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Ispirato dal thread sul suicidio, vorrei chiedere qualche informazione riguardo le tecniche attuali di tortura, quelle basate principalmente sull' azione psicologica/emotiva
Immagino Raufestin sia la persona più indicata per guidarmi in questo meraviglioso mondo, se hai articoli o testi da consigliarmi sparali pure senza pietà.
Dopo aver visto il museo degli orrori di Budapest mi aspetto veramente il peggio da questo argomento.
Comunque direi che un classico sia la privazione di sonno e la visione di un programma con la De Filippi
Ni. Partiamo da un presupposto, se parliamo di torture in aree di conflitto dobbiamo prima vedere nelle mani di chi si capita.
Da una parte ci sono i soldati regolari, allora li calci e schiaffi in faccia si sprecano. Ma li è più per rabbia e sfogo contro il nemico che non una vera e propria tortura.
La tortura fisica tende ad irrigidire il torturato, le botte fanno scattare sistemi di autodifesa. Ad esempio si è compreso che le false esecuzioni che andavano tanto di moda fino a qualche anno fa non fanno parlare più di tanto il torturato, scatta l'idea "parlo o non parlano, tanto mi ammazzano meglio che sto zitto e difendo i compagni". Se l'obiettivo è la raccolta d'informazioni allora le cose si fanno più fini.
Un breve escursus storico: la guerra moderna nasce tra le guerre boere e la prima guerra mondiale. In quel periodo di conquiste coloniali il controllo del territorio in paesi ostili era piuttosto difficile, ma a livello di torture si preferivano mezzi spicci come campi di concentramento, distruzioni di interi villaggi ecc...
Con la seconda guerra mondiale iniziano a nascere i primi corpi specializzati in intelligence e torture. L'esempio più famoso è sicuramente la Gestapo. La specializzazione negli interrogatori però è più dal punto di vista delle lingue che l'interrogatore poteva conoscere che non nei mezzi usati.
Finita la 2° guerra mondiale i francesi speravano di mantenere il proprio impero che però faticavano a controllare. In particolare in Algeria e Vietnam intrapresero campagne contro i movimenti indipendentisti, un tipo di guerra in cui le informazioni dal singolo sono fondamentali. Qui il colonnello Trinquier divenne famoso per le teorie espresse nel rivoluzionario libro "Modern Warfare" in cui per primo teorizzo la guerra come è combattuta oggigiorno.
I francesi in Algeria ed in Vietnam iniziarono ad usare sistematicamente la corrente come strumento per convincere i miliziani catturati a tradire la propria organizzazione. Ma anche altre cose simpatiche come l'inserimento di cunei di legno sotto le unghie oppure il loro strappo. Metodi estremamente dolorosi che però non portano ad un'accidentale morte del torturato.
La guerra in Vietnam venne ereditata dagli Stati Uniti e qui anche i metodi di tortura francesi. Protagonista divenne il waterboarding (alcuni credono che sia arrivato in Vietnam dalla Cina e qui appreso dai francesi che lo insegnarono agli americani). Ormai è un sistema divenuto celebre negli ultimi anni e consiste nel far credere al corpo del torturato che sta affogando. Essendo una reazione incontrollabile pochi secondi possono far crollare una persona media.
Nel frattempo, nel quadro della Guerra Fredda, si iniziarono a sviluppare droghe per gli interrogatori. Purtroppo però su questo fronte non ne so molto.
Il vero passaggio di qualità è stato negli ultimissimi anni con la cosidetta guerra al terrorismo. Qui le informazioni del singolo diventano non un'accessorio ma il campo di battaglia principale. Per i primi anni dell'amministrazione Bush c'è stata una transizione tra i metodi fisici "vecchi" e quelli psicologici nuovi. Sopratutto si utilizzavano quelli molto duri nei teatri operativi (Iraq, Afghanistan ecc) e quelli più fini a casa (Guantanamo e le altri innumerevoli prigioni segrete). Con Obama invece i primi metodi sembrano essere scomparsi.
Torture psicologiche più usate sono quelle che giocano con i sensi. Ho letto vari rapporti sulle torture moderne:
Prima di tutto c'è un passaggio fondamentale che è quello del disorientamento. Non bisogna dare modo al prigioniero di pensare alla sua nuova situazione e trovare metodis per adattarsi e resistere. Quindi appena arrestato il presuto nemico deve passare per una situazione terribile. In Afghanistan ad esempio i sospetti miliziani vengono incatenati con le mani al soffitto toccando sul pavimento solo con le dita dei piedi. La sensazione sul corpo è molto simile alla crocifissione. Mentre sono appesi come salami qualcuno gli urla contro roba a caso. In "taxi to the dark side" un soldato americano urlava agli afghani gli ingredienti dei suoi cereali perché non sapeva più cosa dire.
Una volta passato per questo calvario sta tutto alla fantasia dei torturati, ecco alcune cose che mi vengono in mente:
1) I prigionieri vengono messi dentro dei container bui lasciati ad arrostire sotto il sole cocente e bombardati costantemente da musica metal anche per due o tre settimane di seguito.
2) Un'altra tortura terribile è la posizione forzata, il torturato deve stare in una posizione scomoda per giorni interi, se cede gli viene data una terribile scossa generalmente ai testicoli.
3) La privazione del sonno da vere e proprie allucinazioni, lo posso dire per esperienza personale (no, non mi hanno torturato ma ho avuto problemi con il sonno), il torturatore entra ogni 10-20 minuti dentro la cella e butta un secchio di acqua gelida in faccia ripetendolo per settimane.
4) Cuffie da muratore, bende e guanti di plastica spessissimi vengono messi al torturato. Tutti i suoi sensi quindi spariscono perché non può sentire, vedere o toccare più nulla. Possono bastare anche un paio di giorni ma chiunque crolla perché il cervello impazzisce e crede che siano passati anni interi.
5) La persona viene messa in un sacco appeso al muro e fatto ruotare. Si perde completamente l'orientamento e ci si sente malissimo.
Questi son quelli che mi vengono in mente ora su due piedi. Ovviamente non esistono schematizzazioni, è un campo molto vasto ed ovviamente in penombra dove è difficile trovare informazioni sicure e sempre aggiornate.
Praticamente tutte le forze armate regolari o non del mondo hanno torturato e torturano ora. Un buon 90% delle forze dell'ordine del mondo fa buona compagnia. Non c'è nessuno che possa dirsi pulito. Negli ultimi anni però c'è un certo dibattito attorno alla questione, si sta iniziando a dubitare dell'effettiva utilità della tortura nel campo dell'intelligence. Infatti la tortura fa parlare il torturato, ma non è detto che quello che dice è vero. Si è notato in Iraq ed Afghanistan che spesso i torturati tendono a dire "quello che i torturatori vogliono farsi dire" pur di porre fine al dolore.
Che io sappia la deprivazione sensoriale l'hanno scoperta i russi, quando hanno scoperto che il nostro corpo ha due soglie del dolore: quella a cui appare e quella oltre il quale il corpo per autodifesa si spegne, facendoci svenire, che rende di fatto inutili molte torture basate su ustioni, lesioni da taglio e botte troppo forti e prolungate.
si fa riferimento all'immobilità: c'era una tortura medievale che prevedeva il restare in una posizione tra l'accucciato ed il carponi fissato con un telaio metallico, in svariati giorni il corpo produceva troppo acido lattico che non veniva smaltito e ciò portava all'erosione dei muscoli con ovvie conseguenze in termini di dolore
oggigiorno per la tortura a scopo di estorsione informazioni in modo professionale si evitano quelle cose che potrebbero ovviamente ammazzare il soggetto
conta soprattutto la capacità linguistica nel fare le domande giuste
senza andare troppo lontano anche la polizia che c'è dietro casa usa di questi divertentissimi stratagemmi.
il dilemma del carcerato è sempre in voga, arrestano me e rauf per uno spinello, ci tengono 5 6 ore fermi senza dirci cosa succede, con insulti risatine e umiliazioni, e dopo vengono da me con una dichiarazione falsa di rauf che dice che è tutta colpa mia, e a rauf ne arriva una mia fasulla dove dico che è tutta colpa sua, la rabbia che monta verso gli sbirri si scatena contro il compagno traditore...
il vecchio sbirro buono vs sbirro cattivo, sono tutte torture psicologiche che lasciano brutti traumi a chi le passa.
perquisizioni vaginali o anali senza motivo, sono pure da considerarsi tortura.
si dice che alla diaz gli sbirri tagliassero la pelle tra le dita con dei fogli di carta, cicatrizza velocemente ma il dolore è simile ad una scossa elettrica.
la polizia segreta di stalin l'NKVD ne combinava a milioni nelle sale d'interrogatorio, perché per le loro procedure una "confessione" era necessaria
il bello è che queste tecniche son una delle cose più globalizzate del mondo. Certe volte noto che si spostano più velocemente del nuovo modello di smartphone.
Ad esempio la questione del trapano egiziano. In pochissimo tempo si è diffuso in tutto il medioriente per poi sparire completamente e fare la sua ricomparsa in Messico tra i Narcos (a Camarena gli infilarono un trapano su per il cranio).
senza andare troppo lontano anche la polizia che c'è dietro casa usa di questi divertentissimi stratagemmi.
il dilemma del carcerato è sempre in voga, arrestano me e rauf per uno spinello, ci tengono 5 6 ore fermi senza dirci cosa succede, con insulti risatine e umiliazioni, e dopo vengono da me con una dichiarazione falsa di rauf che dice che è tutta colpa mia, e a rauf ne arriva una mia fasulla dove dico che è tutta colpa sua, la rabbia che monta verso gli sbirri si scatena contro il compagno traditore...
il vecchio sbirro buono vs sbirro cattivo, sono tutte torture psicologiche che lasciano brutti traumi a chi le passa.
perquisizioni vaginali o anali senza motivo, sono pure da considerarsi tortura.
si dice che alla diaz gli sbirri tagliassero la pelle tra le dita con dei fogli di carta, cicatrizza velocemente ma il dolore è simile ad una scossa elettrica.
la polizia segreta di stalin l'NKVD ne combinava a milioni nelle sale d'interrogatorio, perché per le loro procedure una "confessione" era necessaria
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