Contrammiraglio Oss
Chosen one
Giusto ieri, parlando con Toga di questioni finanziarie, è venuto fuori questo simpatico argomento circa, in particolare, la spesa e la rendità, nonché la fattibilità di determinate rotte/vie commerciali.
Toga mi flammava in particolare circa l'attuale Via del Nilo, che è stata relativamente (ma nemmeno troppo) economica, e che genere un discreto guadagno. Lì per lì mi sono trovato d'accordo con lui, poi mi è sorta una domanda: ma non è che è proprio il sistema sbagliato?
Facendo uno strano collegamento mentale ( ) mi è venuto in mente il mercato degli schiavi (a proposito bastardi, iscrivetevi ) che ha un funzionamento slegato a quello di una normale via commerciale.. e mi son detto, e se fosse invece una buona base per costruire un sistema alternativo?
Quindi, finito il preambolo, ecco cosa mi è venuto in mente:
- Strutturazione di un costo regolamentare per regione per una via commerciale, ovvero:
I prezzi sono variabili nella misura in cui il master rappresenta la facilità/difficoltà di stabilire questo commercio: se Tizio e Caio commerciano sul Danubio spendono meno di Sempronio e Gracco che lo fanno sul Nilo perchè il Nilo è un fiume fortemente alluvionale, oppure se Tiberio ha tecnologie navali molto bassa e Uguccione molto alta Uguccione paga poco e Tiberio molto.
Inoltre stabilire che tutte le repubbliche mercantili, o strutture politiche analoghe, possono creare le vie sempre al minimo del costo, anche in appalto, a rappresentare investimenti privati, maggior capacità commerciale di gestione, ecc.
- Aggiunte varie, tipo: al momento della sottoscrizione dell'autostrada Milano Palermo tutti gli interessati si impegnano a fornire un contingente di un reggimento di milizia a regione per tenere sotto controllo i briganti. Questo magari nel lungo periodo può sbloccare guadagni ulteriori. Oppure la rotta commerciale del Fiume Sballovino viene concepita con traghetti lungo le rive, che quindi aumentano di uno il movimento di tutte le truppe che lo costeggiano.
- Ricavi: una regione che si impegna in una via commerciale non genera più guadagni di rotte, ma guadagni relativi a quante regioni hanno commerci con essa. Il problema è ovviamente bilanciare questo punto, e avevo in mente due soluzioni possibili:
Se poi avete altre idee, o ci sono sistemi attuali più funzionali, dite
Toga mi flammava in particolare circa l'attuale Via del Nilo, che è stata relativamente (ma nemmeno troppo) economica, e che genere un discreto guadagno. Lì per lì mi sono trovato d'accordo con lui, poi mi è sorta una domanda: ma non è che è proprio il sistema sbagliato?
Facendo uno strano collegamento mentale ( ) mi è venuto in mente il mercato degli schiavi (a proposito bastardi, iscrivetevi ) che ha un funzionamento slegato a quello di una normale via commerciale.. e mi son detto, e se fosse invece una buona base per costruire un sistema alternativo?
Quindi, finito il preambolo, ecco cosa mi è venuto in mente:
- Strutturazione di un costo regolamentare per regione per una via commerciale, ovvero:
- Via commerciale marittima: 5 - 15 monete + 1 nave
- Via commerciale fluviale: 10 - 20, ogni regione oltre la quarta 1 nave
- Via commerciale terrestre: 35 - 50 monete
I prezzi sono variabili nella misura in cui il master rappresenta la facilità/difficoltà di stabilire questo commercio: se Tizio e Caio commerciano sul Danubio spendono meno di Sempronio e Gracco che lo fanno sul Nilo perchè il Nilo è un fiume fortemente alluvionale, oppure se Tiberio ha tecnologie navali molto bassa e Uguccione molto alta Uguccione paga poco e Tiberio molto.
Inoltre stabilire che tutte le repubbliche mercantili, o strutture politiche analoghe, possono creare le vie sempre al minimo del costo, anche in appalto, a rappresentare investimenti privati, maggior capacità commerciale di gestione, ecc.
- Aggiunte varie, tipo: al momento della sottoscrizione dell'autostrada Milano Palermo tutti gli interessati si impegnano a fornire un contingente di un reggimento di milizia a regione per tenere sotto controllo i briganti. Questo magari nel lungo periodo può sbloccare guadagni ulteriori. Oppure la rotta commerciale del Fiume Sballovino viene concepita con traghetti lungo le rive, che quindi aumentano di uno il movimento di tutte le truppe che lo costeggiano.
- Ricavi: una regione che si impegna in una via commerciale non genera più guadagni di rotte, ma guadagni relativi a quante regioni hanno commerci con essa. Il problema è ovviamente bilanciare questo punto, e avevo in mente due soluzioni possibili:
- Guadagno fisso a regione: ogni regione che entra in relazione genera 3 monete di guadagno. Questo vuol dire che una rotta commerciale è competitiva solo sopra le quattro-cinque regioni, ma è anche vero che ad alti numeri (mi viene in mente la Via Europa) si ha un exploit di denaro fin troppo massiccio. Un alternativa semplice è trasformare da 3 monete a regione a 3 monete a risorsa, che rende il tutto più bilanciato.. ma che penalizza forse i grandi mercati monorisorsa, mi viene in mente il Rus col grano
- Guadagno progressivamente decrescente: qua ci vuole un matematico, ma l'idea è che dopo 10-12 regioni il profitto tende a scendere, a rappresentare come la merce di fatto non procede per tutto il percorso, e solo esigue quantità di cosa parte in cima arrivino in fondo.
Se poi avete altre idee, o ci sono sistemi attuali più funzionali, dite