La Federazione affronta il 5418 da una posizione di forza: l'inchiesta federale sugli appoggi dei ribelli secessionisti dei Core Worlds viene approvata in Senato, i separatisti dell'Orlo Esterno alzano bandiera bianca, vengono migliorate le infrastrutture economiche su Anacreon, Smyrno e Branno per tacitare ulteriormente eventuali dissensi locali, l'economia cresce e ben quattromila nuovi mercantili prendono la via delle stelle. Le Megacorporazioni, apparentemente in rotta con il governo federale, trasferiscono qualche asset minore presso le Legioni, ma le attività vendute vengono assorbite da realtà locali delle Province, che quindi non risentono delle vendite. Il Senato è tranquillo e l'autorità della Terra appare ormai indiscutibile. L'Orlo Esterno viene abbandonato da milioni di dissidenti, troppo orgogliosi per accettare la fine dei loro sogni secessionisti; una flotta di mercantili viene approntata e si dirige verso la Desolazione, dove si riunisce alla flotta militare dei ribelli. Gli ufficiali di quest'ultima si consegnano spontaneamente alle autorità federali come da accordi. La classe politica locale viene praticamente decapitata, ma ne viene formata in fretta un'altra, più accomodante verso il governo centrale.
Nei Core Worlds, tuttavia, l'inflessibilità federale spinge i secessionisti verso l'aperta ribellione. Esclusi dal "diritto all'esodo", i ribelli escono allo scoperto ed impugnano le armi. Le guarnigioni planetarie nelle Province di Trantor e Paralga si trincerano nelle basi militari annunciando di non volersi arrendere alla dittatura della Terra. L'inchiesta federale, intanto, ha scoperto tutte le prove del tradimento da parte dei secessionisti: una montagna di documenti viene inviata sulla Terra, al Senato Federale, concernente buona parte delle attività sovversive avvenute negli ultimi anni, fra le quali la costruzione dell'arsenale navale segreto e della relativa flotta militare. L'esercito locale passa interamente nelle mani dei ribelli, rifiutando l'ignominiosa resa propugnata dai vertici "politici" dei Secessionisti, che vengono catturati dagli insorti. La ribellione non si estende alla società civile, che invece mostra di non appoggiare la rivolta e anzi forma immediatamente un nuovo governo pro-federazione. Per bocca di Valerius Tzincan, nominato Governatore Provvisorio di Trantor, chiedono che la Federazione non bombardi gli insorti dall'orbita per evitare distruzioni troppo ampie, ma per il resto giura fedeltà alla Federazione. Nello spazio, la II Flotta pattuglia il Settore a caccia dei resti della flotta ribelle, riuscendo a distruggere qualche nave vagabonda ma mancando di intercettare il grosso dei sopravvissuti, che fugge verso il territorio della Legione. Una Flotta da Invasione si stacca dalla IV Flotta ed entra nei Core Wolrds; sarà Santanni il suo obiettivo? O Trantor? O forse Paralga?
Ma un'altra, ben più pericolosa, ribellione colpisce la Federazione: il Tecnoculto tronca le trattative per la ridiscussione degli accordi di fedeltà ed esce dalla Federazione! Non contento, il nuovo governo del Tecnoculto rivela la partecipazione del Governo Federale ad un programma segreto di clonazione che agli albori della colonizzazione spaziale permise all'Umanità di popolare decine di nuovi mondi, in violazione alle antiche leggi anti-clonazione. Il doppio colpo scuote la società, ma il governo non mostra esitazioni: viene immediatamente imposto un embargo totale verso il Tecnoculto, vengono arrestati tutti i tecnici del Tecnoculto presenti nel territorio Federale, e ben tre flotte vengono inviate a sedare la rivolta.
La III Flotta si muove nelle Stelle Solitarie e pone il blocco navale a Wyrmgate, dove infuriano i combattimenti fra i droni al servizio del Tecnoculto e i ribelli locali pro-federazione. Moduli di trasporto carichi di armi vengono paracadutati fra le fila dei ribelli, permettendogli prima di rallentare e poi di fermare l'avanzata dei droni.
Sono però la I e IV Flotta a portare avanti l'offensiva principale: l'assalto a Starforge stessa. La battaglia è durissima, ma si risolve in una schiacciante vittoria per le flotte Federali, una delle quali procede poi a mettere sotto blocco navale Chrome.
La ricerca tecnologica subisce un duro colpo: i tecnici del Tecnoculto, infatti, prima di venire arrestati sono stati in grado di rilasciare un virus informatico nelle reti scientifiche della Federazione, cancellando anni di lavoro e creando un caos totale nei software di calcolo. Un danno gravissimo.