[Tempesta - Isauria] Primo incontro

Redual

Brontolo
Pochi mesi dopo aver stabilito il primo insediamento continentale in Aman una delegazione da Costa d'Oro si dirige verso i confini di quella che dai primi rapporti parve una nazione civilizzata. (regione 8 di Isauria)



@Silen
 

Silen

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Avvicnandosi al confine la delegazione del regno viene avvicinata da uno squadrone di armati; con un certo stupore la delegazione si accorge che la pattuglia sembra composta da un misto di gnoll e minotauri, i primi armati alla leggera, i secondi imponenti e pesantemente armati.
 

Redual

Brontolo
Alla vista dell'avvicinarsi della pattuglia Bjorn fece cenno ai suoi uomini di tenere le armi vistosamente nel fodero e tenere occupate le mani in modo di dare un apparenza più rilassata e tranquilla possibile.

Alla distanza d'udito, con tono forte e deciso Bjorn proclamo in un comune ben scandito:

"Sono Bjorn delle terre d'oltremare chiamate il Regno della Tempesta.
Vengo in pace in cerca di amici e commercio."
 

Silen

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Uno gnoll e un minotauro, quest'ultimo tanto enorme da far sfigurare persino l'uomo-iena al suo fianco, che pure non era precisamente piccolo, si fecero avanti per parlamentare. In silenzio ascoltarono il discorsetto dell'uomo del Tempesta, poi il minotauro si grattò il capo e si voltò verso lo gnoll.
"Ahò, ch'a detto?"
"Il ga dito che'l vol parlà e comprà e vende. L'è venù in pas e ce vol ben e bla bla bla."
"Ah".

Il minotauro annuì fra sè, prese un respiro profondo e iniziò a parlare a un volume che avrebbe potuto resuscitare un morto
"A BIORNEEEEEEEEEEEEEE! Te dò er benvenuto n'a' terra de Isauri, il popolo de gnoll e tauri. Avemo visto er tuo esercito brucià e conquistà e massacrà e corre voce che avete pure calpestato er inviato da regione vostra na fretta de menà. E mo sei quà a parlà de pace?" il minotauro sbuffò rumorosamente dalle froge "Scusame sai ma nun te credo. A meno che 'amici' nella tua lingua non voglia dì, 'qualcuno da menà'. Nel qual caso bello mio sei ner posto sbagliato. Allora, che c'hai da dì, eh? Eh?"
 

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Brontolo
Bjorn "il Rosso" non era propriamente il diplomatico perfetto, né nell'aspetto né nei modi, e questo lo capì in fretta lo sparuto seguito di mercanti malconci che lo seguivano quando, dopo le parole del minotauro, si girò indietro, come a soppesare i suoi numeri, e aprì la sua bocca in un sorriso sinistro, ricordato ancora oggi nei dintorni di bastiglia dopo il massacro delle compagnie mercenarie che lo tradirono.

Il "gigante" del nord si voltò nuovamente verso il minotauro con il suo volto segnato dalle cicatrici, lo fissò negli occhi, per quanto possibile data la differenza di stazza, per poi esplodere in un boato:
"OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOUUU TAURO.
Sono felice che hai gli occhi per vedere. Hai visto bene.
Volevo quella terra e l'ho presa.

Ora smetti di vedere e inizia a pensare.
Se volevo venir qua per aver qualcuno da menà, secondo te sarei qui con quei damerini?
- disse indicando con un cenno i mercanti - avresti sentito ben altro che queste chiacchiere.

Che poi, a veder quanto sei grosso, se avessi voluto trovare qualcuno da menà al mio livello, sarei proprio nel posto giusto."
 

Silen

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Ancora una volta il minotauro si voltò verso lo gnoll con aria perplessa.
"Ahò, ma c'ha detto?"
Lo gnoll sembrò un tantino esasperato dal suo compagno ma dopo aver levato gli occhi al cielo rispose
"Il ga dito che ti te set brùt, gràs, pelà. Che schifo...culatùn!(cit.). E che nel cas il vol qualcun da menà, ti te set il toso giusto per elo."
Il minotauro dilatò le froge, sbuffò e fremette, poi si voltò nuovamente verso l'uomo del Tempesta
"A BIORNEEEEEE! Nun te conviene scherzà cor foco. La vedi sta mano?" nel dire così la creatura alzò una manona grande da sola quanto la testa del generale "Esta mano pò essè piuma o pò esse fero. E quanto a penzà io penso che forse non c'hai molto chiaro che stai a camminà sur filo sottile. Continua a mancamme de rispetto e stò filo se va a spezzà e t'assicuro che non te piacerebbe er risultato. E mo spigame perchè me dovrebbe fregà quarcosa de ste carabattole che te stai a portà dietro. " il minotauro indirizzò ung esto sprezzante ai mercante "A guardalli questi non c'hanno manco uno stuzzicadente dar mia misura...".
 

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Brontolo
Bjorn guardò lo gnoll per un attimo interdetto, per poi tornare al minotauro.

"Vediamo se me riesci a capire"
disse per poi fischiare e fare un cenno ad uno dei mercanti dietro di lui, che avanzo con un piccolo scrigno.
"Lo vedi questo?" disse aprendolo mostrando almeno un centinaio di pezzi d'oro "per questo ti devono interessare loro.
Che m'hai capito?
Rimaniamo qua ad urlare o facciamo in modo che voi ve ne guadagnate questi ed altri?

E poi se vuoi giocare alla tua mano che pò esse piuma e fero ti mando un amico mio."
 

Silen

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Lo gnoll, visti i precedenti, inzia a dire "Il ga dito..." ma questa volta viene interrotto dal minotauro con un gesto secco.
"Muto. Me sa che ho capito fin troppo bene, ahò." l'ambasciatore taurino fa un paio di passi avanti piazzandosi direttamente davanti all'uomo della Tempesta e sbuffa rumorosamente.
"A Bjorne, capimose un pò, perchè le cose stanno a andà pè lunghe e io me stò a stancà." esordisce in tono sorprendentemente pacato "Tu forse me stai a piglià pè no stupido e se è così me sa che stai a prenne 'n abbaglio grosso come er mare. Certo, l'oro è oro, piace a tutti e bla bla bla. Tutto molto bello ma io voglio capì 'na cosa...l'artranno sei venuto quà e hai messo a fero e foco quei poracci de Costa d'oro. Ora tu viè quà a parlà de mercato eccetera. Bello, dico io. Serio. Ma io me domanno, ce possiamo fidà? Non sarà mica che domani te svegli male e penzi de potè veni`qui a fare er bello o er cattivo tempo. Quà in giro ce ne è anche troppa de gente che penza che noi si stia quà a fare pippa. E ora risponni. Serio. Famme capì che ci stai quà a fare e se veramente potemo esse amici. Se si allora potemo anche fa stò commercio a cui tieni tanto. Ochei? "
 

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Brontolo
"Se anche avessimo intenzione di muovervi guerra, e non l'abbiamo, non ne avremmo comunque i mezzi, ne i modi, ne l'interesse.
Guardati, siete grandi e grossi, per sottomettere un popolo come il vostro servirebbero decine di migliaia di guerrieri.

Ci serviva un approdo ad Aman, questo è quanto, io ho i miei modi per ottenerlo, e non sono un tipo granchè diplomatico, d'altra parte non sono neanche un traditore o un falso.
Sono qui per portare loro"
disse indicando il seguito "a parlare e fare affari sani e salvi".
 

Silen

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"Mhf" sbuffò il minotauro poi si voltò verso il suo compagno gnoll che fino a quel momento aveva detto ben poco "Ahò Frollo nun restà li impalato come un acero. Che pensi di stò Bjorne e di questi fraciconi che stà a portasse dietro. Ce potemo fidà?"
Lo gnoll fece una smorfia "Mi me fidi no nè di lù nè tantomeno de eli. Ma se podaria almen vedè che hano da dir e da dar."
Il minotauro sbuffò nuovamente "Eccerto, tanto poi se si arriva a menà le mani c'er tauro a levarte dagli impicci eh? Vabbè. A BJORNEEEE! Oggi è lo giorno tuo...Nun dico che ce fidamo eh, questo vedi di capillo bbene ma ve staremo a sentì, sia te che quei trucidi deitro a te. Fai il bravo e magari la prossima volta ce potemo risparmià li preliminari e passare subito al sodo."
Dietro il minotauro lo gnoll ridacchiò, col tipico fare da iena della sua razza, per la scelta di parole del compagno ma non disse niente.
 

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Brontolo
Bjorn sorrise con il suo fare poco rassicurante, dentro di se pensava che era stata una trattativa tutto sommato positiva, nessun era morto, i mercanti dietro di lui invece erano tra il terrorizzato e rassegnato ad una fine miserabile che incredibilmente pareva allontanarsi.

Il gruppo seguì il minotauro e lo gnoll fino all'insediamento più vicino, dopo questo primo contatto il burbero guerriero nordico si mise in disparte a parlare di temi leggeri con il seguito a guardia dei mercanti, fù invece il mercante Erik Octo a condurre l'ambasciata.

"Mio buon ospite, come avete detto di chiamarvi?" esordì il mercante al minotauro.
"Il mio nome è Erik Octo, in carica per i commerci nei nostri vicini insediamenti... sapreste dirmi con chi condurre affari qui?"
 

Silen

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Il minotauro si grattò il mento e sbuffò "Kargon. E lui è Frollo. " disse indicando lo gnoll che era a sua volta presente all'incontro "Er problema è che io di tutti sti cicci e 'mpicci che fate voi bottegai nun ce capisco gnente. Ah ma 'spetta n'attimo, c'ho un'idea!" così dicendo il minotauro si diede una manata sulle cosce causando un rumore fragoroso che fece trasalire i presenti "A FROLLO! Tu ce capisci di moneta e affari simili e finora nun hai fatto un cazzo. Fa'r'bravo e parlace tu co questi che io intanto me vado a magnà qualcosa. Me fido di te, eh? Ciao." e con queste parole Kargon se ne andò allegramente per if atti suoi mentr lo gnoll alzava gli occhi al cielo.
"Figuramose se il mona non coreva subito a magnà e beve e me lassava quà con vialter. Bon, sembraria che ti devi parla con mi, vecio. Su su dime che mi go tante robe da far..."
 

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Brontolo
"Frollo dunque...
Non voglio sicuramente trattenervi troppo.
Come ha giàa vuto modo il nostro generale di dirvi... a modo suo... siamo più che interessati a commerciare ed acquistare tutto ciò di che avete nelle disponibilità di vendere, che siano metalli, legna, forniture di cibo..."
 

Silen

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Lo gnoll sbuffò "Toso, cosa ti fa pensà che mi ga cibo da vende? Mi compraria piuttosto, non ti ga capio da solo quanto magna un tauro? Ecco ora pensa a una mandria de tauri...e lui me chiede anca se mi ga cibo da vendere, ciò. Ferro magara ne avemo un pò ma gavemo anca vicini poco gentili e mica potemo vender ferro per poi trovarci con le braghe bucate, te par? Si ti vol commerciar ti ga da far una bea proposta e per adesso mi no ha sentì niente che me piaccia. Semo un piciulo stato e ci servono più risorse che or. O ti gà de meglio da offrir? "
 
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