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Thomas Dutch è stato eletto come nuovo colto dell'ormai stanco Partito del Congresso. Decine di casi di corruzione, nepotismo e malgoverno hanno minato il consenso verso il partito. E' in rapida ascesa il Partito Liberale, che vuole applicare al Sudafrica una formula neo-liberista e sopratutto riformare completamente la giustizia distruggendo lobby ed interessi particolaristici. Il giovane neo-presidente deve quindi prima di tutto lottare contro il suo stesso partito. Lo fa scegliendo Oudangu e De Tryst come suoi più stretti collaboratori. Questi firmano una legge fondamentale che da accesso a sconti fiscali per le grandi aziende, sopratutto minerarie, che hanno più di 250 dipendenti, andando così ad erodere parte del consenso che gli industriali forniscono al PL.
L'economia cresce a ritmi sostenuti, sopratutto grazie all'aumento del prezzo e della domanda dei prodotti minerari. Il settore torna ad assumere e la disoccupazione si abbassa a livelli mai conosciuti fin'ora. La Banca Mondiale però esorta il governo a differenziare la propria economia. Dutch risponde con il "New Development Act", un programma che sul lungo periodo dovrà potenziare l'istruzione, creare cooperazione tra università ed aziende andando a supportare sopratutto la grande massa di poveri presente nel paese. Il Partito dell'Africa, una delle principali voci d'opposizione, vota in modo favorevole al piano in cambio di alcuni emendamenti minori.
Attraverso la SADO, l'organizzazione per lo sviluppo dell'Africa del Sud, si investe fortemente nella ricerca medica. Un grande centro di ricerche viene aperto con sede ad Harare ma con finanziamenti provenienti principalmente dal Sudafrica.[Botswana +10, Lesotho +10, Namibia +10, Swaziland +10, Zimbabwe +10, Madagascar +10, Zambia +10, Mozambico +10, Malawi +10, Angola +10]
Si segnalano, inoltre, grandi investimenti privati in Angola. I rapporti tra i due paesi non sono mai stati tanto rosei come in questo momento. [Angola +10]
Viene svelato al pubblico il programma "Mosquito". Il primo drone armato di produzione 100% colombiana. E' sicuramente un gioiellino tecnico ma i 6 miliardi di costo di sviluppo sono una facile polemica per l'opposizione. Quando tutto sembrava placarsi giunge la notizia dell'ordine di 50 elicotteri dagli Stati Uniti. Il presidente Silva difende la scelta del ministero della difesa dicendo che sono misure decise contro la guerriglia che terrorizza il sud del paese. Infatti due giorni dopo un autobus della polizia cade vittima di un'imboscata. Cinque sono uccisi sul colpo, ma 21 vengono portati come ostaggi in qualche campo nella giungla.
Negli stessi giorni giunge il ministro degli esteri della Federazione Europea. Viene firmato un Protocollo Antidroga che prevede misure uniche per il controllo delle dogane. Sarebbe un successo ma il clima politico si fa accesissimo. Il Partito del Popolo, di posizioni populiste, lancia una campagna contro la scelta affermando che il presidente sta svendendo il paese agli europei. Mille argomenti vengono mescolati tra loro, migliaia di persone scendono in piazza sull'onda di link condivisi. Sociologi parlano della prima "rivoluzione a suon di like" e tutti ne sono terrorizzati. Gomez, magnate dei mass media che controlla il 75% dei mezzi d'informazione, avvia una dura campagna contro il suo rivale di partito. Silva è costretto dopo un mese alle dimissioni. Amareggiato prende la sua famiglia e si rifugia a Panama. Gomez viene indicato dal Partito Nazionale come nuovo Presidente. Analisti internazionali parlano di una "storica congiuntura" tra servizi segreti, mass media, narcotrafficanti e settori corrotti dello stato.
La prima scelta presa da Gomez è quella di liberalizzare completamente il comparto delle telecomunicazioni. Giustifica l'azione presentando un piano per trasformare la Colombia in un hub di tecnologia avanzata. I mercati internazionali rispondono assegnando un altissimo livello di rating al paese.
Di fatto quel poco di democrazia che restava in Colombia è morto.
Il gruppo terroristico "Avanguardia per la protezione dei musulmana nelle terre dei neri" meglio conosciuto come Ansaru assalta in massa la cittadina desertica di Nguigmi che riesce a conquistare dopo cinque giorni di combattimenti. Qui il loro leader dichiara "l'Emirato d'Africa" che presenta in un comunicato come "il legittimo governo dei musulmani africani". Centinaia di persone si arruolano nelle sue forze, per lo più dalle fasce della popolazione impoverita dai cambiamenti climatici.
L'economia del paese conosce un brusco arresto passando da una crescita del PIL del 3% ad una recessione del -1%. L'incapacità della classe politica locale di adattarsi alla nuova realtà globale pesano terribilmente sulla struttura del fragile paese. L'industria pesante di eredità yugoslava è ormai un peso morto. Decine le fabbriche che vengono svendute per pochi spiccioli a cinesi, tedeschi, italiani, croati, russi e serbi. Un vero e proprio assalto alla diligenza che provoca migliaia di licenziamenti.
Sono sei mesi di fuoco. Violente proteste travolgono i governi delle due entità della federazione costringendo ad elezioni anticipate. In pochissimo tempo si fanno avanti partiti nazional-populisti che organizzano campagne elettorali "all'americana" sfruttando il clamore alzatosi dopo la scoperta di alcuni casi di corruzione. Un flusso incredibile di denaro entra nelle casse dei nuovi partiti che spazzano, infine, quelli tradizionali.
I giornali locali parlano già di una "seconda repubblica" di italiana memoria. Tutti parlano di "cooperazione multietnica" ma il clima è tesissimo.
