La ronda che guardava i confini di Pampi fu sorpresa di vedere arrivare questa delegazione skaven dall'aspetto piuttosto inusuale. Da subito avevano compreso che non si trattava di una minaccia, in quanto in numero esiguo, ma nonostante ciò i soldati provavano un po' di tensione nel vedersi approcciare dei miliziani di un paese estero.
Quando Splol si presentò, i lossodonti si mostrarono un po' confusi, quindi un fante pesante disse ad un miliziano skaven di Sargon: "Hey, questo è il dialetto del vostro quartiere?" ma il roditore rispose facendo spallucce, ma al suo superiore importava poco e, abbassandosi, gli diede una spintarella così da farlo andare in avanti.
"Per noi è un onore riceverla, Splol Vilebane!" Disse timidamente il miliziano skaven, che cercò di apparire quanto più amichevole possibile con il nuovo arrivato, ma si rese conto che stava utilizzando un registro linguistico completamente diverso: avrebbe dovuto usare il dialetto se voleva creare una connessione positiva.
"Lasciatevi scortare da nuj, mo' v purtamm da o cap nuostr, in tutta pace e serenitò" Disse quindi il miliziano, mentre i suoi colleghi si dividevano tra chi se la rideva e chi rimase attonito. Il dialetto degli skaven di Ajordgubbe era riconoscibilissimo a causa del vasto uso della o, ed ogni volta non finiva di sorprendere i lossodonti.
La delegazione del clan venne quindi scortata, passando tra le ampie e maestose strade centrali che percorrevano le città, fino al palazzo reale: gli skaven sembravano completamente fuori posto in quel luogo così mastodontico, costruito in modo tale da risultare ampio persino per un lossodonte. Per il popolo di Sargon la vista non era per nulla inusuale, ma ad un esterno la cosa avrebbe potuto mettere disagio, o addirittura avrebbe potuto trovare ilare la differenza di proporzione.
Splol dovette aspettare una mezz'oretta nella sala del ricevimento, giusto il tempo da preparare l'incontro diplomatico: venne scortato in un'ampia stanza utilizzata per i ricevimenti, e davanti a sé poté vedere due figure principali. La prima era quella di una lossodonte elefante con la zanna destra spezzata, vestita con abiti larghi e di ottima fattura, la seconda era invece quella di uno skaven dal pelo nerastro e vestito in pelle marroncina.
La lossodonte prese parola "
Chiedo scusa per la disorganizzazione, non aspettavamo visite. In ogni caso, il mio nome è Buldrokka, regina diarca di Sargon, mentre lui è Haakon, uno dei rappresentanti di corte della comunità skaven. So che vieni in pace, per quale motivo giungi in una terra così lontana da casa tua?" La lossodonte gli accennò poi un sorriso "
E' un vero onore poter ospitare un rappresentante di un altro stato, quindi se hai bisogno di qualcosa dicci pure."
[Dai io ho ribattuto con lo skaven camorrista d'afragola, peccato sia solo una comparsa
]