[Ucraina] Conferenza di Odessa

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
Nella città di Odessa, in un resort di lusso sul Mar Nero, il presidente ucraino invita i governi di Stati Federali d'Europa e Federazione Russa a incontrarsi per trovare una soluzione comune al problema della Crimea.

L'incontro avverrà a porte chiuse ma sulla stampa girano quelle che sembrano le proposte ucraine. Verrà richiesto il ritiro delle truppe russe dalla Crimea che verranno sostituite da Caschi Blu di nazioni neutrali. Verrà fatto un referendum sul futuro della penisola in cui gli abitanti potranno scegliere se unirsi alla Russia o tornare sotto l'Ucraina. In cambio la Russia dovrà riconoscere la piena indipendenza e riconoscere gli attuali confini della nazione come inviolabili.

Vengono invitati, inoltre, gli ambasciatori di Cina, Stati Uniti e Regno Unito come osservatori delle nazioni del Consiglio di Sicurezza. Non saranno ammessi agli incontri privati ma verranno informati dei fatti in tempo reale.
 

Redual

Brontolo
La delegazione russa composta dal Ministro degli Esteri Sorokin e svariati addetti del ministero giunge ad Odessa quasi in sordina dopo un breve viaggio di due giorni a Sinferopoli e Sebastopoli, dove oltre a svariate grandi e piccole cerimonie è stata passata in rassegna la flotta del Mar Nero.
 

Nemo

Chosen one
La delegazione del governo europeo, che comprende sia il Primo Ministro che il Ministro degli Esteri, giunge ad Odessa per la conferenza.
 

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
I contenuti della discussione restano ancora privati. Si sa che il primo giorno di Conferenza è terminato e non si è ancora raggiunto alcun risultato concreto. La stampa comunica che c'è un clima incandescente e che sono volate parole grosse ma tutto sommato è la prima volta in anni che rappresentanti ucraini e russi sono seduti allo stesso tavolo.
 

Redual

Brontolo
Interfax
Torna alta la tensione in Ucraina dentro e fuori le sedi del vertice.
Dall'alba tutti i mezzi di comunicazione della zona annunciano una dimostrazione di forza russa, quando due incrociatori, un classe Kirov e un classe Slava, alle prime luci dell'alba lasciano la base militare di Sebastopoli.
Allarme rientrato in tarda mattinata quando il comandante della flotta del Mar Nero annuncia che le due navi hanno preso il largo per test di manutenzione in mare aperto.
Tutto si placa al rientro dei due incrociatori nel primo pomeriggio dopo evidenti test ai motori al largo, lasciando però la certezza, per chi avesse avuto ancora dubbi, che la situazione sta tornando bollente.
 

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
Dopo tre giorni di conferenza a porte chiuse viene annunciato durante una conferenza stampa congiunta che è stato raggiunto un accordo.

La Russia continuerà a riconoscere la Crimea come territorio federale. Così come l'Ucraina continua a ritenere la regione come parte dei suoi confini. Entrambi gli stati però promettono di rispettare ed accettare qualsiasi decisione verrà intrapresa liberamente dai cittadini.

I soldati russi si ritireranno nelle loro basi e 10.000 uomini verranno ritirati. Soldati da paesi neutrali avranno funzioni di polizia ed affiancheranno gli agenti locali garantendo l'assenza di violenze.

Una commissione di osservatori delle Nazioni Unite, formata da stati neutrali, garantirà un referendum sul futuro della Crimea che potrà scegliere se tornare parte dell'Ucraina oppure restare parte della Russia. Solo i cittadini residenti alla data di oggi di un anno fa avranno diritto di voto per evitare trasferimenti di popolazione.

Il referendum deve essere svolto tra un minimo di sei mesi e massimo un anno a partire da oggi.

L'Ucraina concederà autonomia culturale alle regioni orientali a maggioranza russofona riconoscendone le peculiarità storiche entro un anno.

La città di Sebastopoli non rientra nel seguente accordo.

I due paesi convengono nel riconoscere l'inviolabilità dei rispettivi confini che verranno sanciti dal referendum.
 

Redual

Brontolo
Il Ministro degli esteri Sorokin a margine della conferenza stampa congiunta commenta:
"Siamo felici di aver finalmente raggiunto un accordo per normalizzare la situazione in Crimea e i rapporti con l'Ucraina, riuscendo ad ottenere ferme garanzie sui diritti delle popolazioni russofone nelle regioni orientali.
Siamo giunti in Crimea dietro richiesta della popolazione per mettere in sicurezza l'intera regione, obbiettivo raggiunto negli anni senza colpo ferire, non abbiamo alcun timore oggi nel richiedere al popolo della Crimea di scegliere il proprio futuro, siamo certi che ciò che è stato deciso sei anni or sono verrà riconfermato.

La Russia sarà sollevata nel poter riconoscere e ratificare i nuovi confini che conseguiranno la scelta referendaria, fintanto che tutte le popolazioni russofone avranno garantiti i diritti alla lingua, alla cultura e alle loro peculiarità storiche non potremmo che riconoscere pienamente i confini dell'Ucraina.

Confido in un nuova era per tutta l'Europa, e spero che in futuro si dica che oggi ne è stato l'inizio."
 

[S]ir[B]ardiel

Amministratore
Membro dello Staff
Gli Stati Uniti inviano profonde congratulazioni per il traguardo raggiunto, e si congratulano con Ucraina, Russia e non ultimi Stati Federali d'Europa per l'investimento fatto in nome della stabilità della regione
 
Alto