1. La partenza del Pellegrino
Giunta al suo quarantacinquesimo anno di età Heela'Yim aveva raggiunto la maturità diventando a tutti gli effetti un Velcar adulto e pronto a prendersi le sue responsabilità all'interno della società. Tuttavia, prima di reclamare il suo posto all'interno dell'equipaggio di una delle tre Bayu della Flotta Velcar, avrebbe dovuto compiere il suo ultimo dovere: il Nafez.
Come tutti Heela'Yim si recò da da suo padre, Kaalnes'Jim, che si premurò di informarla di quale dono avrebbe dovuto riportare al clan dei Yim, il Faqìl [Dono] dunque rimaneva un segreto e avrebbe rappresentato la maggiore occupazione della giovane ricercatrice Velcar. Il momento della partenza per il Nafez rappresentava per Heela, come per la maggior parte dei Velcar, uno dei momenti più gratificanti nella propria vita: il proprio clan affidava al giovane Velcar un caccia leggero, cibo per due mesi e una serie di mappe della galassie per potersi orientare efficacemente. Quindi, tutto ciò che rimaneva dopo la partenza, era un Velcar, il suo Valaam e l'universo intorno a lui. Avrebbe esplorato, fatto esperienze, conosciuto altre razze, forse non sarebbe più tornato, solo la Takì [sorte] può saperlo, ma non si poteva, in ogni caso, esimersi da una tale tradizione benedetta dagli Spiriti degli Anziani e dalla volontà collettiva del popolo Velcar.
Giunta al suo quarantacinquesimo anno di età Heela'Yim aveva raggiunto la maturità diventando a tutti gli effetti un Velcar adulto e pronto a prendersi le sue responsabilità all'interno della società. Tuttavia, prima di reclamare il suo posto all'interno dell'equipaggio di una delle tre Bayu della Flotta Velcar, avrebbe dovuto compiere il suo ultimo dovere: il Nafez.
Come tutti Heela'Yim si recò da da suo padre, Kaalnes'Jim, che si premurò di informarla di quale dono avrebbe dovuto riportare al clan dei Yim, il Faqìl [Dono] dunque rimaneva un segreto e avrebbe rappresentato la maggiore occupazione della giovane ricercatrice Velcar. Il momento della partenza per il Nafez rappresentava per Heela, come per la maggior parte dei Velcar, uno dei momenti più gratificanti nella propria vita: il proprio clan affidava al giovane Velcar un caccia leggero, cibo per due mesi e una serie di mappe della galassie per potersi orientare efficacemente. Quindi, tutto ciò che rimaneva dopo la partenza, era un Velcar, il suo Valaam e l'universo intorno a lui. Avrebbe esplorato, fatto esperienze, conosciuto altre razze, forse non sarebbe più tornato, solo la Takì [sorte] può saperlo, ma non si poteva, in ogni caso, esimersi da una tale tradizione benedetta dagli Spiriti degli Anziani e dalla volontà collettiva del popolo Velcar.