[Tempesta] L'isola "della Speranza"

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"TERRA! TERRA!" urlò la vedetta infreddolita sull'albero maestro.
"TERRA! TERRA!" ripeté urlando l'ufficiale di coperta mentre si dirigeva a passo spedito verso la cabina dell'Ammiraglio.

"Signore abbiamo avvistato terra dritto a 5° dall'angolo di rotta, all'orizzonte a circa due leghe" disse irrompendo nella cabina.
"Buongiorno anche a voi Elros" rispose Killian infilando gli stivali "sempre gelido anche quest'oggi?"
"Si Ammiraglio, come nei peggiori freddi a Prama"
"Speriamo che almeno ci tenga giovani" rispose sorridendo l'ammiraglio mentre usciva dalla cabina.

Giunto sul ponte puntò il cannocchiale laddove il marinaio di vedetta indicava con insistenza.
"Mmm si direi che è proprio l'isola che mi parve di scorgere al ritorno dal primo viaggio.
Elros ci porti a terra!"

"Aye Aye Signore. Timoniere cinque scatti a est!"

Mentre lentamente la nave virava verso l'isola all'orizzonte, Killian si trovò ad osservare con malcelata soddisfazione le numerose navi che lo seguivano.
"Gran begli scafi questi galeoni, no Elros? Neanche una perdita questa volta. Gran begli scafi... si."


Giunti in una piccola baia vicino al capo più settentrionale della grande isola, decine di scialuppe fecero spola numerose volte tra le squadre navali e la terra, sbarcando uomini, provviste e materiali per approntare un campo base.

Killian non poté che apprezzare il paragone rispetto ad anni fa, quando giunse quasi come un naufrago affamato a bordo di navi a pezzi sulle sponde di Aman; ciò che oggi vedeva davanti ai suoi occhi era quanto necessario per rendere il "nuovo mondo" una terra più vicina.

"Signore il Capitano Elthuan ci comunica che tutti i duemila fanti di marina e i materiali hanno toccato terra e che ha iniziato ad approntare i primi gruppi d'esplorazione."
"Bene Elros, lascio a te il comando della flotta fintanto che sarò a terra. Rimani alla fonda nella parte più lontana della baia. Vedette giorno e notte, non dovrebbe avvicinarsi nessuno, ma la prudenza non è mai troppa."
"Aye Aye Signore"

@Silen
 

Silen

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La previsione fu in effetti smentita dato che non molto dopo l'approdo della flotta del regno della Tempesta l'accampamento venne raggiunto da una delegazione di nativi; per lo stupore deglie splroatori guidati dal capitano Killian si trattava nientedimeno che di un gruppo di halfling, anche se vestiti in maniera bizzarra, con grandi maniche a sbuffo e cappelli piumati, una mota davvero molto differente da quanto si poteva vedere sul continente. La delegazione, comrpendente un mezzuomo che sembrava avere funzioni di ambasciatore e una scorta, chiese di poter parlare con il comandante della spedizione.
 

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"Tutto mi sarei aspettato... ma non dei mezzuomini vestiti in questo modo" disse Killian vedendo l'improbabile delegazione scortata fino alla tenda di comando del grande accampamento.
"Quando pensi di aver visto tutto... Ea non perde tempo per sbatterti in faccia la cosa più improbabile, è certo che qualche dio lassù ha uno spiccato senso dell'umorismo" rispose il capitano Leviathan alle spalle dell'Ammiraglio.

L'ambasciatore venne fatto accomodare nella grande tenda allestita per gli ufficiali maggiori della spedizione dove ,oltre all'Ammiraglio Killian, vi erano il capitano Leviathan e il mago Kalul.

"E' un onore poter incontrare qualcuno, temevamo che l'isola fosse semideserta, il mio nome è Killian Jones." esordì l'ammiraglio.
"La nostra è una spedizione giunta dal continente al di là del Grande Mare, veniamo dal lontano Regno della Tempesta e siamo approdati qui dopo aver scorto questa terra dal ritorno della prima traversata, anni or sono, che ci ha condotto sul continente di Aman a incontrare e godere dell'ospitalità del popolo delle terre di Nifelheim.

Con chi abbiamo il piacere di parlare?
"
 

Silen

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"Il mio nome è Giugiolo Terrabucc, al vostro servizio" disse il mezzuomo inchinandosi profondamente e levandosi il voluminoso cappello che portava sul capo (che risultò alquanto calvo) per fare una elaborata riverenza. Il fatto che il nome dell'halfling suonasse ridicolo quanto i suoi abiti purtroppo non aiutava molto a mantenere l'atmosfera adatta a un incontro solenne fra ambasciatori "in verità ci eravamo già accorti che arrivavate dalla direzione sbagliata...per così dire" aggiunse l'hobbit con un sorriso "e non abbiamo potuto fare a meno dal cercare di incontrarvi il prima possibile. L'altro continente, il dilà, per noi è sempre stato soltanto una leggenda ma ecco che in strani giorni anche le leggende diventano realtà."
 

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"Giugiolo Terrabucc... tutto ci saremmo aspettati di trovare tanto a nord in mezzo al Grande Mare tranne che Halfling" disse sorridendo Killian, chiaramente rilassatosi dall'informalità del mezzuomo.
"Come per voi, anche per il nostro popolo, il nuovo mondo, o Aman come lo chiamate, è sempre stato, nulla di più, che una lontana leggenda che abbiamo avuto la forza e l'intraprendenza di voler scoprire... ed eccoci qua.

E' la mia seconda traversata e la terza spedizione in totale del nostro Regno al di qua del mare e credo che saranno le prime di una lunga serie.

Invero è proprio per questo che siamo approdati su quest'isola che immaginavamo disabitata, a torto evidentemente.

Ma prima... parlatemi di voi Signor Terrabucc. Chi siete? Da dove venite?"
 

Silen

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"Così a nord le stagioni indubbiamente sono molto fredde. Fortunatamente per noi la Regina delle Nevi ha voluto concederci la sua benevolenza e tenere il peggio dei ghiacci e del gelo dell'inverno lontano dalle nostre rive" disse il mezzuomo accennando sorprendentemente alla divinità patrona dei Frostlings "Noi veniamo da Aman ovviamente; o meglio dall'entroterra dovrei dire. Ci siamo trasferiti circa trent'anni fa su questa isola a seguito di divergenze con i nostri compatrioti della terraferma. Pensate" disse con aria confidenziale "pensavano che noi tutti senza eccezione fossimo degli eccentrici."
 

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"Evidentemente anche Aman è piena di gente strana" rispose sorridendo alla confidenza del mezzuomo.
"Conosciamo bene la Regina delle Nevi... dei nostri fraterni vicini ne sono profondamente devoti, il popolo dei frostling, ne avete mai visti in Aman?

Scelta coraggiosa ad ogni modo, spingersi dall'entroterra fino ad un isola così distante dalla terra ferma, dimostrate di aver sangue anche di naviganti.

Tornando a noi Signor Terrabucc, come dicevo, siamo sbarcati qui originariamente con l'idea di costruire un piccolo insediamento e scalo per le nostre navi dirette al nuovo mondo.

Sapete... il nostro popolo è un popolo di naviganti ma anche di commercianti ed è fuori di dubbio che la scoperta di Aman rivoluzionerà il mercato stesso, molte rotte verranno aperte tra i due continenti e molte navi transiteranno alla ricerca vicendevole di merci esotiche e risorse, per questo stiamo cercando un luogo ove convogliare gran parte delle future rotte mercantili del nord del continente."
 

Silen

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Il mezzuomo annuì vigorosamente "Certo, certo, conosciamo il popolo del ghiaccio, vivono non lontano dai nostri compatrioti halfling, ma piuttosto lontano da qui, temo. Ci siamo spinti molto ad est, sapete." scrollò le spalle alla lode successiva "Oh beh più che altro si è trattato di testardaggine credo. Volevamo trovare un posto adatto ma non ve ne era uno che andasse bene finchè, giunti al mare, decidemmo 'beh siamo andati ad est finroa continueremo ad andare ad est' e costruimmo delle barche. Le prime che mettemmo insieme affondarono a trenta cedntimetri dalla costa ma a furia di insistere riuscimmo a...barcamenarci. Capite il gioco di parole, vero? Ahahahahah"

"Un insediamento, dite? Di che tipo? Scusate se ve lo dico in maniera scortese ma non siamo venuti coì lontano per farci annettere da qualcun'altro, voi capite."
 

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Killian rimase lungamente pensoso davanti alle indicazioni geografiche del mezzuomo.
"Quanto a ovest oltre... le terre del Regno di Nifelheim?
Ricordate come si chiamavano le terre abitate da questo popolo di Frostling? O come si chiamavano le terre dei vostri cugini ex compatrioti halfling?
E' indubbio che siete grandi esploratori e viaggiatori anche voi.


Capisco le vostre preoccupazioni.
Non siamo certo giunti tanto lontano per sottomettere con la forza un popolo, ne probabilmente ne abbiamo i mezzi.
Come ho già detto credevamo che questa isola tanto a Nord fosse disabitata... ed invero le nostre speculazioni non sono sbagliate... solamente vecchie di trentanni."
aggiunse con un ampio sorriso.

"Questa isola è senz'altro della vostra gente Giugiolo, non possiamo però non notare che il territorio è comunque molto ampio... potremmo trovare un qualche genere di accordo.
Magari potreste cederci o affitarci diciamo... una cinquantina di ettari disabitati qui nella costa a sud, per permetterci di fondare un piccolo insediamento portuale dover poter far approdare le nostre navi commerciali dirette ad Aman.

Signor Terrabucc mi sembrate una persona dotata di acume e credo possiate capire quanta ricchezza anche per voi potrebbe portare uno scalo commerciale tra i due mondi a quest'isola, senza contare il commercio che potremmo intraprendere noi stessi con la vostra comunità.
Che ne dite?"
 

Silen

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Il mezzuomo scrollò le spalle "Molto più a ovest, credo. Abbiamo viaggiato per parecchio tempo e a dirla tutta non abbiamo conservato mappe. Anche se le avessimo del resto ormai sarebbero probabilmente troppo vecchie. Per il resto..beh detto così non suona tanto male. Come avrete notato non abbiamo costruito porti o roba del genere: una volta stabiliticisi qui abbiamo riutilizzato il legname delle navi e non ci siamo più curati di altro che della nostra isola. Lo spazio per il vostro insediamento c'è, voi in cambio potreste aiutarci in vari modi, questa isola è povera di ferro ad esempio e potrebbe farcene comodo qualche carico. E poi immagino che il vostro insediamento comprerà dai nostri contadini e potrà venderci varie cose che non vediamo da quanto abbiamo lasciato il continente. Mmm-mmm-h. Si, in linea di massima credo si possa combinare qualcosa, dovrò parlarne agli altri villaggi naturalmente."
 

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"Dunque Signor Terrabucc credo che ci riaggiorneremo.
Aspettiamo una vostra risposta in modo che potremmo parlare meglio di eventuali condizioni."

(avanti fino al ritorno?)
 

Silen

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Un paio di giorni dopo il mezzuomo ritornò accompagnato da tre suoi compagni e chiese nuovamente di vedere il comandante Killian.
"Buona giornata a voi, capitano! Ho parlato coi miei compagni degli altri villaggi dell'isola e siamo d'accordo nel darvi il permesso di costruire l'insediamento di cui avete parlato, in cambio di un affitto di 10 monete all'anno più mezza moneta per ogni rotta che farete passare per la vostra città. I nostri agricoltori e allevatori certamente verranno a tenere mercato nella vostra cittadina per cui non avrete problemi a procacciarvi cibo e le altre risorse dell'isola..non molte a dire il vero, ma qualcosa c'è...e prospereremo entrambi."
 

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"Signor Terrabucc abbiamo un accordo" disse Killian stringendo la mano al mezzuomo.
"Rimarranno qui un migliaio di nostri uomini che saranno i primi coloni dell'insediamento mentre noi partiremo a giorni.
Inizieremo oggi stesso a scaricare i primi materiali per le prime strutture.

Siamo certamente interessati a comprare tutto ciò che avete in surplus.
Vedrete miei cari, faremo grandi affari insieme!"
 
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