GDR Wyrm, guida di sopravvienza

Dyolance

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"Per un'intera vita, la mia, ho pensato e sostenuto che ogni uomo nasca con una quantità di fortuna predeterminata. La si può intendere come una risorsa il cui consumo è involontario: c'è chi la corrode lentamente, conquistando nichellini da terra e botte di culo qui e là, e c'è chi fa le cose in grande stile, preferendo essere bollato come "sfortunato" per poi conquistarsi in un'unica, gloriosa ribalta tutte le benedizioni che si possono chiedere al mondo e a Dio e che gli sono state precedentemente negate. In questo secondo caso, avere la fortuna di avere salva la vita, per esempio: ero un bambino come tanti nel mio villaggio, né più bello, né più intelligente, né più simpatico di altri. Durante l'epidemia di febbre che ci colpì il destino si convinse ad investire tutta la fortuna a mia disposizione in quei primi ma fatidici attimi della mia vita, e oggi sono l'unico ad essere sopravvissuto a quel triste accaduto. Chissà quanta fortuna gli altri bimbi non hanno potuto sfruttare... O evidentemente avevano già sprecato...
In ogni caso, ho vissuto in questa convinzione fino a pochi mesi fa: ho vissuto un'intera vita, la mia, convinto che avessi esaurito la fortuna da un pezzo e che il mondo non mi avrebbe mai regalato niente.
Invece no: il mondo mi ha nuovamente regalato una vita, la mia, e questo è successo quando sono stato casualmente scelto da colui che si fa chiamare Lord Xerxes per testimoniare cosa sia quello che noi chiamiamo Flagello e chi siano i suoi abitanti. Ha puntato il dito su di me, uno tra tanti, né più bello, né più intelligente, né più simpatico dei molti morti che mi avevano preceduto e che mi avrebbero susseguito.

Scrivo questo libello dalle mie memorie affinché sia molte cose: per le corti imperiali -e non-, alle quali lo invio di mia iniziativa, affinché si approccino diplomaticamente con la dovuta cautela a queste bestie; per gli avventurieri che invece si vogliono addentrare in quelle terre dimentica da ongi Dio, un'effettiva guida di sopravvivenza e un generale monito. Se quanto leggerete non basterà per scoraggiarvi, vi esorto io in persona: tenetevi lontano da lì, perché potreste aver già esaurito la vostra fortuna. Potreste non essere fortunati come me.
Non vi sarà poesia o abbellimento tecnico: sarò laconico e dritto al punto, perché il primo obiettivo di questo libello è quello di essere una guida ad una razza completamente sconosciuta."


BIOENGINEERING WILL SSSAVE YOU AND YOUR LASSSAGNA.
I WILL EAT YOUR LIMBSSS AND FEASSST ON YOUR SOULSSS.
I AM SSSCOURGE AND HOLE, I AM UN-LIFE, ENTROPY AND HISSSSSS.
I AM REPTILE. COME AND GIVE ME HUGSSS.

[ABRAXAS, IL DIVINO PATRIARCA]


La storia prima dell'Eversione
Prima dell'Eversione e dei Wyrm c'erano i draghi, e per stessa ammissione dei loro discenti "sappiamo che fine hanno fatto".
Esseri dallo sconfinato potere più vicini agli Dei che ai mortali, vennero sconfitti dalla Tecnologia del Trono che sfruttò come prima arma il loro forte individualismo e la rivalità tra nidi vicini. Quelle creature, tanto avide e tiranne quanto potenti e sapienti, vennero scacciate. Alcune di esse si ritirarono nel sottosuolo e anche lì le loro rivalità non vennero messe da parte: presero a scannarsi tra di loro, a cibarsi l'uno dell'altro per avere buona carne a disposizione. I rari tentativi di riemergere e riprendersi ciò che un tempo fu loro vennero facilmente annullati a causa del loro scarso coordinamento. Odiarono ancora di più, sia se stessi, sia i propri simili sia i nemici a due zampe e due braccia che li avevano detronizzati e sostituiti. Divennero esseri che strisciavano, gli Striscianti, e scavarono ancora più nelle profondità della terra, spezzando le proprie ali o recidendole per avere più comodità nei movimenti, forzandosi a dimenticare il loro retaggio. Le ferite al corpo si rimarginano, ma quelle all'orgoglio non sarebbero guarite mai.
Per quanto immortali, quasi tutti perirono. Rimasero solo una femmina, Mazda, e un maschio, Angra, che presso i Wyrm è quasi sempre chiamato l'Innominabile, il Re Folle o il Re con un Occhio Solo. Angra mise da parte l'istinto di riprodursi per accrescere la potenza di se stesso, del Grande Angra: nella sua pazzia uccise e si cibò di tutti i suoi centosessantadue cuccioli e sicuramente avrebbe fatto lo stesso anche con il centosessantatreesimo se non fosse stato per Mazda. Lei, mossa a compassione per il corpo gracile e debole dell'ultimo della sua ultima nidiata, affrontò a muso duro Angra ma ne uscì sconfitta.
Quell'ultimo piccolo, il quale dovette adattarsi per scivolare in cunicoli sempre più stretti per scampare alla furia di suo padre, era il Divino Patriarca, il padre dei Wyrm. Dopo decenni, forse secoli di fuga, si scoprì abbastanza forte da uccidere il padre, poiché per quanto nettamente più piccolo rispetto ai suoi antenati, condivideva con il padre la stessa pazzia e l'animo più sanguinario e crudele che si potesse avere.
Il parricida si cibò delle carni del padre sconfitto e dopo qualche secolo ebbe il ghiribizzo d'uscire da solo in superficie.
Ne seguì una catena di eventi che cominciarono con quel giorno e arrivarono all'Eversione di Wallonia.

Wyrm, cosa sono?
Chi non sa descriverebbe i Wyrm come creature rettiloidi la cui intera esistenza si riassume nel desiderio d'uccidere e di prevaricare sul prossimo.
Ciò è intrinsecamente e sicuramente vero: risiede nel loro essere l'odio verso il prossimo, in particolare verso l'umano e le altre scimmie di terra come descrivono noi umanoidi (per quanto esso sia meno accentuato verso le razze storicamente perseguitate dall'Impero). La loro esistenza è consumata nel sangue, tanto è vero che riconoscono nella battaglia la gioia più grande e nell'uccidere la dimostrazione più alta d'esistenza: la loro manifestazione più alta di poesia è lo sventrare. Si uccidono per strada per screzi e viene deriso il più debole. I loro ritmi di riproduzione, per questa loro diffusa violenza intestina, risultano addirittura rallentati, per quanto in teoria i riti di accoppiamento e ciò che ne segue siano ben oltre che il diffuso tra i Wyrm. Per farla breve, la loro è un'esistenza ferale e senza pietà. Si cibano senza remore di neonati, per dio.
Elencate queste ovvietà, giunge ora un nodo fondamentale però: i Wyrm non sono nati bensì sono stati creati artificialmente dal Divino Patriarca il quale ha corrotto delle scimmie di terra in Wyrm. In questo senso e per farla molto semplice, i Wyrm sono almeno originariamente dei vampironi draconici. In quanto però esseri viventi a tutti gli effetti, sono arrivati ad un punto in cui il loro primario metodo di diffusione è la riproduzione piuttosto che la trasformazione.
Il processo di trasformazione da umano, o elfo, o nano, o eccetera eccetera in Wyrm prende il nome di wyrmificazione o virmificazione. È un processo che può durare minuti come mesi e vi è una netta distinzione tra una wyrmificazione parziale e una wyrmificazione totale anche agli occhi degli stessi Wyrm: non è strano incontrare in Golkur degli abomini mezzi rettiloidi e mezzi uomini o mezzi qualcos'altro, e pare esserci una correlazione tra una metamorfosi parziale e un posto più basso nelle caste sociali dei Wyrm. Se si guarda infatti ai Wyrm Maggiori, o Nobili, ancor di più a coloro ammessi alla "corte" del Divino Patriarca, le loro wyrmificazioni sono totali, esotiche e spesso sbalorditive. Ad una wyrmificazione più avanzata corrisponde maggior prestigio e maggiore potenza sia fisica che magica, ma anche una maggiore mancanza di empatia: nel processo si può dire che l'individuo che una volta era il Wyrm muore e che regredendo ad uno stato più ferale si trasformi anche psicologicamente in una versione Wyrm di se stesso. Un elfo trasformato in Wyrm uccide e si ciba della propria famiglia originale senza remora alcuna, così come odia in maniera naturale e intrinseca altri elfi, nonché il se stesso di prima. I figli delle nidiate wyrm nascono da uova ma nascono con le apparenze della razza originale della madre: per intenderci, se la madre (o i suoi antenati) era originariamente un'orchessa dalle uova schiuse usciranno dei piccoli orchi che nel giro di pochi giorni svilupperanno la propria wyrmificazione.
Quasi tutti conservano però quanto meno fattezze abbozzate delle proprie origini: per quanto il Wyrm medio viaggi intorno ai 2.70 metri d'altezza, i Wyrm una volta elfi sono sicuramente più esili rispetto ai Wyrm che una volta erano orchi o troll. Quelli che una volta erano goblin o coboldi sono più piccoli e tozzi del normale. Quelli che erano Aracne hanno otto o più zampe. I Wyrm più potenti possono addirittura vantare capacità di metamorfosi che li riporti, parzialmente o completamente per tempi limitati, alle loro fattezze originali.
Ogni wyrmificazione è singolare e personale ma si riconoscono molti pattern che hanno portato all'elencazioni di alcune sottospecie. Le più importanti sono Naga, Viverna, Coccatrice, Long, Wurm, Anfittero, Idra e Drake.

Organizzazione politica e sociale
I Wyrm non riconoscono una forma di governo perché essa presuppone un patto sociale, cosa che pare essere parzialmente o totalmente assente tra i Wyrm. Tra i singoli e nella società si vive un clima d'anarchia che trova la sua sola obbedienza nella potenza dei ceti sociali superiori, e oltre di loro nella "corte". Ancora dopo, nel Divino Patriarca, l'unico collante di cui effettivamente la società Wyrm ha bisogno: egli, unico drago antico rimasto e progenitore, nonché fonte della corruzione Wyrm, è legato a tutti i suoi figli tramite il sangue e ciò basta per dovere a lui eterna alleanza. Il massimo sovvertimento del potere che i Wyrm possono ammettere è un ricambio nelle vette dello stato, in particolare nei membri della "corte" del Divino Patriarca, ma mai e poi mai i Wyrm decideranno di detronizzare quello che molto generosamente potremmo accostare a un sovrano assoluto. Egli sta alla cima di tutto e sotto di lui ci sono i Primi Figli, i membri della corte appunto, ovvero i Wyrm più potenti in assoluto; alcuni di questi, tipicamente gli individui più intelligenti, sono tra l'altro scelti per interpretare la volontà del Divino Patriarca, il quale nella sua pazzia spesso da ordini bislacchi, controversi e singolari. La loro altrimenti infinita saggezza e intelligenza trova oblio e ignoranza solo nel riconoscere questo difetto a colui che tutti chiamano come Padre: per i Wyrm il Divino Patriarca è un illuminato in quanto drago antico, non può essere assolutamente pazzo come lo fu l'Innominabile.
Dopo i Primi Figli s'elencano i Wyrm in base alla loro wyrmificazione: dai Nobili si passa ai Cittadini, quindi ai Servi e quindi anche a Schiavi Wyrm. L'aspetto estetico ha sicuramente una parte nella selezione o meno di un individuo in un ceto, ma la componente che più ha importanza è la forza bruta o pienezza magica che un individuo riesce a dimostrare. I Primi Figli sono da intendere come i più nobili tra i Nobili.
I Nobili sono l'unico ceto ad essere dedicato esclusivamente ai Wyrm. La differenza di diritti tra Cittadini, Servi e Schiavi Wyrm risiede tutta nella proposizione logica "chi può uccidere chi?": tornando alla lotta intestina che tipicamente distingue la società Wyrm, mai per esempio un Servo potrà pareggiare i conti con la forza con un Cittadino o un Nobile, ma certamente potrà farlo con un altro Servo o uno Schiavo. Un Wyrm attaccato può sempre difendersi però: anche uno schiavo attaccato da un Nobile può difendersi, ma il risultato dello scontro è spesso deciso in partenza in quel caso.

Fanno eccezione membri di altre razze che i Wyrm hanno accettano nei propri ranghi: coloro che non sono stati uccisi durante l'Eversione sono stati osservati dai Wyrm, i quali hanno dato diritti maggiori ai guerrieri più esperti e alle loro famiglie. Non è un caso, per esempio, che la totalità degli orchi nel Flagello sia annoverata tra i Cittadini. Istintivamente provano un'avversione per gli umani e quindi rimangono restii a vederli come propri pari anche quando parte della stessa casta. Per le altre razze valgono le stesse regole che valgono per gli altri Wyrm: la forza prima di tutto come avvocato, giuria e giudice di se stesso e degli altri. Una scimmia che chiede spontaneamente di essere wyrmificato è vista con grande stima dagli altri Wyrm.
Il Wyrm e la società dei Wyrm è comunque appena nata: è un neonato che sta muovendo i primi passi. Nel loro comportamento i Wyrm sono più simili a bestie che ad esseri sapienti veri e propri e l'importanza di altre razze nel Wyrm sarà centrale per far evolvere la società dei rettiliani in qualcosa di nuovo e più evoluto, magari qualcosa che sappia anche produrre qualcosa invece che distruggere e basta.


Il Culto del Dominio
Dal punto di vista spirituale, il Dominio è definibile il credo di stato, anche se esso è per i Wyrm più un insieme di dettami o una filosofia che una religione. Non vi sono riti o feste religiose, per esempio, ad eccezione della ricorrenza dell'Eversione, che si celebra il centosessantatreesimo giorno di ogni anno. Con essa viene fatta coincidere anche l'ipotetica nascita del Divino Patriarca, la cui data precisa e i cui anni nessuno sa con precisione... Nemmeno lui.
Il Dominio afferma prima di tutto la superiorità dei draghi antichi di cui i Wyrm sono figli e discenti. In secondo luogo, esorta alla liberazione di tutte le genti dall'ignoranza degli altri dei: dal punto di vista Wyrm, spinge alla trasformazione di tutte le scimmie di terra in Wyrm, la quale avverrà con i dovuti e giusti tempi.
Conseguenze di questi dettami sono l'odio atavico verso prima di tutto gli umani e poi verso tutte le altre razze e lo status del Divino Patriarca di Imperatore-Dio o Dio-Imperatore.

Non è inusuale che le scimmie di terra corrotte dall'influenza dei Wyrm e del Divino Patriarca deifichino non solo i draghi antichi ma anche i Wyrm stessi, intendendoli come salvatori, come coloro che li faranno ascendere dal loro stato di forme di vita inferiori attraverso la wyrmificazione. Queste celle, a volte autonome dal Flagello e a volte governate dalla corte stessa, si distinguono per atti efferati e destabilizzanti che portano una lenta trasformazione in un villaggio, in una città, in una regione o in una nazione. Nei mesi precedenti l'Eversione, celle simili si sono diffuse a macchia d'olio in tutta Wallonia per la forte influenza magica e psionica del Divino Patriarca e dei suoi numerosi figli già nelle vicinanze.​
 
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