Panda
Chosen one
Diario di Kallistus Medero, capitano del 14° fanteria Egemonia.
01/03/5014
Siamo arrivati sul pianeta imperiale di confine noto come Kronus. Il pianeta fa parte delle colonie della frangia esterna recentemente in rivolta. Siamo stati inviati dall'Egemone a riconquistare il pianeta e strapparlo dalle mani dei ribelli confederati.
Il pianeta è poco colonizzato e sono presenti ancora vaste aree di giungle e ambienti savanici con animali selvaggi. I pochi centri abitati si raggruppano nella parte più interna della Pangea del pianeta e sono tutti in mano al nemico.
Arrivati qui siamo stati costretti a delle procedure di Terraforming e alla fondazione della prima base di comando Egemone.
I ribelli non ci hanno individuati e nelle prossime settimane riusciremo a completare il campo per accogliere l'armata al completo durante l'attacco.
09/03/5014
Abbiamo rilevato degli strani movimenti nella stratosfera del pianeta, come delle sonde. Forse questi ribelli sono più preparati di quanto si possa immaginare. Sono sfuggite ai nostri radar, ma, analizzando lo spettro lasciato dal loro movimento, sembra che non usino una tecnologia a noi familiare. Ho fatto raddoppiare la guardia, per evitare infiltrazioni.
18/03/5014
Oggi la flotta è arrivata ed ha prestato i primi attacchi. I ribelli sono dotati di pochi caccia e le nostre navi da battaglia non stanno avendo nessun problema. Le prime navi da trasporto hanno raggiunto la nostra base. Ora è individuabile, ma è ben difesa e non temiamo nessun attacco. La battaglia dei cieli è praticamente vinta, ora è necessario attaccare le loro basi sul territorio.
20/03/5014
La prima città è stata presa. Siamo entrati con i veicoli corazzati, gli abitanti hanno opposto una strenua resistenza ed è stato più difficile del previsto. Abbiamo subito molte perdite a causa della guerriglia e credo che dovremmo fermarci qui per poter far ripartire la carovana.
21/03/5014
Nella notte abbiamo subito un assalto ribelle, erano tanti e organizzati e abbiamo dovuto concedere loro un po' di terreno. Questa guerra si prospetta lunga con questi mezzi, motivo per il quale ho fatto richiesta di qualche rinforzo e di bombardieri d'atmosfera. Dovrebbero arrivare tra pochi giorni. Le navi in orbita attorno al pianeta hanno prelevato una di quelle sonde. Sono di una strana tecnologia. Gli scienziati del comando mi hanno informato che dubitino si tratti di qualche arma di tecnologia umana. Questa feccia ribelle si è venduta a qualche alieno, ho intenzione di interrogare qualche loro ufficiale, per capire cosa tramano.
23/03/5014
Klaus Boderer, un piccolo ometto tutto nervi e tremarella, dice di non sapere nulla su queste sonde. Lo abbiamo torturato in tutti i modi possibili. O ha del fegato, o non sa davvero niente su questa storia.
27/03/5014
[11.24]
Abbiamo catturato una strana creatura umanoide. Allego al file una foto scattata poco prima della sua cattura.
Lo abbiamo disarmato e portato al nostro centro insieme a Boderer. A quel piccoletto gli è quasi preso un colpo, non credo che abbia mai visto uno di questi cosi. Non riusciamo a comunicare con il prigioniero. La sua lingua è strana, i suoni sono quasi impercettibili e sembra che siano abituati a comunicare in un altro modo rispetto a quello verbale. Forse si tratta di telepati, o forse ci vuole solo fuorviare. Lo abbiamo sorpreso mentre raccoglieva informazioni da una di quelle sonde. Crediamo di tratti di un esploratore, ma di sicuro c'entrano qualcosa in tutta questa storia.
[17.56]
Abbiamo esaminato da poco l'attrezzatura che l'alieno portava con sé. La tecnologia è avanzatissima, il fucile sembra una evoluzione delle nostri armi al plasma, ma non ha nessuna limitazione temporale e la canna non subisce alcun riscaldamento. I nostri scienziati sono al lavoro, ma sembra tutto molto complicato e basato su qualcosa di diverso dal silicio.
Il prigioniero non parla. Sembra un guerriero, da come era vestito. Domani dovrebbero finire un casco comunicatore che mi dovrebbe consentire di comunicare con lui.
28/03/5014
Abbiamo attaccato un altro avamposto ribelle. Alcuni dei loro caccia si erano nascosti in una base sotterranea a nord, nei ghiacciai di Krusak e hanno sferrato un attacco a sorpresa alla nostra flotta, causandoci la perdita di una nave da guerra.
Ho sperimentato la comunicazione con il prigioniero; dalle reazioni neurali sembra capire le mie parole, ma non è intenzionato a rispondere e le torture sembrano non avere nessun effetto su di lui, neanche un urlo.
Chiunque siano questi alieni l'unione di una avanzata tecnologia con questa determinazione non può che portare guai.
29/03/5014
Le basi ribelli che avevamo individuato ieri sembrano essere scomparse dai radar. Forse si sono spostati, o sono riusciti a sfuggire ai nostri sensori d'onda.
Il prigioniero è stato trovato morto nella sua cella. Aveva ancora in testa il casco comunicatore quando è morto. Sembra si sia ucciso urtando ripetutamente la sua testa contro lo spigolo del letto. Incredibile.
Ho subito disposto una autopsia.
Il casco ha trattenuto alcune delle sue ultime parole. Le abbiamo trasferite in un altro casco e pulite del rumore, sembrano dire:
Ho fallito, Eterei, ho fallito. Ridate a me il mio onore, mentre io vi ripago con la mia vita
Chiunque sia sembra essere in contatto con qualcuno dei suoi simili.
30/03/5014
Ci hanno attaccati. I ribelli non erano scomparsi, erano stati distrutti. Delle navi con lo stesso stemma di quello del prigioniero sono uscite da velocità luce in prossimità delle nostre navi da guerra. Erano in molte e tutte ben armate con dei cannoni al plasma a rotaia. Veloci e ben armate hanno distrutto il grosso della nostra flotta in tre minuti. L'ammiraglio Falshir è scomparso dai canali radio. Da quaggiù la situazione sembra disperata, nessuna risposta dai cieli ed ora queste creature potrebbero avere il controllo dell'atmosfera del pianeta. Ho dato ordine di non avanzare per nessun motivo e di consolidare le nostre posizioni sulle basi già conquistate.
Abbiamo catturato un cecchino ribelle che stava facendo fuori qualcuno di questi cosi. Dice che sono apparsi dal nulla e sono approdati vicino alle loro basi con delle piccole navette, invisibili ai radar.
Hanno attaccato i loro avamposti con poche truppe, tutte armaturate di giallo, con grandi caschi. Non ha saputo dirmi le loro fattezze, ma si tratta certamente di loro. Ho disposto di radunare tutti gli uomini e di prepararsi alle difese.
02/04/5014
Ci hanno attaccati stamattina all'alba. Abbiamo sentito i suoni delle loro cannoniere svegliarci e disintegrare come il burro due dei nostri veicoli corazzati. La resistenza è stata inutile, le loro armi sono potenti ed estremamente precise dalla lunga distanza. Ci hanno poi fiancheggiato con degli altri alieni, forse loro alleati. Sono più robusti e dai lineamenti taglienti, dei primitivi ai nostri occhi, ma combattono furiosamente dalla breve distanza e in corpo a corpo, senza temere per le loro vite. Ne avremo uccisi a centinaia, ma quando il compagno che è accanto a loro cade non si spaventano, combattono con più furia.
Nessuna risposta dall'orbita del pianeta, sembra che io e i miei uomini siamo intrappolati qui.
Questa potrebbe essere la mia ultima registrazione sul diario di comando.
E' incredibile come questa razza abbia, in pochi giorni, attaccato e distrutto il nostro esercito e quello ribelle.
Ci prepariamo a resistere nel nostro ultimo avamposto, il primo che avevamo colonizzato al nostro arrivo. E' notte e i rumori della giungla sembrano nascondere molto più di quanto non sembri.
01/03/5014
Siamo arrivati sul pianeta imperiale di confine noto come Kronus. Il pianeta fa parte delle colonie della frangia esterna recentemente in rivolta. Siamo stati inviati dall'Egemone a riconquistare il pianeta e strapparlo dalle mani dei ribelli confederati.
Il pianeta è poco colonizzato e sono presenti ancora vaste aree di giungle e ambienti savanici con animali selvaggi. I pochi centri abitati si raggruppano nella parte più interna della Pangea del pianeta e sono tutti in mano al nemico.
Arrivati qui siamo stati costretti a delle procedure di Terraforming e alla fondazione della prima base di comando Egemone.
I ribelli non ci hanno individuati e nelle prossime settimane riusciremo a completare il campo per accogliere l'armata al completo durante l'attacco.
09/03/5014
Abbiamo rilevato degli strani movimenti nella stratosfera del pianeta, come delle sonde. Forse questi ribelli sono più preparati di quanto si possa immaginare. Sono sfuggite ai nostri radar, ma, analizzando lo spettro lasciato dal loro movimento, sembra che non usino una tecnologia a noi familiare. Ho fatto raddoppiare la guardia, per evitare infiltrazioni.
18/03/5014
Oggi la flotta è arrivata ed ha prestato i primi attacchi. I ribelli sono dotati di pochi caccia e le nostre navi da battaglia non stanno avendo nessun problema. Le prime navi da trasporto hanno raggiunto la nostra base. Ora è individuabile, ma è ben difesa e non temiamo nessun attacco. La battaglia dei cieli è praticamente vinta, ora è necessario attaccare le loro basi sul territorio.
20/03/5014
La prima città è stata presa. Siamo entrati con i veicoli corazzati, gli abitanti hanno opposto una strenua resistenza ed è stato più difficile del previsto. Abbiamo subito molte perdite a causa della guerriglia e credo che dovremmo fermarci qui per poter far ripartire la carovana.
21/03/5014
Nella notte abbiamo subito un assalto ribelle, erano tanti e organizzati e abbiamo dovuto concedere loro un po' di terreno. Questa guerra si prospetta lunga con questi mezzi, motivo per il quale ho fatto richiesta di qualche rinforzo e di bombardieri d'atmosfera. Dovrebbero arrivare tra pochi giorni. Le navi in orbita attorno al pianeta hanno prelevato una di quelle sonde. Sono di una strana tecnologia. Gli scienziati del comando mi hanno informato che dubitino si tratti di qualche arma di tecnologia umana. Questa feccia ribelle si è venduta a qualche alieno, ho intenzione di interrogare qualche loro ufficiale, per capire cosa tramano.
23/03/5014
Klaus Boderer, un piccolo ometto tutto nervi e tremarella, dice di non sapere nulla su queste sonde. Lo abbiamo torturato in tutti i modi possibili. O ha del fegato, o non sa davvero niente su questa storia.
27/03/5014
[11.24]
Abbiamo catturato una strana creatura umanoide. Allego al file una foto scattata poco prima della sua cattura.
Lo abbiamo disarmato e portato al nostro centro insieme a Boderer. A quel piccoletto gli è quasi preso un colpo, non credo che abbia mai visto uno di questi cosi. Non riusciamo a comunicare con il prigioniero. La sua lingua è strana, i suoni sono quasi impercettibili e sembra che siano abituati a comunicare in un altro modo rispetto a quello verbale. Forse si tratta di telepati, o forse ci vuole solo fuorviare. Lo abbiamo sorpreso mentre raccoglieva informazioni da una di quelle sonde. Crediamo di tratti di un esploratore, ma di sicuro c'entrano qualcosa in tutta questa storia.
[17.56]
Abbiamo esaminato da poco l'attrezzatura che l'alieno portava con sé. La tecnologia è avanzatissima, il fucile sembra una evoluzione delle nostri armi al plasma, ma non ha nessuna limitazione temporale e la canna non subisce alcun riscaldamento. I nostri scienziati sono al lavoro, ma sembra tutto molto complicato e basato su qualcosa di diverso dal silicio.
Il prigioniero non parla. Sembra un guerriero, da come era vestito. Domani dovrebbero finire un casco comunicatore che mi dovrebbe consentire di comunicare con lui.
28/03/5014
Abbiamo attaccato un altro avamposto ribelle. Alcuni dei loro caccia si erano nascosti in una base sotterranea a nord, nei ghiacciai di Krusak e hanno sferrato un attacco a sorpresa alla nostra flotta, causandoci la perdita di una nave da guerra.
Ho sperimentato la comunicazione con il prigioniero; dalle reazioni neurali sembra capire le mie parole, ma non è intenzionato a rispondere e le torture sembrano non avere nessun effetto su di lui, neanche un urlo.
Chiunque siano questi alieni l'unione di una avanzata tecnologia con questa determinazione non può che portare guai.
29/03/5014
Le basi ribelli che avevamo individuato ieri sembrano essere scomparse dai radar. Forse si sono spostati, o sono riusciti a sfuggire ai nostri sensori d'onda.
Il prigioniero è stato trovato morto nella sua cella. Aveva ancora in testa il casco comunicatore quando è morto. Sembra si sia ucciso urtando ripetutamente la sua testa contro lo spigolo del letto. Incredibile.
Ho subito disposto una autopsia.
Il casco ha trattenuto alcune delle sue ultime parole. Le abbiamo trasferite in un altro casco e pulite del rumore, sembrano dire:
Ho fallito, Eterei, ho fallito. Ridate a me il mio onore, mentre io vi ripago con la mia vita
Chiunque sia sembra essere in contatto con qualcuno dei suoi simili.
30/03/5014
Ci hanno attaccati. I ribelli non erano scomparsi, erano stati distrutti. Delle navi con lo stesso stemma di quello del prigioniero sono uscite da velocità luce in prossimità delle nostre navi da guerra. Erano in molte e tutte ben armate con dei cannoni al plasma a rotaia. Veloci e ben armate hanno distrutto il grosso della nostra flotta in tre minuti. L'ammiraglio Falshir è scomparso dai canali radio. Da quaggiù la situazione sembra disperata, nessuna risposta dai cieli ed ora queste creature potrebbero avere il controllo dell'atmosfera del pianeta. Ho dato ordine di non avanzare per nessun motivo e di consolidare le nostre posizioni sulle basi già conquistate.
Abbiamo catturato un cecchino ribelle che stava facendo fuori qualcuno di questi cosi. Dice che sono apparsi dal nulla e sono approdati vicino alle loro basi con delle piccole navette, invisibili ai radar.
Hanno attaccato i loro avamposti con poche truppe, tutte armaturate di giallo, con grandi caschi. Non ha saputo dirmi le loro fattezze, ma si tratta certamente di loro. Ho disposto di radunare tutti gli uomini e di prepararsi alle difese.
02/04/5014
Ci hanno attaccati stamattina all'alba. Abbiamo sentito i suoni delle loro cannoniere svegliarci e disintegrare come il burro due dei nostri veicoli corazzati. La resistenza è stata inutile, le loro armi sono potenti ed estremamente precise dalla lunga distanza. Ci hanno poi fiancheggiato con degli altri alieni, forse loro alleati. Sono più robusti e dai lineamenti taglienti, dei primitivi ai nostri occhi, ma combattono furiosamente dalla breve distanza e in corpo a corpo, senza temere per le loro vite. Ne avremo uccisi a centinaia, ma quando il compagno che è accanto a loro cade non si spaventano, combattono con più furia.
Nessuna risposta dall'orbita del pianeta, sembra che io e i miei uomini siamo intrappolati qui.
Questa potrebbe essere la mia ultima registrazione sul diario di comando.
E' incredibile come questa razza abbia, in pochi giorni, attaccato e distrutto il nostro esercito e quello ribelle.
Ci prepariamo a resistere nel nostro ultimo avamposto, il primo che avevamo colonizzato al nostro arrivo. E' notte e i rumori della giungla sembrano nascondere molto più di quanto non sembri.