[Turno 2] Report 1765- Brutta Stagione

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Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
BATTAGLIA PER SEGOVIA

Il nemico aveva invaso Teruel. I colonialisti di Caladreva speravano di continuare a mangiarsi la Frontiera pezzo per pezzo impunemente, ma questo inverno la Legione e i suoi alleati avrebbero contrattaccato. Il Generale Corrado Guillelmo de Torreazar aveva dato l'ordine di avanzare compatti verso il massiccio di Segovia, conquistato l'anno prima dal nemico; l'alto comando pensava che ad aver invaso Teruel fosse stato l'esercito nemico al completo, e che quindi la riconquista di Segovia sarebbe stata una formalità.

La prima palla di cannone, impattando fra le fila degli Arcieri Elfici e facendo volare corpi e arti mutilati in aria, gli tolse questa sicurezza con la brutalità di un pugno in faccia.

Il nemico era là.

Il nemico era pronto.

Ringhiò i propri ordini ai suoi luogotenenti e si ritirò verso una posizione meno esposta. La battaglia per Segovia era appena iniziata.

Gli Arcieri Elfici, orgoglio della propria gente, avanzarono senza timore cercando di chiudere la distanza, sopportando le perdite inflitte da quello che era quantomeno un Reggimento di Artiglieria al completo: 50 cannoni che tuonavano il loro disprezzo contro le loro antiquate frecce.

Di fronte a loro, in posizione favorevole, si trovavano però ben 5000 Fucilieri e 3000 Cacciatori. Per i meno di 4000 Arcieri Elfici era una forza nemica troppo forte da affrontare. Sfruttarono comunque la maggiore gittata dei loro archi splendidamente forgiati per infliggere perdite sostanziali ai Tiratori nemici fino a quando questi, avanzando (e vanificando in parte il vantaggio della posizione sopraelevata), non giunsero a tiro.

Sui 5000 Fucilieri si abbatte una pioggia di Dardi di Fuoco, abbattendone almeno 540, ma non basta.

Le salve di fucileria macellarono gli arcieri, che tuttavia non cedettero fino a quando non giunse il turno della Fanteria Pesante Nanica di avanzare: 6000 guerrieri pesantemente armati dal passo cadenzato che avanzavano divisi in 3 Brigate. L'artiglieria di Caladreva allungò il tiro per martellare i Nani, che tuttavia neanche rallentarono, serrando i ranghi per coprire i varchi aperti dalle cannonate. Un lieve bagliore intorno ai Nani rivelava comunque la presenza di incantesimi protettivi in funzione, e le perdite causate dal tiro erano minori di quanto ci si potesse aspettare.

Messi alle strette, i Fucilieri e i Cacciatori sparano una salva contro i Nani in avanzata, per poi arretrare e lasciare la prima linea a 2000 Granatieri e a ben 4000 Picchieri. 2000 Fanti Leggeri sul lato sinistro fronteggiano 1000 Guerrieri Nani.

A questo punto, 2000 Lanceri a cavallo e 200 Grifoni da battaglia della Legione si lanciano all'assalto contro i loro bersagli in seguito ad un secco ordine di Corrado. L'effetto è devastante: i Grifoni riescono a disperdere le pericolosissime Artiglierie di Caladreva mentre la carica devastante dei Lanceri coglie di sorpresa i 2000 Fanti Leggeri sul lato sinistro dell'esercito coloniale, ne uccide in gran numero e mette in fuga i superstiti!

Al centro, i Picchieri riescono a contenere l'assalto di 1700 Fanti Nani, e i 2000 Granatieri a smorzare l'impeto dei circa 2500 Nani che li incalzano. Lo scontro inizia a volgere a favore dei Nani, naturalmente avvantaggiati dal terreno collinoso.

Tuttavia, la terza fila dell'esercito di Caladreva entra in azione: 2000 Ussari controcaricano i 1600 Lanceri della Legione infliggendo pesanti perdite con le loro pistole e ingaggiando i superstiti in un furioso corpo a corpo. 2000 Fanti di Marina armati di granate e pistole bersagliano invece i Grifoni vittoriosi, colpendoli duramente nonostante la corazza che indossano. Temendo per la sorte della propria Brigata Aerea, il loro ufficiale ordina il decollo e una rapida ritirata dopo aver perso circa 100 splendide fiere.

A questo punto è decisivo il ritorno dei Fucilieri in mischia, che riescono a stoppare l'aggiramento sul fianco da parte di 1000 Guerrieri Nani con una salva di fucileria a brevissima distanza. La successiva carica alla baionetta respinge definitivamente i Nani e fa temere per le sorti del fianco sinistro dell'armata della Legione. I Nani, ostinatamente, si rifiutano di cedere malgrado la pesante inferiorità numerica.

I 3000 Cacciatori di Caladreva a loro volta tentano un aggiramento sul fianco lasciato sgombro dai Lanceri, ma vengono ingaggiati dagli Elfi superstiti e costretti ad un lungo duello a distanza.

La battaglia dura ancora un paio d'ore, e alla fine è l'armata di Corrado a cedere: con i Lanceri messi in fuga dagli Ussari dei Colonialisti ed entrambi i fianchi minacciati, è costretto ad ordinare ai Nani al centro di ripiegare con ordine malgrado fossero ormai vicini a battere le loro controparti.

A sua volta il comandante coloniale Massimo Agugliani Valca ordina la ritirata su posizioni più sicure, rinunciando ad incalzare il nemico. I Fanti di Marina protestano furiosamente: la loro Brigata è ancora in forze e può trasformare il ripiegamento del nemico in una rotta precipitosa, ma il comandante rifiuta adducendo a motivazione gli ordini (o meglio la totale mancanza di essi) dell'Alto Comando.


La battaglia si conclude dunque con la sconfitta dell'esercito Legionario; la provincia di Segovia rimane nelle mani dei Colonialisti, liberi ora di consolidare le proprie conquiste verso Nord, con grave danno per l'intera Frontiera dei Conquistadores. Con questa sconfitta e la conquista di Teruel da parte delle truppe del Raj alleate di Caladreva è probabile ormai la defezione degli Azdiri e la conseguente caduta dell'intero Nord della Frontiera.

Complessivamente, l'esercito Coloniale perde 7300 soldati su 20000, e tutti i suoi 50 preziosi cannoni. La Legione perde 7600 soldati di grande valore su 12000 e ben 100 Grifoni su 200.



LA CADUTA DEL FORTE GRIGIO

Valerio Gherardi guardava la moltitudine di esseri semiumani che circondava la fortezza. Dalle ricognizioni precedenti erano giunte notizie di circa 20000 guerrieri, ma sembravano ancora di più. Fra di loro vi erano numerose bestie di vario genere, e almeno 40 lucertoloni mastodontici più grandi degli elefanti dotati di imponenti corna e con torri di legno sulla schiena piene di arcieri.

L'armata nemica era troppo grande per essere affrontata in campo aperto, e Valerio si era ritirato velocemente entro le possenti mura del Forte Grigio, una fortezza costruita con la tipica pietra grigiastra del luogo. Qui non solo poteva usufruire delle sue imponenti opere difensive, ma anche approfittare della sua guarnigione di ben 4000 Fucilieri.

Malgrado la schiacciante superiorità nemica, pensava di poter resistere in attesa dell'arrivo dei soccorsi, ma le sue speranze crollarono quando vide l'esercito nemico iniziare a costruire scale e strumenti d'assedio in lontananza. Il nemico voleva assaltare la Fortezza, e per loro non c'era scampo.

13000 soldati, per quanto ben armati, non potevano tenere testa a più di 25000 assalitori. Grazie alle loro armi da fuoco (e ai 50 cannoni che aveva posizionato sugli spalti) poteva infliggere perdite terribili al nemico, ma una volta che il combattimento fosse arrivato alla fase del corpo a corpo le sue truppe sarebbero state macellate dalla furia di quel nemico tanto primitivo quanto spietato.

No, non c'era speranza.

Ma gli invasori avrebbero pagato col sangue ogni mattone della fortezza.

Finalmente, l'esercito Yuan-Ti si fece avanti. Per primi avanzarono 5000 Arcieri, nell'evidente tentativo di fiaccare i tiratori della Fortezza, ma non era una grande mossa. Gli spalti offrivano un'ottima protezione ai Fucilieri e agli Archibugieri della piazzaforte, e il tiro degli Arcieri era largamente inefficace.

Avanzavano anche gli Stegadonti, i cui arcieri grazie alla posizione sopraelevata infliggevano qualche perdita in più, ma fu un altro errore da parte di un comandante nemico evidentemente più preparato ad una battaglia campale che ad un assedio. Le artiglierie di Caladreva presero di mira i possenti bestioni e iniziarono a bombardarli dai due bastoni principali con un fuoco d'infilata letale.

Dal suo palanchino nelle retrovie, il Generale Gar'Thok venne colto da un'ira bruciante vedendo i suoi possenti Stegadonti venire abbattuti uno per uno dalle cannonate del nemico. Sbraitò l'ordine di ritirata ai comandanti dei reggimenti di bestioni, e ordinò finalmente l'assalto generale alle mura.

Un'orda di 10000 fanti Yuan-Ti dipinti di viola e armati alla leggera, supportati da 5000 fanti scagliosi ben corazzati, si lanciarono in avanti brandendo innumerevoli scale al suono delle cornamuse. Dalle mura, i 4000 Fucilieri della piazzaforte insieme a 2000 Archibugieri sparavano nel mucchio abbattendo centinaia di guerrieri urlanti.

Le artiglierie si unirono alla carneficina, ma la massa avanzava senza neanche rallentare; i varchi nelle formazioni riempiti da nuovi guerrieri scatenati. Ben presto la massa di nemici fu troppo vicina per essere bersagliata dai cannoni, che presero di mira i 4000 Yuan-Ti a cavallo di quelli che sembravano grosse lucertole bipedi dall'aspetto bestiale che sciamavano sul campo.

Quando le scale giunsero alle mura, alla grandinata di pallottole che si rovesciava sugli assalitori si unirono le granate lanciate da 3000 Fanti di Marina, che nella calca al di sotto degli spalti erano ancora più letali del solito.

Eppure niente sembrava fermare la furia degli assalitori, che a moltitudini scalavano ormai le mura. Giunti sugli spalti subirono l'immediata carica dei Fanti di Marina e le cariche alla baionetta dei Fucilieri, ma non mollarono ancora. Lentamente ma inesorabilmente, la superiorità numerica degli assalitori spinse indietro i difensori permettendo a nuove truppe di salire sui camminamenti.

I 2000 Archibugieri dell'armata Caladreva vennero spazzati via per primi: i pochi superstiti che scappavano in disordine ovunque. Dopo due ore di furiosi combattimenti alla baionetta i Fucilieri della guarnigione vennero sterminati presso il Cancello Principale, permettendo agli Yuan-Ti di aprire le porte e far entrare 3700 Cavalieri della Zanna nella piazzaforte. La carica seguente distrusse i 1000 Fanti Leggeri mandati da Valerio Ghirardi a tamponare la falla.

A questo punto il Forte Grigio era perduto, ma i suoi difensori continuavano a combattere fino all'ultimo. Valerio Ghirardi dava l'esempio caricando e sparando senza sosta con le sue pistole alla testa dei Fanti di Marina, ispirando i superstiti a non mollare e a non sbandarsi.

Allo stesso tempo ordinò ai 3000 Ussari tenuti in riserva di uscire dal Cancello Ovest e mettersi in salvo, ormai non più minacciati dai Cavalieri della Zanna all'esterno. I 3000 Ussari riuscirono quindi a ritirarsi dalla fortezza e fuggire verso Nord, rimanendo però coinvolti nell'invasione di [116] da parte di un esercito della Legione della Frontiera ed essendo costretti nuovamente a ritirarsi ancora più a Nord evitando di stretta misura l'esercito nemico occupato nel saccheggio.

Nella Fortezza, dopo altre due ore rimanevano soltanto due nuclei di resistenza arroccati nei Bastioni più vicini al Cancello Principale. Qui cadde finalmente Valerio Ghirardi mentre tentava di ruotare un cannone caricato a mitraglia contro gli spalti ormai conquistati dagli assalitori. Cadde trafitto da numerose frecce tirate dagli Arcieri Yuan-Ti, che stavolta avevano gioco facile a bersagliare i difensori ammassati nei Bastioni.

Con la sua morte crollarono le ultime resistenze e i pochi superstiti scapparono in preda al panico. I Cavalieri della Zanna inseguirono e sterminarono tutti i fuggiaschi, mentre le truppe appiedate occupavano la Fortezza e snidavano coloro che si erano nascosti.


Il Forte Grigio è caduto e la sua guarnigione sterminata. Gli Yuan-Ti perdono però ben 7500 Fanti Leggeri e 3000 Pesanti, oltre a 400 Cavalieri della Zanna, 600 Arcieri e 20 Stegadonti. La provincia è conquistata quindi dagli Yuan-Ti, la cui armata è presto integrata da nuove riserve giunte dalla Giungla ad est, e la situazione dei Colonialisti si fa MOLTO grave, qui a sud. Grave anche la perdita di un altro Reggimento di Artiglieria dopo quello perso a Segovia.

Parte della popolazione della provincia fugge via mare verso porti più sicuri.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
RESPUBLICA DI CALADREVA


IL RAJ

Ancora una volta è il teatro di guerra del nordest a catalizzare gli sforzi del Maratta Nejir Sahrenna, tenuto a sopperire all'assoluta inazione del governatore caladrevano ad interim. Il Corpo di Spedizione del Raj invade e conquista Teruel, scalzando un altro po' la posizione della Legione della Frontiera nel nord della regione, ma questo non basta di certo: il nemico contrattacca a Segovia, dove viene respinto, e con ancora maggior forza a sud. La mancanza di una guida forte nell'area si vede e c'è chi a questo punto arriva a puntare su un prossimo mandato ad interim del Maratta per quanto riguarda TUTTE le forze armate coloniali...

Il potenziamento del dispositivo militare del Raj e le gesta nella Colonie valgono comunque al Maratta un certo rispetto da parte del Marat di Nurenaya. Viene costruita una Gilda degli Avventurieri a Maharaprasta, e il commercio viene rivoluzionato grazie all'apertura di nuove rotte e alla chiusura di altre. Le scorte armate ai convogli allontanano i pirati, e i Prodotti Finiti importati alleviano la penuria degli stessi registrata la scorsa stagione.


LE COLONIE

Ancora senza una guida ferma e sicura, le Colonie sbandano e subiscono la controffensiva dell'Alleanza del Nord: un'invasione di serpenti colpisce [116], seguita da una ben più pericolosa invasione da parte di un esercito della Legione della Frontiera, che saccheggia la città. La popolazione in parte fugge nelle campagne o nelle regioni vicine.

Le posizioni delle truppe coloniali a Segovia vengono attaccate da un'altra armata della Legione della Frontiera, ma grazie alla superiorità numerica l'armata di Massimo Agugliani Valca respinge il nemico con pesanti perdite. Il Generale viene comunque criticato per non aver ordinato di incalzare il nemico in ritirata e per la perdita di un intero Reggimento di Artiglierie.

Ancora peggio va a [117], dove una grande armata Yuan-Ti invade la provincia ed espugna il Forte Grigio dopo un sanguinoso assalto. Il Generale Valerio Ghirardi muore combattendo e anche qui la popolazione fugge, stavolta via mare. 10000 soldati vengono perduti nella battaglia, mentre 3000 Ussari sfuggono al massacro, evitano l'armata della Legione impegnata nel saccheggio di [116] e si ritirano verso Nord.

Nel complesso il Direttorio è furioso con la gestione delle Colonie e si prospettano forse cambiamenti drastici.


STOROZHEV

Quello che dovrebbe essere in teoria il "fronte tranquillo" della Respublica prende improvvisamente fuoco nonostante le rigide temperature di questo inverno del 1765. La formazione mercenaria chiamata Green Division continua a perpetrare diversi crimini nella sua marcia attraverso il territorio Lancaster e le truppe Imperiali iniziano a darle la caccia per arrestare e processare i responsabili. Il comandante della Green Division rifiuta però di consegnare i colpevoli e marcia a tappe forzate verso Ovest, riuscendo ad attraversare il confine prima che l'Impero riesca a radunare una forza militare sufficiente a tagliargli la strada.

L'episodio aumenta grandemente la tensione su tutto il confine, ma non è niente in confronto a quello che accade a Storozhev.

Ghjuvan da Myrtus continua infatti la sua opera per rimediare alla pestilenza che ha colpito Vrad: la distribuzione gratuita di generi alimentari allevia il pesante clima sceso sulla città e nei dintorni, specie dopo la dichiarazione di quarantena dell'intera area. Fortunatamente i Geomanti di Storozhev riescono a scoprire l'origine magica della malattia ed a prosciugarne l'origine, mentre i medici curano i sintomi debilitanti. Entro la fine dell'anno la situazione è risolta e la popolazione festeggia. La pronta reazione e il prodigarsi in sforzi e spese per risolvere la crisi aumentano molto il Prestigio e l'appoggio popolare del Governatore.

Ma è la notizia, presto trapelata, che dietro alla pestilenza ci fossero in realtà i maghi Lancaster a dare vita alla reazione militare del Governatore.

Appena venuto a conoscenza della cosa, Ghujvan ordina immediatamente alla Flotta di Storozhev di salpare verso Est. La flotta dell'Ammiraglio Nicol giunge di fronte al porto di Karadec e bombarda senza pietà la piccola flotta Lancaster ivi presente. Lo scontro è breve e vede l'affondamento di numerose navi Lancaster e il danneggiamento delle superstiti a fronte di perdite minime da parte Caladrevana, mentre la flotta torna in acque territoriali Storozhevoy.

La rappresaglia mette in pratica le Regioni di Storozhev e dei Picchi Gelidi in guerra fra loro e aumenta a sua volta lo stato di altissima tensione fra la Respùblica di Caladreva e l'Impero Lancaster. Il Direttorio decide di affidare d'urgenza a Ghjuvan da Myrtus anche la gestione del resto del confine col vicino rivale, formando una "fascia di sicurezza" che arriva fino alle sponde dell'Oceano Interno. Sicuramente un trionfo sotto il profilo del prestigio personale e del potere politico, ma altrettanto sicuramente una grossa responsabilità per Ghjuvan da Myrtus.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
ALLEANZA DEL NORD

YUAN-TI

Approfittando di un inverno relativamente poco rigido, un grande esercito Yuan-Ti esce dai confini della Giungla Sacra per la prima volta da decenni. Circa 25000 guerrieri prendono d'assalto il Forte Grigio costruito dai Colonialisti in 117, e dopo una sanguinosa battaglia lo conquistano, assicurandosi il controllo della provincia. Ben presto, altre truppe affluiscono nella provincia, e sono in molti a chiedersi quale sarà la prossima mossa dei temibili uomini-lucertola: è forse il primo passo di una campagna di conquista su vasta scala?


REPUBBLICA GNOLL

Il popolo di Grashgnak continua a fortificare le proprie terre, con la costruzione di altre due Fortezze, una in 132 e una in 133.

Lord Georgesgnark conte di Beaconfield porta avanti anche una forte politica di pacificazione con la Ogre Brotherhood, rappresentante della nutrita popolazione di Ogre della Repubblica. Mediante la concessione di ampie autonomie e l'elevazione di un Capoguerra Ogre al rango di Generale della Repubblica, gli Ogre diventano accesi sostenitori del regime di Lord Georgesgnark.

La Mezzanotte Gnoll, ancora influente nonostante lo scandalo dello scorso turno, ha però attaccato la sua politica accomodante e debole in proposito, erodendo consensi e facendo leva sul pericolo di una disgregazione della Repubblica e una contrazione degli introiti delle tasse. Un altro argomento portato contro Georgesgark è la mancanza assoluta di commercio: l'economia Gnoll è ancora piuttosto annaspante


LEGIONE DELLA FRONTIERA

Un inverno tempestoso, questo, per la Legione della Frontiera: la controffensiva dell'Alleanza del Nord è a tutto campo, e due attacchi su tre sono portati dalle forze armate della Legione. I risultati sono diametralmente opposti e in parte determinati da quale delle due fazioni gode o meno dell'appoggio dei propri alleati.

Il contrattacco contro la regione di Segovia, lanciato dopo l'invasione da parte del Raj della provincia di Teruel, si infrange contro la solida difesa delle truppe coloniali di Caladreva. La netta inferiorità numerica non può essere colmata da una tattica comunque discreta, che permette alle truppe della Legione di ritirarsi ordinatamente e mantenere alto il morale.

A Sud, approfittando del simultaneo attacco Yuan-Ti, un'altra armata della Legione entra in territorio coloniale e saccheggia la città di [116], mancando per un pelo di intercettare una Brigata di Ussari di Caladreva in ritirata verso Nord.

Nonostante le vittorie a sud, la situazione nell'estremo Nord è ormai disperata e la resa delle due regioni rimanenti appare ormai inevitabile. Di buono c'è che gli alleati della Legione si stanno mobilitando e, forse, potrebbero far pendere la bilancia in maniera decisiva. Comunque sia appare ormai evidente che a Nord si sta prospettando una Guerra Totale dalle conseguenze incalcolabili per l'intera area.

Per quanto riguarda la gestione ordinaria, si segnala la costruzione di un'ampia zona apparentemente dedicata a manifestazioni di grandi dimensioni nella capitale dell'Isola di Torìz, e l'apertura di una rotta commerciale transoceanica con Dimora, che però cade vittima dei pirati.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
REGNO UNITO DI KOENIGWALD-ORLAIS

ORLAIS SETTENTRIONALE

La pesante crisi Aznari dello scorso semestre esigeva un pronto e deciso intervento da parte del Barone La Rouge, che in molti (ovviamente tra i suoi avversari politici) ritenevano non all'altezza di una situazione così complessa. Il Barone, invece, dà grande sfoggio di abilità politica con una serie di provvedimenti mirati alla normalizzazione della situazione e alla mediazione fra due istanze (quelle degli Aznari e quelle dei Coloni) apparentemente inconciliabili.

Mentre a Chatillon un grande ricevimento alla Grande Reggia tiene impegnati i nobili (avversari politici compresi) stordendoli di lusso e chiacchiere, gli emissari del Barone si avviano verso il Desert de Ubar carichi di editti, regolamenti, fondi, materie prime, frotte di artigiani, costruttori e archittetti, e soprattutto ben 2000 Chevaliers.

Questo arsenale di pacificazione si mette subito all'opera sotto la guida del plenipotenziario Pierrick Tristan, edificando una città nuova di zecca, stabilendo regole e ridistribuendo terre e competenze. Gli Azdiri vengono rimessi in condizione di lavorare su nuove terre rese fertili mediante generosi stanziamenti, le violenze cessano quasi del tutto e gli insediamenti vengono resi accessibili a tutti.

La situazione migliora a vista d'occhio, e benché non si ancora totalmente risolta le prospettive sono del tutto positive e con qualche altro sforzo si prevede una felice conclusione forse già nel prossimo semestre.

A questo grande successo interno fa eco (stonata) un grosso fraintendimento con Koenigwald, con il quale sembrava essersi raggiunto un accordo commerciale per due rotte piuttosto importanti, mentre invece non sono state confermate all'atto pratico, lasciando Koenigwald con un discreto ammanco in bilancio.


ELFI DI NINALIA

Gli Elfi, si sa, non apprezzano particolarmente la brutta stagione, e lo confermano con un basso profilo da parte di Ninalia, lo stato elfico del Regno Unito. Si segnalano la costruzione di una città in 164 e l'apertura di alcune rotte commerciali.


KOENIGWALD SETTENTRIONALE

Semestre invece piuttosto animato per il Koenigwald Settentrionale: il Barone Von Jaeger si riscuote dal torpore estivo e sigla un accordo commerciale con i Njemegen dell'Impero Lancaster che fa del Koenigwald il centro di smistamento delle loro merci in tutta Ardania. Convogli di mercantili arrivano nella capitale della regione per poi ripartire verso le più svariate destinazioni.

L'accordo, che sostanzialmente dà in gestione gran parte del commercio Koenigwald a mercanti ed organizzazioni mercantili Njemegen, fa sollevare un polverone interno, con le famiglie nobili che attaccano i Von Jaeger urlando alla violazione della sovranità del Regno Unito e a interessi personali. Rimarrà negli annali la pronta risposta del Barone Klaus Von Jaeger: "E' il commercio, bellezza, e tu non puoi farci niente".

Tuttavia non sono tutte rose e fiori: saltano due rotte con Orlais, che non conferma quelli che erano ormai accordi considerati in bilancio da parte di Koenigwald. Si annunciano feroci polemiche. Inoltre, un potente attacco pirata ad una grossa rotta di importazione dall'Ammiragliato causa l'affondamento di 3 Fregate ed un Galeone, aumentando gli attacchi alla politica commerciale del Barone.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
IMPERO LANCASTER

AMMIRAGLIATO

Continua il grande attivismo del Barone Wassenaer, che inanella successi commerciali su successi commerciali, "colonizzando" in pratica il Koenigwald e continuando a dominare il commercio sull'Oceano Interno.

La nascita dell’erede del matrimonio fra Johan e una pulzella dei Van der Vrien viene accolta con grandi festeggiamenti, ma le casate rivali ovviamente non apprezzano e c’è molta ostilità verso le casate che si sono “accordate”. La notizia di nuovi attacchi dei Minotauri ribelli (benché limitati) viene usata come arma contro il prestigio del Governatore, che comunque veleggia alto grazie ai risultati raggiunti nei vari campi. Almeno fino a quando non viene decisa la creazione del Sindacato Imperiale: un organo di rappresentanza per gli operai controllato però completamente dal governo, creato per ridurre l'influenza della Curzon Entente, acerrima avversaria politica del Barone.

La creazione del Sindacato Imperiale il Governatore in rotta totale con la Curzon Entente, che contrattacca immediatamente. Il Sindacato è denunciato come arma oppressiva e una truffa ai danni dei lavoratori. Si scatena una lotta senza quartiere prima propagandistica, con gli industriali che costringono gli operai ad iscriversi al nuovo Sindacato e la Curzon Entente a dissuaderli. Col passare dei giorni la lotta diventa fisica: avvengono scontri fra polizia e sindacalisti; la situazione degenera a velocità incredibile e molte fabbriche vengono serrate dagli industriali o occupate dagli operai. E’ in atto una sommossa operaia di proporzioni mai viste!

La situazione è talmente anomala e grave da preoccupare gravemente anche l'Impero nella sua interezza: l'ipotesi di una sollevazione operaia che si allarghi a tutto l'Impero si fa sempre più concreta ed ascoltata presso le alte sfere. E' facile aspettarsi grossi contraccolpi presso la Corte Imperiale, dove Johan Wassenaer dovrà impegnarsi duramente per far passare la sua linea d'azione contro i suoi avversari politici.


LANCASTER SUDORIENTALE

Grazie ad un rinnovato sforzo repressivo viene domata la sollevazione di Goblin e Orchi, e per fortuna cessano anche i raid degli Elfi sul confine sudest. Si segnala qualche timido tentativo di instaurare rotte commerciali.


DUCATO DEI PICCHI GELIDI

Nel pieno del rigido inverno proprio del suo Ducato, il Barone Donovan Suttereign fa mostra di grande attivismo e lungimiranza politica, mettendo a segno numerosi colpi a suo favore nell'eterna guerra politica interna. Viene sferrata infatti un'offensiva propagandistica sfruttando ogni mezzo (tradizionale e moderno) per "pubblicizzare" il buon governo del Barone dei Picchi Gelidi. La mossa spregiudicata e fuori dai canoni della tradizionale politica Lancaster coglie di sorpresa gli avversari politici, poco avvezzi a tali mosse populistiche che un tempo erano appannaggio solo delle organizzazioni "popolari".

Ancora più scalpore crea il nuovo sport, il Bloodbowl: la violenza e la frenesia delle partite e le nuove magnifiche arene (solo due per ora) incantano la popolazione che aumenta grandemente il gradimento nei confronti del governo. Secondo molti entusiasti lo sport potrebbe essere esportato con successo nel resto dell'Impero, benché tra i detrattori l'argomento dell'eccessiva violenza dello sport è molto diffuso e viene considerato un motivo valido per evitare di pubblicizzarlo troppo.

Il Parlamento delle Minoranze viene fondato. Si tratta di un organismo politico che nelle intenzioni farebbe da tramite diretto fra i sudditi di etnia Koradny e Samvarac e il Barone bypassando i nobili locali. L'idea è buona, ma il nuovo organismo è fortemente osteggiato dai nobili delle suddette minoranze e solo personaggi poco brillanti ne fanno parte, a parte qualche outsider molto ambizioso. Comunque, aumenta il seguito del Barone fra le popolazioni interessate e può rivelarsi un'arma in prospettiva futura. C'è comunque da aspettarsi rappresaglie politiche da parte dei nobili Koradny e Samvarac, che hanno già aumentato la loro opposizione politica al Barone causando un innalzamento della tensione interna.

L'avvenimento chiave dell'anno, però, è una minaccia che viene dall'esterno: il Barone Storozhevoy ordina una rappresaglia militare contro la presunta (secondo molti probbabile o certa) responsabilità dei maghi Lancaster nella pestilenza che ha colpito la città Storozhevoy di Vrad. Una flotta Caladrevana irrompe nelle acque territoriali Lancaster e cannoneggia la piccola flotta imperiale ferma in porto, affondandone quasi tutte le navi maggiori e poi rientrando nelle sue basi.

L'atto, unito ai fatti della Green Division [vedi report Caladreva] provoca una reazione speculare a quella ordinata dalla Respublica: l'Impero chiude le frontiere ed affida al Barone Donovan Suttereign la gestione di tutto il confine Lancaster-Caladreva fino alle sponde dell'Oceano Interno.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
KARAZ ANGAINOR

MASSICCIO OCCIDENTALE

Il Thane Thorn Fulmisguardo non lascia un'offesa impunita, questo è chiaro. Nella fattispecie, non pone tempo in mezzo per vendicare i raid Dragonling della scorsa stagione, sfidando la brutta stagione e le vette dell'Angainor per posizionare le sue Artiglierie al confine con il paese dei Dragonling. Da questa posizione sopraelevata, i cannoni dei Nani iniziano a martellare alcuni villaggi di confine per tutto il giorno, causando almeno 200 morti e spopolando 4 villaggi, con la popolazione che evacua in massa le zone più vicine al confine.

Al tempo stesso viene completato l'ultimo pezzo di quella che ormai è la cintura fortificata più vasta della storia: il Bastione di Ferro, una serie di imponenti Fortezze in tutte le province del Massiccio Occidentale che lo mettono al sicuro da qualsiasi invasione-lampo.

A questa dimostrazione di forza si accompagna una politica attenta sul fronte interno mediate un'inedita mediazione con la Workers' Union, che prevede un appoggio politico in cambio della storica adozione di un regolamento sulla sicurezza del posto di lavoro che, pur abbassando leggermente la produttività degli impianti, nondimeno abbassa notevolmente il tasso di incidenti ed è molto apprezzato dalla grande popolazione operaia.

Il commercio ha avuto una discreta importanza in questo semestre: il porto costruito e le rotte aperte hanno un buon effetto sulla nostra economia. L'aumento esponenziale del denaro in circolazione sta generando un maggior numero di crimini e un aumento della corruzione, ma niente di eccessivamente preoccupante. I Mercanti chiedono l'allentamento delle misure restrittive ai confini per sfruttare maggiormente il commercio.

Purtroppo, a funestare la stagione si verifica un forte terremoto a Kolin-Kraz. L'arte architettonica della Karak resiste alla maggior parte dei danni, che sono comunque ingentissimi.


MASSICCIO ORIENTALE

I Nani del Massiccio Orientale proseguono in una politica di basso profilo, limitandosi ad una strategia navale che vede un pattugliamento più aggressivo dello Stretto di Ninalia, contendendone il controllo agli Elfi, con le rispettive flotte che si guardano minacciosamente incrociandosi nelle stesse regioni di mare. E' stridente il contrasto fra le linee squadrate e pratiche delle moderne navi dei Nani e le linee eleganti e gli artifici magici delle navi degli Elfi, ma per fortuna non si registra nessun incidente.

Tutto sommato comunque il Thane Trokkul si sta attirando un certo fastidio da parte dei Clan, e persino dal suo, con una politica poco attiva nettamente diversa dall'attivismo del suo "collega" del Massiccio Occidentale. Da più parti si richiede maggiore dinamismo.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
SANTA ALLEANZA

MARCA OCCIDENTALE DIMORIANA

La Marca Occidentale esce lentamente dall'isolamento costruendo un Porto nell'estremo sud e aprendo la sua prima rotta commerciale. Un tentativo poco fortunato, comunque, visto il pronto attacco pirata ai danni del convoglio.


ELFI DI NEVYNAR

Ancora avvolta nel totale mistero, la regione abitata dagli Elfi di Nevynar non lascia trapelare niente di quello che succede al suo interno. Anche i raid ai danni del Lancaster vengono sospesi.


DRAGONLING

I Dragonling subiscono la rappresaglia dei Nani con un'esplosione di odio razziale che in molti considerano foriera di future violenze. Comunque sia, ancora non si verificano incidenti né visibili tentativi di mobilitazione generale, quindi c'è ancora chi crede che l'episodio possa rimanere isolato ed esaurirsi da solo.

Vengono intanto varate abili riforme interne volte ad aumentare l'efficienza dell'agricoltura e favorire lo sviluppo demografico, anche al costo di una certa irritazione dei nobili nei confronti delle misure che favoriscono le coltivazioni di piccole dimensioni rispetto ai grandi (e meno efficienti) latifondi.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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