GDR Un viaggio (putroppo) aspettato

Enichaos

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Naled ormai ne era certo, e non cercò nemmeno di protestare quando ricevette gli ordini di contattare gli abitanti di un'altra zona di Ea per tentare un'annessione senza l'uso della forza. Aveva persino perso quello che per anni era stato il suo coordinatore, gli sarebbe andata bene una missione qualsiasi pur di tenersi impegnato. Ancora verso sud, seguendo dalla distanza le pendici dei territori reclamati da Lazarus; le terre parevano abitate, e per quanto non ci fossero strade degne di questo nome, era certo che avrebbe trovato almeno qualche sentiero, o almeno tracce degli autoctoni...
@Silen continuano le avventure di Naled per riunire Suruvedir al resto del regno... Stavolta tocca al territorio montano tra Greenpeak e Suruvedir confinante con i territori di Lazarus... vediamo se ce la caviamo con la diplomazia
 

Silen

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Fatto alquanto inquietante, Naled non incontrò anima viva durante il suo girovagare per quanto all'occhio di un esploratore esperto come egli era le tracce di una presenza locale fossero evidenti; ma anche quando si imbattè in un piccolo villaggio, niente più di un gruppetto di casupole in verità, le trovò deserte e abbandonate.
Fu così con un certo sollievo che, uscendo da una delle abitazioni appena ispezionate, Naled vide una figura incappucciata che lo attendeva a breve distanza. Il sollievo però durò solamente per il tempo necessario allo sconosciuto per scoprirsi il volto.
In sè il volto dello straniero era abbastanza comune, capelli neri e occhi neri, lineamenti regolari, un pizzetto ben curato, nessuna traccia di bianco nei capelli o nella barba. Ma come tutti i drow della corte di Kalassia anche Naled aveva memorizzato la descrizione data da Afya Sreen del Caduto Lazarus e anche se così non fosse stato sarebbe stato sufficiente uno sguardo a queli occhi icnredibilmente antichi per avere più di un sospetto sulla identità del suoinaspettato anfitrione.
"E' passato un pò di tempo dall'ultima volta che ho incontrato un elfo scuro" disse il Caduto con fare discorsivo "una affascinante elfa scura a dire il vero, che risponde al nome di Afya Sreen. La conosci, probabilmente. Ebbene, quanto a me i mortali mi chiamano Lazarus, il Rianimatore. Non è il mio vero nome ma serve allo scopo e ormai mi ci sono affezionato anche se i mortali che me lo attribuirono naturalmente lo fecero per disprezzo, perchè il mio vero nome fosse dimenticato per sempre; ironico non è vero?" Lazarus parlava urbanamente come se i due si fossero incontrati in un salottino dell'alta società e non in una regione desolata deit erritori orientali.
"Ti prego di non tentare mosse affrettate; non sono qui per ucciderti. Voglio soltanto parlare, e forse mandare un emssaggio alla tua Matriarca. Farai questo per me, elfo scuro?"
 

Enichaos

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Naled non si aspettava di trovare vilaggi deserti, di base come cosa non prometteva bene vista la vicinanza con i territori dei caduti... eppure era certo che il posto fosse popolato: possibile che gli abitanti fossero così prevenuti nei confronti degli stranieri? Non che gliene facesse una colpa, con un caduto sull'uscio... ma la cosa gli stava rendendo molto difficile una missione che non rientrava certo tra le sue preferite. Persino quando finalmente aveva trovato un villaggio, lo aveva trovato vuoto, senza segni di vita attiva... anche se questo in effetti superava il normale livello di diffidenza di chiunque.
Ma finalmente, una persona: forse avevano mandato qualcuno ad incontrare il viaggiatore che stava percorrendo le loro strade? Si stava avvicinando con un sorriso sul volto, quando lo sconosciuto scoperse il volto... ed il movimento del sicario fu fulmineo: uno scatto indietro di quasi un metro, portando entrambe le mani alle impugnature dei coltelli che portava al fianco, gli occhi spalancati e fissi sulla figura davanti a lui, le orecchie tese a sentire qualsiasi rumore per non farsi prendere alla sprovvista.
"So chi sei, Rianimatore. Afya ci ha parlato di te." Lo ascoltò parlare, teso come una corda di violino, ma allontanando le mani dalle armi "Non farò movimenti se non sarà necessario, mi fiderò della tua parola." quasi a lasciar intendere che c'era già un'opinione ufficiale a riguardo "Quanto al parlare... immagino che non troverò molti altri con cui farlo nei dintorni, giusto?" Del resto, se il caduto era lì, probabilmente ogni essere vivente nelle immediate vicinanze non era più tale da un po'...
 

Silen

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Lazarus rispose con sorriso mellifluo "Temo di avere ucciso un paio di folli che mi hanno caricato a testa bassa e spada in pugno credendo di poter fare chissà che cosa, ma niente di più. Gli altri, più saggi, sono scappati a gambe levate e credo che non torneranno tanto presto. Così potremo parlare in pace."
Il Caduto si diresse verso un panca e si sedette, tranquillo come se la situazione fosse assolutamente normale.
"Spero che Afya sia ancora in buona salute; la vostra società è...turbolenta. Un giorno sull'altare, il giorno successivo nella polvere, con un pugnale fra le scapole. Oh beh, chi sono io per giudicare..." proseguì con una scrollata di spalle "Ebbene, elfo scuro, i miei servitori hanno notato i tuoi movimenti negli anni passati e ammetto di aver seguito i tuoi progressi con grande interesse. Tuttavia ora siamo giunti a un punto cruciale e un chiarimento è necessario. Come ho concordato con la bella Afya, fra me e il vostro stato vige una tregua e per quanto abbia ricostituito le mie forze, noterai che ho mantenuto la mia parola. Non mi interessa molto espandere i miei domini, non sono avido di terre...ma nemmeno gradisco l'eventualità di essere circondato da tutti i lati da territori controllati da Kalassia il che è quello che state cercando di ottenere. Prospettiva che, lo dico sinceramente, apre scenari inquietanti e assai poco favorevoli alla sopravvivenza della tregua che vige fra noi."
 

Enichaos

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Naled rifletté per un attimo sulla prima frase del caduto, prima di sedersi su una differente panca, da cui potesse vederlo senza essere a portata... non che sarebbe contato molto davanti ad un incantatore "Non posso dire nulla a riguardo, l'avrei fatto anche io. Parliamo dunque." Ascoltò con attenzione ciò che il caduto aveva da dire, pensando attentamente prima di ribattere "Beh, Afya è un'incantatrice potente, finché questa cosa non cambierà sarà molto difficile che le succeda qualcosa... del resto un coltello nel petto non l'ha fermata in passato" Anche se, doveva ammettere, il viaggio verso l'Impero dell'Arpia che aveva intrapreso poteva essere assai più periglioso del suo "Ammetto di non sapere esattamente cosa tramino i piani alti: sono uno che esegue gli incarichi che gli vengono assegnati e nulla più; la politica da noi è un gioco pericoloso da cui preferisco stare alla larga" sospirò, pensando a quante rogne stavano emergendo nei sotterranei della capitale proprio per ragioni politiche e religiose "Il punto è... Suruvedir era da riconnettere fisicamente al resto del regno. Potevano entrare di prepotenza con i nostri eserciti nel tuo territorio meridionale, ma non lo abbiamo fatto; anzi, ci siamo presi la briga di girare intorno... Si può dire per colpa della Lega di Gleich; saremmo più che volentieri passati da sud, ma non ci pareva il caso di iniziare un conflitto su vasta scala quando avevamo a disposizione una valida alternativa."
 

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"Ah, certo sempre meglio evitare i conflitti di cui non si è certi dell'esito finale, come dovrei sapere bene io stesso" rispose il Caduto con aria sorniona "ma non mi stai dicendo tutta la verità, elfo scuro. Non c'è solamente la Lega di Gleich a sud, ci sono anche i territori che voi stessi avete conquistato per conto di Carandor...e che recentemente avete reclamato a quanto mi consta. Quindi non ci è alcuna necessità di occupare questo territorio per riunire la vostra provincia negletta all'ovile" Lazarus sorrise in modo cordiale ma il suo sguardo era freddo "Devi capire, e con te la tua Matriarca, che un rapporto di buon vicinato implica alcune elementari norme di buona educazione...circondare un vicino è una violazione di queste norme. Tuttavia, dato che sono un uomo ragionevole, voglio proporre alla tua gente un accomodamento. Vi darò la regione che i duergar, con notevole presunzione, hanno chiamato Ea's Pinnacle e mi prenderò in cambio questa. Come segno di buona fede, la vostra Matriarca mi farà un dono simbolico per rimediare allo sgarbo. Diciamo....sessanta cristalli di mana."
 

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Naled si dovette trattenere: sarebbe stato scortese ridere in faccia al suo interlocutore, ma c'era un velo di surrealtà riguardo la faccenda e le richieste che stuzzicava il suo poco sviluppato senso del ridicolo. Si schiarì la voce, prima rispondere al Caduto, per scaricare la tensione "Il distacco con Carandor è stato successivo alla pianificazione dell'espansione... un colpo d'ascia, se gli si vuole dare una definizione. L'esercito che mi segue passo passo sarà diretto proprio lì, una volta riunificato il territorio secondo i piani della Matriarca." era faticoso sostenere lo sguardo gelido del non-morto, ma il sicario faceva del suo meglio "Ragionevole non risponde esattamente a quello che proponi, Rianimatore. Ci chiedi di accettare da te una regione priva di popolazione vivente, e di lasciarti predare un territorio da cui potrai rimpinguare ulteriormente le tue forze. Non solo, esigi persino un tributo che corrisponde ad anni di produzione del regno. Non è semplicemente irragionevole, è ridicolo." Naled scosse il capo, attento ad ogni movimento di Lazarus "E poi, a che pro soddisfare queste richieste? Ci ritroveremmo a fare questo discorso un'altra volta tra pochi anni... un battito di ciglia per me e certamente ancora meno per chi potrebbe esistere in eterno. Le mire della Matriarca si estendono su tutto ciò che si trova ad est ed a nord del regno, non penso sia un segreto: dovremmo forse ripetere questo teatrino quando arriveremo alle foreste oltre queste montagne? O quando reclameremo le terre morte che incombono sulle nostre ultime conquiste?" La questione andava ben oltre quello che il sicario era normalmente tenuto a gestire, ma ormai era in ballo, e gli toccava ballare.
 

Silen

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"I piani della vostra Matriarca sono...ah, quantomai presuntuosi" il Caduto sorrise cordialmente "Non mi occorre l'esperienza di cinquemila anni per prevedere che nei territori dove abitano razze viventi la vostra espansione presto o tardi si scontrerà con qualche altra entità statale. Nè che gli altri prescelti da Tiamat si muoveranno per fermarvi non appena avanzerete troppo verso nord. Presto o tardi dovrete fermarvi, e forse quel momento è già arrivato, elfo scuro. Come ti ho detto, non ho nessuna intenzione di essere circondato dalle vostre conquiste in modo che possiate rafforzarvi con comodo fino a quando non sarete pronti a combattermi."
Lazarus fece una pausa, continuando a scrutare Naled per qualche istante poi sospirò in maniera teatrale "Dopo il mio colloquio con Afya Sreen speravo che voi drow di Kalassia foste ragionevoli ma vedo che forse mi sbagliavo. Sarò molto esplicito, elfo scuro: se rifiuti di trattare con me, sarà guerra fra noi, non fra qualche anno o qualche decina di anni, ma qui e ora. E la vostra Matriarca potrebbe scoprire che la sua forza è inadeguata rispetto alla vanità delle sue rivendicazioni."
 

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"Una Matriarca priva di ambizione smisurata è come un mago che smette di controllare se nella zuppa ci sono pezzi di vetro, Rianimatore... stanca di vivere." Il tono proseguiva colloquiale, persino con classiche battute ilythiiri, ma era chiaro che la tensione stava salendo "Come ho già detto, non c'è la minima intenzione da parte nostra di attaccare i territori che hai reclamato... né ora né in futuro: sono tre montagne cui possiamo rinunciare in nome della nostra tregua... e stiamo persino lasciando che tu abbia potere sulle sorgenti di un fiume che hai già utilizzato per avvelenare mezza Ea, così facendo." Naled sostenne lo sguardo, facendo appello a tutta la sua forza d'animo "Noi siamo ragionevoli quanto le proposte che ci vengono fatte, Lazarus. L'ultima volta hai chiesto una tregua in cambio della restituzione dei territori che avevi sottratto e della compensazione di parte dei danni: era una proposta sensata, ed abbiamo trovato un accordo." Il sicario cercò di abbozzare persino un sorriso per accompagnare quella frase prima di rifarsi serio "Ora non solo vieni a reclamare territori che non catturavano la tua attenzione finché non ce ne siamo interessati, ma anche un dono riparatorio per una congettura priva di fondamento al di là della paranoia. Sono disposto a trattare, non a cedere totalmente, Rianimatore; e ti sto dicendo: quello che chiedi va oltre quello che offri. Possiamo parlare di scambio di territori, ma in tal caso non avrai un singolo cristallo in compensazione di un torto che non ti è stato fatto." La situazione in patria si era già dimostrata tesa al massimo, rifletté il sicario, e nessuno avrebbe preso bene un ulteriore cedimento, specialmente quando dall'altra parte non c'era uno dei regni più potenti e temuti del continente, ma una carcassa carica di grandeur.
 

Silen

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Il Caduto sorrise, apparentemente per nulla infastidito dal discorso di Naled "Non per essere prevenuto nei tuoi confronti, elfo scuro, ma il governante che vive accanto uno stato drow smette di essere paranoico nei confronti dei suoi vicini è un governante il cui regno è destinato a durare molto poco. L'offerta che ho fatto a te e alla tua Matriarca è molto più generosa di quanto tu creda perchè vedi, io posso occupare senza difficoltà questo territorio ed essere comunque pronto a parare una mossa del vostro decantato esercito verso i miei territori. E' il vantaggio di avere una linea di comunicazione breve...quindi quando voi domani marcerete verso questa regione potreste scoprire semplicemente che vi ho preceduti e che dopotutto una provincia spopolata è pur sempre meglio di non avere niente del tutto."
Lazarus scosse il capo con aria di deprecazione, come se il suo interlocutore stesse sostenendo un buff che ai suoi occhi era evidente "Quello che ti offro è la pace e la possibilità di continuare a espandervi a nord o a sud dei miei domini, ma senza circondarli. L'alternativa è combattermi e provare a scacciarmi da questo territorio. Ammetto che potreste anche riuscirci, a dispetto dei miei migliori sforzi. E cosa ne avreste in cambio? Perdite pesanti e province spopolate. E' tutta una questione di convenienza, elfo scuro. Di prezzo. La tua controproposta è, semplicemente, troppo bassa e tu sai benissimo che posso farti pagare un prezzo molto più grande di quanto offri, semplicemente costringendovi a combattermi. Alcuni a questo punto avrebbero già interrotto sdegnosamente la trattativa ma io sono un uomo paziente e le cose fatte di fretta raramente sono cose ben fatte. Non vuoi farmi una offerta migliore?".
 

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Naled iniziava ad essere nervoso: già parlamentare con i regnanti locali non era roba per lui, trattare la prosecuzione della tregua con un caduto era decisamente oltre le sue competenze. "Ammetto che anche noi affermiamo che la prudenza non è mai troppa, Lazarus, ma non si tratta certo di solo un territorio... si tratta di rinunciare a numerose regioni dove sarebbe invece semplice espandersi per non farti preoccupare; è un disegno a lungo termine che sarà impegnativo mantenere. D'altra parte è vero che i danni di uno scontro diretto sarebbero certamente ingenti per ambo le parti, rianimatore... ma non posso accordarti più di trenta cristalli: andremmo comunque ad intaccare le nostre scorte cedendoli, ma dovremmo restare pronti per eventuali movimenti dei Quattro a nord." Il sicario scosse il capo, pensando a come il loro caduto più odiato si fosse letteralmente riparato dietro agli altri tre della sua temporanea coalizione. "Devo chiedere inoltre la possibilità di far arrivare l'esercito di Irakhizbad ad Ea's Pinnacle illeso, in modo che chi di loro lo desideri possa insediarsi lì e popolare prontamente la regione; è accettabile?" Non voleva pensare di dover comunicare agli uomini che dovevano farsi tutta la strada già coperta all'indietro per tornare nelle terre principali del regno...
 

Silen

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Lazarus tiflettè in silenzio per qualche istante anche se Naled non avrebbe saputo dire se effettivamente il Rianimatore stesse riflettendo sulla proposta o se la sua fosse soprattutto una posa. Rispetto ad altri servitori di Tiamat, che portavano letteralmente sul proprio essere i segni della corruzione della magia caotica a cui si erano selvaggiamente abbandonati, Lazarus aveva un aspetto del tutto ordinario, un umano azzimato con degli abiti antiquati che sis arebbe facilmente confuso in una qualsiasi città di Ea se non fosse stato per gli occhi, occhi antichi che avevano visto troppo e fatto troppo, occhi dietro i quali si nascondeva una anima vecchia di cinquemila anni.
Infine Lazarus si strinse nelle spalle esi rivolse nuovamente a Naled in tono pacato "Ebbene, un uomo che pretenda di essere ragionevole deve poi dimsotrarlo coi fatti. Accetto la tua proposta, elfo scuro. Non appena riceverò i trenta cristalli i tuoi compagni potranno entrare nella regione di Ea's pinnacle senza temere molestie da parte mia. I miei servi non morti inizieranno ad abbandonarla fin da ora. Come parte del nostro patto, bada bene, mi aspetto che non tenterete mai più di circondare il mio piccolo dominio nè con mezzi diplomatici nè con mezzi militari. A queste condizioni la tregua potrà continuare."
 

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Naled annuì silenziosamente, prima di confermare con le parole le intenzioni "Abbiamo un accordo, Lazarus, avrai i cristalli quanto prima... il tempo di far arrivare le condizioni dell'intesa alla capitale. Quanto al futuro, ci concentreremo sui territori a nord ed eviteremo di espanderci nelle regioni vicine a Suruvedir e successive... finché la tregua continuerà, quantomeno; da individui ragionevoli." Ora, doveva solo tornare a Kalassia e scatenare l'inquietudine ed il generale malcontento delle matrone... sarebbe stato quasi peggio del viaggio fino a quel punto...

E questa direi che finisce qui... ...per ora D::
 
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