Monitor_Dundee
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Nella sala del trono a Rathenry, Re Cormac e il corpulento ministro Cairngill, come d'abitudine, discutevano animatamente.
"Permettetemi signore, ma non credo dovreste partire. Gli informatori ci hanno parlato di una popolazione ostile."
"Gli informatori hanno riferito che gli Skaven sono stati accolti con sospetto. Mi sembra che au questo abbiate qualcosa in comune."
"Un'interazione ostile non può che averli resi più guardinghi. Comprendo che dopo aver vissuto sui campi di battaglia l'ordinaria amministrazione del regno sia noiosa..."
"Falston, mi hai visto crescere, ma non credo sia il caso di parlarmi come a un ragazzino. Sono conscio dei rischi che questa missione comporterebbe. E' per questo che è necessario che sia io ad andare.
La popolazione di quella foresta è stata delusa più volte dal resto del mondo. E' solo con la più completa apertura e sincerità che potremo fargli cambiare idea. Ed è più difficile sembrare sinceri quando si parla per intermediari."
"... Sire Cormac, siete testardo come vostro padre. Vorrei fosse qui, sarebbe fiero di voi."
"Anche io a volte lo desidero, Falston."
Così, a bordo della stessa nave che lo aveva portato al fatidico sbarco e all'inizio della ribellione, Cormac navigava di nuovo.
Al suo sbarco Cormac è accompagnato dal fidato Raghnall, l'orco alla guida della guardia di palazzo, e da cinque Halfling. I mezzuomini sono arcieri, impagabili nel non perdere la strada nei boschi, e capaci come nessun altro di scoprire creature e minacce occultate tra gli alberi.
"La nostra missione è di prendere contatto con gli abitanti di questa regione. Resteremo sul chi vive e ci muoveremo con cautela, ma in caso di confronto e' importante non mostrarci ostili. Siamo in missione diplomatica dopotutto."
"Permettetemi signore, ma non credo dovreste partire. Gli informatori ci hanno parlato di una popolazione ostile."
"Gli informatori hanno riferito che gli Skaven sono stati accolti con sospetto. Mi sembra che au questo abbiate qualcosa in comune."
"Un'interazione ostile non può che averli resi più guardinghi. Comprendo che dopo aver vissuto sui campi di battaglia l'ordinaria amministrazione del regno sia noiosa..."
"Falston, mi hai visto crescere, ma non credo sia il caso di parlarmi come a un ragazzino. Sono conscio dei rischi che questa missione comporterebbe. E' per questo che è necessario che sia io ad andare.
La popolazione di quella foresta è stata delusa più volte dal resto del mondo. E' solo con la più completa apertura e sincerità che potremo fargli cambiare idea. Ed è più difficile sembrare sinceri quando si parla per intermediari."
"... Sire Cormac, siete testardo come vostro padre. Vorrei fosse qui, sarebbe fiero di voi."
"Anche io a volte lo desidero, Falston."
Così, a bordo della stessa nave che lo aveva portato al fatidico sbarco e all'inizio della ribellione, Cormac navigava di nuovo.
Al suo sbarco Cormac è accompagnato dal fidato Raghnall, l'orco alla guida della guardia di palazzo, e da cinque Halfling. I mezzuomini sono arcieri, impagabili nel non perdere la strada nei boschi, e capaci come nessun altro di scoprire creature e minacce occultate tra gli alberi.
"La nostra missione è di prendere contatto con gli abitanti di questa regione. Resteremo sul chi vive e ci muoveremo con cautela, ma in caso di confronto e' importante non mostrarci ostili. Siamo in missione diplomatica dopotutto."