[Tempesta - Scandia] Navi all'orizzonte

[Redual]

"TERRA! TERRA!
E' IL CONTINENTE! TERRA"
Il marinaio urlava con tutto il fiato che aveva in gola per superare il gelido vento del nord che le tagliava il viso da ore nella vedetta sull'albero maestro.

"Bene. Bene.
Se i miei calcoli sono esatti quelle dovrebbero essere le terre di Nifelheim" disse Killian scrutando l'orizzonte con il cannocchiale.

Le due squadre di galeoni della Tempesta erano salpati ormai da quasi una settimana dalle coste dell'isola nordica dei mezzuomini, facendo rotta verso ovest, nella speranza di approdare sulle cose del Regno dei Worgen una seconda volta.
Solo avvicinandosi alla terra notarono che c'era qualcosa che non tornava nei loro calcoli, all'orizzonte potevano scorgere una sottile penisola a chiusura di un ampio golfo costellato di numerose vele, al cui termine si stagliava chiara la sagoma di una città portuale.

"I Worgen non sono naviganti... e quella non sembra la sagoma di una loro città...
Non avevano mai parlato di altri popoli più a nord di loro."

Il suono delle campane di bordo mise tutti gli equipaggi sull'attenti, a prescindere da chi fosse quella gente dovevano essere pronti a qualsiasi incontro.

"Dubito che usino le bandiere nautiche del nostro continente, ad ogni modo issate quelle di pace e di delegazione diplomatica.

Ammainate tutte le vele tranne quelle dell'albero maestro.
Avviciniamoci lenti, facciamoci vedere!"

"Aye Aye signore"

@Arminio

Spoiler

siamo nel nord del mare dei fiordi, al largo di skanor

 

[Arminio]

"Navi al largo, battono bandiera sconosciuta!"
La Capitaneria di Porto di Skanor era in piena mobilitazione. Il personale e i marinai salirono sulle navi che erano pronte a salpare.

"Sono probabilmente coloro di cui abbiamo sentito parlare, mormorò tra se e se l'Ammiraglio Persson, sulla prua della sua nave.
Una piccola flotta prese il mare, battendo la bandiera di Scandia, e avvicinandosi alle navi straniere.

@Redual

 

[Redual]

"Navi in avvicinamento Ammiraglio."

Come insegnato nella tradizione navale della Tempesta, la totalità delle navi rimase a debita distanza, mentre solo l'ammiraglia di Killian continuò a far rotta verso la flotta sconosciuta a bassa velocità, ponendosi nella rotta più scoperta e nauticamente sconveniente, in modo da rendere immediatamente chiara le intenzioni non bellicose.
Giunti alla distanza di poter distinguere ad occhio nudo i marinai tutte le vele furono ammainate rallentando la nave fino a quasi fermarla.

"Sono l'Ammiraglio Killian Jones del Regno della Tempesta. Comando una spedizione dal continente al di là del Grande Mare e vengo per parlare pacificamente" urlò scandendo le parole in comune, quando una delle navi gli si affiancò.

 

[Arminio]

La nave affiancata era quella che ospitava l'Ammiraglio.

"Sono l'Ammiraglio Hadrad Persson, dell'Unione di Scandia. Dirigetevi immediatamente nel fiordo, affiancheremo le vostre navi."

 

[Redual]

Killian fece segno di aver capito e si girò dando vari ordini agli ufficiali, numerose bandiere colorate si alzarono sull'albero di mezzana e sull'albero maestro mentre i marinai lavoravano al cordame.
Di tutta risposta all'orizzonte le rimanenti navi spiegarono le vele dirigendosi verso il golfo.

"Sembrano amichevoli come degli iceberg" disse Killian al suo secondo mentre il galeone scivolava verso il fiordo.
"Volete che ci prepariamo in caso le cose si mettano male?"
"Non ce n'è bisogno, con le nostre forze potremmo fare ben poco verso una flotta con appoggio a terra, ma in caso abbiamo i nostri modi per fargli rimpiangere di essere nati."

 

[Arminio]

Le due flottiglie si diressero verso l'entrata del porto.
Dopo aver affiancato il Faro di Skanor, sul promontorio più esterno del golfo, entrarono all'interno del fiordo.
Ai lati delle flotte si ergevano prima le mura della città, e subito dopo il centro abitato, che, sui due lati, circondava il porto vero e proprio.

Dalle navi i marinai della Tempesta potevano scorgere, a terra, folle di persone che si accalcavano per osservare le navi straniere. Non solo umani, ma anche worgen e elfi.
Infine le flotte si fermarono nel porto. Da lì potevano vedere ergersi l'isola centrale, con il Castello e il Palazzo Reale che dominavano lo scenario.

Mentre ammainavano le vele e si preparavano per scendere a terra, una delegazione si era formata al molo. In essa era presente il Primo Ministro Gerhard Bermann.

 

[Redual]

"Ed ecco il comitato di benvenuto, temo che questa volta sarà un pochino più articolata la giornata rispetto ai nostri buffi amici mezzuomini, non dovremmo essere troppo fuori rotta... se non sbaglio tra la folla vedo dei Worgen." disse Killian rivolto ai sue due compagni di viaggio mentre i marinai si stavano affaccendando per fissare la passerella al molo.

Furono in tre a toccare terra per primi mentre il resto dell'equipaggio restava a bordo in attesa.

Giunti davanti alla delegazione l'Ammiraglio si tolse il cappello accennando un inchino.
"Io sono l'Ammiraglio Killian Jones del Regno della Tempesta, a capo di questa spedizione. Mi accompagnano qui il Generale Leviathan Elthuan responsabile degli uomini a terra e il mago di corte Kalul." esclamò indicando con il braccio l'uomo e l'elfo al suo fianco.
"Giugiamo dal continente al di là del Grande Mare e questo è il nostro secondo viaggio intrapreso qui nel nord di Aman, abbiamo già avuto modo di incontrare anni or sono coloro che, immagino dalla vista di Worgen tra la folla, siano vostri vicini, il Regno di Nifelheim.

Giungiamo in pace, come esploratori ed emissari e confidiamo nella vostra generosità ed ospitalità.
Sulle mie navi - indicando i venti galeoni attraccati o alla fonda nel fiordo - vi sono almeno duemila uomini di equipaggio e mille armati imbarcati, vi chiedo la possibilità di un approdo sicuro che non disturbi o allarmi la vostra voi e la vostra gente."

 

[Arminio]

Il Primo Ministro si fece avanti, avvicinandosi a Jones.

"Sono Gerhard Bermann, Primo Ministro dell'Unione di Scandia." fece, aggiustandosi il colletto.
"Voi dovreste essere gli stranieri al di là del mare di cui abbiamo sentito parlare a Nifelheim. Il nostro vicino è un caro amico, e le informazioni giungono rapidamente."

L'Ammiraglio Persson, sceso anche lui dalla nave, si affiancò di lato alla delegazione della Tempesta.
"Ed è incredibile vedere come ci siano Umani ed Elfi anche nel mondo sconosciuto. E io che credevo di conoscere bene i mari!" disse, mettendosi una mano tra i capelli biondi.
Il Primo Ministro continuò dopo un attimo; "Prego, seguiteci al Palazzo Reale. Abbiamo già avvertito della vostra presenza. I vostri uomini potranno sbarcare in uno delle isole-molo al di fuori delle mura."

 

[Redual]

"Oserei dire lo stesso" disse con un sorriso Killian rivolgendosi all'Ammiraglio Persson.

"Siamo noi signor Gerhard Bermann, o almeno sono un nostro equipaggio rimasto li quasi due anni or sono.
Grazie dell'ospitalità sarà un onore poter discutere a Palazzo."

 

[Arminio]

La piccola folla si fece largo nelle vie e viuzze di Skanor, superando il porto prima, e il centro storico poi.
Ad un certo punto si ritrovarono ad attraversare uno dei due ponti sul Hemmskelg, che collegavano il Palazzo Reale al resto della città.

A circa metà del ponte, mentre camminavano e l'aria gelida sferzava le loro giacche, il Primo Ministro si rivolse a Killian.
"Ammiraglio, immagino che vogliate parlare di qualcosa con Re Haraldsson, e non solo scambiare regalie. Da quello che ci è giunta voce, sembra che siate interessati al commercio di risorse al di là del mare, o sbaglio?"

 

[Redual]

"Vedete Primo Ministro" esordì Killian alzando il collo del cappotto per coprirsi dall'aria gelida "da quando abbiamo realizzato dell'esistenza di Aman, ma soprattutto dell'esistenza di popoli e nazioni sviluppate in questo luogo di Ea, abbiamo capito... le infinite possibilità commerciali che si aprivano a noi, ma sarebbe riduttivo vedere questo continente solo come questo non trovate?

Cerchiamo popoli con cui stringere forti legami commerciali certo, ma vogliamo anche approfondire la nostra conoscenza di queste terre, stringere rapporti diplomatici e poi chissà...
Questa vicendevole scoperta è una vera e propria rivoluzione, ed è difficile capire che strada prenderà, vogliamo iniziare a gettare solide fondamenta per essere pronti a qualsiasi cosa."

 

[Arminio]

Bermann annui alle affermazioni dell'Ammiraglio.
"Si, è notevole, certamente. Non vedo l'ora di vedere le conseguenze di tutto ciò. E io che credevo che avrei vissuto un mandato tranquillo, eheh..." ridacchiò debolmente sotto i suoi baffi.

Attraversato il ponte giunsero al Hemmskelg. Al centro dell'isola spiccava la figura del Palazzo Reale, una antica struttura più volte rinnovata. Al giorno d'oggi sembrava più una sfarzosa residenza che altro, ma ancora si notavano le vecchie fortificazioni e cinte murarie, intorno al parco e ai giardini.
Attraversarono la Prima Guardia, sorvegliata da quattro alti Bromard, per poi entrare nei Giardini, ancora preda della gelata autunnale.

Una figura uscì, a cavallo, dalle porte del Palazzo.
Un giovane uomo dai capelli biondi e castani, in uniforme militare e giaccone di pelle sopra di essa.

"Mi hanno informato del vostro arrivo, viaggiatori. Io sono Haakon Haraldsson, Principe di Oregrund. Un onore, incontrarvi."