[Tempesta] Compagnia commerciale del grande mare

Redual

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Per volontà di Sua Maestà Stannis signore del Regno della Tempesta si convocano i principali mercanti e uomini d'affare nella città di Yerzu con l'intento di organizzare i sempre maggiori commerci e scambi sotto la coordinazione di una sola entità.

Viene altresì richiesto da Sua Maestà che i partecipanti giungano con adeguate proposte per la sua fondazione ed il suo statuto.


@Silen
 

Silen

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Numerosi fra i più facoltosi mercanti si presentano alla convocazione reale ma la susseguente discussione sullo statuto non porta a molto, principalmente a causa delle divergenze esistenti fra i vari principi mercanti che risultano incapaci di accordarsi anche su questioni di principio. Valga come esempio la questione se accordare ad ogni mercante un singolo voto o "pesare" l'importanza dello stesso secondo la grandezza del suo patrimonio o del suo giro di affari: la discussione si trascina per due intere settimane senza arrivare a niente.
 

Redual

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Centinaia di lanterne ondeggiavano pigramente nel buio della notte nello specchio di mare di fronte a Yerzu mentre la loro luce rischiarava gli scafi delle navi.

Dalla balconata del palazzo cittadino Stannis aveva una superba vista della città e del porto.

Quella stessa sera erano stati invitati tutti i mercanti giunti lì da ormai due settimana per un pranzo a corte.

"Miei signori" esordi Stannis ancora rivolto verso il panorama visibile dal balcone "temo purtroppo che a voi tutti sia sfuggita una sfumatura della vostra convocazione, vi ho voluto lasciare del tempo ma, dopo il vostro insuccesso, mi è sembrato doveroso riunirvi tutti qui questa sera.

Vedete..." disse indicando con ampio gesto del braccio l'orizzonte "là vi sono alla fonda più di un centinaio delle navi della nostra flotta... e come credo siete a conoscenza, queste non sono ormai che una parte della Flotta del mio Regno.

Tre anni fa, quando sono salito al potere ho trovato una situazione... indegna, immagino che voi la ricordiate.
In questi tre anni, i miei incaricati hanno di fatto triplicato le entrate commerciali e assicurato un sano approvvigionamento commerciale.

Cio che immagino vi sia sfuggito è che questa non è più il Ishitara, ne è più il tempo di quell'indolenza.
La nostra terra ha già perso oltre vent'anni a causa di incapacità rispetto a tutte le altre grandi nazioni di Ea, io non ho tempo di perderne neanche un minuto di più.

E qui veniamo a voi, i miei consiglieri più stretti mi consigliarono questo raduno per ottimizzare i commerci facendoli gestire dalle figure più esperte del mio Regno, e farli ulteriormente fiorire.
La vostra inconcludenza oggi mi porta alla presa di coscienza di come quel consiglio appaia superato o inapplicabile e alla decisione che nel mio Regno voi tutti non possiate altro che rimanere niente di più che meri intermediari... gestori di convogli e nulla di più.

Tuttavia credo fermamente nelle seconde possibilità e questa è per l'appunto la vostra.
Avete tempo fino a domattina per presentarmi una proposta degna di essere letta e adeguata alla corona, in caso falliate nuovamente non disturbatevi neanche a presentarvi al mio cospetto a sprecare inutilmente il mio tempo.

Da qui ad una manciata di anni il Regno della Tempesta sarà la più grande potenza commerciale di Ea, questo ve lo assicuro, bisogna vedere se lo diventerà con voi o no."

Detto questo, senza ammettere repliche re Stannis uscì dalla stanza che venne chiusa a chiave dietro di lui, poco dopo venne servita una frugale cena a base di pane e zuppa.

@Silen
 

Silen

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Messi di fronte all'inevitabile i mercanti dell'ex-regno di Ishitara si rassegnarono a stendere un documento contenente una serie di disposizioni volte a regolamentare le attività mercantili e a sottoporle alla supervisione di una vera e propria compagnia o gilda mercantile nella quale era presente anche una partecipazione statale, come avveniva già in altre nazioni di Ea, non senza brontolare sui bei tempi in cui il trono se ne stava alla larga lasciando che i mercanti si regolassero secondo il proprio criterio.
 
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