca le elezioni, eh. Non mi sembra ci sia una censura stringente ai danni di un partito dichiaratamente neofascista. Addirittura abbiamo la nipote di Mussolini che fa politica ai massimi livelli ostentando la sua continua apologia dell'illustre parente, dimmi tu quanto siamo oppressivi nei confronti dell'ideologia fascista. E in altri paesi ci sono altri movimenti simili che hanno seguiti popolari maggiori e più violenti, a noi va ancora quasi bene. L'idea che i neofascismi combattano contro l'oppressione sistematica degli stati europei è una grossolana esagerazione: i neofascisti continuano a prosperare in barba alla Storia e non sfondano più perché i tempi sono cambiati, ma come dimostra l'ascesa del FN francese sono sempre lì. Cambiano nome, cambiano metodi, cambiano linguaggio ma sono sempre lì e saranno sempre lì in agguato. Pronti ad approfittare della democrazia per poterla di nuovo calpestare sotto i piedi.
Il minimo che possiamo fare è costringerli quantomeno a
fingere di non essere la stessa merda di 80 anni fa.
Non mi sembra un sopruso così scellerato, francamente.
Mi intrometto solo per dire che questo concetto, così come l'hai espresso, è pericolosissimo. Nel momento in cui uno stato si ritiene minacciato dalle idee (perchè qui non si stà parlando di azioni violente ma di idee) e quindi giustificato a poter perseguire chi si fa portatore di una idea diversa dalla propria, si stà aprendo la porta alla futura possibilità di un governo di stampo totalitario.
Ricordate ragazzi che la storia è piena di dittatori che sono saliti al potere proclamando di voler difendere la libertà e la democrazia.
Anche se hai ragione nello spirito di quello che dici, c'è un intero oceano fra le limitazioni alle idee che abbiamo oggi (vedi sopra) e i rischi che paventi tu. Evitiamo di fare paragoni che non stanno né in cielo né in terra.