L'annuncio non arriva inaspettato alla corte Storozhevoy: nelle fasi finali della ribellione dell'usurpatore Vladimir, il vecchio Zar era apparso esausto e ormai privo della necessaria lucidità e prontezza di mente necessarie ad affrontare una crisi così grave. Il figlio, essendo stato attorniato fin da piccolo da uno stuolo di educatori forti e spesso provenienti dalle forze armate, è invece noto a corte per la sua irruenza, per la violenza dei suoi scatti d'ira e per la sua granitica determinazione.
I "falchi" delle forze armate si fregano le mani, mentre gli elementi più moderati sperano che il vecchio Zar rimanga a fianco del figlio per qualche tempo, in modo da completare la sua formazione come sovrano. Sono notati a corte svariati ambasciatori e personalità di spicco del Grande Tengri, molti dei quali appartenenti alla nobiltà guerriera Mongkhun.