[Sultanato Corasmio] Editto della Guida Illuminata- 1157

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Io, Il-Arslan, Shah della Corasmia, Signore di Urgench e di Bandar-a-Abbas, Spada dei Khwarezim.

AFFERMO

Che il popolo Corasmio non può essere governato esclusivamente da un distante governo centrale rigido e distante, che ne limiti la capacità di autogestione, e che ne tarpi irrimediabilmente le ali.

Il popolo Corasmio è libero, e il suo Shah non è il suo dominatore né il suo tirannico padrone, bensì la sua Guida Illuminata.

Egli non governa con la paura e la sopraffazione, ma tramite la collaborazione del suo popolo.

PERTANTO

Che gli Editti dello Shah e della sua Corte abbiano valenza suprema all'interno del Sultanato, ma che al di fuori delle leggi da essi promulgate le autorità locali possano regolarsi come meglio credono, confidando nella loro migliore conoscenza delle situazioni locali.

Decreto quindi che in ogni regione venga elevata l'entità urbana più rilevante al rango di Vilayet (Provincia), e qui vengano costruiti un Tribunale presieduto da un giudice (Cadì) e un Palazzo del Governatore (Wālī). Queste due entità rappresenteranno la Guida Illuminata dello Shah in ogni regione, e governeranno in sua vece e secondo la Sua volontà.

Il Walì si assicurerà che nella regione la parola dello Shah sia rispettata come legge suprema. Il Cadì dirimerà le controversie riguardo ad eventuali conflitti di tali Leggi Supreme con le leggi e le tradizioni locali.

Il Palazzo del Walì conterrà anche l'ufficio tributario che raccoglierà le imposte decise dalla Corte dello Shah e le farà pervenire alla capitale.

Viene costruito nel Vilayet anche un Emporio locale che si occuperà di organizzare le tratte commerciali principali secondo le quote correnti, consegnate annualmente da emissari dello Shah. Tali quote possono essere adeguate localmente nel caso di eventi eccezionali per prevenire, per esempio, gli effetti negativi di uno scarso raccolto o di un'eccedenza invenduta. In nessun caso saranno tollerate variazioni delle quote che esulino da questi eventi eccezionali. Un rappresentante dello Shah nominato Capo Mercante (Bas Tuccar) si assicurerà di questo.

Al Walì viene ufficialmente affidato il comando di una piccola guarnigione di Miliziani allo scopo di garantire l'ordine del Vilayet e di eseguire le sentenze del Cadì. Il comando effettivo è in mano ad un ufficiale militare nominato dallo Shah. In caso di sfiducia del Walì, nessuno dei funzionari locali è più tenuto a prendere ordini da esso, e il Cadì ne prende il posto fino all'arrivo di un nuovo Walì. In caso di emergenza, il comandante militare può prendere il comando fino all'arrivo di un emissario dello Shah competente o al ristabilimento della normalità.

Walì, Cadì e Bas Tuccar vengono nominati dallo Shah, ma i nobili locali possono patrocinare i loro affiliati o eleggere un candidato comune e mandandolo presso la Corte dello Shah a Bandar-a-Abbas. La decisione ultima spetta comunque ad essa.

Non v'è Dio se non Allah e Muhammad è il suo profeta

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