Diplomazia Il Fiume delle Opportunità

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
La piccola imbarcazione raggiunse infine il molo del Grande Crocevia. Il viaggio era stato... turbolento, ma le perdite contenute. Il gruppetto di mercanti con i quali viaggiava si stava già dirigendo verso il mercato; Gadar Rashtrakuta scese per ultimo, congedò la scorta di mercenari e sottostette al controllo delle guardie senza fare storie, ma quando queste arrivarono ad aprire il piccolo portagioie che portava con sé, fu costretto a far notare le proprie credenziali diplomatiche per evitare fraintendimenti.

Qualche parola ben studiata mandò una delle guardie ad avvertire i propri superiori, e poi su per la scala gerarchica fino a chi di dovere. Un emissario del Jayathi Riyasaat era arrivato, e domandava udienza.

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L'umano venne accompagnato dalle guardie a un edificio amministrativo vicino, aspettarono nell'atrio per qualche minuto mentre il sergente coboldo discuteva con un goblin che stava consultando pile infinite scartoffie e infine vennero fatti passare e raggiunsero una stanza, presumibilmente adibita a ospitare riunioni o convegni e Gadar venne invitato a sedersi, gli fu offerta dell'acqua e venne assicurato che sarebbe stato in grado di cominciare l'udienza a breve.
Nemmeno una decina di minuti dopo un anapsi trafelato e ricoperto di tasche, taschini e altri contenitori per piccoli oggetti entrò bruscamente dalla porta, facendo trasalire leggermente le guardie. Il nuovo arrivato si avvicino all'inviato e gli porse la mano in segno di saluto "Benvenuto a Titania emissario! Dovrete scusare il mio ritardo ma non sapevo di avere un appuntamento oggi!" sorrise affabilmente "Passando al sodo, mi dicono che siete venuto da molto distante per avere udienza quindi ditemi pure tutto!"
 
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Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Un ampio sorriso attraversa il volto del mercante/diplomatico.

"Grazie, grazie, signor...? Vengo dal Jayathi Riyasaat, nel florido sud. Ne avrete sentito parlare. Forse avete sentito parlare anche di me*, ho percorso molte leghe prima dell'epidemia e durante. Nei miei viaggi ho visto più che altro morte e miseria, sono felice di aver trovato un'altra oasi di relativo benessere."


Prese un sorso d'acqua dalla brocca, dimenticando di usare la coppa.

"Anche al sud ci stiamo velocemente riorganizzando, è un duro lavoro ma è indispensabile per ricostruire una vera civiltà. Al di fuori di poche oasi di civiltà regnano barbarie e carestia, pochi villaggi sparsi di sopravvissuti."


Si sistemò la barba, pensoso, ma con gli occhi che non lasciavano l'interlocutore.

"Lasci che le dica una cosa: Impero o non Impero, non fa molta differenza là fuori. L'Impero è esistito per 1500 anni circa, ma entrambe le nostre razze erano qui già da prima, e lo saranno quando l'Impero non ci sarà più. Per sua natura l'Impero non è e non può essere un'istituzione eterna, un vero popolo. Troppo grande, inflessibile ed ambizioso per esserlo. Qui come a Bhakim si vede nell'architettura: a parte qualche edificio, lo stile locale prevale. L'influenza Imperiale è profonda, mai totale. Ho trattato alla pari mercanti, soldati, sacerdoti e contadini di quasi ogni razza.

Voi avete deciso di approfittare della situazione per dichiararvi indipendenti. Buon per voi: noi non possiamo permettercelo. L'Impero è il nostro unico vicino civilizzato che non voglia mangiarci vivi o ucciderci per il solo crimine di essere Umani. Ai Wyrm e alle Arachne non è bastato scrollarsi di dosso il giogo imperiale, e nemmeno di rendere pan per focaccia ai loro oppressori rendendoli schiavi: hanno scelto il massacro e la barbarie.

Questo chiaramente causerà una reazione violenta di Thronos. E' inevitabile. Quanto a noi, ci difenderemo con le armi in pugno.

Tornando a noi, la mia presenza qui ha un duplice scopo: assicurarmi che Titania sia uno stato civilizzato, ed assicurarvi che il Riyasaat non ha intenzione di considerarvi alla stregua dei barbari sopracitati. Queste sarebbero le condizioni necessarie per l'instaurazione di ulteriori dialoghi. Non trattiamo con i barbari, ma non siamo guidati da particolari pregiudizi nei confronti delle razze e degli stati che non si sono macchiate di crimini mostruosi."


* @Enichaos tratto Celebre, se usabile.
 

Enichaos

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tra giocatori finché le cose restano pacifiche non ci sono test. Ma fai bene a far notare un tratto come quello, magari il nome del personaggio è arrivato fin qui e dai spunti all’altro giocatore
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Mentre aspetta pazientemente la risposta dell'anapsi, non certo la più svelta delle razze, Gadar giocherella con della frutta con una mano, lasciando l'altra sul piccolo scrigno che tiene in grembo.
 

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L'anapsi si diede una pacca sul capo "Non mi sono presentato, sono proprio un'iguana bardata! Il mio nome è Moneta d'Oro, molto piacere! Purtroppo negli ultimi tempi continuo a ricevere solamente i miei assistenti e quel povero disgraziato del proprietario del GranCresta." scosse la testa.
Alla menzione dei suoi estensivi viaggi lo straniero ricevette uno sguardo stupefatto "No, non ci credo. Voi sarete mica Gadar Rashtrakuta! Ho sentito solo storie sulle sue avventure e tutti quelli che mi l'hanno incontrata e mi hanno parlato di lei pareva mi stessero parlando di uno spirito e non di un'uomo!" un radioso sorriso colorò l'entusiasmo dell'anapsi.

Il resto del discorso invece lo lasciò alquanto perplesso "La ringrazio... Le chiedo di non offendersi ma sentire questo tipo di opinione dall'emissario di uno stato fedele all'Impero fa un po' strano, però capisco il vostro ragionamento: il mondo non è più quello di una volta e ognuno cerca di andare avanti come può." fece una breve pausa prima di continuare "Onestamente non abbiamo avuto molte notizie sui Wyrm e dal poco che siamo riusciti a capire sono un fenomeno quantomeno peculiare, alcuni dei nostri saggi si chiedono addirittura se essi non siano una razza bensì un morbo, ma non abbiamo praticamente informazioni in merito e qualsiasi delucidazione risulterebbe interessante immagino. Quanto alle Aracne abbiamo avuto contatti diplomatici molto recentemente e non ci sono stati problemi, si sono dimostrate disponibili nei nostri confronti.
Infine posso chiedervi cosa intendete con: "stato civilizzato"? Giusto per essere sulla stessa lunghezza d'onda..."
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
"Invero i Wyrm sembrano una razza creata da una pestilenza. Non si è mai vista una cosa del genere su Ipeiros, e francamente speravo di non vederla mai. I racconti che arrivano da quella che una volta si chiamava Wallonia sono orrendi: una società basata sulla violenza costante, cannibalismo rampante, mutazioni aberranti... Doveste trovarne qualcuno nei vostri territori, datemi retta: se volete studiarlo fate in modo di costruire una cella adeguata. Non vorreste vedere il morbo diffondersi tra i civili e trasformare questa bella terra in un incubo sanguinoso."

Un morso ad una pesca ed uno sguardo ammirato alla suddetta più tardi, Gadar riprende.

"Buona. Il Grande Fiume è una benedizione per i frutteti. Lontano da esso il sapore non è mai lo stesso.

La civiltà, mio buon Moneta d'Oro, ha molte sfaccettature. La si trova in una cultura definita, una lingua scritta, in leggi eque e rispettate, e nel non condannare a morte i propri cittadini su base razziale. Persino l'Impero non ha mai sterminato intere razze, quali che fossero i loro precedenti. Per quanto la guerra sia una parte inevitabile della vita delle nazioni, e tanto più probabile quando viene a mancare una forza stabilizzatrice esterna, abbiamo sempre considerato le violenze sistematiche sui civili come un tratto barbarico.

D'altronde, noi Aidar ci siamo combattuti per millenni prima che l'Impero venisse anche solo ipotizzato. Se avessimo preso esempio dalle Aracne ci saremmo estinti prima che il primo Colosso muovesse i primi passi. Il genere di sterminio perpetrato, per quanto ci riguarda, pone le Aracne in una categoria che riteniamo diversa dalla vostra e dalla nostra. Viene da chiedersi se non riserverebbero lo stesso trattamento verso chiunque non sia un'Aracne, qualora i loro rapporti con altre nazioni si deteriorassero a sufficienza.

Se riuscite a ragionare con loro buon per voi, il Grande Fiume irrighi i vostri campi e le monete fluiscano nelle vostre borse. Ma vi consiglio di non associarvi troppo strettamente a chi si è spinto a commettere crimini di tale portata. Chiunque abbia maneggiato una daga avvelenata sà che può uccidere indifferentemente colui che la brandisce e colui contro cui viene brandita."


Un altro morso alla pesca.

"E' un vero peccato che siate così lontani. Il commercio lungo il Grande Fiume non è ancora praticabile, e lo sarà ancora meno quando le Aracne raggiungeranno le sue sponde. Chissà, magari sarà possibile qualche contatto tramite l'Unione Commerciale. O magari in un futuro prossimo potremmo addirittura fondare degli Empori nei rispettivi territori.

Vede, se le Aracne non si fossero così platealmente schierate nel campo della barbarie, in questo momento io sarei ad Arachosia a piantare gli stessi semi. Ho ritenuto invece prudente proseguire il viaggio e cercare la civiltà un po' più giù lungo il Grande Fiume. E perché? Ho forse mai ucciso un'Aracne, torturato un'Aracne, financo mancato di rispetto ad una di loro? Sono forse un Imperiale? No, però sono un umano e tanto basta per meritare la morte.

Qui mi sento più al sicuro. Qui posso parlare fra pari.

Ci sono affinità fra le nostre culture, Moneta d'Oro. Al di sotto delle questioni politiche contingenti, al di sotto dell'obbedienza forzata o meno all'Impero, ci sono due popoli che intendono prosperare e potrebbero farlo insieme, se lo vorrete. Posso anticiparvi questo: l'attuale situazione sociale del Riyasaat è temporanea; le vestigia delle direttive imperiali in tal senso non verranno mantenute ancora a lungo. In un futuro prossimo intendiamo riportare il Sud alla condizione originale: una terra delle opportunità aperta a tutti."
 
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L'anapsi annuì cupamente alle nozione che l'uomo gli passò sui Wyrm, non presagivano nulla di buono.
Al termine del resto del discorso dell'altro si grattò la nuca e rispose "No, comprendo il vostro timore nei confronti della tela ma sono abbastanza certo che intere generazioni di schiavitù e oppressione siano un attimino difficili da raggiungere, per il resto se temete così tanto la tela potremmo contattarla noi per voi e provare a garantire una possibilità di incontro sicura. Comunque comprendo i vostri timori e se preferite evitare la Tela, beh, a un certo punto non è onestamente mia competenza metterci becco. Per la questione commerciale sì è un vero peccato che la nostra distanza sia così elevata sarebbe stata una possibilità di sviluppo vantaggiosa e sono più che d'accordo con voi: i nostri popoli desiderano lasciarsi alle spalle l'era di paura e malattia e tornare alla serenità" fece poi una breve pausa "Posso chiedervi cosa pensate di Titania in base a quello che avete visto sino ad adesso?"
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Gadar scrolla le spalle.

"L'epidemia ha lasciato dietro di sé miseria e caos, ma qui vedo una civiltà fiorente e prospera. Non sono stato ucciso a vista e nemmeno maltrattato. Vedo lavori pubblici, cittadine ben ordinate, ed un buon conversatore. Non posso che approvare tutto quello che vedo.

A noi Aidar interessa poco delle differenze razziali, come le ho spiegato. Per noi il discrimine è nel grado di civiltà, e Titania soddisfa tutti i criteri per essere considerata una civiltà amica."


Una breve pausa ed uno sguardo duro.

"Quanto alla Tela, non crediamo di poter intrattenere rapporti amichevoli con dei genocidi. Se questo si tradurrà in guerra aperta dipenderà più da loro che da noi. Vedremo cosa ci riserverà il futuro: magari la vostra influenza si tradurrà in posizioni meno barbariche da parte loro. Non nego che sarebbe uno sviluppo decisamente incoraggiante."
 

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"Sono contento che Titania vi piaccia! Ora come ora stiamo avendo assidui contatti con i nostri vicini e il lavoro di gestione statale sta assorbendo molte energie per cui al momento attuale ci risulta abbastanza difficile far molto di più che farvi gli auguri per il futuro e attendere che le comunicazioni divengano più accessibili. Solo, se per quel momento sarete ancora affiliati allo schieramento imperiale dovremmo esercitare prudenza e richiedere qualche garanzia preliminare ma nulla di cui preoccuparsi. Però ammetto che la mia curiosità mi pizzica: mi raccontereste del Riyasaat e della sua società? Se non vi chiedo troppo ovviamente!"
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
"Oh si, al momento le distanze sono ancora troppo grandi e la situazione interna ancora molto complessa per entrambi. Ma ritengo sia stato un buon primo contatto".

Gadar si trattiene per il resto della giornata a chiacchierare amabilmente, poi il giorno dopo riprende i suoi viaggi.
 
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