[Sudafrica] Visite di stato

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Il premier Kruger rende noto in una conferenza stampa che effettuerà, previa disponibilità delle nazioni interessate, nelle prossime settimane una serie di visiite di stato nei seguenti paesi.

-Angola, Zimbabwe, Namibia, Botswana, Zambia, Madagascar, Lesotho, Swaziland

Alcuni dei temi di discussione saranno l'istituzione di un progetto internazionale per combattere la desertificazione del Madagascar, misure da prendere contro l'epidemia in Angola, discussioni volte a stabilire i requisiti per istituire una moneta unica nell'unione doganale, maggiore itnegrazione delle economie dell'africa del sud, modernizzazione degli apparati statali africani

Verranno inoltre effettuate visite nei seguenti paesi

-Kenya, Malawi, Oman, Nigeria

temi da discutere: situazione nell'Africa orientale e medio oriente, problemi dei profughi, collaborazioni economiche, guerra civile in guinea, ingerenze straniere nelle questioni interne dei apesi africani.
 

artista.

Uomo del Popolo
(nigeria e zimbabwe sono lo stesso paese.)

Godfrey Esbach, ministro degli Esteri dell'UDRA, comunica che sono in corso i preparativi per accogliere il premier Kruger ad Harare.
Vista la partecipazione sia dei vertici dello Zimbabwe sia dei vertici UDRA, il premier viene invitato ad estendere la propria visita, per discutere sia degli affari locali dell'Africa Meridionale, sia della situazione africana in generale.
 

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(So che sono entrambi UDRA ma volevo far capire che visitavo sia lo Zimbabwe che la Nigeria ^__^)
 

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Dopo aver visitato le capitali di Angola, Namibia, Botswana, Madagascar, Lesotho e Swaziland il premier Kruger annuncia in conferenza stampa il raggiungimento di un accordo per stabilire un tasso di cambio fisso allo scopo di rafforzare la stabilità economica dell'area.

Alla domanda di un giornalista se questo deve essere inteso come il primo passo verso lo stabilimento di una moneta unica, il premier sudafricano nega recisamente "Al momento non esistono le condizioni per instaurare una moneta unica sia per la particolare situazione economica dell'africa in generale sia per gli squilibri esistenti fra le valute in corso nei nostri paesi e che costringerebbe le nazioni con le valute più deboli a sforzi sproporzionati per sostenere la moneta o peggio ancora ad una vera e propria colonizzazione economica da parte dei paesi più forti. L'accordo raggiunto oggi non è nulla del genere: è piuttosto da considerarsi come un patto informale, molto elastico, fra i nostri paesi al fine di rendere solida la nostra earea valutaria e incentivare investimenti. Quello che vogliamo è che tutto il mondo possa toccare con mano il fatto che investire nei paesi dell'Africa del Sud è altrettanto vantaggioso che investire in Europa o in America, forse persino più vantaggioso vista la forte crescita dei apesi dell'area."

Prima di partire con Harare il premier si augura di raggiungere un simile accordo anche pe quanto riguarda lo Zimbabwe ed accoglie volentieri l'invito del premier dell'UDRA Esbach ad estendere i temi dei colloqui secondo le sue indicazioni.

Viene inotlre annunciato che una commissione internazionale si insedierà quest'anno ad Antananarivo con lo scopo di studiare un piano di inversione del processo di desertificazione. Si prevede che i lavori inizieranno il prossimo anno una volta portato a termine il progetto e saranno finanziati dai paesi UDPSA. Vista l'importanza e la portata del progetto, che potrebbe servire da pilota per altre aree del pianeta a rischio desertificazione si spera e auspica la partecipazione della comunità internazionale.
 

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Le visite diplomatiche del premier Kruger proseguono con una tappa a Nairobi, presso un paese storicamente amico del Sudafrica. Al termine dei colloqui col suo omologo keniota, il premier Kruger rende noto in conferenza stampa il raggiungimento di una serie di accordi che riguardano i seguenti punti

- Raggiungimento di un accordo di cooperazione economica con particolare riferimento ai settori di agricoltura e turismo con scambio di know-how e incentivi a partecipazioni economiche nelle industrie dei due paesi
- Viene stabilito un piano congiunto di aiuto ai numerosissimi profughi somali. Al fine di alleggerire la pressione a cui il Kenya è sottoposto la Repubblica Sudafricana invierà aiuti e medicinali; inoltre presterà al Kenya manodopera specializzata allo scopo di rendere più accoglienti i campi profughi e in caso di necessità per la costruzione di nuovi e parteciperà al piano per il rimpatrio una volta che le condizioni della Somalia lo renderanno possibile.
L'impegno totale della Repubblica Sudafricana è stimato in 2 miliardi di dollari all'anno.
- Viene ribadita, in nome dell'amicizia che lega i due paesi, la possibilità per navi e aerei militari della Repubblica Sudafricana di usare porti e aereoporti del Kenya come scalo in caso di necessit, previo consulto col governo keniota. Vengono inoltre stabilite consultazioni fra gli stati maggiori delle rispettive forze armate per discutere delle aree "calde" in cui sono coinvolti i due paesi.
 
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