GDR [Antico Fuoco - Arpie] Codice di leggi

[Basileus]

"Mi umilio di fronte a voi Signora Silene" disse Tepoc inchinandosi profondamente di fronte al Trono Alato "Il mio padrone vi manda i suoi saluti ed i suoi auguri. La mia voce è la sua voce" attese un secondo quindi riprese "Il mio padrone ha studiato il Territorio di Caccia per molti anni, giungendo infine a comprenderne la sua endemica debolezza.
Per voi, libere creature di aria e terra, sembrerà triviale, se non stupido, ma per coloro i quali non possono sfrecciare nelle infinite correnti del cielo tale materia è fondamentale. Parlo dell'uniformità.
Mia signora il Territorio di Caccia è diviso tra mille e mille statuti, spesso l'uno in contraddizione con l'altro. Le provincie di cui è composto ricalcano spesso gli antichi domini un tempo indipendenti, senza alcuna considerazione per la produttività e la governabilità della cosa. Tutto questo comporta rallentamenti, ammanchi in merci... e in bilancio.
Il mio padrone desidera offrire la propria esperienza come avvocato per stilare un unico corpus di leggi per tutto l'impero, al fine di migliorarne l'efficienza in modo da garantire alle sue governanti nuove fonti d'entrate ed una maggiore stabilità interna" terminato il suo discorso Tepoc rimase in silenzio, in attesa
@Silen

 

[Silen]

Il capo appoggiato in maniera negligente alla mano destra, Silene dava l'idea di stare ascoltanto l'inviato con un orecchio soltanto
"Codici di leggi, statuti, uniformità, governabilità." ripetè in tono cantilenante "Concetti-preda. Supponiamo pure che io sia disposta ad....unificare...queste leggi. Perchè mai dovrei darne l'incarico al tuo padrone e non ai miei domestici?"

 

[Basileus]

"affidereste mai la conduzione di una caccia ad una preda potente signora?" chiese guardando per la prima volta Silene negli occhi "No vi affidereste alle vostre sorelle, di gran lunga più esperte ed abili di qualsivoglia altra preda o domestico. Allo stesso modo vorrete affidare tale gravosa questione al migliore tra le vostre opzioni. L'Antico Fuoco ha fatto della Legge il suo caposaldo da millenni, nessun'altra specie di Ea ha un codice preciso come quello ardente"

 

[Silen]

"Non dubito che i vostri sistemi siano eccellenti...per voi" ribattè Silene, palesemente non impressionata "ma il mio gregge è piuttosto variegato, come voi stessi avete avuto premura di farmi notare di recente e dubito che siate in grado di stabilire una legge che sia accettabile per le altre razze delle prede." Silene inclinò il capo e indirizzò un'occhiata carica di malizia all'inviato "Sareste in grado di stendere una legge che risulti accettabile ad elfi e mezzelfi del Territorio di Caccia? Non mentire, preda...siamo a conoscenza della vostra ostilità preconcetta nei loro confronti."

 

[Basileus]

[nota questo avviene prima della rinascita di Apsu]
"l'odio per gli tzitzimime è forte Silenetzin nel mio popolo, ma in esso è più forte l'amore per la Legge. Inoltre molti, grazie all'incessante lavoro del mio padrone, hanno finalmente capito come gli tzitzimime non siano tutti gli elfi. Giudicare un elfo del territorio di caccia in modo equo è possibile"

 

[Silen]

[prima o dopo è indifferente per Silene ^_^]

"Come ho detto, ho i miei dubbi sulla vostra legge." ribattè Silene. Nel silenzio che seguì l'arpia fece un cenno all'uomo-lucertola per prevenirlo dal prendere nuovamente la parola mentre rifletteva fra sè.
"Nominerò un umano, un elfo e un mezzelfo perchè lavorino insieme al tuo senatore. Egli sarà autorizzato a rappresentare gli uomini-lucertola che vivono nel Territorio di Caccia. Questa è la mia condizione: dimostratemi che sapete lavorare insieme ai miei domestici e alle mie ein'kethi".
L'ultima parola era stata pronunciata nella lingua delle arpie e il significato era oscuro a Tepoc, come probabilmente a chiunque altro che non fosse una arpia.

 

[Basileus]

Alcuni giorni dopo gli inviati di Silene vennero inviati alla villa.
Ad accoglierli non il senatore, ancora impegnato a sud, ma Tepoc "Signori il mio padrone vi ringrazia di essere venuti" disse dopo aver fatto servire un rinfresco "egli ha lasciato le proprie disposizioni in caso non fosse tornato in tempo. Potete discuterne con me" il tono accertava un fatto, che piacesse oppure no.

 

[Silen]

"Temo che in questo caso il nostro incontro sarà molto breve" rispose Francesca Findabair con un sorriso mellifluo "abbiamo avuto precise istruzioni in proposito e vi sono altre questioni che richiedono la nostra attenzione. "
"Con tutto il rispetto, i miei pazienti non possono aspettare i comodi del vostro senatore" rincarò Shani in tono brusco.
La terza convenuta, Sabrina Glessivig sorrise in maniera conciliante "Per parte mia sono disposto a fare qualche discussione preliminare con voi, mastro Tepoc...ma capite che qualunque conclusione dovessimo raggiungere sarà non vincolante per shani e Francesca...e tanto meno per Silene."

 

[Basileus]

Alcuni giorni dopo i membri della commissione ricevettero una nuova chiamata. Questa volta Tleitzin, in splendidi abiti senatoriali, li attendeva sotto il pergolato del giardino, assieme ad alcuni assistenti e vari cartamenti, probabilmente codici di leggi e proposte

 

[Silen]

Nuovamente il terzetto formato da Shani, Sabrina Glessivig e Francesca Findabair si presentò alla villa. Shani indirizzò un'occhiata accigliata al mucchio di incartamenti dando l'impressione di trovarli decisamente troppo voluminosi per i propri gusti. Sabrina Glessivig sembrava invece incuriosita, mentre Francesca Findabair era impenetrabile, come sempre.

 

[Basileus]

Il senatore accolse le inviate con un sorriso "cominciamo evitando le formalità se permettete" disse srotolando alcune mappe
"Vorrei prima di tutto parlare della situazione amministrativa:
L'impero è, ovviamente, diviso in provincie, a loro volta divise in territori, i quali seguono i confini dei vecchi domini preunitari.
Quando le arpie unificarono questa terre non si preoccuparono di abolire, tra le altre cose, le varie dogane. Spesso i vecchi domini sono a macchia di leopardo, con enclavi in altri territori. Questo porta ad infini balzelli e rallentamenti burocratici di cui nessuno ha bisogno. Tali proventi infatti vanno nella tasche dei singoli governatori, non al governo centrale.

Parlando poi di governatori, anche se Silene nomina i reggenti delle provincie i capi locali sono spesso i discendenti degli sconfitti, rimasti al comando della propria terra come vassalli. Costoro governano tramite una rete di clientelarismi e antichi costumi che rendono lenta la raccolta delle imposte e l'eventuale arruolamento. Senza considerare la quasi totale ignoranza nelle faccende di mercato e nelle leggi imperiali.

La mia proposta è di andare a modificare tutto ciò. Rendere i governatori locali funzionari imperiali, scelti per capacità e non perché i propri antenati governavano quei pochi chilometri quadrati. Inoltre propongo una razionalizzazione dei territori, l'abolizione delle dogane interne ed un programma di snellimento delle procedure burocratiche, oltre alla creazione di un sistema di posta tra le provincie e la capitale"

Inviato dal mio SM-J500FN utilizzando Tapatalk

 

[Silen]

"Il tuo intento è certamente...lodevole" disse l'elfa in tono blandamente condiscendente "ma difficile da realizzare. Durante la Conquista i capi locali si sono arresi a decine dietro promessa di indulgenza. Si, sono corrotti e inefficienti. Ma sono dei sostenitori fedeli del dominio delle arpie sul territorio di caccia. Quelli che si sono dimostrati troppo inefficienti o troppo infedeli...beh sono morti." Francesca Findabair si strinse nelle spalle con suprema indifferenza.

 

[Basileus]

il guizzo di divertimento passò negli occhi dell'ardente "ho mai parlato di non essere indulgenza mia signora? Assolutamente no, la parola di Silene è sacra... ma indulgente non vuol dire stupida.
I capi locali riceveranno una rendita e potranno mantenere alcune proprietà per vivere come si deve, ma verranno spogliati di potere politico e militare. Perderanno influenza sul momento ma i loro figli ne otterranno mille volte di più studiando presso le scuole e imparando a gestire le terre imperiali.

Si, molti sono fedeli... per modo di dire. Molti non aspettano altro che il primo passo falso per ribellarsi e tornare all'indipendenza. Riguardo alla presunta efficienza prendo un esempio: conoscete Dar al dur? E' un ameno villaggio a circa venti chilometri dalla capitale" indicò un vassoio di pesche sul tavolo "questi ottimi frutti vengono da lì. A causa di alcuni antichi conflitti il villaggio si trova sotto la giurisdizione del territorio di Glau ar ver, una piccola cittadina a circa trecento chilometri da qui. Per lotte dinastiche tuttavia bisogna pagare una tassa alla casata Vamorian, che abita lungo il confine meridionale... senza contare i vari confini interni.
Il totale delle tasse da pagare supera di gran lunga qualsivoglia guadagno. Questo scoraggia i contadini a percorrere questi pochi chilometri che li separano dalla capitale e ogni anno tonnellate di merce vanno sprecata in quanto non in grado di produrre utile" addentò un frutto "può non sembrare utile per un grande impero, tuttavia costoro pagano tasse.. guadagnando di più, vendendo di più, avremmo un'impennata delle tasse indirette, senza contare l'aumento degli introiti nella capitale"

 

[Silen]

"Sai benissimo che alle arpie queste inezie interessano solo fino ad un certo punto" rispose l'elfa con un sorriso e un gesto della mano accantonando la questione.
"Una indennità va bene ma dubito che da sola sia sufficiente...Silene non ci ringrazierà se suscitiamo un vespaio per poche monete, su questo Francesca ha ragione." intervenne Sabrina Glessivig.
"L'ideale sarebbe farla sembrare un miglioramento della loro condizione e non una semplice perdita della carica. Potremmo inventare un qualche incarico di presunto prestigio, o che so io e trasformalo in una sinecura" suggerì Shani.

 

[Basileus]

sospiro "sappiamo bene che le arpie non comprendono che facezie simili sono alla base di un governo duraturo, ben più di quattro spade e due lance ma concordo con voi Glessivigtzin, sollevare un vespaio rendere Silene di pessimo umore. Per questo gli attuali governatori manterranno i loro titoli nobiliari preunitari, ormai svuotati di qualunque potere effettivo. La costituzione di parlamenti locali a scopo consultivo su base inizialmente nobiliare, chiamati una volta l'anno, placherà gli animi più turbolenti: parleranno, sbraiteranno, ma senza potere alcuno.
Per quanto riguarda le terre la mia proposta è di abolire la primogenitura imperante sopra una certa soglia di censo. Faremo la felicità di molti figli di nobili, già fedeli ed utili tramite le scuole per burocrati, e indeboliremo i padri, sino a quando non potremo eliminarli anche dai semplici ruoli consultivi"

 

[Silen]

L'elfa rise piano "Stati regionali con poteri consultivi...deliziosamente inutili. Parleranno fino a farsi cadere la lingua e quand'anche dovessero giungere ad un accordo, le arpie ignoreranno bellamente ogni loro suggerimento."
Shani dal canto suo sbuffò.
"Io non abolirei ufficialmente la primogenitura" disse Shani meditabomda "Credo basterebbe porre un vincolo alla quantità di beni che un singolo può ereditare. Molti la vedrebbero come una misura volota ad assicurare una divisione equa dei beni ed il primogenito non si sentirebbe defraudato potendo comunque contare su una fetta sostanziosa dell'eredità. Il risultato finale sarebbe alla lunga il medesimo. "
"Non vorrei sembrare una guastafeste" intervenne Sabrina "ma queste misure se da un lato darebbero certamente alcuni vantaggi, dall'altro ridurrebbero sensibilmente il numero di cadetti che si arruolerebbero nell'esercito."

 

[Basileus]

"Shanitzin il vostro suggerimento è ovviamente ben accetto" si girò verso Sabrina,sorpreso "al contrario Sabrinatzin. La minore disponibilità di terra per il singolo renderà necessario un altro impiego per i cadetti. E coloro i quali non avranno l'intelligenza o l'abilità per la burocrazia e l'arte sceglieranno sempre l'esercito. Oltre ai soliti cadetti i più ricchi popolani potranno finalmente avviare i propri figli alla carriera di ufficiali"

 

[Silen]

"Ma questo già avviene amico scaglioso. Temo che voi sottovalutiate l'effetto che ha avuto trent'anni di rigorosa applicazione del diritto di esistere. Nelle altre nazioni chi non paga le tasse può essere incarcerato o venduto come schiavo; nel Territorio di Caccia chi non paga le tasse viene ucciso e in maniera alquanto sbrigativa. Questo ha...ah, reso scrupolosi i pagamenti e ha avuto tutta una serie di conseguenze, tra cui una certa abbondanza di reclute per l'esercito, la creazione di cooperative che garantissero il pagamento della tassa per i membri insolventi, un sisema di prestiti e ahimè di strozzinaggio molto più diffuso che nelle nazioni esterne, ed altro ancora. Con questo nuovo sistema di suddivisione dell'eredità i cadetti, che con la primogenitura sono pressochè obbligati ad arruolarsi, in buona parte troveranno più comodo cercare di trarre profitto dalla loro eresità int erra o denaro. In effetti prevedo un forte aumento delle attività commerciali e imprenditoriali ma una diminuzione delle reclute delle famiglie nobili...il che non è necessariamente un male, badate bene. Tuttavia dovreste ricordare , Tleizin, che le arpie hanno molto modificato la società di questi territori sebbene indirettamente, con la semplice rpesenza e con il loro peculiare filosofia di vita".

 

[Basileus]

l'ardente fece un movimento con la mano, quasi ad appuntarsi qualcosa quando la donna parlò dello strozzinaggio "altra cosa a cui rimediare, poco utile e dannosa. Si le arpie hanno, ehm, invogliato la popolazione ad una vita militare. Ma una nazione di militari non dura a lungo. Servono artigiani, contadini, mercanti e tutti gli altri. Le reclute diminuiranno? forse, ma non credo: come dite voi sono trent'anni che le idee militariste circolano, sommandole alle tradizioni militari preunitarie della nobiltà abbiamo un'alta società, specie delle campagne (cioè quella che andremmo a colpire con la riforma), che vede nell'esercito una condizione necessaria per affermarsi socialmente. Se non si ha servito nell'esercito si può anche essere figli del più grande nobile del mondo che non si è nessuno" mosse una mano a liquidare il discorso "magari avremo ufficiali più ricchi e inizialmente più molli, ma nulla che l'addestramento non possa indurire"

 

[Silen]

La maga scrollò le spalle "Servire nell'esercito è da sempre il modo migliore di entrare nelle grazie delle arpie. Conoscete anche voi Rayla e certamente saprete che un tempo era una semplice mercenaria mentre ora è l'unica non-arpia ad avere comandato un esercito oltre ad avere servito spesso come ambasciatrice ed essere una ein'keth e una delle più influenti; forse la più influente. Silene ha persino presenziato al suo amtrimonio...col Duca di Sylvania nientemeno....e tuttora le arpie quando parlano di lei si riferiscono alla nostra Rayla. Tutti coloro che vivono nel Territorio di Caccia sperano di imitare la sua carriera" concluse con un sorriso.