Fuga da Kalassia

Ostrègone

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Fantacalciaro
Da diverse lune Folco e Druk giacevano nella fredda e buia cella del sottosuolo, fatti prigionieri dai Drow del matriarcato. Le loro spiegazioni non erano state accettate da quella sentinella che li aveva scovati; con rabbia Folco la malediva quasi ogni giorno, poiché non riusciva a sopportare l'ingiustizia di essere trattati come spie, per giunta in un territorio dove non volevano manco entrare. Qualche giorno dopo la cattura, i due vennero informati che era stato scritto un messaggio ai loro paesi, in cui si chiedeva un cospicuo riscatto per la loro salvezza. In cuor suo Folco sperava che il Conte agisse il più in fretta possibile per liberarlo; ma più i giorni passavano più il timore che quelle monete non venissero date si faceva strada nella mente dell'halfling. "D'altronde se è un'ingiustizia che io venga catturato, è una cosa inammissibile che la Contea debba pagare, deh!" rimuginava fra sé; ma poi un pensiero più egoista e realista emergeva "Ma diamine! c'è la mia vita in gioco, la vita di un loro concittadino. Io lo farei fossi in loro e anche alla svelta, visto che qui i pasti sono meno abbondanti di ciò che avevamo fuori per il viaggio". Quanto a Druk, aveva sogghignato leggermente alle parole del drow circa il riscatto, come a voler dire che non c'era la minima possibilità che il grande capo dei Goblin si muovesse per la vita di un suo sottoposto: o te la cavi da solo, oppure tanti saluti e buona morte.
Un giorno Folco, mentre giocherellava con un sassolino, stava a fissare il goblin che sonnecchiava leggermente nello sporco giaciglio. Si sentiva molto demoralizzato per il proprio futuro, ma una piccola speranza sentiva che ci doveva pur essere. Ne avevano passate tante lui e quel goblin, che cavolo! Fiumiciattoli, acquitrini, rapide, foreste, steppe, e troll, insetti giganti, oscure creature provenienti dai crepacci della terra, e quant'altro. Potevano arrendersi proprio adesso? "Se non giunge una mano dagli altri, dovremo sbrigarcela da soli, come abbiamo sempre fatto finora" pensò.
Sbuffò sonoramente per ridestare Druk, il quale infatti lo guardò accigliato. Prese a parlare molto piano: "Signor Druk, non ce la faccio più...che cosa stiamo aspettando? un boia che ci taglia la testa a turno? No grazie signor Druk, preferisco morire tentando di fare qualcosa; avrò anche paura di alcune cose, ma non sono certo il più pavido degli hobbit!"; si sentì rincuorato da queste parole e proseguì a parlare rivolto al goblin. "Dobbiamo tentare di scappare e dobbiamo essere decisi e ben organizzati, non come quella volta coi centauri..."sorrise un poco a quel ricordo lontano. "Da quel che ho capito le cose stanno così..."

@dixie
@Silen (dovresti spiegare un po' cosa Folco ha capito della struttura della prigione, dei turni delle guardie quando gli passano il cibo, o altri particolari relativi alla cella, insomma tutte informazioni che non dovrebbero esserci sfuggite dopo un po' di tempo passato qui : P )
 
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Silen

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(in sostanza vi trovate in una cella sotterranea, piuttosto squallida. Una piccola torcia è accesa accanto alla porta della cella sul lato esterno, e sebbene faccia più fumo che luce è l'unica fonte luminosa nelle vicinanze. La cella sembra trovarsi in un lungo corridoio pattugliato a intervalli regolari da drow armati di lancia, apporssimativamente ogni due ore. Da quello che ha potuto capire Folco le celle sono strutturate su tre piani e loro si trovano nel terzo, quello più profondo.)
 

dixie

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"...eh? chi rompe?"
Il Goblin è stato svegliato, lui sonnecchiava amabilmente. Ascolta quanto dice folce e ghigna divertito.

"ecco che tiri fuori le palle Cozo...bravo...zenti me, qua non ci zi vede na ceppa perchè ai 'Recchieapunta piace il buio...quindi noi fa cozi..."

si guarda attorno, ci saranno dei topi in zona.

"due giorni, addeztriamo topolino a mangiare cibo che portano, noi fa zcorta un poco intanto...poi mette veztiti che no zerve su pozto dove dormi, loro pazza vede dormire...lascia cibo, topo mangia loro no zozpetti...io poi FrikkoFrikko la zerratura e zi va...ze zerve fa magie per uzire...ze ha culo, io cerca di percepire Criztalli in giro, prende e...."

Ghigna malevolo, non da dettagli.

"dai zu Cicciottello! cattura topo! che noi zi zcappa"

Il piano è di lasciar credere che loro mangiano il cibo anche se non sono li e di uscire sfruttando la Magia (e non poca) di Druk, inoltre se riescono a rubare qualche Cristallo per incantesimi più grossi il buon Goblin ha buone idee.

[ @Silen , innanzi tutto dimmi se Druk "percepisce" eventuali maghi nei paraggi o la presenza di Cristalli, che fa comodo. poi sfruttando il suo livello di Magia + la mia Tech fare qualche incanto minore per scappare. se prendo dei Cristalli (a seconda della quantità) sai cosa uso...mhuahuah]
 

Silen

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(Al momento non percepisce maghi nei dintorni, ma nemmeno cristalli....del resto una prigione non è il posto migliore per fare da magazzino)
 

Ostrègone

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Folco annuì speranzoso alle parole di Druk. Cercava di abituarsi a quella oscurità e il tempo passava più la situazione migliorava leggermente in termini di visibilità. "Potrebbe essere un buon piano, meglio di niente!" e batté il pugno mancino, non più grassoccio, sul palmo dell'altra mano.
"Vediamo di incominciare subito...". Un po' grazie alla luce, un po' a tentoni, raggiunse le magre razioni che venivano date ai prigionieri. Ne sottrasse una parte per fare da scorta, l'altra se la divisero lui e Druk, e un pochino fu destinato all'"addomesticamento" del topo. Certo, prima bisognava trovarlo...Folco tese le orecchie, pronto a captare ogni minimo rumore o squittio per catturarne uno. "Forse ci siamo" sussurrò. E mise un po' di cibo per attirare la nuova presenza.
 

Silen

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Dopo qualche tempo un esserino si fa anche vedere, ma non precisamente un topino come si aspettavano i due. L'essere che entrò nella cella dopo un pò, attratto dal cibo, fu un ragno. Delle dimensioni di un ratto, certo, ma un ragno. Un ragno cacciatore, per la precisione. Con tranquilla indifferenza, e un clicchettare delle mascelle perffettamente udibile, la creatura si avvicinò all'esca, un pezzetto di carne di incerta origine, e prese a zampettargli attorno come per esaminarlo meglio.
 

Ostrègone

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Folco rimase immobile sentendo i rumori della creatura e appena essa fu vicina poté vedere, con l'ausilio della fioca luce, ciò che era in realtà. Deglutì leggermente e si accostò il più possibile al muro della cella. "S-S-signor Druk!!" sussurrò con un po' di timore, "Sarà mica velenoso?" chiese cercando di mantenere la calma. Fissò il ragno vicino al pezzo di carne e pregò che fosse di suo gradimento.

@dixie
 

dixie

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"zittto! no disturba"

Il goblin, abituato a "interfacciarsi" con gli Araknarok e i Ragni più piccoli da Cavalcatura dei Goblin, si avvicina appena al Ragno di quelle terre e prova a contattarlo come fa con gli altri Araknidi del sud, sfruttando un piccolo trucchetto magico per unire la mente semplice della creatura alla sua, come si fa quando si addestrano i grossi Araknarok.

il Goblin è in attesa di un responso da parte della creatura, magari riuscirà a farsi dire come uscire di li senza esser visti oppure a farsi dare una mano in qualche modo.
 

Silen

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Dopo qualche istante il ragno decise che il boccone era dopotutto di suo gradimento e assestò al frammento di carne un robusto morso, disponendosi poi ad attendere il dissolvimento dei tessuti nel beverone semiliquido che avrebbe costituito il suo pasto.
In quella la creatura sembrò percepire i tentativi di Druk e sollevò la testa con negli occhi l'espressione abituale degli aracnidi per "E tu che cazzo vuoi? Non vedi che sono a pranzo?"....
 

Ostrègone

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Folco osservò il ragno con un atteggiamento che poteva indicare sia una leggera curiosità da naturalista, sia un terrore che lo teneva lì completamente bloccato. Poi bisbigliò all'indirizzo di Druk "Pensa che gli sia piaciuto quel pezzo? Ah? Che si fa ora?"; sentiva il sudore scendere dalla propria fronte.
 

dixie

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Il Goblin osserva il Ragno e...

"inik rapoka zatarra..."

un piccolo incantesimo, per raggiungere la mente della creature e dirgli "ne vuoi ancora? domani ce ne sarà altro per te...però...dovrai darci alcune informazioni, puoi farlo? per altro cibo?"

il Goblin poi osserva Folco

"te zpetta, ze va bene, lui ci porta fuori..."
 

Silen

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L'animale rimane immobile per qualche istante, eccetto per il clicchettare delle mascelle. Il pensiero che giunge di ritorno contiene una generica approvazione, per quanto sia evidente che il ragno ha un'idea abbastanza limtiata di "informazioni".
 

Ostrègone

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"Sembra gradire il cibo...non sia precipitoso signor Druk, adesso diamoglielo pure per un po' di tempo, per farlo abituare alla nostra presenza". E così per qualche giorno Folco e Druk diedero una piccola parte delle loro razioni al loro "amico ragno", anche se l'halfling manifestava per natura sempre una certa diffidenza verso di lui.
All'improvviso Folco sussurrò: "Signor Druk, provi pure a fare quel che sapete... sono curioso!" e stette in attesa, rimanendo a braccia incrociate.
 

dixie

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[per far prima @Silen : ora Druk prova (dopo un paio di giorni di foraggiamento al Ragno da PARTE SUA) a rendere il Ragno il suo "famiglio" con un rituale, D&Dstyle, quindi una volta uniti il Ragno guadagna in intelligenza e "contatti empatici" o come ti pare e gli chiedo di prendere la chiave/oggetto appuntito che Folco può usare per aprire]
 

Silen

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[il tentativo di rendere famiglio il ragno riesce, la chiave però è impossibile da prendere, il ragno non ha modo di toglierla al carceriere. In compenso in una delle celle vicine , sopra ir esti di uno scheletro c'è una spilla opaca in buone condizioni: se volete può portarvi quella]
 

Ostrègone

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Fantacalciaro
Il ragno "riferì" quanto aveva scoperto nella sua esplorazione a Druk. Il goblin restò a pensare un poco e poi spiegò la situazione al compare. Lo hobbit e il goblin parlottavano a voce bassa sul da farsi.
"Non è la chiave, ma è meglio di niente, d'altronde se non tentiamo...." e Folco fece spallucce dopo aver detto quelle parole. "Gliela faccia portare, su! Non c'è tempo da perdere" sussurrò, sfregandosi le mani.
Druk, tramite il contatto instauratosi con la creatura, le ordinò di portare la spilla nella loro cella. Improvvisamente a Folco venne in mente una domanda. "Cerchi anche di capire dal ragnone se siamo i soli ad essere rinchiusi qui o siamo in compagnia di altri prigionieri...vivi, almeno" aggiunse infine Folco, visto che Druk gli aveva parlato di uno scheletro vicino alla spilla.
Druk provò allora di saperne più a riguardo, interrogando l'animale.
 
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Silen

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Alcune celle sono effettivamente occupate, ma il ragno si dimostra incapace di dare informazioni su razza e aspetto dei prigionieri...ai suoi occhi sono tutti uguali.
 

Ostrègone

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Fantacalciaro
Druk lo informò di quanto il ragno aveva percepito nel resto della prigione sotterranea e Folco annuì debolmente. Sempre a bassa voce disse al goblin: "Allora vedremo in seguito i nostri compagni di sventure, adesso concentriamoci su questo" e mentre affermava ciò rivolgeva il proprio sguardo alla la spilla portatagli. La esaminò per un po' di tempo e confidò a Druk, accanto a lui, "Eh, mi capita sempre questo quando trovo altri oggetti: penso 'chissà a chi apparteneva, se gli era stata donata, se ci teneva in maniera particolare, se ci pensa ancora'...certo in quest'ultimo caso siamo sicuri che non ci penserà più" e dopo deglutì, scacciando via dalla mente immagini di loro due che facevano una brutta fine.
"Se i calcoli sono giusti, fra un po' dovrebbero tornare le guardie per il solito controllo. Attendiamo che rivadano via per avere il maggior tempo a disposizione".
Dopo un po' di tempo che i drow si erano allontanati, in seguito alla regolare pattuglia di quei corridoi, Folco si rialzò dal freddo pavimento e con la spilla in mano raggiunse la porta della cella. Prese un bel respiro e fra sé disse: "Avanti, coraggio...è come quando da piccolo forzavi la dispensa di Bredo il droghiere per prendergli i dolci..."; una volta concentrato, con l'ausilio della spilla si impegnò con la serratura, il più silenziosamente possibile, al fine di aprire la porta.
 
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