Trattato di Vienna

salvor_hardin

Spam Master
Il reggente dell'Impero Romano d'Occidente, fissati fin da subito i tre punti cardine della sua politica, è lieto di essere giunto ad un accordo che eviterà ulteriori spargimenti di sangue tra i due imperi che una volta combattevano sotto un unico vessillo: l'Impero Romano d'Occidente e l'Impero Romano d'Oriente.

La trattativa, svoltasi in una Vienna fatiscente, ha ricordato ai delegati di entrambi gli Imperi quanto la guerra tra due grandi potenze possa essere distruttiva, pertanto è apparso più semplice raggiungere un accordo di pace incentrato sui seguenti punti:
  • Riconoscimento, da parte dell'Impero Romano d'Occidente, dell'Impero Ottomano come legittimo successore dell'Impero Romano d'Oriente
  • Consegna in 2 tranche di 90 monete all'Impero Romano d'Oriente
  • Ritiro delle truppe dell'Impero Romano d'Oriente da Vienna e dai territori austriaci tutti a seguito della consegna della prima tranche di 60 MO.
  • Liberazione dell'Imperatore d'Occidente a seguito del pagamento della seconda trance di 30 MO.
  • Trattato di pace tra i due Imperi
  • Divieto per entrambi di concedere il passaggio a truppe che siano dirette contro l'altro.
Giunti a queste conclusioni, dopo i riti di firma, il funzionario torna a Berlino con una copia del trattato concluso, appendendone una copia in ogni borgo lungo la strada e facendone recapitare una copia in ogni capitale regionale dell'Impero
 

Lord Attilio

Novice Spammer
Il Santo Padre, vescovo di Roma e pontefice inter pares della Cristianità, accusa il reggente di essersi venduto agli Infedeli; afferma inoltre che l'unico imperatore romano d'Oriente si trova in esilio e che elevare un capo tribale di una banda di razziatori sanguinari alla dignità imperiale è quanto di più grottesco sia mai avvenuto.
 

DiarcaTalos

Just a newbie
Il plenipotenziario Ottomano ignora le farneticazioni del primate dei cristiani.
Egli si sente di affermare a nome del Sublime che queste parole non avranno conseguenze in virtù della buona volontà che l'Imperatore d'Oriente pone sul tavolo di pace aperto coi regnanti cristiani dotati di senno ed equilibrio.
L'Imperatore non pone altre colpe sul capo di coloro che sono stati costretti ad assecondare le visioni di follia e morte di un uomo.

Precisato ciò, sospira, soppesa la piuma, e firma a nome dell'Impero Ottomano, legittimo erede dell'Impero d'Oriente.
 
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