[Zecca della Serenissima Repubblica di S.Marco] Gran Concio della Zecca

Toga!

Chosen one
[Gdr OFF...Qui sarà possibile parlare con la banca Veneziana, col suo governatore e con i consiglieri del Maggior Consilio per eventuali prestiti e comunicazioni...buoni investimenti  :awesome:]

20071129-SanMarco.jpg


Motto: Impedimenta docet!


Statuto della Zecca
 

Falciatore

Ninja Skilled!
Come da accordi sono stati spedite le prime 25 monete alla zecca, e ne verrano spedite altre 25 quest'anno.
Federico
 
Un messo nubiano giunge alla Zecca: dall'abito talare e dal ricco crocifisso che indossa, oltre al piccolo codazzo di guardie e servitori, si intuisce che è un uomo di chiesa e di una posizione assai rilevante.
Con fare nervoso, prima di varcare la soglia del palazzo, controlla nuovamente i documenti che ha con se, come se avesse il timore di averli persi.
Poi, finalmente risoluto e deciso, entra maestosamente nella Zecca.
"Salve a voi, il mio nome è Giovanni di Djibuti. Devo consegnare alcune carte e discutere a nome di Makuria tutta con il Governatore. Può ricevermi adesso?"
 

- FatmikE -

Typing Monkey
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In nome della Rus' e del Gran Principe Vsevolod II di Kiev

Si rende noto alla Zecca della Serenissima Repubblica di Venezia che viene accettato da nostra parte, rispetto ad accordi precedentemente discussi, il trattato commerciale per la gestione dei commerci sul fiume Dnepr, riguardanti le regioni di Pechneg, Atelzuko, Pereaslav, Kiev, Chernigov, Smolensk e Polotsk.
Ne segue un versamento di 30 monete d'oro per la firma del consenso nelle casse della Zecca, come precedentemente stabilito.

Speriamo con somma riverenza che la lealtà guidi il nostro rapporto, e che tale rapporto sia il più duraturo possibile.

Che la luce di Cristo vegli sulle vostre vite.
 

Toga!

Chosen one
- FatmikE - ha scritto:
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In nome della Rus' e del Gran Principe Vsevolod II di Kiev

Si rende noto alla Zecca della Serenissima Repubblica di Venezia che viene accettato da nostra parte, rispetto ad accordi precedentemente discussi, il trattato commerciale per la gestione dei commerci sul fiume Dnepr, riguardanti le regioni di Pechneg, Atelzuko, Pereaslav, Kiev, Chernigov, Smolensk e Polotsk.
Ne segue un versamento di 30 monete d'oro per la firma del consenso nelle casse della Zecca, come precedentemente stabilito.

Speriamo con somma riverenza che la lealtà guidi il nostro rapporto, e che tale rapporto sia il più duraturo possibile.

Che la luce di Cristo vegli sulle vostre vite.

*sigillo in ceralacca della Zecca Veneziana*
 

Toga!

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*sigillato con il lustro in ceralacca del Concio della Zecca di S.Marco*

Con il presente contratto,

per conto della Zecca di S.Marco: il governatore Antenore Baseggio
per conto del Rus di Kiev: Sua Altezza Reale Vsevolod II

Sottoscrivono la creazione del Fondo Bancario di Progresso Sarmatico (FBPS) e la seguente lista di impegni, partecipazie e doveri:

-L'impegno da parte della Zecca Veneziana alla resa del 20% di interesse netto biennale sul cumulus nominale di depositi stanziati dal Rus nel FBPS per la durata del contratto, definita durata intera.

-L'impegno da parte della Zecca Veneziana alla restituzione del cumulus nominale di depositi stanziati nel FBPS alla data del 1163-1164 se richiesto dal Rus di Kiev o per volontà della Zecca medesima.

-L'impegno da parte del Rus a un primo versamento di zecchini 50 nel FBPS nel biennio in corso et successivamente fino a compimento di scadenza, di eventuali altre somme di denaro in regime di investimento libero con conseguente aumento del cumuls nominale e relativo interesse biennale del 20% garantito dal Concio della Zecca di S.Marco.

-L'impegno da parte del Rus al soddisfacimento della clausola ivi esplicata dello ius restrictorius appannaggio dell'Istituto Veneziano: ovverrossia la possibilità per la Zecca Veneziana, in regime di inadempienza o anche solo potenziale inadempienza, a restituire l'ammontare del cumulus fino a quel momento esistente con una penale pari al 66% del medesimo, da restituirsi in massimo 4 anni in rate due. Lo ius restrictorius, se evocato, ha potere di svincolo su qualsivoglia comma o clausola del contratto.

-L'impegno del Rus ad accettare in forma di pagamento alla scadenza del contratto, sia carta-moneta, che monete di conio, che mine d'oro, d'argento, di rame et in ultimo sacchi di sale, di pari valore all'ammontare del cumulus integralmente o in regime di divisa (un tanto monete un tanto beni convertibili)

-L'impegno della Zecca Veneziana alla garanzia al Rus, su sua richiesta, di una polizza assicurativa atta a coprire un massimale di zecchini 80 impiegati a spese di arruolamento di contingenti militari, con premio di spettanza all'Ufficio della Zecca pari alla metà dell'interesse biennale garantito. La franchigia verrà devoluta al Rus dopo dimostrato e determinato sinistro di tali beni, con trattenuta immediata del premio sull'interesse fino a scadenza, ma anche retroattiva e inevitabile sul medesimo interesse, previo riconteggio dei registri dei versamenti. Tutto ciò qualora sia fatto esplicito appello a questa clausola, in qualsivoglia momento all'interno del suddetto periodo temporale: 1153-1163


La Zecca garantisce che l'usura devoluta al Rus di Kiev sui suoi interessi fissi biennali è conforme alle regole del suo statuto e crea presupposto per onesto commercio e transazione di bene materico e immaterico secondo i dettami delle Sacre Scritture.

Il Governatore, Antenore Baseggio
*sigillo in ceralacca del Concio della Zecca di S.Marco*
 

Toga!

Chosen one
*recante il lustro in ceralacca della Zecca di S.Marco*

Con il presente contratto,

per conto della Zecca di S.Marco: il governatore Antenore Baseggio
per conto del Regno di Makuria: Re Georgios, quarto del suo nome

Sottoscrivono la creazione della Società di Estrazione Nilota (SEN) e la seguente lista di impegni, partecipazie e doveri:

-La fondazione di tale società, con partecipazione egualitaria da parte della Zecca di San Marco e del Regno di Makuria, che nominano nella persona di Leone Beniamino, Consigliere al Gran Concio e Gonfaloniere a interim di Venezia, e di Damascio, Domestikos di Makuria, i loro rappresentanti paritari in tale società.

-La creazione di una regolamentazione interna di tale società, di cui l'allegato seguente numerato come foglio secondo.

-Il versamento di un capitale sociale iniziale, pari a 45 zecchini cadauno. Tale capitale è da considerarsi a fondo perduto, e quindi non rimborsabile.

-L'impegno da parte della Zecca di San Marco a fornire a tale Società esperti minerari, fonditori e politori d'oro.

-L'impegno da parte del Regno di Makuria a fornire lavoratori non specializzati finanche schiavi, soldati addetti alla guardia e approvvigionatori per le necessità logistiche.


*inciso e vergato in lettere d'oro*

Regolamento relativo alla
Società d'Estrazione Nilota


Preambolo

Si dà fondazione nell'anno domini 1153, o 870 di Giustiniano, a tale società, avendo come contraenti a tale fondazione la Zecca di San Marco, nella figura di Antenore Baseggio, e il Regno di Makuria, in quella del suo Re Giorgio quarto del suo nome, ivi rappresentato da Giovanni, Vescovo di Djibouti e Berbera.

Atti costitutivi
Nel momento di questa fondazione i due contraenti riconoscono l'uno l'altro una partecipazione fondativa paritaria, pari a 45 zecchini cadauno. Viene inoltre riconosciuto che tale credito, assorbito dalla società, è da considerarsi a fondo perduto e quindi non esigibile in seguito.
Riconoscono inoltre l'uno l'altro il diritto ad esprimere un rappresentante paritario, nella figura di un Gonfaloniere di Venezia e del Domestikos di Makuria.

Interessi d'azione
Il fine ultimo di questa società è lo sfruttamento dei giacimenti auriferi del bacino del Nilo posti all'interno del Regno di Makuria, e individuati nei territori di Nubia, Lalibela, Sennar e Adowa al momento della creazione di questa società. La Società si riserva il diritto di estendere quindi il suo campo di azione a territori che soddisfino tali requisiti e che vengano individuati in seguito.

Capitolo Primo: dell'estrazione
In virtù di quanto stabilito in questo documento, la Società si impegna ad usufruire del suo capitale iniziale, e di ulteriori fondi secondo necessità forniti dalla Zecca di San Marco nella persona del suo rappresentante e gonfaloniere, al fine di aprire sei filoni così ripartiti:

Numero due in Sennar
Numero due in Lalibela
Numero uno in Nubia
Numero uno in Adowa

Tali filoni, definiti come “iniziali” sono quindi da considerarsi il primo capitolo di introito della Società, secondo quanto dispone il punto successivo. Per quello che concerne interventi futuri su nuovi filoni, o su ampliamenti di quelli esistenti, vedere il punto detto terzo.

Capitolo Secondo: dei ricavi
Viene definita in questa sede la quota di ricavo inerente gli scavi. Tolte le quote eventuali di cui il punto tre, e quelle fisse di cui il punto quattro, viene stabilito che la società ripartisce i suoi ricavi in mine secondo quanto segue:

Alla Zecca di San Marco vengono riconosciute quote pari ad un terzo circa di tutte le mine estratte. (35%)
Al Regno di Makuria vengono riconosciute quote pari a due terzi circa di tutte le mine estratte. (65%)


Capitolo Terzo: delle spese di estensione e manutenzione
La società, a fronte di spese non gestibili di manutenzione, quali riscavo di condotti, sostituzione di travature, acquisto di materiali da costruzione; a fronte di spese per la creazione di nuovi scavi; a fronte di spese per l'estensione di scavi precedenti, quali aumento della manovalanza, nuovo materiale da puntello, nuovo materiale per la selezione dell'oro; si riserva il diritto di prelevare dallo scavato fino a sei mine ogni due anni. Tali prelievi dovranno essere approvati da entrambi i rappresentanti, e resi noti ad entrambi i contraenti iniziali. Qualora la società necessiti di un maggiore prelievo di denaro, i due contraenti iniziali si impegnano a farsene carico in egual misura, sempre dopo reciproca approvazione.

Capitolo Quarto: delle spese di manovalanza e difesa
Viene riconosciuto dalla Società un capitolo di spesa relativo alla manovalanza specializzata e alle truppe di difesa dei siti di estrazione stanziate dal Regno di Makuria, scelte nella misura di un reggimento per regione. Tale titolo di spesa è valutato nella misura di una mina ogni dieci anni. Pagamento di tale compenso verrà effettuato in seguito all’ispezione dei siti da parte della Serenissima Zecca di S.Marco per verificarne l’effettiva protezione.

Capitolo Quinto: dei terreni e del monopolio di estrazione perenne

La società riconosce che i terreni da lei utilizzati sono in usufrutto, e quindi proprietà inalienabile del Regno di Makuria. il diritto di estrazione dell’oro, da intendersi ogni singola oncia di metallo estratta in tutto il territorio del Regno di Makuria et qualsivoglia diritto connesso con lo scavo dell’oro e della relativa quota di ricavo nelle percentuali descritte di circa 1/3 a Venezia e circa 2/3 al Regno di Makuria è dato inalienabile, assoluto, e in condizione di eterno monopolio perenne e perdurante nel tempo alla Società di Estrazione Nilota e agli eredi dei soci, o degli uffici che partecipano alla società. Il diritto non può essere ceduto se non ad eredi delle persone o degli uffici che a loro volta non possono cederlo se non a un erede. Nessuno potrà estrarre oro in terreni di proprietà del Regno di Makuria se non la Società di Estrazione Nilota.
Questa condizione di monopolio sull’estrazione è stabilita eterna.

Capitolo Sesto: dei trasporti
Il trasporto dell'oro corrispondente alla parte veneziana, o che Makuria intende far trasformare in moneta presso la Zecca di San Marco, è ad esclusivo carico del Regno di Makuria, come altresì il suo trasporto dalla Colonia commerciale di Alessandria alla Zecca è a carico di quest'ultima.
A tal fine Makuria stanzia la sua flotta sul Nilo, e qualora vi sia necessità si impegna ad affittare esclusivamente navi veneziane per aumentare la capacità di carico. La Società inoltre esclude l'ingresso di altri trasportatori stranieri che non siano precedentemente concordati dalla parti.​

Il Governatore, Antenore Baseggio
*sigillo in ceralacca del Concio della Zecca di S.Marco*
 
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