[TURNO 1] Anno 1288

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
SSHALASA IL SANTO

Il Warlord Sshalasa il Santo decide di portare la sua ingombrante armata di mostri dentro le Paludi di Bhovir, evidentemente pensando che i locali avrebbero accettato di unirsi al suo Sacro Impero. Le trattative, nonostente i numerosi punti in comune e l'eloquenza del fanatico lucertoloide, vanno male. Le armate si preparano alla battaglia.

L'armata di Sshalasa è composta interamente da mostri: sessanta enormi Olifanti, 290 Kroxigor e 50 Troll. La tattica non è certo rafffinata: le unità si lanciano in avanti contro lo sparuto esercito locale, composto da 400 Scinchi Tiratori, 50 Kroxigor, 100 Guardie del Tempio e 100 Cavalcaraptor. Purtroppo per Sshalasa, Olifanti e Troll sono inadatti al terreno paludoso, e presto restano indietro. Correre nella palude affatica tutti, mentre il nemico se ne sta fermo.

La prevista, facile carica frontale fallisce quindi prima di iniziare. Gli Scinchi Tiratori avanzano in prima linea e tempestano di dardi i Kroxigor della prima fila. Cadono 28 bestioni nell'ala sinistra, 18 nello scaglione destro e 12 all'estrema destra. I Kroxigor, spronati dal loro condottiero (che caracolla in groppa agli Olifanti del centro), non fuggono e caricano il nemico.

Gli Scinchi però si ritirano dietro i loro Kroxigor e le Guardie del Tempio. L'impeto delle truppe di Sshalasa si infrange sulla linea di difesa nemica. Alla fine della mischia le due unità sono disperse, a fronte di relativamente poche perdite per i difensori della provincia, che si riorganizzano.

Sshalasa, schiumando di rabbia, tenta di riformare l'armata, ma è il nemico a colpire per primo. 100 Cavalcaraptor caricano i 50 Kroxigor dello scaglione sinistro di Sshalasa, uccidendo 31 bestioni. Le belve rispondono abattendo 21 cavalieri. Le Guardie del Tempio formano una mezzaluna a protezione di 150 Scinchi Tiratori.

La battaglia volge al termine: i Kroxigor dell'ala destra di Sshalasa si lanciano alla caccia di 100 Scinchi fuggiti dalla prima carica. Questi rispondono con imboscate e guerriglia, abbattendo un bestione dopo l'altro. Torneranno solo in 20 alla fine della giornata, ognuno con diversi crani di Scinco appesi alla cintura.

La resistenza dei locali viene infine piegata dall'arrivo in mischia dei Troll che impegnano i Cavalcaraptor e soprattutto di 50 Olifanti che schiacciano le rimanenti Guardie del Tempio e i retrostanti Scinchi, perdendo però 4 pachidermi nella mischia.

Bhovir viene dunque annessa al dominio di Sshalasa con la forza. Il condottiero scaglioso guida il resto delle proprie truppe a Bangsir, tentando anche qui di annetterla pacificamente. Fallisce ancora, e si prospetta una nuova sanguinosa battaglia.

Stavolta i locali si affidano ad una combinazione di Saurus e Guardie del Tempio, più 100 Scinchi Tiratori. Sshalasa sembra aver imparato qualcosa dalla battaglia precedente e insiste affinché le sue unità procedano in formazione. Gli Scinchi locali infliggono qualche perdita (tra le quali si segnala un possente Olifante, ma la linea del condottiero scaglioso non si frammenta.

La carica generale fa il suo dovere soprattutto grazie all'impatto degli Olifanti. I difensori locali vengono duramente colpiti e dopo circa mezz'ora di mischia messi in rotta. Si contano altri 5 Olifanti morti, 15 Kroxigor e 3 Troll.

Anche Bangsir cade dunque nelle mani di Sshalasa. Le armate di Sshalasa in teoria dovevano avanzare su Ramgut, ma l'assenza di direttive chiare in merito al cosa fare una volta arrivati là hanno convinto lo "stato maggiore" del fanatico warlord a soprassedere. L'armata di Sshalasa rimane dunque a Bangsir.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
AZOG IL KAPOGUERRA

L'orda di Azog, composta prevalentemente da Oghuz di Kav, si avventura spavaldamente nelle paludi di Bhovir, in accordo con la sinistra fama del suo Kapoguerra. Lo scontro che cerca, però, non avviene: i mostri di Sshalasa il Santo hanno già sconfitto le truppe locali, e l'Orda può darsi liberamente al saccheggio senza dover temere agguati o combattimenti. Tutto ciò che non era stato requisito dal warlord lucertoloide viene saccheggiato, e i templi dati alle fiamme. Diversi incendi vengono alimentati dai gas di palude, e l'intera provincia arde a chiazze per almeno una settimana prima che le onnipresenti piogge soffochino i fuochi.

Alla fine dell'anno, l'Orda torna a Kav.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
EUAN IRONFIST

I Nani di Euan Ironfist costituiscono un'armata che molti hanno descritto come "un robusto monolite": poco mobile ma decisamente solida. Euan Ironfist stesso è un Nano metodico e prudente, proveniente da una famiglia ricca, noto per la durezza dell'addestramento al quale sottopone i soldati della sua Guardia Personale. Forse non è il più carismatico o audace dei comandanti, ma di sicuro è competente.

In questo piovoso e freddo 1288, le truppe di Euan marciano giù dai monti del Trono del Cielo per addentrarsi nelle Paludi Fredde. Non certo una prospettiva esaltante per i guerrieri Nani, che tuttavia sopportano umidità e freddo con la caparbietà tipica della loro razza.

Ai lucertoloidi locali viene subito fatto intendere il motivo dell'arrivo dell'armata: un paio di piccoli templi al confine vengono demoliti pietra dopo pietra, e i pochi Lucertoloidi presenti massacrati. Una volta arrivati nell'area dei templi maggiori, i Nani di Euan non sono certo sorpresi dalla vista di una piccola armata che li fronteggia. I grandi tamburi dei Nani iniziano a suonare, la battaglia inizia.

L'esercito di Euan inizia ad avanzare, lento e metodico. Il nemico aspetta a pié fermo. La marcia dei Nani è rallentata dalla palude, ma la prudenza di Euan impedisce ai soldati di stancarsi in una marcia forzata senza senso. Alcuni guerrieri Nani affondano in buche e acquitrini, impossibili da salvare a causa delle pesanti armature. Muoiono 10 Spaccaferro, 5 Lunghebarbe e 14 Soldati del Clan.

Dopo una mezz'oretta abbastanza noiosa, i Nani si avvicinano all'armata lucertoloide. Mentre si apprestano alla carica, sono sorpesi dall'emergere di 300 Scinchi Tiratori dagli sterpi e dalle pozze fangose. I tiratori lucertoloidi approfittano dell'effetto sorpresa per tirare indisturbati sui Nani, abbattendo 66 Balestrieri, 13 Lunghebarbe e 16 Soldati del Clan. I Balestrieri, ripresisi dalla sorpresa, spazzano via i 100 Scinchi che hanno di fronte, subendo però altre 66 perdite.

I Nani sono furiosi e si avvicinano a raggio di carica, ma sono anticipati dai nemici, che si muovono molto più agilmente sul terreno paludoso. L'intera prima linea lucertoloide carica quella nanica.

L'effetto è però deludente: l'impeto lucertoloide si infrange contro le pesanti armature dei Nani.

100 Guerrieri Saurus vengono macellati dagli Spaccaferro dell'ala sinistra nanica, facendo solo 20 morti. Sull'ala opposta 100 Cavalcaraptor assalgono gli Spaccaferro di fronte a loro, abbattendo 33 Nani ma perdendo 55 cavalieri. Al centro, 100 Guardie del Tempio si scagliano contro i borbottanti Lunghebarbe, ma vengono schiacciati e infliggono soltanto 26 perdite ai veterani di Euan. Poco meglio fanno i 50 Kroxigor che impattano contro i Soldati del Clan dello scaglione destro dell'armata nanica: uccidono infatti 29 Nani, ma il divario numerico è troppo ampio e vengono annientati.

Fallita la carica delle truppe pesanti, gli Scinchi non hanno altra scelta che la fuga, e si disperdono nelle paludi senza più molestare i Nani.

La provincia viene quindi messa a ferro e fuoco, i templi depredati insieme ai villaggi di Lucertoloidi. Dopo il saccheggio, l'armata di Euan torna alle montagne dei Signori delle Pietre, dove vende le Merci saccheggiate. Da qui si muove attraverso i Picchi di Narrond per poi terminare la sua marcia nel Braccio Orientale.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
KONRAD VON CARSTEIN

Il sanguinario Konrad von Carstein lancia la sua prima offensiva nel freddo Nord, invadendo la Piana di Neiga col suo Battaglione Nero. Viene fatta una svogliata richiesta formale di esazione di un tributo, che ha successo solo grazie alla palese superiorità dell'esercito di Konrad. I locali si affrettano quindi a radunare la loro produzione annuale e guardano l'esercito di Konrad che si allontana.

Questi guida le sue truppe nella foresta di Nocris, abitata dagli Elfi Bianchi. Konrad in persona sfida il campione locale; viene colpito da una lancia alla coscia, ma la strappa dall'armatura con una mano senza apparente dolore. Si lancia quindi contro l'avversario, brandendo con innaturale velocità il suo massiccio spadone. L'elfo riesce ad evitare ben quattro fendenti, ma il quinto lo trancia dalla spalla sinistra al fianco destro, uccidendolo. Konrad procede quindi a decapitare il corpo e a lanciare la testa contro l'esercito nemico radunato di fronte a lui. Inizia la battaglia.

Konrad viene preso dalla pazzia prima dell'inizio dello scontro: rimane al centro del campo a festeggiare sopra il corpo del campione nemico ucciso, lasciando le sue truppe senza ordini mentre il nemico avanza.

Approfittando dell'inattività del nemico, gli Arcieri Elfi arrivano a tiro della prima fila nemica e sfruttano la superiore gittata dei propri archi per colpire impunemente. Cadono 166 arcieri, 41 fanti pesanti e 20 Alabardieri Nani. Gli Arcieri al centro dello schieramento di Konrad, forse per paura della punizione del loro signore, resistono al panico e rispondono al tiro uccidendo i 100 Arcieri Elfi che gli stanno di fronte.

Finalmente Konrad ritorna in sé e lancia i temibili cavalieri Zhaka Khitay sull'ala sinistra, da dove massacrano 50 arcieri elfi senza subire perdite.

Le seconde linee di entrambi gli schieramenti si lanciano in avanti, superando i propri arcieri superstiti, e si scontrano. 100 Spadaccini Elfici si infrangono contro il muro di alabarde dei Nani dello scaglione sinistro del Battaglione Nero, venendo distrutti e abbattendo solo 33 nemici. Al centro si svolge una noiosa battaglia fra i Lanceri Elfici e i Picchieri di Konrad, che vede rimanere a terra 22 Lanceri e 20 Picchieri. Ben più movimentato lo scontro fra 259 Fanti Pesanti e 100 Guerrieri Danzanti; le turbinanti lame degli Elfi Bianchi fanno a pezzi 58 soldati di Konrad in una discreta esibizione di agilità e tecnica, ma il peso numerico del nemico è preponderante, e l'unità elfica viene schiacciata.

La battaglia è già praticamente vinta, ma 100 Arcieri Elfici decidono di resistere e provare ad infliggere altre perdite al nemico. Interviene però Katrina von Cartstein, la maga al seguito dell'esercito di Konrad: un incantesimo di pazzia semina il caos fra gli Arcieri, che vengono poi schiacciati da una carica degli annoiati Giganti del Gelo.

La provincia viene brutalmente saccheggiata. Gran parte della popolazione viene passata per le armi e impalata. Grandi incendi vengono appiccati, ma durano poco a causa del freddo e delle piogge.

Mentre Konrad e i suoi festeggiano, irrompono nella provincia gli Ogre di Galu'n il Secco, decisi a schiacciare il Battaglione Nero. Nella battaglia che segue, Konrad è costretto alla fuga e tutto il Battaglione Nero si ritira. Un brutto smacco per l'instabile warlord umano.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
GALU'N IL SECCO

Dopo aver passato gli ultimi anni a domare le cavalcature per i suoi Cavalieri, Galu'n il Secco decide di andarli a testare sulla pelle di qualche nemico. Il suo cammino segue casualmente (o no?) quello del "collega" Konrad Von Carstein: le truppe di Galu'n invadono infatti la Piana di Neiga. A differenza di Konrad, però, gli Ogre di Galu'n si dedicano al massacro selvaggio già dal momento in cui passano il confine.

Dopo i primi saccheggi e massacri, le truppe della provincia si radunano e fronteggiano l'affamata armata di Galu'n mentre infuria una tormenta. Oghysh del Carnaio, lo Sciamano degli Ogre, officia i suoi sanguinosi riti appena prima che il massacro inizi.

L'armata Ogre avanza a cuneo, con i Mangiauomini al centro protesi verso il nemico. Gli Unghar si schierano su una singola linea, ma ben presto i Cacciatori si spostano sulla destra, lasciando 50 Guardie dello Jarl a tenere da sole l'intero fianco sinistro.

Il primo impatto è dei 325 Mangiauomini che costituiscono la fanteria dell'orda di Galu'n. Gli Ogre si abbattono sui 500 guerrieri delle Bande da Guerra Unghar, facendo una strage. Le bande vengono falciate come grano maturo dalla falce di un Gigante. I barbari combattono con furore e abbattono ben 83 Ogri, ma lo sfondamento è nettissimo.

Le Piane di Neiga cadono quindi preda della furia degli Ogre: interi villaggi sono saccheggiati e rasi al suolo, la popolazione massacrata e perlopiù mangiata. Tutto ciò che era rimasto dopo il passaggio del Battaglione Nero di Konrad von Carstein viene depredato.

Dopo quest'orgia di violenza l'armata di Galu'n il Secco entra a Nocris. Qui incontra il Battaglione Nero, e Konrad che festeggia allegramente bevendo sangue dal cranio scarnificato di un elfo. Non c'è spazio per alcuna diplomazia: gli Ogre puntano verso l'armata di Konrad in assetto da battaglia, e il folle umano (?), ebbro di sangue, è più che determinato a raccogliere la sfida.

Lo Sciamano Ogre rinnova dunque i suoi riti, mentre corni e trombe annunciano l'inizio della battaglia.

La battaglia si apre con improvvisi scoppi di tuoni al di sopra delle nuvole, che si fanno più scure. Una pioggia acida investe l'esercito di Konrad, uccidendo 4 Alabardieri, 30 Arcieri, 11 Fanti Pesanti e 1 Guardia Personale. Konrad è furioso perché gli scolorisce l'armatura.

Gli Ogre caracollano in avanti sul terreno innevato, nuovamente disposti a cuneo con i Mangiauomini al centro. Gli Zhaka Khitay di Konrad avanzano e tirano sui 44 Cavalieri Ogre dello scaglione destro di Galu'n, abbattendo 14 bestioni. All'improvviso, uno scoppio e un lampo di luce fortissimi annunciano l'evocazione di un possente Titano nel bel mezzo della formazione Zhaki. Il colosso mulina la sua spada azzurra falciando 10 cavalleggeri; il resto dello squadrone fugge velocemente e si riorganizza più lontano.

Mentre gli Ogri avanzano, gli Arcieri del Battaglione Nero vedono i Mangiauomini entrare nella gittata dei propri archi, e tirano. Cadono 22 energumeni, ma il resto avanza a velocità immutata. In breve, gli Ogre chiudono la distanza e costringono gli Arcieri a ritirarsi precipitosamente dietro i ranghi dei Picchieri; i Mangiauomini si scagliano sulle picche dei soldati umani, subendo 15 perdite ma schiacciando la formazione nemica col peso numerico e con le loro possenti mazze. Si crea un vasto buco al centro dello schieramento del Battaglione Nero.

Galu'n nel frattempo guida la sua Guardia Personale contro gli Zhaka Khitay, ma questi si ritirano velocemente evitando il contatto.

Il Titano viene affiancato da 30 Cavalieri Ogre, e si lancia contro i 153 Alabardieri di fronte a lui, che lo aspettano senza muoversi. La compatta formazione dei Nani assorbe bene l'urto del nemico, e perde solo 34 soldati. Per contro, restano a terra 20 Cavalieri Ogre, e il Titano viene bandito da questo mondo. Galu'n impreca sonoramente di fronte alla pessima prestazione delle sue truppe in questo frangente.

I 90 Cavalieri Ogre dell'ala sinistra di Galu'n caricano 230 Fanti Pesanti che costituiscono lo scaglione destro del Battaglione Nero. La carica schiaccia 75 fanti, ma cadono al suolo anche 17 cavalieri. Benché abbiano sostanzialmente retto l'urto, i Fanti Pesanti arretrano impauriti, incalzati dagli Ogre.

L'arretramento "libera" però la Guardia Personale di Konrad, che a sua volta carica sul fianco i Cavalieri Ogre vittoriosi. Le lance dei Catafratti abbattono 33 bestioni, mentre al suolo cadono 16 cavalieri. La carica è il segnale per il resto del Battaglione Nero, che passa alla controffensiva.

Gli Alabardieri vittoriosi caricano la Guardia Personale di Galu'n, massacrandone 17, ma i mostruosi cavalieri rispondono per le rime e macellano 48 guerrieri Nani. Galu'n in persona abbatte il Capitano della formazione nemica.

I 10 Giganti del Gelo in riserva caricano i 232 Mangiauomini che minacciano il fianco della Guardia Nera. Una mossa che poteva funzionare contro razze più pavide, ma che non scuote gli Ogre. Oltretutto, i Giganti combattono maluccio, e riescono ad uccidere solo 15 Ogre, rimanendo invece tutti a terra.

La pioggia acida si estingue, non prima di aver mietuto altre vittime fra i ranghi del Battaglione Nero. Entrambi gli schieramenti sono esausti, ma i comandanti si rifiutano di mollare, e la battaglia continua.

Arcieri e Zhaka Khitay avanzano e prendono di mira gli stoici Mangiauomini, uccidendone 48, che crollano al suolo pieni di frecce al punto da sembrare enormi porcospini. 50 cavalieri Ogre in riserva caricano la Guardia Nera di Konrad, abbattendo 30 cavalieri e perdendo 13 bestie. I Fanti Pesanti lì vicino proseguono coraggiosamente la mischia contro i 40 Cavalieri Ogre che li avevano precedentemente respinti, e riescono a prevalere! 16 Ogre vengono macellati nella mischia, e il resto dell'unità si dà alla fuga. Muoiono 36 Fanti Pesanti.

Mentre l'ala sinistra della sua armata viene sconfitta, Galu'n decide di ottenere una vittoria decisiva sul lato opposto, e ordina ai Mangiauomini di caricare sul retro gli Alabardieri che stanno così efficacemente impegnando la sua Guardia Personale. La carica ha pieno successo: gli Alabardieri vengono spazzati via, al prezzo di 22 perdite.

Konrad decide di giocarsi il tutto per tutto: fa avanzare gli Arcieri contro la guardia di Galu'n per distrarla, ordina ai Fanti Pesanti di caricare i Cavalieri che impegnano la sua Guardia Personale per liberarla, agli Zhaka Khitay di ammorbidire i Mangiauomini, e infine carica gli stessi Mangiauomini con la sua Guardia Nera.

Il piano è buono e sembra riuscire: mentre gli Arcieri distraggono Galu'n, i Fanti Pesanti respingono i Cavalieri Ogre uccidendone 12 e perdendo solo 22 fanti; gli Zhaki abbattono 22 Mangiauomini, e le Guardie Nere, infine, riescono a mettere a segno una carica sul fianco.

La carica decide la battaglia: Konrad guida i suoi 53 Catafratti nel fianco dell'unità di 150 Mangiauomini; benché l'impatto sia potente e mandi all'altro mondo ben 44 bestioni, la reazione degli Ogre è imbufalita, e ben 33 Catafratti vengono dilaniati nella mischia. L'unità viene presa dal panico, e si dà alla fuga. Un impaurito Konrad deve a sua volta ordinare la ritirata generale. La battaglia è finita.

Galu'n ruggisce di gioia per la vittoria, anche se il suo rivale si è salvato. Le sue truppe si riposano esauste per dieci giorni, banchettando coi cadaveri dei caduti, poi si sparpagliano per la provincia in cerca di bottino. La provincia è però già stata abbondantemente saccheggiata dal Battaglione Nero, e gli Ogre non ne ricaveranno molto.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
ABDEL SALAM

Un avvio mancato, quello del novello condottiero Abdel Salam: la sua armata si raccoglie ai margini del territorio del Grande Branco di Ghaush, ma quando ordina di avanzare contro di esso le truppe rispondono picche. Troppo schiacciante la superiorità del nemico: l'armata si rifiuta di invaderlo, e passa l'annata a consumare le proprie scorte. Decisamente un pessimo inizio di carriera.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
BEHOREN

La solidissima armata del Nano Behoren (probabilmente la più disciplinata al mondo) si mette in marcia appena inizia la bella stagione. Una rapida trattativa con gli abitanti del Margine Occidentale garantisce il diritto di passaggio su quelle terre, ma quando il Thane ordina l'invasione del territorio del Grande Branco di Ghaush, le truppe intimano l'alt. A niente serviranno blandizie e minacce: troppo smaccatamente suicida l'impresa, e l'armata pianta le tende vicino al confine.

Ed è qui che vengono raggiunte dall'armata di Kas' Rajahan, un altro ambizioso condottiero. Le due schiere si preparano alla battaglia: Axal contro Nani, uno scontro potenzialmente epico. Gli Axal vengono da una battaglia contro i difensori della provincia, che hanno in gran parte saccheggiato (ecco cos'erano quelle colonne di fumo all'orizzonte...), mentre i Nani sono ancora freschi.

Gli Axal avanzano fiduciosi, anche se i loro ranghi sono stati sfoltiti dall'indomita resistenza dei locali. Tra l'altro nelle salmerie si registra la presenza di numerosissimi carriaggi pieni del bottino del recente saccheggio, che rallentano l'armata. Comunque, i bellicosi felini avanzano, con al solito le ali che si portano avanti.

I Nani si accorgono che piazzare armi a (relativamente) corta gittata come le Balestre in terza fila non è un'idea geniale, e li portano in avanti. I Lunghebarbe che presidiano le ali esterne a loro volta avanzano leggermente.

Gli Zhaki sulle ali dell'Artiglio Feroce fanno valere la superiore gittata delle loro armi per colpire impunemente il nemico. I Cavalleggeri obliterano 28 Balestrieri dello scaglione destro dell'armata di Behoren, mentre 77 Zhaka Khitay devono ricorrere all'aiuto dei Mantonero al loro fianco per fare lo stesso coi 100 Balestrieri dello scaglione sinistro. Cadono insieme ai Nani 22 Mantonero.

Le truppe di Kas' Rajahan continuano a bersagliare i Nani da distanze siderali: stavolta tocca agli Archi Lunghi, che uccidono altri 33 balestrieri dello scaglione destro nemico. Ridotti in 11, i Nani si rifiutano però di scappare.

Behoren ordina una rapida avanzata per evitare che la sua armata si trasformi in una distesa di porcospini morti. Gli 11 Balestrieri superstiti si spostano sull'ala e tirano contro i Cavalleggeri Zhaki di fronte a loro, in un'impresa suicida che vede però la morte di 11 Zhaki. I 100 Balestrieri al centro dello schieramento di Behoren bersagliano i Lunghezanne davanti a loro, abbattendone 33. Inaspettatamente, i guerrieri Axal fuggono, esponendo la Guardia Personale di Kas' Rajahan ad uno scontro frontale contro il centro Nanico in piena carica.

Le due armate impattano al centro del campo di battaglia. Lo scaglione sinistro Axal formato da 92 Rinnegati mercenari regge bene contro 100 Soldati del Clan: cadono 33 Nani e 30 Axal. Meglio ancora sullo scaglione destro, dove la massiccia formazione di 300 Falangiti di Awar massacrano i 100 Soldati del Clan che li fronteggiano perdendo solo 26 bestioni.

Al centro, però, la Guardia Personale di Kas' Rajahan (composta anch'essa da Falangiti di Awar) viene assalita da ben 400 Soldati del Clan. La superiorità numerica dei Nani compensa ampiamente la superiorità tecnica degli Axal. Le guardie di Kas' Rajahan abbattono 41 nemici, ma perdono ben 66 Falangiti. L'intera unità arretra, ma il carisma del Warlord evita la rotta precipitosa.

Gli Archi Lunghi Axal tirano sugli Alabardieri della seconda fila dei Nani, abbattendo 11 soldati da entrambe le compagnie. Troppo pochi. Gli Alabardieri dello scaglione sinistro si immolano contro la Falange di Awar vittoriosa, inchiodandola in quella posizione e uccidendo 13 bestioni; tutti gli Alabardieri rimangono a terra, ma hanno conquistato tempo prezioso.

Behoren cerca di capitalizzare il momento, e lancia i Lunghebarbe sulle ali. Cavalleggeri Zhaki, Zhaka Khitay e Mantonero arretrano per evitare un impatto frontale che gli sarebbe fatale, e i Lunghebarbe si preparano a caricare sui fianchi il centro dello schieramento dell'Artiglio Feroce.

Kas' Rajahan vede il pericolo mortale e ordina ai suoi Ferali di intervenire: entrambe le unità si lanciano a testa bassa contro i veterani di Behoren, ruggendo di rabbia. I Nani brontoloni dimostrano però di essere delle fortezze a due gambe: entrambe le cariche cozzano contro una resistenza ostinata, e falliscono nel tentativo di respingere indietro i Lunghebarbe. La carica di 79 Ferali sull'ala sinistra, anzi, si risolve in un disastro: gli Axal vengono macellati, mentre cadono solo 31 Nani. Va meglio sull'ala destra, dove 100 Ferali infliggono 40 perdite ai Nani al prezzo di 46 caduti, e riescono a tenere impegnato il nemico.

La carica dei Ferali scongiura il pericolo dell'aggiramento della Falange di Awar, che ruota su se stessa per impegnare i Soldati del Clan al centro dello schieramento nemico. I 100 balestrieri della riserva di Behoren tirano sui bestioni Axal abbattendone 33, ma non basta. Dalla parte opposta del campo, gli Archi Lunghi Axal tirano sui Lunghebarbe liberi sull'ala destra dello schieramento Nanico, ma ne abbattono solo 13. I 39 Cavalleggeri Zhaki lì vicino sono quindi costretti alla carica per evitare che i nemici possano sfondare sul fianco sinistro dell'armata. La carica riesce: cadono altri 13 Nani, 24 Cavalleggeri, e lo scontro impedisce all'unità di Lunghebarbe di muoversi ancora.

77 Zhaka Khitay cavalcano velocemente oltre le posizioni della Falange di Awar e si posizionano alla sua destra, impedendo alla Guardia Personale di Behoren di impegnarla sul fianco dov'è vulnerabile. Una volta arrivati in posizione, tirano sui 100 balestrieri sbalorditi, che subiscono 70 perdite e vanno in rotta.

Lontano, nelle retrovie dell'armata di Kas' Rajahan, i Lunghezanne si chiamano a raccolta. Meglio tardi che mai: la battaglia volge al termine.

Lo scaglione destro dei Nani riesce infatti a sfondare: Soldati del Clan e Alabardieri si coalizzano contro gli Axal Rinnegati che difendono il fianco sinistro della Guardia Personale di Kas' Rajahan e riescono a sfondare al prezzo di 24 Soldati morti.

La Falage di Awar è finalmente pronta ad impegnare i Soldati del Clan che minacciano il Warlord Axal. 228 Falangiti contro 359 Soldati Nani. La carica non ha però l'effetto sperato, terminando in un sostanziale pareggio: muoiono 76 Nani e 71 Axal. L'attacco consente però alla Guardia Personale di Kas' Rajahan di disimpegnarsi dal pericoloso corpo a corpo, uccidendo altri 15 Nani e ritirandosi.

Troppo tardi, la Guardia Personale di Behoren carica gli Zhaka Khitay, che si allontanano in tempo.

Le truppe di entrambi gli schieramenti sono esauste, il sole inizia a calare dietro l'orizzonte. I Lunghezanne, forse per riscattarsi dopo l'ignominiosa fuga di poc'anzi, si immolano caricando la massiccia unità di Soldati del Clan al centro. In 56 contro 268, abbattono 26 nemici prima di venire massacrati fino all'ultimo. Il combattimento però esaurisce le energie dei Nani.

Gli Archi Lunghi Axal accusano la stanchezza, e il loro tiro contro le truppe dello scaglione destro di Behoren ammazza soltanto 8 Soldati del Clan e 11 Alabardieri. Le Lunghebarbe sull'ala destra finiscono i Cavalleggeri Zhaki, perdendo però altri 5 veterani. Sull'ala sinistra, gli altri Lunghebarbe macellano 46 Ferali perdendo solo 18 soldati, e mandano in fuga le bestiacce. La loro esultanza è però soffocata da una pioggia di giavellotti lanciati dagli Axal Mantonero lì vicino, che non lasciano in piedi nessun superstite.

Sono gli ultimi colpi di due armate troppo esauste per finirsi, tantopiù che ormai è il crepuscolo e le ombre si allungano inesorabilmente. I Nani hanno la posizione più forte sul campo.

Dopo la durissima battaglia, che ha ancora una volta esaltato la disciplina dei Nani, Behoren si guadagna il diritto di rimanere nel Margine Occidentale a festeggiare la fine dell'anno. Tuttavia, con la provincia saccheggiata dagli Axal e le scorte che scarseggiano, non ci sarà molto da festeggiare.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
KAS' RAJAHAN

La massiccia armata del corpulento e ricco Axal si riversa fuori dal Bosco di Nawarth quando l'anno volge quasi al termine, in conformità con la nota pigrizia del suo comandante. Lentamente, ma inesorabilmente, si avvicina ai centri abitati del Margine Occidentale saccheggiando qualche fattoria. Quando ai locali diventa chiara l'intenzione di non trattare da parte degli invasori, viene organizzata una piccola armata per fermarli.

L'armata locale è piccola ma agguerrita: la fanno da padrone ben cento Cavalieri, nobili locali decisi a mettersi in mostra col loro valore e il loro rango.

L'armata Axal, l'Artiglio Feroce, si muove in avanti. Le ali composte da temibili Mosharn, Axal Mantonero, Zhaka Khitay e Cavalleggeri Zhaki avanzano più del resto, decisi a far valere la loro superiore mobilità. I 50 Zhaka Khitay ingaggiano un difficile duello a distanza con 100 Arcieri, infliggendo 50 perdite ma subendone 33; gli arcieri locali fuggono subito.

Dall'altra parte i Cavalleggeri Zhaki superano i Mosharn e bersagliano i Cavalieri davanti a loro, intuendo la loro pericolosità. Cadono però solo 12 nobili. Il resto, dopo aver ringraziato le proprie superbe armature, sprona i destrieri e carica frontalmente gli Zhaki. Questi sono svelti a fuggire, ma in questo modo l'impeto della carica si schianta sui Mosharn retrostanti. E' un massacro: le lunghe lance dei Cavalieri sfondano i ranghi dei bestioni, impalandoli prima che i loro lunghi artigli possano ghermire gli attaccanti. Solo nella fase finale qualche massiccio predatore riesce a serrare tra le grinfie qualche cavallo o cavaliere. Il branco di Mosharn è annientato, e rimangono a terra altri 12 Cavalieri.

La linea principale dell'armata locale avanza. I suoi 100 Arcieri superstiti tirano sui Lunghezanne che costituiscono il centro dello schieramento, abbattendone 22. L'armata di Kas' Rajahan replica avanzando a sua volta e portando a gittata i suoi Archi Lunghi sistemati in seconda fila. La salva di frecce massacra gli arcieri locali.

100 Ferali e 100 Rinnegati assalgono frontalmente e sul fianco i Cavalieri. Gli Axal riescono a spazzare via il nemico, che però si batte valorosamente ed abbattono 21 Ferali e 8 Rinnegati.

Il comandante in seconda dell'armata locale vede approssimarsi la fine, ma sprona le sue truppe superstiti e ordina una carica disperata. 100 Fanti Leggeri si impalano sulle lance dei Lunghezanne, uccidendone 33 ma subendo 65 perdite. Il capitano dei Fanti Leggeri si scoraggia e l'unità si arrende.

Alla loro sinistra, 200 Fanti Pesanti caricano 100 Rinnegati Axal; la mischia è feroce, ma la superiorità numerica dei locali fa la differenza: i Rinnegati vengono sconfitti e dispersi, mentre solo 33 fanti restano al suolo. E' il canto del cigno dell'armata locale: gli Axal (sotto sotto contenti della figuraccia dei Rinnegati) tempestano di frecce e giavellotti gli umani; una carica di Ferali massacra gli ultimi superstiti

Dopo la (costosa) vittoria, l'Artiglio Feroce si apre a ventaglio nel territorio del Margine Occidentale, depredando ogni cosa. Le ricche fattorie vengono saccheggiate, così come i villaggi. Il bottino è enorme, soprattutto in termini di rifornimenti.

Kas' Rajahan non aveva fatto però i conti con i Nani di Behoren, accampati vicino al confine con Elthrakuti. L'Artiglio Feroce si dispone per la battaglia e assale il nemico, ma si trova a fronteggiare un'accanitissima resistenza da parte della compatta formazione del Warlord Behoren. Alla fine di una sanguinosissima battaglia durata tutta la giornata ed interrotta solo dal calare del crepuscolo, l'armata di Kas' Rajahan è costretta a ritirarsi nuovamente nel Bosco di Nawarth, ma può ritirarsi in buon ordine e soprattutto portare con sé tutto il bottino del precedente saccheggio.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Alto