Mikhail Mengsk
MSPAINT OVERTYRANT
"Burning Chrome" è un testo elettronico dall'autore ignoto che sta circolando come un virus nel Cyberspazio di Chrome, il pianeta-capitale del Tecnoculto, nella Provincia omonima. Circolato prima fra i vari gruppi di giovani cyber-dipendenti, ha attirato l'attenzione del grande pubblico grazie alla sua diffusione ubiqua e favorita dal passaparola informatico, fino a giungere ai mass media.
"Burning Chrome" è il manifesto della gioventù del Tecnoculto, stufa delle rigide gerarchie tecnocratiche per le quali "tu sei il tuo lavoro" e per le pressioni che esse impongono sulle masse di lavoratori non qualificati ai quali è richiesto di lavorare come schiavi senza reale possibilità di miglioramento. A questo, il testo affianca la bruciante critica delle condizioni di vita ai piedi delle Arcologie delle Corporazioni, negli slum tecnologici dove fiorisce ogni genere di attività semi-legale e illegale, pattugliate dai droidi della Sicurezza e sostanzialmente ignorate dalle alte sfere.
Chrome, si legge nel testo, è diventato un sistema classista sotto una facciata di meritocrazia che premia solo chi ha i cyberwares più avanzati: i ricchi che possono pagarli. I poveri che non possono permetterseli sono lasciati al loro destino di lavori umili e degradanti, disprezzati dai Tecnici ed impossibilitati ad elevarsi dalla loro condizione a causa dei "test d'ingresso" sempre più duri per i lavori e le posizioni migliori. Lo scontento sta mutando in odio, e il testo utilizza il doppio significato di "Burning Chrome" sia per rappresentare questo fuoco sotterraneo sia per incitare i Paria a farlo emergere in superficie. Finora le varie aggregazioni sociali degli "esclusi" si sono limitate a scioperi e proteste, ma il testo incita alla rivolta aperta.
Chrome, si legge nel testo, è diventato un sistema classista sotto una facciata di meritocrazia che premia solo chi ha i cyberwares più avanzati: i ricchi che possono pagarli. I poveri che non possono permetterseli sono lasciati al loro destino di lavori umili e degradanti, disprezzati dai Tecnici ed impossibilitati ad elevarsi dalla loro condizione a causa dei "test d'ingresso" sempre più duri per i lavori e le posizioni migliori. Lo scontento sta mutando in odio, e il testo utilizza il doppio significato di "Burning Chrome" sia per rappresentare questo fuoco sotterraneo sia per incitare i Paria a farlo emergere in superficie. Finora le varie aggregazioni sociali degli "esclusi" si sono limitate a scioperi e proteste, ma il testo incita alla rivolta aperta.
"Burning Chrome" non è un manifesto politico: gli autori non suggeriscono nessuna linea d'azione o soluzione per questo problema. "Burning Chrome" è allo stesso tempo un atto di accusa e una minaccia: il fuoco divampa.
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