Diplomazia Un ragno in mezzo ai conigli

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Shadi emise un rumoroso sospiro quando finalmente, dopo un viaggio durato fin troppo per i suoi gusti, lei e la sua scorta giunsero in vista delle grandi foreste del nord, il territorio del Regno di Ysil. La mercante aveva i suoi buoni motivi per considerare sgradevole la strada che la aveva portata a nord...era stato necessario prima costeggiare le province imperiali, attraversando di soppiatto territori non reclamati e potenzialmente ostili, badando a non avvicinarsi troppo al territorio di Minos; poi avevano dovuto seguire il corso del fiume in direzione nord incontrando un clima freddo a cui Shadi non era abituata e che trovava alquanto spiacevole tanto più quanto più avanzava verso settentrione, il tutto per incontrare una accoglienza che era tutta una incognita.
L'Aracne sperava soltanto che non le fosse chiesto, per l'ennesima volta, di giustificare le azioni del Popolo della Tela durante le Notti Gloriose, o Notti di Sangue come le chiamavano alcuni. Nel caso Shadi avrebbe fermamente difeso il suo popolo, come sempre, ma cominciava ad essere stanca della incomprensione degli altri popoli.
"La bandiera di tregua, per favore" chiese a una delle sue compagne, infreddolite quanto lei, prima di farsi avanti. Per quanto ancora le paresse strano, quel fazzoletto bianco sembrava essere l'unico simbolo di pace che tutte le razze di Ipairos avevano in comune, e dato che la inviata era lei le pareva giusto portarlo personalmente.

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La situazione a Ysil non era delle migliori e questo non solo si traduceva in un febbrile agitarsi delle amministrazioni, ma anche nel rumoreggiare popolare che pareva non avere limiti. La delegazione di Shadi venne intercettata non appena superato il confine e dapprima scambiata per un gruppo di aracne esuli come ne erano arrivate tante sino a quei giorni e solo dopo, tra stendardi e spiegazioni, spedite direttamente a Gwathir dove la generalissima stava ultimando i preparativi per la guerra. La maggior parte della corte, infatti, aveva ricevuto l'ordine di tenersi defilata il più possibile e di lasciare al comando militare tutte le preparazioni del caso, inclusa la parte diplomatica.
L'accomodamento di Shadi e del suo seguito non fu al livello di quello offerto ad altri emissari, complice proprio il fatto di non avere occhi se non per l'imminente conflitto con Albione, ma nondimeno venne offerto loro tutto quello di cui potevano avere bisogno, oltre che degli alloggi più che dignitosi. Tra l'altro Shadi non dovette aspettare se non una notte e poco più prima di essere ricevuta da Earwen nelle sale del palazzo principesco di Therinial, con vista sullo splendido fiume Xilò.

Quando fu accompagnata, l'aracne trovò la principessa elfica in armatura intenta a parlare con una pletora impressionante di sottoposti d'ogni razza e sesso. Tutti tranne che umani, a onore del vero. L'unico uomo presente nella sala, infatti, era un uomo abbastanza maturo, relativamente in là con l'età, benvestito e curato nell'aspetto, che però sembrava osservare la scena dalla distanza senza intervenire. Quando la principessa vide arrivare Shadi, annunciata sbrigativamente da un soldato - e non da un banditore come d'uopo - si fermò e congedò temporaneamente tutti per dedicarsi alla sua ospite.
«Benvenuta a Therenial, Shadi della Tela, vorrei incontrarvi in momenti più propizi ma ahimé gli idioti sono sempre dietro l'angolo.» il tono della donna era particolarmente pungente e spigliato. «Spero siate venute con qualche carro perché se gli Spiriti sono con noi a breve ci saranno moltissimi imperiali da scannare e non mi dispiacerebbe mandarne qualcuno fatto a brandelli ad una delle vostre grandi come gentile omaggio.»
Sì, Albione aveva decisamente fatto arrabbiare le persone sbagliate a Ysil.
 

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Shadi accennò un lieve sorriso. No, quel giorno non avrebbe dovuto giustificare nulla a quanto pareva. Una sorpresa inaspettata quanto gradita.
"Durante il viaggio verso nord mi è giunta voce degli ultimi avvenimenti; non mi stupisce vedere che vi state preparando a reagire principessa. In verità, mi sarei meravigliata del contrario dato lo spregevole tradimento di cui siete stati vittime." l'Aracne si strinse nelle spalle "Purtroppo questo genere di mentalità, questa mal riposta convinzione di essere superiori a tutto e a tutti e di non dovere mai rendere conto delle proprie azioni e quindi di poter fare qualunque cosa, non importa quanto abietta, e rimanere impuniti ha infettato molti umani imperiali. Non saprei altrimenti spiegare come un uomo in fin di vita scelga di sobillare i suoi compagni contro i suoi stessi salvatori o come la popolazione di una regione cerchi di uccidere a vista....di linciare a tutti gli effetti... una esploratrice sola e disarmata, solo perchè appartiene a una razza differente."
Shadi scosse il capo con aria di deprecazione "Potrei raccontarvi molti episodi simili riguardanti il comportamento odioso degli imperiali nei confronti del Popolo della Tela, ma l'argomento non è certo dei più piacevoli e finirei per sprecare il vostro tempo. Vorrei invece porgervi i miei ringraziamenti personali, oltre a quelli del Popolo della Tela, per avere accolto e dato una casa a tante delle nostre Orfane." un altro lieve sorriso "Molti si sarebbero rifiutati di accoglierle per il semplice fatto che sono Aracne. È quindi con grande piacere che a nome delle Grandi Anziane e delle Risveglianti che sono le loro portavoce, custodi e interpreti, vi esprimo il nostro apprezzamento. Terminato questo incontro mi piacerebbe, se possibile, incontrare queste nostre parenti perdute. Potete contare sul fatto che io almeno non sobillerò alcuna rivolta." aggiunse con una punta di maliziosa arguzia.
 

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«Ah! Come se non lo avessi sempre saputo.» rispose, visibilmente frustrata, la principessa. «Quando ho detto a mia sorella di applicare la "Soluzione Nanica" al problema lei l'ha ritenuta troppo crudele e lo splendido risultato della carità è stato questo. In tutta onestà, per come si comportano, mangiarseli è stato un torto fatto a voi. Devono essere ripieni di fiele per atteggiarsi a questa maniera.»

C'era da dire che il livore di Earwen non era un fatto segreto. Tutti sapevano, almeno chi ci aveva parlato cinque minuti, che lei più di tutti mal sopportava i tradimenti. Giù a Ysil "tradire" era la peggiore delle colpe, ma farlo dopo essere stati accolti e protetti l'aveva così ferita, infuriata e accecata che a stento sembrava appartenere alla stessa schiatta dei suoi avi, da sempre calmi e pacati.
«Ammetto che sono qui solo di passaggio, sto portando le truppe a nord.» continuò. «Quindi la mia permanenza sarà breve, anche se spero di mettere la testa di quel bastardo di un prete su una picca entro la fine dell'anno. Lo voglio portare in trionfo sotto le mura di Avalon e lanciarlo nelle stanze di quel mentecatto di Acton con una catapulta.» seppure fosse relativamente poco agitata, almeno nella voce, gesticolava con tanta furia da farla sembrar pronta ad ammazzare qualcuno sul posto.

«Le vostre sorelle, sì. C'è qualche aracne che ha preso residenza qui e lì. Non sono tantissime, alcune vivevano già nei boschi a nord, altre sono immigrate qui scappando dal meridione. Sono certa che non siate venuta qui per sobillare una rivolta, ma per quanto riguarda il parlare con le aracne risiedenti nel regno non penso di potervi aiutare.» riprese a dire, già più pacata. «Non usiamo un sistema centralizzato come quello imperiale, potete trovare vostre simili ovunque e da nessuna parte. Credo ce ne sia una che lavora al palazzo reale come messa e coordinatrice delle missive regie, mentre un'altra che conosco lavora come guardia qui in città.» si strinse nelle spalle. «A Idylla c'è anche una fiorente manifattura tessile, sicuramente molte saranno andate lì ma è zona di guerra, sconsiglio fortemente di andarci per quest'anno.»

Poi, cambiando leggermente discorso, fece lei una domanda. «Da voi la situazione è così terribile come ci è stato detto? Con quella storia del non mantenere la parola data all'Unione, eccetera eccetera.» Earwen non dava affatto l'idea di vedere la cosa come un problema. «Sono venuti qui a raccontare la cosa e ammetto che sulle prime avevo i miei dubbi, ma dopo questa coltellata alla schiena mi aspetto che fosse tutta una tattica per prenderci di sorpresa e basta, altroché "Impero Illuminato".»
 

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Ancora un lieve sorriso "Diciamo che gli imperiali da morti hanno fatto del bene, più di quanto ne abbiano mai fatto da vivi. Checchè ne dicano alcuni non è nostra abitudine uccidere esseri intelligenti al solo scopo di nutrircene, principessa. Solo, la situazione dopo la cacciata degli imperiali era...difficile" Shadi esitò un momento e inclinò la testa da un lato prendendosi tempo per scegliere meglio le parole "il territorio della Tela era...disorganizzato. Vi erano molti feriti e scarsità di cibo. Vi erano madri e cuccioli affamati. Abbiamo fatto quello che ritenevamo giusto. Ho appreso nei miei viaggi che molti popoli ci biasimano per questo, ma non ci scuseremo per aver sfamato i nostri piccoli."
La mercante occhieggiò Earwen chiedendosi se stesse parlando seriamente a proposito dei due umani di Albione "Se lo desiderate alla fine di questa storia potreste portare quegli umani vivi a Shurrakan e farne omaggio alle Grandi Anziane. È quello che abbiamo fatto con tutti i sacerdoti del cosiddetto mikanikotrio". Non aggiunse che nessuno di quegli uomini era uscito vivo dalle stanze sotterranee delle Grandi. Era sottointeso.

"Capisco. Magari andrò a trovare queste sorelle di cui mi avete parlato rimandando a tempi più pacifici la visita ad Idylla." disse alle successive parole della principessa. Era purtroppo da aspettarselo vista la piega degli avvenimenti, e Shadi non era troppo delusa, solo dispiaciuta. Davvero un pessimo tempismo quella guerra. La successiva domanda di Earwen invece venne accolta dal formarsi di una piega infastidita sulle labbra.
"Vedo che avete già udito la versione dell'Unione del nostro alterco con loro. Non dovrebbe stupirmi in effetti, ci erano giunte voci del fatto che i nostri vicini settentrionali avevano mandato per ogni dove messaggeri a raccontare una versione abbellita della verità. In effetti hanno parlato della cosa con tutto Ipairos, tranne che con noi." sbuffò.
"Per come la vediamo noi, principessa Earwen, tutta questa situazione è stata creata ad arte dall'Unione nella speranza di estorcere alla Tela delle concessioni. La nostra colpa principale è stata probabilmente l'essere stati troppo disponibili a venire loro incontro nelle trattative, disponibilità che evidentemente ha convinto l'Unione che avremmo acconsentito ad ogni loro richiesta. Una faccenda molto spiacevole."
Shadi scosse il capo "Sarò molto sincera, principessa. Ci eravamo accordati con l'Unione per segnalare loro se avessimo incontrato dei lealisti, è vero. Ma questo implicava che almeno riuscissimo a capire di averli incontrati questi lealisti! Che potessimo almeno parlarci! Una nostra esploratrice è entrata sola e disarmata nella regione di Azaleaf, i locali la hanno aggredita e quasi uccisa, come dicevo poc'anzi. Significa questo essere lealisti? Per noi questo significa essere briganti e come briganti li abbiamo trattati. Abbiamo spiegato tutto questo all'Unione ma i loro rappresentanti non solo non hanno voluto sentire ragioni ma hanno bloccato ogni trattativa in atto, annullato delle rotte commerciali già stabilite e hanno provocato deliberatamente un peggioramento delle relazioni, scaricando poi su di noi la colpa di tutto quanta la situazione. Non vi nascondo che l'atteggiamento dell'Unione ha causato molto disappunto nel Popolo della Tela; essi non hanno fatto altro che fingere amicizia per poi mandare a monte gli esiti di due anni di trattative. Quanto tempo inutilmente sprecato!" L'Aracne fece una smorfia amara, probabilmente perchè in effetti era lei stessa quella che aveva sprecato il suddetto tempo.
"Con questo, non definirei terribile la situazione a sud. Semplicemente ogni trattativa per accordi commerciali è stata interrotta e date le pretese assurde dell'Unione, non credo che verranno mai riprese, a meno che ad Aplistipolis qualcuno non decida di fare un passo indietro. Certo, se l'Unione dovesse compiere atti ostili ci vedremmo costrette a reagire ma non credo siano così insensati da compiere un passo del genere. Al momento siamo due vicini che non si parlano, niente altro."
Shadi fece una pausa, apparentemente sorpresa lei stessa di aver fatto quel lungo discorso. Evidentemente la cosa la aveva infastidita più di quanto credesse, forse per l'impegno che aveva profuso per la buona riuscita delle trattative...oh beh...non tutto va sempre per il verso giusto.
"Avrei anche io una domanda, principessa..sono vere le voci che abbiamo udito a sud? Avete davvero incontrato nelle vostre foreste dei...ragni giganti?"
 

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Erawen si strinse nelle spalle al commento sull'unione. «Quando hanno mandato una dei loro a parlare con me è stata abbastanza onesta sulla disonestà. Per meglio dire, sono mercanti, non cercano né cercheranno mai di negoziare alla pari, almeno per come la vedo io, e penso proprio che abbiate ragione sul fatto che abbiano cercato di istigarvi a cedere qualcosa.» sospirò. «La politica è cosa strana per me, sapete? Io preferisco un approccio più diretto ai problemi, ma Ysil è sempre stato un regno molto aperto sia di vedute che di opinioni, forse fin troppo visto quello che ci ha regalato questa nostra tolleranza.» scosse il capo un paio di volte.
«E quindi mi sono dovuta adeguare. Per ora.» commentò, serrando le labbra in una piccola smorfia.

«Ah, sì so di cosa state parlando.» riprese poi. «Sono le creature che avevano preso possesso di Idylla durante la pestilenza. Sono grossomodo la metà di voi, forse più piccole a dirla tutta.» guardò Shadi come a calcolarne a occhio la grandezza. «Per questo molte vostre simili hanno preso residenza lì. Sono perlopiù allevatrici, tessitrici e si occupano di trattare le persone avvelenatesi accidentalmente.» spiegò. «Pensate che durante il primo consesso del nostro piccolo parlamento abbiamo persino rischiato di dover sterminare quelle creature, ma le hanno salvate skaven e coboldi. Hanno proposto di allevarle e, per quanto la cosa mi suoi strana, ad oggi sono una fonte di ricchezza importante per la regione e hanno permesso a molti sudditi di arricchirsi e prosperare. Credo di aver visto alcuni skaven usarle persino come cavalcatura...» la principessa fece una smorfia non proprio convinta, era evidente che preferisse montare creature con un numero di zampe inferiore a otto.

«Purtroppo tutto questo è appunto ubicato a Idylla e potrebbe essere pericoloso per ora, ma se volete andare a Ysil sono sicuro che troverete comunque qualche aracne locale con cui parlare. Io negli ultimi trent'anni mi sono dedicata alla guerra, non ho dimestichezza con archivi e quant'altro.» a quel punto un colpetto di tosse dall'umano nell'angolo, l'unico a non essere uscito sino a quel momento, la fece voltare. «E temo anche che il mio tempo sia arrivato a conclusione. C'è qualcosa che volete chiedermi prima che parta? Altrimenti vi farò scortare a Ysil e parlare con qualcuno di più erudito di me.»
 

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Shadi si strinse nelle spalle "Quanto alla Unione posso solo aggiungere che anche noi avremmo preferito un approccio diretto e magari maggiore disponibilità. Se ad ogni screzio per motivi veri o presunti, deve verificarsi una crisi diplomatica allora vuol dire che l'approccio scelto dopotutto non è così diplomatico...perdonatemi l'orrendo gioco di parole."
L'Aracne esibì nuovamente un sorriso che si allargò percettibilmente nel sentire la conferma della principessa riguardo i ragni giganti "Non mi stupisce che molte delle mie sorelle abbiano voluto stabilirsi vicino ad essi, un tempo all'epoca della Prima Tela quei ragni erano animali domestici molto apprezzati. C'è una certa affinità, capite." la mercante fece un gesto quasi di scusa per quella seconda freddura nel giro di pochi minuti "In effetti una delle cose di cui vorremmo discutere è la possibilità di portare alcuni di quei meravigliosi aracnidi nel territorio della Tela in modo che si possano riprodurre...dapprima in una riserva come fate voi ad Ysil...e successivamente iniziare un programma per addomesticarli. Potremmo definirlo un programma di ripopolamento." l'Aracne si schernì con un cenno "Ma ecco che stò di nuovo monopolizzando il vostro tempo, mentre voi avete problemi più pressanti che richiedono la vostra attenzione. Sarò felice di illustrare la nostra richiesta ai vostri rappresentanti nella capitale, principessa. Vi auguro di riportare la vittoria dato che non vi è dubbio alcuno sulla giustezza della vostra causa."
 
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Nei giorni successivi, dopo la partenza di Earwen per la campagna militare, Shadi ed il suo seguito vennero condotti a Ysil. Anche alla capitale l'aria era la medesima, di agitazione e frenesia, ben lungi da quella quieta e pacifica che si sarebbe potuto respirare poche settimane addietro. La nuova residenza delle inviate della Tela era nei quartieri riservati agli ambasciatori, adiacenti al palazzo reale, sito dentro l'albero millenario di Ysil, e davano sulla piazza principale della città. Occorse qualche giorno prima che finalmente si liberasse un buco nelle udienze a palazzo: era evidente che con l'arrivo della guerra non si era solo smottato il tenore di vita e l'umore della popolazione, ma anche il modo di fare e l'organizzazione del regno. Ogni centesimo, ogni carta, era devoluta al conflitto imminente e poi, gli avanzi, distribuiti sul resto.

Alla fine, però, Shadi venne invitata a entrare a palazzo e, scortata da un paggio, portata sino ad una sala ai lati del palazzo, in una delle ali apparentemente meno visitate e luminose. Non era in disuso, ma aveva un'aria stranamente diversa da tutto il resto della reggia, essendo popolata soprattutto da skaven, coboldi e altre aracne. Non molte, queste ultime a dire il vero, e quasi tutte intente ad usare il soffitto dei corridoi per non intralciare, con la loro mole, il passaggio delle creature più piccole. Il paggio invitò la delegata ad entrare e le richiuse cortesemente l'uscio alle spalle, lasciandola da sola. La stanza era in penombra, ma non abbastanza perché non si vedesse: una grande scrivania stava al centro esatto della stanza, mentre sui lati grandi mobili ricolmi di tomi la facevano da padrone. Dietro la suddetta scrivania sostava una aracne dall'aspetto molto strano: aveva la carnagione bianca, i capelli grigio-argentati e gli occhi - quattro in tutto - di un cremisi brillante. Non era pura di sangue, e lo si poteva vedere bene, a giudicare dall'aspetto aveva poco più di trent'anni e la sua parte non artropode veniva senza subbio dalla stirpe degli alberi, date le lunghe orecchie appuntite e i lineamenti delicati del viso, a dispetto dell'eccesso di occhi. Non era grande quanto le altre aracni, anzi era poco più robusta di una normale vii, o elfa, e andava vestita come una damigella seppur tutto sembrasse fuorché indifesa.

«Voi dovete essere Shadi.» apostrofò la nuova giunta, alzandosi lentamente dallo scranno. «Non credevo che qualcuno della Tela si sarebbe mai spinto sino a queste latitudini inospitali. Il freddo nuoce gravemente alla stirpe di Ungoliant. Prego, avvicinatevi.» la invitò a farsi avanti con un lento gesto della mano. «Mi dispiace avervi fatto attendere ma la guerra ha richiesto molte attenzioni.» spiegò, in breve. «Io sono Liandre Fairie.» fece un piccolo inchino col capo. «E vi do il benvenuto ufficiale nella foresta di Nimbrethil, il cuore pulsante del Regno Silvano. Cosa posso fare per voi?»
 

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"Il clima delle foreste di Ysil è invero molto più freddo di quello a cui sono abituata e mentirei se dicessi di non preferire il tepore delle terre meridionali; ma Colei che Attende è misericordiosa. La principessa Earwen mi ha confermato che molte Aracne, maschi e femmine, si sono stabilite nella regione chiamata Idylien e altre ne ho incontrate in questa stessa città." Shadi fece una breve pausa e gettò uno sguardo eloquente alla mezzosangue "Voi stessa, Liandre Fairie, potete essere considerata una prova della nostra presenza in queste terre."
Non che ci fosse qualcosa di strano in questo. L'Impero aveva mandato schiave Aracne per ogni dove dopo aver conquistato la Prima Tela, presagio della politica che sarebbe stata seguita poi con tutte le razze assoggettate e la comparsa di mezzosangue era stata una logica conseguenza. Shadi per conto suo non aveva particolari pregiudizi contro di essi...in effetti si doleva per loro. Era ben noto che quando individui di specie diverse si univano in un accoppiamento fertile, anche quando erano gli stessi individui, ogni parto od ogni covata dava origine a figli di aspetto differente. L'Impero naturalmente aveva considerato ogni mezzosangue, a prescindere dal tipo di incrocio, un abominio come c'era da aspettarsi da tiranni come i Theofonias. Nella Tela i mezzosangue erano cittadini a tutti gli effetti ma la loro vita spesso non era facile. Troppe volte venivano rifiutati dalle razze dei genitori; un mezzosangue Aracne-Vii spesso era troppo Aracne per i Vii e troppo Vii per le Aracne e questo succedeva ovunque e a prescindere dalle razze coinvolte. Accantonando quei pensieri la mercante riprese a parlare
"Più che il clima ha fatto la semplice lontananza. Ysil si trova praticamente dall'altra parte del continente rispetto alla Tela e questo complica molto le cose; ad esempio dei rapporti commerciali stabili allo stato attuale sono del tutto irrealizzabili. Aggiungiamo una sana dose di diffidenza e il gioco è fatto." Shadi scrollò le spalle "Inizialmente il Consiglio delle Risveglianti ha ritenuto di cercare di contattare prima il Karaz Ankor ma sfortunatamente i nani si sono rivelati dispertamente ancorati a sistemi che potevano funzionare nei secoli pre-impero ma ora..." Shadi scosse il capo con aria di deprecazione "il nostro inviato si è sentito dire informalmente che si potrebbero avere rapporti amichevoli fra una decina di anni. Forse. Se la situazione geopolitca attuale continua ad evolvere a questa velocità il Karaz Ankor potrebbe non esistere fra dieci anni. O la Tela. O entrambi. Francamente il fatto che le nostre Orfane siano fuggite da tutti i territori dove i nani si stanno espandendo non ha migliorato la nostra opinione di loro. Ysil invece ha accolto tutte le nostre sorelle perdute che cercavano un rifugio e questo ha attratto la nostra attenzione. Vedete Liandre, potranno anche avere dimenticato la nostra cultura e la magnificenza delle Grandi Anziane ma le Orfane avranno sempre un posto importante agli occhi della Tela Rossa. Ulteriore interesse ha attratto la vostra scoperta dei ragni giganti" Shadi si protese in avanti "Un tempo, durante la Prima Tela, i ragni giganti erano una vista normale nei territori abitati da Aracne. Le Grandi tramandano il ricordo di animali bene addestrati, fedeli, apprezzati non molto diversamente da quanto i Sanguerosso non apprezzino cani e gatti. Naturalmente quando l'Impero abbattè la Prima Tela i nostri animali domestici vennero considerati nè più nè meno di mostri" la bocca della mercante si piegarono verso il basso "I Theofonias bruciarono le colonie e uccisero tutti i ragni giganti che riuscirono a trovare. Per lungo tempo abbiamo creduto che la loro specie fosse estinta e sopravvivesse solo nei ricordi delle Grandi. Ma ecco che Ysil ha individuato dei superstiti o forse un ceppo rimasto selvatico. La nostra speranza è quella di ripopolare la Tela con questa specie e rimediare così a un antico torto. Vorremmo chiedere il vostro aiuto per catturare alcuni esemplari da introdurre in una riserva nel territorio della Tela perchè si moltiplichino in condizioni di sicurezza per poi procedere a riaddomesticarli. Sarebbe un gesto molto apprezzato dalla mia gente e segnerebbe l'inizio di una nuova amicizia fra Ysil e la Tela. Forse non possiamo commerciare allo stato attuale ma ci sono altre cose realizzabili per il comune beneficio. Scambiare conoscenze, ad esempio. "
 

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Liandre rise appena, scoprendo una bocca i cui cheliferi inferni apparivano decisamente più minacciosi di quanto non avrebbe dovuto. Almeno ad una creatura che non fosse aracne, beninteso. «Sì, i nani sono... particolari. Ma nella loro testardaggine hanno avuto ragione, dopotutto, a non fidarsi degli imperiali. C'è della saggezza nel loro modo di fare, sebbene dieci anni siano un tempo irragionevole per prendere contatti.» commentò, alzando le spalle abbastanza incredula da quell'affermazione. «E poi non crediate che qui le aracne si siano dimenticate delle Grandi, né di Colei che Attende, la nostra storia e le nostre radici sono sempre state fonte di grande interesse per taluni e talune, anche se i millenni di dominio imperiale hanno cambiato molto la visione della vita che avevamo prima. Dopotutto sarebbe stato difficile non farlo, isolate e lontane come siamo dal cuore della nostra civiltà ancestrale.» la voce della mezzosangue era calma e pacata, scevra dall'agitazione che sembrava aver avvolto l'intero regno Silvano.

«E sì, Idylla è stata una delle poche gioie di questi ultimi anni. Mi dispiace che adesso sia una zona di confine militarizzata, ma mi auguro che la situazione si risolva in fretta. La principessa Earwen non è nota per la sua pazienza né per la magnanimità nei riguardi dei traditori. Mi aspetto di potervi accompagnare io stessa in loco la prossima primavera. Ed in tutta sicurezza!» sorrise affabile. «Per quanto riguarda gli esemplari non credo ci siano grossi problemi se ne volete alcuni, il problema più grande sarà farli arrivare alla Tela. Oramai le vie di comunicazione libere sono ben poche e strette, tutte prossime al Cuore dell'Impero.» ponderò qualche istante, pensosa. «Per quanto riguarda scambi di conoscenze e informazioni non avete che da chiedere, sono certa che si possa trovare senza problemi un conguaglio d'interessi. Siete uno dei regni indipendentisti più vicini, se non il più vicino, ai Theofonias e direi che avrete bisogno di aiuto nel prossimo futuro.» aprì uno dei cassetti della scrivania e ne estrasse una vecchia mappa, poggiandola e stendendola a favore di Shadi.

«Un giorno auspico di aprire un passaggio sicuro a sud, dove ora imperano gli uomini bestia. O via mare, con la complicità delle gatte sulla costa.» commentò. «Ma effettivamente vedo le prospettive di futuri aiuti più concreti difficili. Anche se, con il comportamento scellerato di Albione, il supporto ad una visione accomodante con gli imperiali è notevolmente sceso. Quindi chissà, magari tra qualche anno le nostre armate potrebbero marciare da opposte direzioni verso Thronos.» sbatté contemporaneamente tutti e quattro gli occhi. «Diventa ogni giorno una opzione più viabile.»
 

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"Vorrei che così non fosse e che tutte le nostre parenti perdute avessero continuato a mantenere l'antica via, ma suppongo che fosse inevitabile" sospirò Shadi "e almeno voi ricordate l'esistenza delle Anziane e le tradizioni della dea anche se forse non le seguite fedelmente come avviene nella Tela. In alcuni luoghi di Ipairos per le Aracne locali le Grandi sono ormai niente più che un mito. Avevamo sperato che ovunque fossero presenti delle Orfane avremmo incontrato anche delle Grandi ma sembra che, per qualche motivo che non comprendo, in molti luoghi dove vivono le nostre sorelle sono passate molte generazioni senza che nessuna Aracne sia mai emersa dal Sonno per afrontare l'ordalia della Muta e divenire una Grande. La conoscenza di interi secoli...perduta. Da quanto ho dedotto anche qui ad Ysil non si trovano Grandi Anziane, è corretto?" la mercante guardò Liandre quasi sperasse di essere smentita.

"Il viaggio fin qui non è stato molto agevole"
confermò la mercante "potete arrivare fino a sud senza troppe difficoltà costeggiando il fiume o passando per i domini dei nani ma poi dovrete per forza attraversare la terra di nessuno fra i resti dell'Impero e i domini dei Minotauri. Vi sconsiglio vivamente ogni contatto con questi ultimi: stando a quanto abbiamo saputo dagli Anapsi di una regione che ha recentemente accettato di entrare a far parte della Tela sembra che uccidano a vista ogni viaggiatore che superi i loro confini. La Tela intende cercare di mantenere una via aperta verso nord-est ma allo stato attuale delle cose è impossibile dire cosa succederà. Per contro posso darvi ottime referenze sui felidi di Kharabas" Shadi fece una smorfia "Al di là dei miei personali screzi con una delle loro rappresentanti, sono un popolo amichevole e molto ragionevole."

Gli occhi della Aracne brillarono alla prospettiva delineata da Liandre "Sarebbe un giorno glorioso. Oh, si. Glorioso." disse con aria sognante, poi scosse il capo e riprese un tono pratico "Ma c'è molto da fare, prima. Direi che il comparare le rispettive conoscenze può essere un buon punto di partenza."

Di tech e altro stiamo già parlando privatamente quindi se sei d'accordo su questo argomento non direi altro in pubblica.
 

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Liandre si strinse nelle spalle. «Il tempo cambia e con lui cambia Ipeiros e cambiano noi.» poi annuì alle parole dell'altra. «Farò sapere ai nostri cartografi di marcare quelle regioni come invalicabili al momento, grazie. Comunque, nell'attesa che il conflitto a nord finisca, potete visitare Ysil come più vi aggrada, avete il mio nulla osta.» le disse, tirando fuori da un cassetto una piccola pergamena chiusa con un sigillo in ceralacca.
«Nel caso che qualcuno vi disturbi mostrate questo. Con la guerra la soglia d'attenzione ed il sospetto sono alti, ma credo che troverete la città di vostro gradimento. Spero di rivedervi presto, Shadi della Tela, e con buone novelle.»

Done! Segniamo in scheda e si volaaaa
 
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